Vi siete mai chiesti cosa sarebbe la vita senza amici?
Sicuramente,
non molto piacevole. Abbiamo tutti quanti bisogno di amici, che lo si
creda o no gli amici sono gli ingredienti giusti che aggiungono sapore
alla vita.
Una
volta qualcuno disse: "un amico è colui che arriva quando tutti ti
hanno abbandonato". Ma è anche vero che nessuno può ferirci più di un
amico e nulla è più doloroso che perdere un amico. Essere un vero amico
richiede tempo, impegno e coraggio.
Allora vale la pena coltivare una vera amicizia?
Ebbene,
sì. È la Parola di Dio che ci insegna come curare un'amicizia vera e
quale importanza ha un amico. Gesù è certamente il nostro più grande
esempio. Egli non allunga il passo lasciando gli amici indietro.
Fin dalla creazione, il concetto di amicizia è stato importante. Dopo che Dio creò l'uomo disse: "Non è bene che l'uomo sia solo" (Genesi 2:18). L'uomo ha bisogno degli altri: questo è il piano di Dio, allora come oggi. L'immagine patinata del self made man,
individuo solitario che affronta il mondo da solo, è realizzabile
esclusivamente nella finzione cinematografica. La Parola dice: "Due valgono meglio d'un solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica" (Ecclesiaste 4:9).
Essere un amico vuol dire disporsi ad aiutare ed ascoltare con molta pazienza. Un proverbio dice che:
Essere un amico vuol dire disporsi ad aiutare ed ascoltare con molta pazienza. Un proverbio dice che:
Dio ha dato una bocca e due orecchie allo scopo di ricordarci che dobbiamo saper ascoltare il doppio di quanto parliamo.
Un amico fedele conosce l'importanza di saper mantenere i segreti. Per essere dei veri amici si deve condividere non solo momenti positivi, ma anche quelli negativi. Nella lettera ai Romani, Paolo scrive: "Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono" (12:15).
È bello sapere che c'è qualcuno vicino a noi e comprende i nostri
sentimenti. Altri suggerimenti ci giungono dall'apostolo Pietro il
quale scrive nella sua prima lettera: "Siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili" (3:8). L'accento è posto, allora, su ciò che puoi fare, dare ed essere per gli altri e non su ciò che puoi ricevere.
Purtroppo
l'amicizia non è sempre coronata di successo; a volte si ripone la
propria fiducia in persone che molto spesso deludono. Una volta ho
letto che esistono vari tipi di amicizia. Il tipo d'amico che mi ha
incuriosito di più è stato "l'amico dei tempi felici". È la persona che ti sta accanto finché il sole splende, ma quando viene la tempesta scompare dalla vista.
Persino
in ambienti cristiani, a volte, si può incontrare tale persona.
L'apostolo Paolo lo dichiara, dopo aver vissuto una simile esperienza
in prima persona, in una sua lettera a Timoteo: "Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato" (II Timoteo 4:16). Però tutto questo è ben diverso da quello che egli scrisse in un'altra lettera come esortazione: "Quanto
all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri.
Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente" (Romani
12:10). Questo è la giusta attitudine. C'è da aggiungere ancora che la Parola indica come scegliere le buone amicizie. Infatti la Bibbia dice: "Chi va con i saggi diventa saggio, ma il compagno degli insensati diventa cattivo" (Proverbi 13:20) e "Io sono il compagno di tutti quelli che ti temono e di quelli che osservano i tuoi precetti" (Salmo 119:63).
Fare
le cose volontariamente è sempre più piacevole che essere obbligati
nel farle. Nell'amicizia è vera la stessa cosa. Stare insieme è bello
fin tanto che non c'è pretesa o forzatura. Un giorno ho letto un
meraviglioso verso riportato sempre in una lettera di Paolo "Infatti
ho provato una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché
per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato"
(Filemone) ecco perchè una vera amicizia è sempre di consolazione ed incoraggiamento.
Quando
qualcuno ha ferito i nostri sentimenti, o al contrario noi abbiamo
offeso il nostro amico, come possiamo risolvere tutto questo? Paolo ci
rivela la chiave di svolta a questa situazione: "Sopportatevi gli
uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un
altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi" (Colossesi
3:13).
La
Parola di Dio ci insegna che il perdono di Gesù è un dono
disinteressato d'amore nei nostri confronti; noi non meritiamo il Suo
amore, ma Egli ce lo offre incondizionatamente, donandolo a tutti
coloro che credono in Lui. Se facciamo del perdono la spina dorsale
delle nostre amicizie, esse saranno indistruttibili. La Bibbia dichiara
ancora: "Perciò accoglietevi gli uni gli altri, come anche Cristo vi ha accolti per la gloria di Dio" (Romani 15:7).
Essere amici è, in definitiva, un servizio al quale siamo tutti chiamati ad essere responsabilizzati.
Ma la Parola di Dio ci indica anche come devono essere amici i veri cristiani:
La realtà dell’amore: “L’amico ama…”. Iniziamo volutamente da questa parola fondante del cristianesimo: amore. Dio non ti chiama al successo mondano, né al potere, né alla prosperità economica, ma alla carità (cfr.Giov. 17:25, 26).
La realtà della costanza: “in ogni tempo…”. La vera amicizia si manifesta con continuità; notiamo la parte finale del versetto: “…nella sventura”.
La realtà dell’amore: “L’amico ama…”. Iniziamo volutamente da questa parola fondante del cristianesimo: amore. Dio non ti chiama al successo mondano, né al potere, né alla prosperità economica, ma alla carità (cfr.Giov. 17:25, 26).
La realtà della costanza: “in ogni tempo…”. La vera amicizia si manifesta con continuità; notiamo la parte finale del versetto: “…nella sventura”.
Anche nel Nuovo Testamento abbiamo importanti riferimenti all’amicizia fra credenti (Atti 27:3; III Giov. 1:14)
- “Un uomo che ha degli amici deve portarsi da amico”. L’amicizia è un’entità di tale valore da dover essere curata saggiamente. Bisogna occuparsi con dedizione alla qualità dei rapporti non alla quantità. “C’è un amico che è più affezionato di un fratello”(Giov. 15:14), : esempio di assoluta responsabilità nell’amicizia è Cristo stesso.
- a) L’amicizia deve essere salvaguardata, quanto più di vecchia data tanto maggiormente si deve custodire (cfr. II Sam. 9:7).
b) Inoltre, il testo vuole essere un incoraggiamento: nella difficoltà Dio provvede sempre un sostegno spirituale e morale (cfr. II Tim. 4:10). - Anche Gesù ci considera amici "Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi"(Gv 15: 15).
Inoltre l’amicizia per i cristiani :
- È comunione spirituale; col dono della salvezza il Signore unisce il credente alla comunità cristiana (cfr.Ef. 2:19).
- È comunione efficace per il servizio; Gesù stesso inviò i discepoli in coppia e non soli (cfr.Marco 6:7).
- È comunione vitale con Cristo; la sua utilità è determinate per una vita benedetta. L’unione dei credenti è suggellata dalla presenza di Cristo (cfr Matt. 18:20).
L’amore
e l’amicizia sono la gioia più grande della vita, sono il segno più
evidente della presenza di Dio in questo mondo, sono la sostanza stessa
del mondo che verrà.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”
(Giovanni 15:13)
Liberamente adattato da internet
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