0 / 15 Mar 2020
Uno degli
aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti
più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti
più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente
facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare
abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un
ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero
che non abbiamo veramente bisogno di Dio.
Però,
dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato.
Vogliamo
esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché
possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo
nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella
Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono
essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio
ci insegna nella sua parola sulla preghiera.
La Bibbia
insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento
ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi.
Ma la verità
che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto
che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente,
che cosa significa pregare nel nome di Gesù.
Chi può pregare?
La prima
verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare?
Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà?
Chiaramente,
oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano
non significa che vengono ascoltate da Dio.
Secondo la
Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò
come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare.
Per esempio,
in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come
Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al
trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo
pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio.
Leggiamo il brano.
“14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è
passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che
professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa
simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come
noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed
essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16)
Quindi,
solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare.
A CHI si deve pregare?
Quando
preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere?
E' giusto
pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito
Santo? Cosa ne dice la Bibbia?
In Matt. 6:9
Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio
Padre.
“Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9)
In Giov.
16:23 Gesù parla della preghiera al Padre.
“In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In
verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome,
egli ve la darà.” (Giov 16:23)
La Bibbia ci
insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo
pregare a Dio Padre.
Allora, qual
è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo?
Se dobbiamo
pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo?
Nel nome di Gesù
Gesù ci ha
insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto.
Lo Spirito Santo
Per quanto
riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta
allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non
esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo
pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo?
Lo Spirito
Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per
giungere a questo fine.
“Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo
annuncerà.” (Giov 16:14)
Si può anche
leggere Giov. 14:14-26.
Quando un
grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota
neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo
è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo.
Inoltre, lo
Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di
porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo.
“26 Allo
stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non
sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri
ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello
Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom
8:26-27)
Che
consolazione!
Quindi, a
chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo.
per COSA si deve pregare?
Per che cosa
dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni
preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure,
pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste?
Chiaramente,
nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per
avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari,
prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio,
prega per un buon tempo durante le vacanze.
Che cosa ne dice la Bibbia?
Esaminiamo
alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il
loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male.
Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male
spiritualmente.
Giovanni 14
Consideriamo
per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Prima di
esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti
tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella
carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è
realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo
sforzarci di dividere rettamente questo brano.
Alcuni
credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente
questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo
nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase
“nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello
che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo
celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa
interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete
nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì.
Chi crede a
questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo
è un pensiero molto falso, e molto pericoloso.
Pensiamo a
come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse
situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività
comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha
anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo
versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente
è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta.
In un
secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore.
Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà
suo figlio.
In un altro
esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e
citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio,
visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio
nel nome di Gesù.
In un altro
esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una
che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il
proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È
convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che
desidera.
Senza andare
ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla
base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio
qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà
solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio
diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta.
Dio sarebbe soggetto alla nostra
volontà.
Se è così,
allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe
dovuto insegnarci a pregare:
“sia fatta
la nostra volontà, non la Tua”
Però, Dio
NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come
vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che
la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta!
Ci sono
tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio.
Per esempio,
leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino:
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Gesù,
nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse
la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua
richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la
sua.
In Luca 22,
Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che
sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse
evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo.
“31 «Simone,
Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io
ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai
convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32)
Gesù NON ha chiesto che Dio gli
togliesse la prova.
In
Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara
alla chiesa di Smirne.
“8
«All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e
l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la
tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di
essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere
quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi
in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci
giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha
orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà
colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11)
Egli spiegò
che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro
fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le
loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che
morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non
era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero
rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano
per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto
piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte
fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi.
Infatti, Dio
ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la
decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello
che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11
“In
lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà,” (Efe 1:11)
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile,
Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse
preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo.
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero
quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra
morte e di quella dei nostri cari.
“15 Le mie
ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle
profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e
nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando
nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16)
Se Dio ci
desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché
tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di
guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro
volontà, non quella di Dio. Se fosse
così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà
dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma
nel momento stabilito da noi.
Ma non è
così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che
stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose
secondo la decisione della Sua volontà!
Per esempio,
leggiamo in 1Samuele 2:6-8
“6 Il
SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa
risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8
Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere
con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della
terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8)
E' il
Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi!
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:
“e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)?
Per capire
bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo
contesto.
Cosa significa “nel mio nome”?
Dobbiamo
capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo
che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa
motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per
poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un
certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani.
Quindi, qual
è il senso della frase: “nel mio nome?”
Chiedere
“nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera,
costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi
saremo i sovrani. Ma non è così!
Pregare “nel
nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per
garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due
cose:
1. chiedere per i Suoi meriti
Prima di
tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti,
riconoscendo che noi non ne abbiamo.
Nessun di
noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di
Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio
nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi
venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico
del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla
(visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli
chiedo nel nome del mio amico.
Allora, chiedere nel nome di Gesù
necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per
conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria
insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver
nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste
per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente,
pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del
pregare nel nome di Gesù.
2. chiedere secondo la volontà di
Gesù
Dobbiamo però
considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di
chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere
secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo
principio. Ripeto: chiedere nel nome di
Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra.
Un soldato
semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome
del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà
del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il
nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato.
In 1Giovanni
5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio
esaudirà. Leggiamo.
“14 Questa è
la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua
volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli
chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov
5:14-15)
Avete notato
la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci
esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non
la nostra.
Quindi, se
preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la
volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per
quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo
come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare
Dio.
Quindi,
ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo
di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad
accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la
volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà.
Affinché il Padre sia glorificato
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano,
dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Notiamo che
le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e
infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù
non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il
Padre.
Infatti, in
Giacomo 4:2-4 leggiamo:
“2 Voi
bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi
litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non
ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente
adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi
dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4)
Non avete perché non domandate,
ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché
domandate per spendere nei vostri piaceri.
Quando
chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde.
Torniamo
agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio.
Pensiamo
all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male,
e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta
pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di
Dio.
Nell'esempio
del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle),
quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per
la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può
essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per
prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori
hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in
fin dei conti, a se stesso.
Poi ho fatto
l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole
che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni
ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una
preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.
Poi c'era il
credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che
gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio
quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria
di Dio.
Quindi, non
dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase
“nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli
chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua
volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il
proprio comodo, ma la gloria di Dio.
Un brutto risultato
Che cosa
succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta?
Quando Dio
NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente
scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione
spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel
credente rimane deluso di Dio.
Giov. 15:5-7,16
Quindi, è
importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio
questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della
preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14.
Giovanni
15:5-7
“5 Io sono
la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non
dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si
raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie
parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov
15:5-7)
Qui, Gesù
insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo
portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se
le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo.
Questa è una
condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una
condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà.
Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a
seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per
la sua.
