Per questo post prendo spunto dal mio affetto per un fratello, e lo dedico interamente a lui per tutte le lacrime versate e per tutti i momenti di amore per Gesù condivisi insieme.
Riflettendo mentre pensavo a lui mi sono resa conto all’improvviso di cosa significa davvero amare. L’amore ha tante sfaccettature ma il vero Amore ne ha una sola ed è quella del sacrificio.
Spesso nella nostra vita ci lamentiamo di tante cose, come quando non riusciamo a fare quello vorremmo o per un figlio piccolo o per la malattia di un familiare o per non dare dispiacere ai nostri genitori.
Fare dei sacrifici ci pesa, specialmente se abbiamo una carriera o siamo giovani e vorremmo fare quello che fanno i nostri amici. Quante volte ci siamo lamentati di non potere uscire perchè un figlio sta male? Oppure perchè dovevamo badare ad un familiare? Magari siamo rimasti a casa, ma quanti pensieri neri nella testa, mentre guardavamo la persona che ci impediva di fare quello che avremmo voluto.
Troppe volte il sacrificarci ci ha fatto anche odiare la nostra situazione, rimpiangendo magari di non avere più quella libertà di prima.
Spesso ho sentito delle mamme lamentarsi di non poter fare una vacanza perchè il proprio figlio ha problemi a scuola e deve recuperare qualche materia d’estate.
Ma è davvero così che si ama?
Ci sono cristiani che appena devono fare qualche cosa per aiutare un fratello o una sorella si lamentano di loro perchè li ritengono troppo inferiori e così non dimostrano nessuna pazienza per aiutarli a comprendere la Parola di Dio, eppure nonostante questo atteggiamento dicono di amarli.
Ma è davvero così che si ama?
Siamo sempre pronti a lamentarci degli altri, ma nonostante questo diciamo di amare il prossimo.
Ma è davvero così che si ama?
E’ evidente che non è così, l’amore è dare incondizionatamente senza pensare a ciò a cui si rinuncia per farlo.
Magari un concerto di un cantante e solo per non far preoccupare i nostri genitori, magari al lavoro e solo per crescere un figlio e stargli accanto, magari al nostro sonno solo perchè quel figlio non dorme o sta male, oppure solo perchè un familiare sta male e dobbiamo curarlo rinunciando per lui a gran parte dei nostri sogni; rinunciare a noi stessi per chi diciamo di amare ecco cosa è davvero l’amore.
Diciamo di amare Gesù che vorremmo assomigliarGli, ma Lui è il più grande esempio di rinuncia di se stessi per AMORE, ed è proprio questo che, ha fatto per noi quando morendo sulla croce per noi ha sacrificato se stesso, e noi non riusciamo a farlo senza lamentarci?
Certo so che da oggi ringrazierò sempre Gesù, perchè mi ha amata anche quando io non lo cercavo, insegnandomi lo stesso che amare e dare sono due parole che vanno in coppia, perchè grazie a Lui sono stata capace di rinunciare a tantissime cose per amore degli altri e perchè in questo dare ho trovato più gioia che scontentezza.
E ringrazio Gesù per avermi fatto conoscere un fratello che nella forza del suo amore per Gesù ha dedicato la vita agli altri, insegnando con pazienza infinita cosa sia dare solo per amore del proprio fratello, spesso rinunciando anche a dormire per farlo e senza pensare mai a se stesso, se in quel momento stava cercando di far arrivare qualcuno a Gesù.
Ringrazio Gesù per avermi dato una nuova vita, e come Ruth, il carattere di una donna umile ma pronta a sacrificare se stessa per gli altri, un gesto che rappresenta il Suo amore per me.
Non riuscirò mai ad essere un’esperta della Sua parola, e non sarò mai capace di lodarlo a voce alta come fanno tanti, ma solo con il mio modo di fare, e cioè essendo sempre pronta ad amare sacrificandomi come Lui, nel Suo sacrificarsi per tutti noi, mi ha insegnato a fare.
"Ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu m'hai amato sia in loro, e io in loro."
(Giovanni 17:1-26)
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