Studiare il nemico | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

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giovedì 4 agosto 2011
Unknown

Studiare il nemico

demoni


Spesso quando nelle chiese si parla della realtà delle tenebre, le persone rispondono: “Sì lo sappiamo che esistono i demoni e cose del genere”; ma una cosa è saperlo in teoria, tutt’altra cosa invece è trovarsi davanti a fatti del genere. Purtroppo i credenti d’oggi sono tristemente impreparati per affrontare il mondo oscuro del regno di satana, o per assistere coloro che ne sono schiavi.

DIO CI VUOLE MATURI E LIBERI


Due concetti determinano la vittoria e l’abbondanza di frutti in un credente.
  • Il primo è quello di maturità. Paolo scrisse: "fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo." (Efesini 4:13-15). Dio ci ha dato tutto ciò di cui abbiamo bisogno per crescere fino alla maturità in Cristo. Satana  invece è contrario alla nostra maturazione e farà tutto il possibile per impedirci di comprendere chi siamo e che cosa abbiamo in Cristo. 
  • Il secondo concetto per una vita cristiana di successo è la libertà. : "Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù." (Galati 5:1). Questo versetto non solo assicura che Dio ci vuole liberi, ma avverte anche che possiamo “perdere” la libertà. Prima di ricevere Cristo, eravamo schiavi del peccato, ma grazie all’opera di Cristo sulla croce, la potenza del peccato su noi è stata spezzata. Satana non ha più diritto di proprietà o autorità su noi. È un nemico sconfitto, ma fa di tutto per impedirci di rendercene conto. Lui sa di poter bloccare la nostra efficacia come credenti se riesce a farci credere che non siamo altro che il prodotto del nostro passato, soggetti al peccato, tendenti al fallimento e dominati dalle nostre abitudini. Tu sei libero in Cristo, ma se il diavolo riesce ad ingannarti facendoti credere che non lo sei, non sperimenterai mai la vera  libertà.

DEMONI SONO MOLTO REALI PER CHI EVANGELIZZA

guerra spirituale
Oggi come oggi i demoni il più delle volte agiscono in maniera occulta, ma  si manifestano in modo clamoroso o con “dimostrazione di potenza”, solo quando vengono disturbati con la verità. Benché le Scritture ci parlino delle forze spirituali del maligno la maggior parte dei credenti rimane scettica; i più propensi a considerare i demoni come esseri reali e attuali sono QUELLI CHE EVANGELIZZANO. Parecchi evangelizzatori sarebbero in grado di riferire almeno di uno scontro con le potenze demoniache. Ma, di solito, si astengono dal farlo, o perché la vicenda non si è conclusa in modo positivo, oppure perché temono che l’uditorio non abbia la base per poterla comprendere. Tra i neo-evangelizzatori pochissimi, purtroppo, hanno ricevuto un addestramento su come agire nei confronti dei demoni e delle forze demoniache. Oggi, che lo si voglia o no, siamo ancora coinvolti in questo conflitto spirituale. Abbiamo cercato d’ignorare l’avversario, ma tale indifferenza è servita solo a fornirgli un vantaggio strategico.  La tattica principale di satana è quella dell’INGANNO. Il grado in cui noi crediamo a qualsiasi sua bugia o siamo soggetti all’influenza dell’inganno rappresenta la misura in cui satana o i demoni esercitano il controllo sulla nostra vita. Non riconoscere questo “scontro” significa restare nella schiavitù dell’inganno. C.S.Lewis, scrittore cristiano, mostra nel suo libro “Le lettere di Berlicche” la tattica dei demoni: "la nostra politica per il momento, è di tenerci nascosti.".  Pertanto, nell’evangelizzare le persone dobbiamo essere preparati a confrontarci con le potenze spirituali. Dobbiamo inoltre essere in grado di smascherare l’insidia satanica con la verità.