Solamente se
ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo
e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di
Dio.
Un altro
versetto importante è Giovanni 15:16
“Non siete
voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che
chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16)
Gesù
risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in
eterno.
Ostacoli alle nostre preghiere
È importante
menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere.
L'orgoglio
Una cosa che
ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si
allontana da noi.
“Il SIGNORE
è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.”
(Sal 34:18)
Quando
abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella
figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo
pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non
confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi.
Mancanza di fede
Un altro
ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo
1.
“5 Se poi
qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti
generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede,
senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal
vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal
Signore,” (Giac 1:5-7)
Questo brano
ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre
verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di
Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però,
dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere
fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati.
La Preghiera fatta con egoismo
Abbiamo già
menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè,
alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria
di Dio, ma perché è il nostro desiderio.
Questo è ciò
che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei
piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio.
Come conoscere la volontà di Gesù
Visto che la
preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà,
come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio?
Dio ci ha
già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare
quando non la conosciamo.
Prima di
tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio?
Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando
non siamo sicuri della volontà di Dio?
Gesù stesso
ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36;
Luca 22:42. Leggo da Matteo.
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Nella sua
umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire
sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire
quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha
esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio.
Ed è così
che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà
di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi
a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo
confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà.
Conclusione
La preghiera
è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La
preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è
ascoltare Dio che ci parla.
E importante
pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose
giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per
merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non
secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante
accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi.
Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la
volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto
quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio
sia fatta!
Preghiamo
poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua
perfetta volontà.
Non
dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche
il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve
anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere
che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la
gloria di Dio.
Oh che
possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un
servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti
dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia,
quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio
glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore!
Marco deFelice
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15)
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Spurgeon è quello che dava credito alle dottrine di Calvino, cioè colui che si inventò la dottrina della predestinazione, sarebbe che Cristo non è il Salvatore di tutto il mondo(1 Giovanni 2,2) ma è morto e risorto solo per alcuni fortunati prescelti prima della fondazione del mondo, cioè i figli della gallina bianca.
RispondiEliminaPerò ti smentisci stesso tu perchè quando parlammo di inferno mi dicesti che bisognava fare in modo che non ci vada nessuno lì. Ma se secondo voi Dio ha già scelto prima della fondazione del mondo chi ci deve andare(la maggior parte)e chi no, ciò ha creato la maggior parte degli esseri umani per mandarli all' inferno, allora che mi dici a fare che dobbiamo cercare di salvare tutti?
Per piacere, abbandonate le dottrine antibibliche e anticristiane di Calvino e Spurgeon.
Un conto è dire che Dio già conosce prima della fondazione del mondo il destino eterno di ognuno(in quanto è onnipotente) un altro conto è dire che lo abbia stabilito Dio stesso, cioè che si metti a creare esseri umani per il solo gusto di mandarli all' inferno senza dar loro la possibilità di scelta.
Saluti definitivi.
Caro Raffaele capisco bene ciò che pensi, è stato il mio stesso pensiero per tanto tempo finchè Dio non è riuscito a farmi capire quanto fosse assurda l'idea che fosse l'uomo a sceglierLo...so che può sembrarti incomprensibile come un Dio d'amore possa decidere chi voglia salvare e chi no, ma questo fa parte della Sua Sovranità...dimmi una cosa se tu fossi incarcerato e ti arrivasse la grazia da parte del tuo capo di Stato, gli diresti polemicamente per quale motivo a te l'abbia data e agli altri no, oppure l'accetteresti felice di essere liberato dal pericolo della condanna a morte che ti aspettava? IO credo che saresti ben felice della tua libertà e allora perchè con Dio l'uomo si permette di giudicare ciò che Egli ha deciso, considerando la libertà e la salvezza data non a tutti ma solo a quelli che ha preconosciuto come un'ingiustizia? Riflettici bene....e poi noi non sappiamo affatto quanti siano gli eletti, potrebbero essere miliardi... a noi deve interessare che Dio abbia creato una Salvezza perfetta e che abbia creato anche l'Inferno per quelli non salvati, proprio perchè in questo modo comprendiamo da quale enorme pericolo ci abbia salvati e possiamo operare affinchè a tutti giunga il Vangelo e ogni uomo conosca quale strada abbia davanti e così possa inginocchiarsi come un umile peccatore davanti a Dio, pregando per ottenere questa Grazia....ti metto delle obiezioni a questa idea che tanti hanno posto, come te mio caro e prego che Dio ti mostri la Verità...pace
RispondiEliminaCinque obiezioni comuni alla predestinazione
RispondiEliminaLa fede evangelica riformata autentica, fedele alla Bibbia ed al suo retaggio storico,
crede alla predestinazione o elezione, cioè che è Dio che ha eletto sovranamente,
nell’ambito dell’umanità, chi è destinato alla salvezza. E’ Lui che ispira al cuore uma-
no il desiderio essere in comunione con Lui, di dargli gloria, amarlo, servirlo e che in-
fonde l’energia necessaria per realizzare tutto ciò. Questo non dipende dalla volontà
umana la quale, anzi, è naturalmente avversa ed ostile al Dio vero e vivente.
Qualcuno ha affermato che la dottrina biblica sulla predestinazione (l’elezione so-
vrana) è la prova assoluta che le Scritture siano ispirate da Dio. Difatti nessuno a-
vrebbe mai potuto inventare una dottrina che più di questa metta Dio al centro
dell’attenzione abbattendo l’orgoglio umano. Nessuna altra dottrina biblica umilia
l’arroganza umana più di questa verità. Nessuna altra dottrina esalta così tanto la so-
vranità, grazia e compassione di Dio più che la divina elezione. Questa dottrina rende
Dio il destinatario di ogni gloria ed abbassa l’uomo alla condizione della più totale di-
pendenza dall’Onnipotente, quella che solo gli è propria. La dottrina dell’elezione è
una verità fondamentale, e le Scritture ripetutamente la insegnano. Con tale coerenza
teologica al riguardo del carattere di Dio come pure con tale abbondanza di attesta-
zioni bibliche, sarebbe solo da attendersi che la gente abbracciasse questa verità di
tutto cuore e con umile gratitudine. Purtroppo, però, è comune, nella vasta maggio-
ranza della moderna cristianità, l’opposta reazione. Perché i più odiano così tanto una
tale verità biblica e teocentrica? Ho scelto cinque comuni obiezioni a questa dottrina,
e spero di mostrare come questa dottrina tocchi positivamente ciascuno di noi.
Obiezione1–La predestinazione è ingiusta
RispondiEliminaSi tratta di un’obiezione comune contro questa verità. Molti dicono e credono che
Dio sarebbe ingiusto se dovesse esercitare la Sua sovranità nella salvezza
dell’umanità. A questa accusa Paolo risponde: “o uomo, chi sei tu che replichi a Dio?
La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?»” (Ro.
9:20). Paolo, poi, prosegue a mostrare come Dio, allo stesso modo in cui un vasellaio
esercita un potere sull’argilla che sta lavorando, ha totale capacità e diritto sovrano di
fare ciò che meglio desidera con l’opera delle Sue mani (versetti 21-23). Se Dio avesse
scelto di dannare tutti e di non salvare alcuno, Egli sarebbe stato completamente giu-
sto a farlo. Egli non ha nessun debito verso le Sue creature. Tutti hanno peccato e la
giusta conseguenza penale per il peccato è la morte. Dio, però, “secondo il suo propo-
sito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall'eternità” (2 Ti. 1:9) ha scel-
to di concedere la Sua grazia ad un popolo speciale, una concessione non basata sui
meriti previsti o scelte di questo popolo (Ro. 9:16). Chi siamo noi per limitare Dio con
la nostra limitata interpretazione di ciò che è giusto o non giusto? Se Dio ci avesse
trattato in modo “giusto”, ora noi staremmo pagando in un eterno lago di fuoco il de-
bito castigo che meritiamo. Quanto però Dio è misericordioso e pietoso nel salvare
anche solo un’anima! Quanto arroganti ed irriverenti siamo noi nell’accusare Dio di
ingiustizia, quando Egli esercita la Sua sovranità!
Obiezione 2 – Che dire di chi sinceramente cerca la verità e scopre di non essere stato eletto a salvezza? E’ semplicemente …sfortunato?
RispondiEliminaLa frase stessa “chi sinceramente cerca la verità” è in contraddizione con sé stessa.
La Bibbia afferma: “Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio” (Ro.
3:11) e che: “Non c'è più nessuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi
a te” (Is. 64:7). Questo indica chiaramente che se qualcuno veramente e sinceramente
cerca la verità, questo non può altro che essere l’opera sovrana di Dio (Gv. 6:44,65).
E’ quindi totalmente impossibile che qualcuno abbia un autentico desiderio e fame di
essere a posto con Dio e che poi venga da Lui respinto. Gesù disse: “Tutti quelli che il
Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori” (Gv. 6:37).
Notate l’espressa dichiarazione qui che tutti quelli che il Padre Gli dà verranno a Cri-
sto. D’altro canto, la dottrina dell’elezione non insegna che l’eletto possa vivere in
qualunque modo voglia “perché tanto” già si trova sotto la protezione di Dio. Al con-
trario, gli eletti “li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio
suo” (Ro. 8:29), “Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santifica-
zione nello Spirito e la fede nella verità” (2 Ts. 2:13). Tutti gli eletti sono stati scelti
“prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui”
(Ef. 1:4). Per riassumere, chiunque abbia una sincero desiderio di accogliere Cristo
nella sua vita, non deve temere di essere lasciato fuori: di fatto questo suo desiderio
testimonia della sua elezione.
Obiezione 3: Se l’elezione fosse vera, allora sarebbe perfettamente inutile pregare per i perduti.
RispondiEliminaE’ una conclusione illogica, se ci pensate bene. E’ vero piuttosto il contrario: è cre-
dere nel libero arbitrio dell’uomo a rendere la preghiera una totale perdita di tempo.
Perché? Perché Dio non potrebbe rispondere alla vostra preghiera! Questo significhe-
rebbe chiedere a Dio di …forzare la volontà di quella persona e …di renderla ciò che
non vuole essere! Le mani di Dio sarebbero legate. Se la salvezza dipendesse soltanto
dalla volontà dell’uomo, Dio non potrebbe fare assolutamente nulla per rispondere
alle nostre preghiere e portarli alla salvezza. Dio starebbe solo seduto ad attendere in
una sorta di limbo, sperando che la libera volontà dell’uomo scelga il Suo favore. Michael Horton scrive: “Potremmo aspettarci che Dio dicesse: Guarda, io apprezzo
molto le tue buone intenzioni, ma non c’è nulla che io possa fare. Non mi è concesso
di intervenire. Ho dato a tutti il libero arbitrio ed ora debbo soltanto attendere e
guardare che avviene. Se a Dio non è concesso, per “rispetto della volontà umana” di
intervenire, perché pregarlo in favore di qualcuno? La dottrina dell’elezione, però,
mostra come Dio sia sovrano nella salvezza, e le nostre preghiere vengono udite, e
talvolta usate per portare salvezza ai Suoi eletti. Dobbiamo rammentarci che la pre-
ghiera non è intesa per persuadere Dio a fare ciò che non vuole o non pensa di fare,
per “cambiare” Dio. Egli non cambia e non può cambiare (Gm. 1:17; Ma. 3:6). La preghiera è intesa a cambiare noi. Quale conforto, allora, nel sapere che quando preghiamo per i perduti, noi lasciamo la cosa nelle mani dell’onnipotente e sovrano Iddio!
Obiezione 4 – Se la predestinazione è vera perché mai dovremmo diffondere l’Evangelo, evangelizzare?
RispondiEliminaLa prima ragione ovvia è perché Gesù ci ha comandato di farlo (Mt. 28:19; 24:14).
Dovrebbe già questa essere una ragione sufficiente! Un’altra ragione è perché Dio ha
scelto di usare la presentazione dell’Evangelo e l’opera dello Spirito Santo per portare
la salvezza ai Suoi eletti. Non è nostro compito cercare di capire chi possa essere o no
un eletto, quindi noi diffondiamo l’Evangelo, e Dio ci usa per portare salvezza alle Sue
pecore. “Così la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola
di Cristo” (Ro. 10:17). La Scrittura è chiara sul fatto che Dio ci usa per presentare la
verità dell’Evangelo affinché, mediante l’illuminazione dello Spirito Santo, gli eletti
odano (Ro. 10:14,15). “Dio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santi-
ficazione nello Spirito e la fede nella verità” (2 Ts. 2:13). In questo modo gli eletti
crederanno e la nostra presentazione dell’Evangelo è uno strumento di Dio per com-
piere la Sua sovrana volontà. Che benedizione sapere che quando io diffondo
l’Evangelo di Gesù Cristo, io sono uno strumento dell’Onnipotente. Questo è davvero
un incentivo a diffondere la verità dell’Evangelo!
Obiezione 5 – La dottrina della sovrana elezione viola il libero arbitrio dell’uomo
RispondiEliminaCredere nel “libero arbitrio” è molto diffuso oggi nella chiesa. La Bibbia, però, non
insegna mai che la volontà umana sia autonoma. La Scrittura proclama espressamen-
te che nella vita spirituale noi dobbiamo nascere, e questa rinascita spirituale è esclu-
sivamente opera di Dio: “…i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne,
né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio” (Gv. 1:13), “Non dipende dunque né da
chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Ro, 9:16). Una semplice
valutazione della volontà basta a provare questo punto. La volontà semplicemente
sceglie, ma che cos’è che la spinge a scegliere per una cosa o un’altra? Una forte incli-
nazione, un desiderio, una forte influenza, ci spinge a scegliere ciò che scegliamo. La
volontà, quindi, è sempre schiava dei nostri desideri, i quali provengono dal cuore.