Quando s’inizia a smascherare le tattiche del nemico come in questo articolo  e le persone cercano di leggerlo, o quando le persone vogliono parlare con dei credenti e prendono un appuntamento con loro, spesso sentiranno nella loro mente messaggi come: “Non farlo lui non è in grado di aiutarti davvero”, oppure avranno pensieri fastidiosi alla prima persona singolare come: “Non voglio  farlo” oppure “Ci ho provato e non ha funzionato”. Una persona ha scritto una volta ad un evangelizzatore “Ogni volta che tento di parlare con lei o anche al solo pensiero di parlare con lei, vado totalmente in crisi. Delle voci dentro di me gridano “No!”. Quindi vi dico che se siete interessati a ciò che è scritto in questo articolo non fatevi ingannare e non ascoltate quei pensieri che vi diranno: “Non continuare a leggere, sei stanco, guardalo la prossima volta ecc.”, perché se lo farete darete la vittoria al nemico che non vuole essere smascherato! Frasi del genere si possono trovare anche nella mente di credenti, e ciò non significa essere “indemoniati” o “pazzi”; nella mente di credenti ci possono essere molto spesso pensieri scoraggianti del genere: “Non sono un credente forte!”; “Non conosco abbastanza la Bibbia”; “Sono ancora assillato da pensieri peccaminosi” oppure “Non ho molti doni spirituali”. Così invece d’essere credenti vittoriosi, produttivi e pieni di gioia, trascorreremo faticosamente la vita sotto una nuvola nera cercando di resistere finché Gesù ritorna.

LUCIFERO E LA RIBELLIONE ANGELICA


lucifero
Satana, o diavolo o il nemico, una volta era chiamato Lucifero, figliolo dell’aurora, egli era un angelo bellissimo, ma qualcosa accadde. La più grande catastrofe nella storia della creazione dunque, fu la sfida di Lucifero a Dio e la conseguente caduta di un terzo degli angeli che si unirono a lui nella malvagità, diventando così demoni! Andiamo a leggere l’origine di questo conflitto. (Ezechiele 28:12-17) "Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli: "Così parla DIO, il Signore: Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta;  eri in Eden, il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato.  Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.  Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via, come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco.  Il tuo cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in spettacolo ai re.".  

(Isaia 14:12-14) "Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?  Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione;  salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo»".
Lucifero, figlio dell’aurora, fu creato come tutti gli angeli per glorificare Dio. Lui, però, invece di servire Dio e lodarlo per sempre, desiderò dominare al Suo posto. Voleva la suprema autorità! E disse: IO salirò in cielo, IO innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle (angeli) di Dio, IO mi siederò sul monte dell’assemblea, IO salirò sulle sommità delle nubi, IO sarò simile all’altissimo. Ci sono 5 IO di troppo nel discorso di Lucifero, e per questa ribellione Dio lo scacciò dal cielo, ma lui andandosene portò con sé 1/3 degli angeli creati da Dio perché anch’essi si ribellarono a loro volta a Dio, e questi sono i demoni d’oggi. La destinazione finale di satana e dei suoi demoni è nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Cfr. Matteo 25:41 "Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!").

Profezie


Ma fino a quando ciò non accadrà essi costituiscono una forza potente, capace di causare rovina fra gli individui, fra le famiglie, fra le nazioni! Nella sua guerra contro Dio, satana si serve dell’umanità, che Dio ha creato ed amato. Così, fin dall’alba dell’umanità, le forze del bene di Dio e le forza del male di satana sono state impegnate in un colossale conflitto; finché questa guerra spirituale non si concluderà con l’ultima battaglia della storia: Harmaghedon, con la vittoria finale di Gesù Cristo! Il diavolo è l’autore del peccato: il peccato è ciò che ha sempre ingannato, tradito, distrutto tutti quelli che ha toccato. Noi viviamo in un campo di battaglia dove la grande guerra della storia continua ad infuriare; il fronte della battaglia si stringe più che mai intorno al popolo di Dio. Dove il Signore lavora, dove i credenti seguono la volontà di Dio, il diavolo s’infuria e le forze di satana contrastano quest’opera. Sapete quali sono gli scopi del diavolo?… Principalmente sono 2, uno che riguarda i non credenti e uno che, naturalmente,  riguarda i credenti.

Per tutti coloro che non sono credenti
lo scopo del diavolo è far sì che rimangano tali! Vuole nascondere più possibile l’opera di Cristo sulla croce; satana farà di tutto affinché le persone non ascoltino il VERO messaggio del Vangelo o almeno non gli diano importanza. (Vedi parabola del seminatore). Lo scopo del diavolo per i credenti, invece,  è far sì che siano dei credenti carnali, che NON vivano una vita cristiana coerente, che siano sempre depressi, scoraggiati così che non testimonino agli altri il Vangelo, né con la propria vita né con le proprie  parole.vuol fare nella MIA e nella TUA vita! Visto che non può farci perdere la salvezza lo scopo del nemico è di abbatterci su ogni fronte! (Giovanni 15:8) "In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete mie discepoli" Se non c’è frutto nella nostra vita, Dio non è glorificato e satana raggiunge il suo scopo! Sebbene satana e i suoi maligni seguaci facciano guerra in cielo, sembra che il loro sforzo principale sia proprio quello di distruggere la fede nel mondo. Gli attacchi di satana, che ebbero inizio all’alba della storia, continueranno finché Dio ad Harmaghedon calerà il sipario su questo terribile dramma.