Se, com’è vero, noi “tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne,
ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli
d'ira, come gli altri” (Ef. 2:3) ed il nostro cuore “è ingannevole più di ogni altra cosa,
e insanabilmente maligno” (Gr. 17:9), noi non sceglieremmo mai, naturalmente, di
essere in comunione con Dio e tutto ciò che Egli rappresenta, e quindi salvati, se Dio
non ci liberasse dal nostro asservimento al peccato e ci facesse volere essere salvati: è
Dio che per grazia interviene, sennò la nostra condizione sarebbe veramente dispera
ta
In caso di grazia presidenziale, è ovvio che l' innato spirito di conservazione proprio di ogni essere vivente mi farebbe accettare volentieri, nondimeno va detto che se tale grazia fosse dettata da un sentimento di favoritismo personale e non dagli equi parametri stabiliti dalla legge, il presidente non si sarebbe attenuto ai criteri della Giustizia.
RispondiEliminaIo credo al destino, ma non mi chiedo come sia stato stabilito e determinato, un pò perchè sono cose che i mortali non possono comprendere, un pò perchè non è indispensabile ai fini della fede in quanto è una questione puramente teologica, per quanto importante e meritevole di essere studiata e discussa.
Quanto alla predica di Spurgeon, come già dissi qualche tempo fa su questo blog, sono perfettamente d'accordo che la salvezza è per Grazia e non per meriti umani, ma questo non significa che la vita del cristiano debba limitarsi solo a credere oppure ad impuntarsi su una perenne e per nulla caritatevole polemica anticattolica(anche perchè in certi casi, Dio antepone il cuore all' ortodossia dottrinale, ne è un esempio la parabola del fariseo e del pubblicano, dove il primo era ortodosso dottrinalmente, mentre il secondo no, eppure si salvò quest' ultimo, non certo il fariseo). Ma deve agire cristianamente e per fa ciò deve conformare il suo modo di pensare e di vedere le cose secondo un' ottica evangelica.Frequentando gli Evangelici non ho visto in loro un modo di pensare diverso da quello dettato dai parametri materialistici e carnali della società(lo stesso discorso vale anche per gli ambiti cattolici) E questo perchè i pastori insegnano un evangelo a basso prezzo equivocando e distorcendo il concetto di salvezza per Grazia, forse perchè sanno che altrimenti si svuoterebbero le chiese(in quanto sono poche le persone veramente disposte a vivere secondo l'etica evangelica che tante rinunce comporterebbe).
Caro Raffaele, fermo restando, che nessuno, credo, si chiederebbe se il giudice nel graziare un condannato a morte abbia risposto a suoi dettami personali o alla giustizia, cosidetta umana, ma accetterebbe ben volentieri la sua grazia qualunque ne sia stato il motivo...penso che, anche se non è indispensabile ai fini della fede vera sapere qualcosa, in questo caso la cosa può essere diversa...dunque ti anticiperò un pò il prossimo sermone che sto traducendo...molti pensano, avendo dentro di loro la convinzione di aver effettuato una libera scelta nel seguire Cristo, dovuta solo al loro libero arbitrio e perciò alla propria volontà, che se ad un certo punto del loro cammino cristiano, dovessero compiere il peccato grave di rinnegare Cristo perderebbero la loro salvezza...bene ma pensaci un attimo anche tu, se è Dio che ha scelto ed è sempre Dio che smuove i sentimenti nella persona, facendogli comprendere sia il peccato sia quale possibilità abbia per salvarsi, pensi davvero, che dopo aver fatto tanto farebbe perdere questa persona e che quest'ultimo dopo aver assaporato la salvezza eterna, la potrebbe perdere se fosse veramente salvo e se a salvarlo fosse stato Dio solo? Bene io credo che questa cosa sia fondamentale, perchè sapessi quanti credenti vengono attaccati dal diavolo che gli infonde sentimenti di sfiducia nella salvezza, fino a portarli a credere di averla persa per non fargli più seguire Dio...ora questo avviene perchè l'uomo pensa di essere sempre stato lui a fare qualcosa per salvarsi nel proprio libero arbitrio, ma se non è così ed è Dio che sovranamente sceglie e smuove il cuore, potrebbe perdersi questa persona in cui Lo Spirito di Dio opera? Io penso proprio di no...e non credi che tutto questo infonderebbe una fiducia fortissima nella propria salvezza fino a far prendere a calci qualsiasi dubbio e tentazione il diavolo mettesse nel cuore? Non dice forse Gesù "Le mie pecore ascoltano la mia voce,io le conosco, ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio."(Giovanni 10:27-29)...beh io penso di si e in me questa speranza è diventata certezza proprio da quando ho capito la verità...ciò non toglie, come ti ho detto già, che noi non sappiamo affatto quale sia il numero degli eletti di Dio e come abbia operato nello scegliere, quindi dire figli della gallina bianca è semplicemente assurdo, potremmo essere davvero miliardi...per quanto riguarda le polemiche con la chiesa cattolica che hai ravvisato nel sermone, credo fosssero dovute solo al fatto che Spurgeon voleva far ben comprendere quale fosse la vera Grazia, cioè quella gratuita di Dio e non quella ottenuta attraverso propri meriti o opere come insegna il cattolicesimo, visto che nessuno di fronte a Lui ne ha se Lui non lo cambia..infine voglio dirti che sono completamente daccordo con te che le chiese di oggi stanno ingannando migliaia di persone con un vangelo così da poco, che tende ad esaltare l'uomo invece dell'opera di Dio e che faranno finire queste persone, direttamente all'inferno...pace che Dio ti illumini
RispondiEliminaIl mio discorso sulla giustezza o meno di una grazia preseidenziale era in generale, quindi a prescindere se la doppia predistinazione esista o meno). Piuttosto mi riferivo al fatto che per me non è importante solamente che Dio MI salvi ma anche che sia un Dio che eserciti la Sua Sovranità secondo Giustizia e Amore(la mia non è una fede individualistica), ma dato che Dio è Amore non può che essere così(oviamente preciso che considero Dio un Dio di amore e giustizia a prescindere dal fatto se il concetto della doppia predistinazione esista o meno, come ho specificato anche prima).
RispondiEliminaE' vero che essere sicuri della propria salvezza e sull' impossibilità di perderla aiuta a mantenere la propria fede in Dio e a non scoraggiarsi, però in ogni cosa bisogna considerare anche l'altra faccia della medaglia, e in questo caso taluni potrebbero approffitarsene del concetto "una volta salvato, sempre salvato" per poter vivere come pare loro facendosi scudo di questo concetto. Ed è quello che, difatti, succede nelle chiese evangeliche.Ecco perchè ogni cosa è importante come la si insegna, come la si presenta.
Sia il concetto di Grazia che di sicurezza della salvezza, nelle chiese evangeliche è insegnata in modo distorto di fatto permettendo implicitamente di vivere e di pensare alla stessa maniera di come si faceva prima della "conversione". Loro negano, ovviamente. Ma se si ascoltano e leggono i loro discorsi, i loro insegnamenti, le loro prediche, si può notare che il concetto di Grazia è insegnato in modo monco, incompleto, cioè limitandosi ad affermare che la Grazia non è per opere(e fin qui sono d'accordo)senza però specificare e precisare che non per questo significa che la vita di un cristiano debba limitarsi a credere ma che deve agire con i fatti secondo santità, carità e amore(lo specificano solo se incalzati dai non evangelici). Ecco perchè dalle loro parti c'è tutta questo individualismo, materialismo, femminismo(anche se loro non si dichiarano tali, ma nei fatti hanno esaltato la figura della donna a scapito di quella dell' uomo con tutte le devastanti implicazioni morali, sociali e materiali che ne conseguono)e non si fanno problemi(specie le donne) a seguire sex symbol e altri idoli carnali e materiali. Tutto ciò che sanno fare è riepirsi la bocca di slogan formali("Gesù mi ama", "Dio vi ama","Dio vi benedica") oltre che di un becero anticattolicesimo.
Perciò se condividi, come hai detto prima, quello che ho detto a riguardo su un certo modo sbagliato di comportarsi in ambito cristiano, mi aspetto che tu scriva un apposito post in cui correggi questo loro modo distorto di concepire la fede e la Grazia e quindi invitandoli ad agire di conseguenza nell' abbandonare il loro individualismo, materialismo e femminismo.
Penso che la Giustizia e l'Amore di Dio non possano essere messi in dubbi, per cui sorvolo su questo discorso, e sono daccordo con te che in tutto deve esserci la giusta misura per cui se ritenersi salvo, porta l'uomo a fare il proprio comodo non credo che possa sfuggire all'occhio vigile di Dio, e quello che tu dici delle chiese evangeliche, che spero non siano tutte uguali, non implica che chi le governa sia salvato davvero...a volte uno si crede salvato ma non per questo lo è, perchè se l'opera salvifica di Dio ha operato in lui, non potrebbe fare certe cose assolutamente...e che il concetto di Grazia venga a volte non presentato completo credo di averlo già detto in alcuni degli articoli che ho messo già per cui non credo di dover fare altro...io posso dirti che da quando Dio mi ha salvata, non ho frequentato nessuna chiesa perchè le uniche che ho vicino sono proprio quelle che non presentano il messaggio di Dio correttamente e piutottosto che frequentare quelle preferisco non frequentarne alcuna...per quanto riguarda le chiese che danno spazio a donne pastore sono completamente contraria in quanto la Scrittura non riporta che si possa fare...metterò articoli come ho sempre fatto in cui denuncio quelli che sono gli inganni di satana, ma non seguirò ciò che mi indichi tu mio caro Raffaele ma ciò verso cui mi guida Dio, quindi dovrai avere pazienza, posso metterti diversi link a cose che magari ti dimostrino che non tutti i cristiani sono uguali...pace e che Dio ti benedica
RispondiElimina1)libertà in Cristo o libertinaggio
2)MESSAGGIO PER CHI SI é SVIATO
questo che segue è stato messo dopo che ci siamo resi conto che la traduzione del sermone di Spurgeon è stata manomessa per nascondere certe parti..
3)Dove va rivolta la fede - traduzione manomessa
e poi potresti cercarne altri da te, vedendo il sito stesso, oppure vedere tutti quelli che già ho messi nella sezione inganni...
Caro Raffaele se vedi il nuovo post ti rendi conto che ti ho accontentato, spero che ti faccia capire che in questo piccolo blog si denunciano davvero gli inganni di satana...pace che Dio ti benedica
RispondiEliminaNon è che avevo preteso che tu scrivessi i post che voglio io(non è da me), semplicemente avevo fatto notare che se non si condividono alcuni atteggiamenti poco cristiani in taluni ambiti è bene dirlo anche pubblicamente, e mi fa piacere che tu abbia pubblicato quel post sul femminismo(lo commento più specificamente nel post in questione). Dico questo anche perchè più di una volta ho fatto presente su questo aspetto del materialismo in non pochi ambiti cristiani ad alcuni responsabili di siti cristiani, etc, i quali nonostante mi abbiano dato ragione in privato si sono rifiutati di dirle pubblicamente queste cose. Quindi la loro era solo ipocrisia. Non voglio dire che non ci siano veri cristiani, ma sono una netta minoranza nelle chiese. Il principio "pochi ma buoni" si adatta alla perfezione all' ambito cristiano.
RispondiEliminap.S: il tuo commento che hai messo nel mio blog per avvisarmi sul post sul femminismo che hai messo era finito nello spam(purtroppo il filtro anti spam di blogger non funziona sempre bene) e quindi l'avevo eliminato per errore insiem ad una altra decina di messaggi spam senza avvedermene che c'era anche il tuo(me ne sono accorto nella posta elettronica di gmail del tuo commento, infatti anche lì ricevo le notifiche dei commenti che ricevo). Ora cerco di vedere se posso recuperarlo, ad ogni modo grazie per essere venuta ad avvisarmi sul blog
Mi unisco solo ora al vostro vivace dibattito dal quale ho tratto tanta di quella richezza di spirito in Cristo frutto soltanto di un desiderio tendente alla perfezione degli animi in Lui. Aggiungo soltanto alcune riflessioni provenienti dalla scrittura, l'unico filtro alla fede che ci consente di centralizzare il nostro vivere solo in Cristo e nella sua natura...mi sovviene in Matteo 11,25-30 ua considerazione molto semplice che ci spinge a considerare che accogliere Cristo non necessità il nostro animo di essere particolarmente gonfio di una sapienza e una dottrina che altro devia soltanto il nostro spirito dalla sua figura cardine inerente al sacrificio della morte, conseguenza del peccato primordiale. In tal senso l'incontro tra noi e il Padre è voluto dal Figlio emblema principale dell'uomo perfetto immagine del Dio onnipotente, ma leggiamo il testo il quale esemplifica il ragionamento,"In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. 27 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.
RispondiElimina28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; 30 poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero». Inoltre Giovanni al capitolo 5,24 ci chiarisce ogni ombra di dubbio sulla certezza della salvezza nel tempo immediato in cui si accetta Cristo"In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita". Riflettiamo sempre all'indicativo presente "ha vita eterna". Quale grande dono incomparabile Dio ha operato per noi!!!! In alto i cuori in Cristo!!!