ORIENTARSI NEL MONDO
  spiritualismo

Il mondo occidentale d’oggi vede la realtà su due livelli. Il livello superiore è la sfera di Diosfera Terrena, che si comprende mediante la scienza e i sensi fisici. Nella mentalità dei due livelli, il mondo spirituale non ha rilevanza pratica per il mondo naturale; lo abbiamo escluso dal nostro modo di concepire la realtà.  I 2/3 degli abitanti della terra hanno una visione del mondo di tipo orientale. Vivono e operano credendo che le forze spirituali siano dietro ad ogni angolo. Queste persone placano i loro dèi con sacrifici d’animali e riti religiosi per mantenere calmi gli spiriti maligni. La visione occidentale rifiuta, invece,  totalmente la visione orientale. Entrambi i sistemi però non riflettono la realtà biblica. Tra i due livelli si trova la sfera Spirituale, il mondo reale delle forze spirituali attive sulla terra. Dobbiamo includere il regno delle tenebre nella nostra visione del mondo perché in realtà questa sfera non va esclusa! Molti credenti o ESCLUDONO del tutto il soprannaturale dalla loro visione del mondo oppure lo “TROVANO” in ogni cosa. 


Le Scritture insegnano chiaramente che nel mondo naturale sono all’opera le forze soprannaturali, ossia spirituali. Per esempio, circa ¼ delle guarigioni di cui si parla nel Vangelo di Marco furono in realtà liberazioni da attività demoniache (Luca 13:11-12) "Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi.  Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità»". (Luca 13:15-16) "Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti, ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? E questa, che è figlia di Abramo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?»" Non sto dicendo che chiunque è malato o si trova nella sofferenza sia stato colpito da un demone. Equivarrebbe ad esagerare in direzione della sfera trascendente, infatti solo ¼ delle guarigioni del Vangelo di Marco erano causate da demoni. Sono tuttavia convinta che molti credenti combattono senza successo contro certe cose perché escludono qualsiasi possibilità che ci siano dei demoni all’opera. Viviamo nel mondo fisico, materiale, ma siamo coinvolti in un combattimento spirituale. Una cosa importante è lEQUILIBRIO, non bisogna esagerare nel vedere dappertutto demoni, come il demone della rabbia, il demone della bugia, il demone del raffreddore, il demone della buffoneria ecc; e non dobbiamo nemmeno però escluderli del tutto perché ci sono e sono reali!
Guerra spirituale 
1. I demoni erano attivi quando Cristo era sulla terra, ma oggi la loro attività è cessata…FALSO! Alla luce di ciò che dice la Parola di Dio e di ciò che succede nel mondo oggi è chiaro che i credenti che sostengono questa teoria estremistica, non guardano in faccia la realtà. Spesso si conoscono le cose teoricamente, ma è ben altra cosa quando ti trovi di fronte ad un indemoniato o agli attacchi di satana! Il Nuovo Testamento afferma chiaramente che i credenti combatteranno: "il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti" (Efesini 6:12). Paolo continua elencando gli elementi dell’armatura spirituale che dobbiamo indossare per difenderci dai “dardi infuocati del maligno. Come credenti siamo impegnati in una battaglia spirituale contro forze che si oppongono alla conoscenza di Dio. Se le oscure potenze spirituali non attaccano più i credenti, perché mai Paolo dovrebbe metterci in allerta contro di esse e insistere che ci armiamo contro di loro? Le potenze e le forze su cui scrisse Paolo nel primo secolo sono ancora evidenti all’alba del ventunesimo secolo, come dimostra la popolarità del movimento New Age e la proliferazione di satanismo ed occultismo, entrato a volte di soppiatto anche nel mondo evangelico. Il popolo di Dio in lotta contro le forze spirituali occulte non è un fenomeno del primo secolo, ma è qualcosa che riguarda noi tutti anche oggi! Il regno delle tenebre è ancora presente!