Caro Raffaele, forse si è vero che in molte chiese vige la regola di non parlare male di tante cose che ci sono in esse, ma io sono sicura che di cristiani veri ce ne siano molti più di quanti credi, e comunque non sta a me giudicare, ma solo a Chi alla fine ci chiamerà in giudizio per tutto quanto abbiamo fatto...io non sono migliore di nessuno ho mille difetti che ancora non riesco a correggere, e sapessi come vorrei correggerli, ma quanto più ci penso più mi capitano cose che mi distolgono dal farlo..l'ipocrisia, comunque, vale in tutti gli ambiti cristiani e non, ci sono così tante persone che parlano da cristiani, ma poi al pensiero che la gente venga a scoprire che loro seguono Cristo si tirano abilmente indietro, perche si vergognano si far sapere al mondo che credono in Lui...per il commento non preoccuparti lo avevo messo per avvisarti del post su Jezabel, ma visto che lo hai letto non ci sono problemi...e non preoccuparti non intendevo dire che tu pretendessi quel tipo di articoli, solo che ti avevo voluto mostrare che non siamo tutti uguali...pace che Dio ti benedica
RispondiEliminaMio carissimo Wids72 come sempre i tuoi commenti sono una significativa ulteriore riflessione a tutto quanto è stato detto, sia nel post che nei commenti e, quello che citi delle parole di Gesù è per noi una fonte di gioia perchè ci prova che se siamo Suoi lo siamo per sempre...pace caro fratello e in alto i cuori in Cristo Nostro Signore e Unico Salvatore!!!!
RispondiEliminaChe la stragrande maggioranza dei cristiani non sia veramente tale, è evidente(basta guardare i frutti) e non mi convincerò mai del contrario, dopotutto anche nella Bibbia si fa capire ciò.
RispondiEliminaCaro Raffaele è vero quello che dici, ma non dobbiamo passare la nostra vita giudicando quello che c'è di male, noi avvisiamo ma poi il giudizio lasciamolo a Dio.."Non giudicate, affinché non siate giudicati. Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate, e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi" (Matteo 7:1,2).
RispondiEliminaIl Signore Gesù, con queste Sue parole, evidentemente non condanna quell'onesto giudizio che, per la nostra sicurezza e per il bene della società, siamo tenuti a dare di uomini e donne con le quali veniamo in contatto. Tali giudizi sono inevitabili. Gesù condanna, però, quel giudizio censorio e privo di carità che porta sempre a trovare colpe e difetti negli altri, trascurando sempre il bene e insistendo sul male, sempre diffondendo resoconti sfavorevoli e imprecisi, che spesso si basano su basi superficiali ed insufficenti....ora non parlo per te, perchè non ti conosco a sufficienza, ma parlo per me e di certo non voglio passare il mio tempo dando giudizi su chi sbaglia...pace
Stai dicendo che io voglio giudicare gli altri senza carità. Ma non è come dici. Giudicare, nell' ottica biblica vuol dire arrogarsi il giudizio di condanna eterna nei confronti del prossimo, cosa che invece spetta solo e soltanto a Dio, e infatti io ben mi guardo dal fare una cosa simile, al contrario è una cosa che fa proprio quella tipologia di credenti che critico.. Ecco perchè il versetto che hai citato tu(a riguardo del non giudicare) da sempre sono proprio io a rinfacciarlo contro questa maggioranza di credenti che nei fatti non si comportano da cristiani, in quanto sono proprio questi qui che anzichè guardare la trave nel loro occhio si permettono di guardare la presunta pagliuzza nell' occhio altrui, permettendosi addirittura nei loro confronti giudizi di condanna eterna. Certamente nemmeno io mi considero perfetto, e infatti proprio per questo evito di arrogarmi il giudizio eterno di condanna nei confronti di chiunque, e anzi invoco la pietà di Dio verso loro. E comunque(e lo dico non per vanagloriarmi) io non seguo certo sex symbol e nè tantomeno mi metto le loro foto sul profilo Facebook come invece fanno le donne c.d. "evangeliche". E questo non solo perchè trovo sbagliate queste cose alla luce della parola di Dio ma anche perchè ho canoni e gusti(in ogni aspetto) ben diversi, anzi diametralmente opposti a quelli dettati dalla massa, cioè dal mondo. E invece questi qui che si dicono cristiani si permettono di attaccare gli altri arrivando finanche a giudicare il loro destino eterno, hanno gusti, parametri e modi di pensare pienamente conformi a quelle logiche materiali e carnali da cui la Bibbia avverte i credenti di allontanarsi. E non mi risulta di certo che i pastori invitano ed esortino in tal senso.
RispondiEliminaEcco perchè ti avevo proposto(non certo preteso, come già ti ho detto prima) di scrivere esortazioni in tal senso, e questo non significa giudicare e condannare, ma appunto avvisare, esortare. I tre articoli linkati li trovo positivi e certamente vanno nella direzione giusta ma sono troppi impliciti e vaghi, chiunque potrebbe trovarsi d'accordo(mentre quello sul Femminismo è molto esplicito ed esaustivo, come ho riconosciuto già).
Caro Raffaele, se vedi bene avevo detto che non parlavo di te, ma per me stessa...sono certa che tu non giudichi affatto, ma io in questo invece cado spesso, purtroppo è una delle cose che mi porto dietro del mio passato, per cui evito di esprimere giudizi di condanna che non siano effetivamente fatti come avvertimento ma solo per emettere un giudizio..ma lo lascio a Dio...mentre sono certa che ricordare che ci sarà un giudizio di condanna eterna da parte di Dio possa aiutare molto a comprendere che il Nostro Dio, non è solo un Dio di Amore e di Perdono ma anche e soprattutto un Dio di Giustizia e che la condanna per gli empi è l'inferno per l'eternità...che poi anche io come te invochi la pietà di Dio è ovvio, sapessi quante volte lo faccio, ma ciò non toglie che questa ci sarà eccome...per quanto riguarda ciò che dici dei sex symbol che le donne si mettono nel profilo di fb, non ho capito quali sarebbero, per cui non posso risponderti...e in ultimo posso dirti che se tu sei fuori dalla massa, io sono proprio controcorrente...ma ne sono ben felice e sai perchè perchè sono convinta che la vera conversione sia proprio un andare contro la corrente che il mondo segue...se Gesù tornasse oggi, sono certa che sarebbe ancora più malvisto di quanto lo sia stato quando venne... purtroppo l'uomo non solo non è cambiato, ma oggi più di prima affida tutti i suoi giudizi all'importanza dei titoli di una persona...per quanto riguarda i link, se ti sembrano poco incisivi puoi sempre iscriverti e mettere tu delle cose che portino ad una riflessione più incisiva...pace e che Dio ti protegga
RispondiEliminaEh, vedi, stai negando che ci sia materialismo e carnalità in ambito cristiano, o comunque stai minimizzando il problema. Il fatto che non vuoi scrivere esortazioni in merito significa che per te non sono problemi che meritano di essere denunciati. Sai una cosa, in queste condizioni che mi tocca vedere e constatare anche le mie certezze di fede vengono meno. Se questi sono i frutti..bè..
RispondiEliminaCaro Raffaele scusami ma dove vedi che io nego che ci siano certe nelle chiese, non mi pare di averlo negato, secondo me tu vuoi mettermi in bocca delle cose che io non ho affatto detto...a me pare che se ti fai un giro nel blog sia dai video che dagli aryicoli vedi che non è affatto così, io non solo dico che certe cose ci sono ma che purtroppo questo è uno degli inganni in cui la chiesa sta cadendo, solo che rispetto a te, non mi limito alla critica ma dò il mezzo per uscire dall'errore...sai è facile lanciare pietre contro le persone, molto più semplice che aiutarle, ma io credo che il compito di noi cristiani veri sia prima di tutto di aiutare a ritrovare la Via giusta, e se per farlo devo dare una speranza di Luce, preferisco dare quella che una pietrata sul muso...pace a presto
RispondiEliminaQua se c'è qualcuno che mette parole in bocca all' interlocutore sei proprio tu, non io, perchè nonostante ti abbia detto e ripetuto centomila volte che non mi riferivo a parole di condanna verso le persone(anzi, ti avevo pure detto che io invoco la pietà di Dio per queste persone) ma di esortazione dall' astenersi da certi comportamenti, tu invece continui ad attribuirmi intenzioni di condanna, cioè che io vorrei tu scrivessi post di condanna verso queste persone(io invece mi riferisco a certi comportamenti, non alle persone) o comunque di mera critica. Tu fai, e tu disfai.E francamente mi sono stancato. Non vuoi scrivere post in cui si denunciano esplicitamente certi comportamenti(e dico esplicitamente, troppo facile condannare in modo vago senza specificare esplicitamente certi comportamenti). E va bene, ne prendo atto. Però per me la faccenda si chiude qui, in quanto in questa condizione non vedo margini di dialogo e collaborazione. Anzi, mi sa che nel constatare tutto ciò c'è il rischio che vada perdendo le certezze di fede per divenire l'agnostico che ero fino a qualche tempo fa.
RispondiEliminaCome pensi sia meglio per te, caro Raffaele, neanche io voglio continuare a dirti che certe cose che tu dici che dica io non le ho dette e non le vedo affatto; purtroppo questi sono i problemi con internet, in cui non potendo parlare a voce, ma per scritto, non sempre l'altro riesce a vedere o a comprendere quello che una persona vuole dire davvero, troppo spesso veniamo fuorviati da ciò che la nostra mente vuole farci vedere...pace
RispondiEliminaSe ti avessi frainteso(come dici tu), allora non avresti nulla in contrario a scrivere quelle esortazioni che ti avevo chiesto, e invece continui a prendermi in giro continuando a dire che io ti fraintenda quando invece sei stata chiarissima nel dire in risposta alla mia richiesta che tu a differenza di me non condanni, io ti avevo chiesto di scrivere delle esortazioni(esortazioni esplicite contro certi comportamenti e atteggiamenti specifici, non condanne contro persone) in merito contro certi comportamenti specifici e tu invece te ne vieni con questa storia che tu "a differenza" di me non condanni e non "dai pietrate sul muso". E mica ti avevo chiesto questo? E' stato solo un modo meschino per eludere la questione che ti avevo posto, perchè evidentemente non vuoi inimicarti le tue "sorelle" e "fratelli" perchè sai benissimo che quei comportamenti che ho denunciato esplicitamente sono molto comuni e diffusi tra i cosiddetti "evangelici" i quali credono di essere cristiani solo perchè buttano fanga contro la chiesa cattolica e i cattolici(ovviamente per te queste sono cose buone e quindi non sono certo "pietrate sul muso"). Questa non è "mancanza di carità", per te, ovviamente.
RispondiEliminaDopotutto è troppo facile essere "cristiani" sul blog, su internet. Un cristiano lo è nei fatti, nella vita di tutti i giorni. Ma questo è un concetto non comprensibile per chi crede che "una volta salvato, sempre salvato" e che quindi è convinto che basta solo credere per salvarsi senza quindi essere tenuto ad astenersi da certe immoralità carnali(sex symbol gustare foto di attori "sexy", etc..per te vanno bene queste cose o comunque non meritano di essere denunciate pubblicamente).
"Musica cristiana", chitarre, balli, cantici, gustare sex symbol,e altre idiozie e porcherie simili. Questo oggi si fa nelle chiese. Mi chiedo a questo punto a che servano le discoteche e la televisione, se già ci sono le "chiese" a fare queste cose.
Che ipocrisia la vostra. Se questo significa essere "cristiani", allora meglio essere atei. Una cosa è certa: il vostro non è essere cristiani. Da ora mi terrò lontano definitivamente da ogni ambito che si professa "cristiano". Meglio essere non credenti, a questo punto.
Inoltre questo tuo atteggiamento nei miei confronti dall'alto verso il basso, credendo di essere "depositaria della Verità" che deve insegnare a me, chiedendo a Dio di "illuminarmi"(ma a proposito, la Bibbia non dice che una donna non può insegnare ad un uomo?) e di giudicare quello che scrivo sul mio blog, non mi piace per nulla.
addio
Caro Raffele, ma sono forse venuta a dirti cosa mettere nel tuo blog, non mi pare di averlo mai fatto, ho solo detto che non condividevo di mostrare solo un lato del male che tu condanni tanto...tu continui a prendertela con me come se io fossi la rappresentazione di tutto quello che vedi di storto nella chiesa evangelica come la chiami tu, ma figurati che io non ne ho mai frequentata una per cui come posso dire male di qualcosa che conosco solo tramite internet, non ho tutti questi fratelli e sorelle di cui parli, perchè non ho avuto la grazia di conoscerne di persona, a parte due o tre, e quindi non penso proprio che potrei offendere qualcuno...tu parli parli di ciò che non fanno gli altri ergendoti a giudice eppure dicendo di amare tutti, ma onestamente a me questo amore non lo hai dimostrato non riuscendo mai a comprendere ciò che ti ho sempre detto in tutta umiltà, anzi arrivando a dire che ho un atteggiamneto dall'alto in basso verso di te..parli del male e io lo so bene che c'è, ma non per questo penso di stare qua a mostrare tutte queste cose che tu vorresti, non puoi comprendere semplicemente che non siamo tutti uguali ed ognuno ha una visione diversa delle cose...per te è utile segnalare il male, per me è utile dare risposte al male, non è che questa differenza ci ponga su due fronti opposti...oppure pensi che uno debba accusare l'altro di non fare ciò che crede lui sia la cosa migliore...ti avevo detto di iscriverti al quel social network proprio perchè essendo il più grande in Italia avresti avuto la possibilità di esortare come volevi te e avere un confronto maggiore, ma non hai tempo e che per questo ti vengo a dire qualcosa... se non lo hai non lo hai, lo farai se vorrai quando potrai e se non vorrai pace...ma non riesco proprio a capire perchè mi hai presa di mira così, pensando che mi sarei messa a fare quello che volevi te...tu hai la tua testa e io la mia...e ognuno segue ciò che crede meglio, lungi da me volerti portare su ciò che voglio io e allora per favore non chiedere a me ciò che vuoi te...ed ultima cosa non mi pare di essermi mai messa ad insegnarti qualcosa a parte darti la mia opinione dele cose...ma onestamente ora mi sono stancata anche io di queste diatribe che non portano a nulla. Se vuoi capire bene altrimenti rimani come sei e come non vuoi che venga giudicato ciò che scrivi te non venire più a giudicare ciò che metto io...pace