2. Alcuni problemi sono psicologici e altri spirituali…FALSO!
Non esiste conflitto interiore che non sia psicologico, perché non c’è mai un momento in cui non sono coinvolte mente, emozioni e volontà. Similmente, non esiste problema che non sia spirituale. Non c’è momento in cui Dio non è presente oppure in cui è possibile togliersi l’armatura di Dio senza pericolo. Se la tua visione del mondo non riconosce l’attività del dio di questo mondo nei problemi umani, nella migliore delle ipotesi è una visione incompleta della realtà, nella peggiore una distorsione. Quando pensiamo ad una persona indemoniata pensiamo immediatamente a una persona posseduta da demoni, ma la parola indemoniata in greco è daimonizomai che significa demonizzata cioè influenzata da demoni, e questa può essere influenzata e controllata da 1 a 10, dove 10 è posseduta completamente, ma ci sono vari gradi di demonizzazione, più o meno evidenti.

3. I credenti non sono soggetti all’attività demoniaca…FALSO!
Naturalmente un credente non può essere indemoniato perché nel proprio cuore c’è lo Spirito Santo, ma può essere influenzato, specialmente nei pensieri, come dicevamo prima si può essere demonizzati da 1 a 10, un credente non può essere mai  a livello 10,  ma può arrivare fino ad 8 e 9 (Cfr. Anania e Saffira). Se satana non può toccare la chiesa, perché veniamo istruiti ad indossare l’armatura di Dio, a resistere al diavolo, a restare in piedi e a vegliare?Coloro che rinnegano il potenziale distruttivo del nemico sono i più vulnerabili.

4. L’influenza demoniaca è evidente solo in un comportamento estremistico o violento e nel peccato grave…FALSO! Anche se esistono oggi casi come l’indemoniato di Gerasea, la maggior parte delle persone che subiscono attività demoniache conducono una vita relativamente normale, pur sperimentando gravi problemi personali e interpersonali per i quali non si può trovare una causa o una soluzione. La prima e fondamentale strategia di satana è L’INGANNO. Non sono solo le poche persone seriamente indemoniate a far “danno”, bensì l’inganno sottile di satana e l’intrusione nella vita di tante persone “normali”.

5. La libertà dalla schiavitù spirituale è il risultato di uno “scontro di potere”   con i demoni…FALSO! La libertà dai conflitti e dalla schiavitù spirituale non è uno scontro di potere, ma si basa sulla VERITÀ. La verità della Parola di Dio mette in luce lui e le sue menzogne! Il potere di satana sta nella menzogna e quando la menzogna è svelata dalla luce, i suoi progetti vengono sventati. Satana inganna le persone facendosi temere più di Dio. Il suo potere sta nella menzogna, Lui è il padre della menzogna, (Giovanni 8:44) " Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna.",  che inganna il mondo intero (Apocalisse 12:9 " Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli.") e di conseguenza tutto il mondo è sotto l’influenza del maligno (1Giovanni 5:19 "Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.").

Lui non può far nulla riguardo alla nostra posizione in Cristo, ma se può ingannarci e farci credere alle sue menzogne su noi stessi e su Dio, noi avremmo paura! Non è necessario gridare più forte di lui o mostrare i muscoli più grossi! Bisogna soltanto vincerlo con la verità. Credi, dichiara e agisci in base alla verità della Parola di Dio e sconfiggerai la strategia di satana. La verità è l’agente che libera. Il potere di satana sta nella menzogna e il potere del credente sta nel conoscere la verità. Dobbiamo cercare la verità! Le persone in catene non vengono liberate da ciò gli viene detto, ma da ciò che esse fanno. Non è ciò che ci dicono che spezza le catene, è ciò che si crede, confessa, perdona e a cui si rinuncia. "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi "(Giovanni 8:32). La prima volta che Dio usò la disciplina nella chiesa primitiva fu  in Atti 5, e lo fece con effetti spettacolari. Di che cosa si trattava, droga, sesso, omicidio? No, si trattava di verità. Pietro affrontò Anania e Saffira: "Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? "(Atti 5:3). Dio voleva che la chiesa sapesse che satana, l’ingannatore, può rovinarci se riesce a farci credere e vivere una menzogna. Ecco perché è così importante fare "prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo " (2Corinzi 10:5).

LA LIBERAZIONE DEI PRIGIONIERI 

 

catene

La morte e la risurrezione di Gesù hanno tronfato sui principati e sulle potenze del regno delle tenebre e li hanno disarmati. "Ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce" (Colossesi 2:15).
Grazie alla croce, satana è un nemico sconfitto e non ha alcuna autorità su coloro che sono in Cristo. Affermare la verità della vittoria di Cristo e della sconfitta di satana, è il passo fondamentale per combattere con successo i tentativi del nemico di intimidirci e assalirci. Nella morte e risurrezione di Cristo ogni credente è vivificato con Lui. Per resistere al diavolo, dobbiamo capire e fare nostra la posizione e l’autorità che abbiamo in Cristo. La libertà è la nostra eredità di cristiani. È nostra responsabilità esercitare l'autorità di figli di Dio e resistere al diavolo. Dalla tua posizione in Cristo, devi resistere al diavolo, rinunciare e non partecipare ai suoi progetti malvagi, confessare il peccato e perdonare chi ti ha offeso.

LA POTENZA E LA GLORIA


fiducia

Se non rispecchiamo la sovranità di Dio in tutto ciò che facciamo, nella nostra vita neghiamo quello che affermiamo durante il tempo che passiamo con Dio. Satana è privo della capacità di creare e non può affatto competere con Dio a livello di gloria. Egli ha però la facoltà di manipolare ciò che Dio ha creato. Troppo spesso, in circostanze in cui è in atto uno scontro di potere, i cristiani reagiscono con paura anziché con fiducia nella potenza di Dio e quella della Croce. 

Satana e i demoni sono in grado anche di manipolare il mondo fisico (almeno entro i limiti stabiliti da Dio). C’è anche un certo collegamento tra malattia ed attività demoniaca, ma naturalmente non dobbiamo estremizzare dicendo che anche un raffreddore è opera dei demoni!  
BISOGNA CHE SIAMO EQUILIBRATI! La realtà è che, in molti casi, nel trattare della sofferenza umana, la nostra natura spirituale non è tenuta in alcun conto. Dal momento in cui ci siamo convertiti a Dio, non siamo più proprietà di satana e allora da quel giorno ci lascia in pace, è così?…Certo che no, se prima della nostra conversione la sua strategia era quella di nasconderci la verità di Gesù, la sua strategia su noi, ora, è quella di far in modo che non comunichiamo ad altri questa verità, scoraggiandoci. Ma più vigorosi saranno i nostri passi nella fede e nell’ubbidienza, più l’avversario si sentirà spinto a cercare di portarci fuori strada. Il suo scopo è quello di neutralizzarci in termini d’effettiva testimonianza per impedirci di condurre una vita che dia gloria a Dio. Nella battaglia sarà necessario mantenere una posizione sia di difesa che d’attacco. Dobbiamo essere pronti a difenderci dagli attacchi demoniaci e, allo stesso tempo, preparati ad incalzare la battaglia contro il nemico, invadendo il suo territorio mediante le varie forme del ministero cristiano. Se satana riesce ad indurre i servitori di Dio a condurre una vita sostanzialmente fiacca, egli vince un’altra battaglia in questo conflitto. D’altra parte noi viviamo alla gloria di Dio quando dimostriamo la capacità di portare delle vittorie sulle circostanze della vita e sugli attacchi dell’avversario. 

BUONA O CATTIVA POTENZA SPIRITUALE
 
La vita cristiana viene promossa dall’entusiasmante ricerca del giusto equilibrio. Ricordiamo che satana ha il potere di un angelo; ma solo il potere di un angelo, non di Dio. Il Signore ci ha dato la grazia di sapere la fine del combattimento, lasciandoci leggere la fine del Libro dove Gesù è il vincitore! L’intero argomento dei demoni è collegato sempre al problema degli estremi, come abbiamo già detto prima c’è bisogno di equilibrio. La collera, ad esempio, è sempre ritenuta un demone: se il demone dell’ira viene scacciato, essa cesserà. Più spesso, tuttavia, la tendenza è stata quella di non attribuire al mondo dello spirito alcun rapporto. Vi sono due errori, uguali e opposti. Da entrambi gli estremi il punto d’equilibrio biblico appare alquanto distante e forse persino fuori posto. (Salmi 44:3) "Infatti essi non conquistarono il paese con la spada, né fu il loro braccio a salvarli, ma la tua destra, il tuo braccio, la luce del tuo volto, perché li gradivi."Dio è Colui che fornisce il potere occorrente alla nostra battaglia spirituale. Dio però non fornì il potere ad Israele prescindendo dalla sua fede e dalla sua ubbidienza; similmente oggi Egli non fornisce il potere a prescindere dal nostro cammino di fede e d’ubbidienza. (Matteo 28:19) "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"È un po’ come un comandante che ordina alle sue truppe di liberare dal nemico i prigionieri di guerra. Sarebbe stata una follia supporre che il nemico ci avrebbe consentito d’invadere il suo territorio e liberarli senza opporre alcune resistenza. Di solito si pensa che solo agli evangelizzatori chiamati oltremare capiti d’imbattersi direttamente nel nemico, ma vediamo invece come ogni credente fedele a Gesù sia coinvolto in questo conflitto. Quando Dio vive in noi ed opera per mezzo di noi, abbiamo il potere di vincere tutti gli attacchi dell’avversario. (Atti 1:8) "Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra". Quando evangelizziamo stiamo facendo una battaglia spirituale, perché invadiamo il territorio di satana.