RispondiEliminaP.s: scrivo questo ultimo messaggio, come "post scriptum" del mio commento di ieri. Riconosco di essere stato eccessivamente polemico nei toni nel mio ultimo commento di ieri , ma non sulla sostanza di ciò che ho detto(che invece confermo e rivendico). Mi dici che tu non vuoi indicare il male, ma offrire una risposta al male. Ma non ha senso offfrire una risposta a una cosa che non la si è prima indicata come negativa, peccaminosa e quindi da evitare. Certamente non bisogna limitarsi ad indicare il male, ma bisogna anche offrire una soluzione, ma questo è ancora un altro discorso che tra l'altro condivido. Quindi questa tua scusa non regge. Del resto tu stessa su questo blog hai indicato specificamente vari mali, quali l'aborto, l' omosessualità, scrivendoci post,quindi, ripeto, queste tue scuse con me non reggono. E se hai indicato come male da evitare l'aborto, l'omosessualità, non capisco perchè non lo si debba fare anche nei confronti di quell' appiattimento materialista e carnale da sex symbol(che è Idolatria, e della peggiore specie) molto in voga non solo nel "mondo" ma anche nelle chiese, specie tra le donne credenti(ma anche tra gli uomini credenti)e che non è un peccato meno grave rispetto all' omosessualità,ma al di la di quale dei due sia più grave, comunque è un peccato. Questo attaccamento ai sex symbol(ad es. attori "sexy") è vera e propria idolatria carnale e materialista(che nessun pastore o uomo di chiesa in generale condanna e quindi viene praticata dai credenti), e il fatto che tu non voglia esortare ad evitare questa pratica significa che la giustifichi o addirittura che anche tu la pratichi, e quindi non vuoi metterti contro te stessa e contro i lettori del tuo blog(questo intendevo quando avevo detto "fratelli" e "sorelle", cioè il potenziale pubblico lettore del tuo blog). Questa a me pare ipocrisia.E lo è. Ovviamente sei libera di agire come credi, ma io sono altrettanto libero di farti presente che questo tuo atteggiamento non è un comportamento cristiano. Poi un'altra cosa: quando dicevo che il tuo è un atteggiamento di chi guarda dall' alto verso il basso, intendevo dire il fatto che tu credi di sapere rispetto a me più cose in termini di parola di Dio(altrimenti non avresti contestato le mie opinioni diverse dalle tue chiedendo a Dio di illuminarmi e di indicarmi la "verità"), ovviamente tu negherai di averlo pensato, ma se rileggi i tuoi commenti vedrai che ti sei posta in questo senso.
RispondiEliminaHai ragione, invece, quando dici che non devo venire ad importi sul tuo blog ciò che devi fare, ma io non ti avevo imposto nulla, ma solo proposto, e una volta che hai sdegnosamente rifiutato la mia proposta, ti ho fatto presente l' incoerenza del tuo agire.
Ora mi sento davvero schifato del mondo cristiano. Meglio a questo punto essere non credenti, se questi sono i frutti.
E con questo chiudo.
p.s2: ora è vero che nel tuo post sull' idolatria hai indicato esplicitamente anche il materialismo come forma di idolatria, ma se non si specifica esplicitamente quali sono gli atteggiamenti materialisti, non serve a nulla. L'attaccamento materialista da sex symbol è quella più diffusa nelle chiese, proprio perchè non spcecificamente condannata, anzi tacitamente gisuticata, e anche tu evidentemente la giustifichi e la pratichi, o,-nell' ipotesi migliore- comunque minimizzi il problema.
P.s: scrivo questo ultimo messaggio, come "post scriptum" del mio commento di ieri. Riconosco di essere stato eccessivamente polemico nei toni nel mio ultimo commento di ieri , ma non sulla sostanza di ciò che ho detto(che invece confermo e rivendico). Mi dici che tu non vuoi indicare il male, ma offrire una risposta al male. Ma non ha senso offfrire una risposta a una cosa che non la si è prima indicata come negativa, peccaminosa e quindi da evitare. Certamente non bisogna limitarsi ad indicare il male, ma bisogna anche offrire una soluzione, ma questo è ancora un altro discorso che tra l'altro condivido. Quindi questa tua scusa non regge. Del resto tu stessa su questo blog hai indicato specificamente vari mali, quali l'aborto, l' omosessualità, scrivendoci post,quindi, ripeto, queste tue scuse con me non reggono. E se hai indicato come male da evitare l'aborto, l'omosessualità, non capisco perchè non lo si debba fare anche nei confronti di quell' appiattimento materialista e carnale da sex symbol(che è Idolatria, e della peggiore specie) molto in voga non solo nel "mondo" ma anche nelle chiese, specie tra le donne credenti(ma anche tra gli uomini credenti)e che non è un peccato meno grave rispetto all' omosessualità,ma al di la di quale dei due sia più grave, comunque è un peccato. Questo attaccamento ai sex symbol(ad es. attori "sexy") è vera e propria idolatria carnale e materialista(che nessun pastore o uomo di chiesa in generale condanna e quindi viene praticata dai credenti), e il fatto che tu non voglia esortare ad evitare questa pratica significa che la giustifichi o addirittura che anche tu la pratichi, e quindi non vuoi metterti contro te stessa e contro i lettori del tuo blog(questo intendevo quando avevo detto "fratelli" e "sorelle", cioè il potenziale pubblico lettore del tuo blog). Questa a me pare ipocrisia.E lo è. Ovviamente sei libera di agire come credi, ma io sono altrettanto libero di farti presente che questo tuo atteggiamento non è un comportamento cristiano. Poi un'altra cosa: quando dicevo che il tuo è un atteggiamento di chi guarda dall' alto verso il basso, intendevo dire il fatto che tu credi di sapere rispetto a me più cose in termini di parola di Dio(altrimenti non avresti contestato le mie opinioni diverse dalle tue chiedendo a Dio di illuminarmi e di indicarmi la "verità"), ovviamente tu negherai di averlo pensato, ma se rileggi i tuoi commenti vedrai che ti sei posta in questo senso.
RispondiEliminaHai ragione, invece, quando dici che non devo venire ad importi sul tuo blog ciò che devi fare, ma io non ti avevo imposto nulla, ma solo proposto, e una volta che hai sdegnosamente rifiutato la mia proposta, ti ho fatto presente l' incoerenza del tuo agire.
Ora mi sento davvero schifato del mondo cristiano. Meglio a questo punto essere non credenti, se questi sono i frutti.
E con questo chiudo.
p.s2: ora è vero che nel tuo post sull' idolatria hai indicato esplicitamente anche il materialismo come forma di idolatria, ma se non si specifica esplicitamente quali sono gli atteggiamenti materialisti, non serve a nulla. L'attaccamento materialista da sex symbol è quella più diffusa nelle chiese, proprio perchè non spcecificamente condannata, anzi tacitamente gisuticata, e anche tu evidentemente la giustifichi e la pratichi, o,-nell' ipotesi migliore- comunque minimizzi il problema.