LA POTENZA DELLA CROCE


HaVintoLaMorte
La battaglia decisiva è già stata combattuta e vinta. È stata combattuta e vinta alla Croce. Ricordiamoci che nell’eternità non v’è mai stato un periodo in cui satana non sia stato sotto il controllo di Dio. Apocalisse 12:12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi! Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è sceso verso di voi con gran furore, sapendo di aver poco tempo. Satana sa di essere sconfitto. Sa che il suo tempo è limitato. Il nemico si serve di due basi per attaccarci. La Croce è il fondamento della nostra vittoria.



 
"Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch’egli vi ha similmente partecipato, affinché, mediante la morte, distruggesse colui che avea l’impero della morte, cioè il diavolo, e liberasse tutti quelli che per il timor della morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitù." 
(Ebrei 2:14,15)




Liberamente adattato da internet
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5 comments:

  1. Giacomo 1,12
    Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.
    Apocalisse 2,7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio".
    8 «All'angelo della chiesa di Smirne scrivi:
    Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita:
    Apocalisse 2;9-11 "Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.
    11 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda".
    Apocalisse 2;17 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
    A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve".
    Apocalisse 2;26-29 A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine, darò potere sulle nazioni, 27 ed egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla, 28 come anch'io ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del mattino.
    29 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese".
    Apocalisse 3;5,6 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.
    6 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese".
    Apocalisse 3;12-13 Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.
    13 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese".
    Apocalisse 3;21-22 Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
    22 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese"».

    1Pietro 5;8-11 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi per il mondo.
    10 Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente. 11 A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen

    Mi sono prposto di lasciare questa serie di versetti sottolineando la parola chiave che emerge, vincere nel sostenere le prove che si contraddistinguono concretamente con le logiche del mondo governate dal principe della menzogna. Nella fermezza della fede, Cristo Gesù, con l'opera della giustificazione ottenuta per fede ci dona gli strumenti necessari per uscire vincitori dal combattimento spirituale.
    In Romani 8,37 il maestro ci insegna attraverso Paolo che:"
    Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati".
    Ci conforta il Signore in risposta nella vittoria nella prova in Romani 8,1 "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù". Nella pace di Dio, tante benedizioni e in alto i cuori in Cristo Gesù...un abbraccio!!!!

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  2. Grazie carissimo wids72,i tuoi versetti sono un ulteriore approfondimento, nella Parola di Dio, di quanto è espresso nel post..Dio benedica e ti accompagni ogni giorno..in alto i cuori

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  3. "Un distruttore marcia contro di te; custodisci bene la fortezza, sorveglia le strade, rafforza le tue reni, raccogli tutte le tue forze! " (Nahum 2:2)
    Dio ci ha fatto "guerrieri" contro le forze delle tenebre.
    Nel processo di rinnovamento della mente e del cuore si stabilisce una battaglia interna di pensieri che ti confondono e vogliono prendere il controllo della tua vita., ma devi essere sicuro che avrai la vittoria e devi lottare fino a vincere...
    "infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioni ero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo"
    (2 Corinzi 10: 4,5).GLORIA A DIO
    Con umiltà

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  4. Carissimo fabulus, hai perfettamente ragione per vincere devi credere fermamente di essere vincitore e per farlo devi essere davvero in Cristo...pace

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  5. informazioni grande e bella di affari, mi piace molto il tuo blog ben informato e disponibile sto andando a condividere sul mio facebook con i miei amici la sua, apprezzare e continuate così
    Tech News

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