Uno degli
aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti
più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti
più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente
facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare
abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un
ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero
che non abbiamo veramente bisogno di Dio.
Però,
dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato.
Vogliamo
esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché
possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo
nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella
Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono
essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio
ci insegna nella sua parola sulla preghiera.
La Bibbia
insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento
ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi.
Ma la verità
che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto
che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente,
che cosa significa pregare nel nome di Gesù.
Chi può pregare?
La prima
verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare?
Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà?
Chiaramente,
oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano
non significa che vengono ascoltate da Dio.
Secondo la
Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò
come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare.
Per esempio,
in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come
Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al
trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo
pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio.
Leggiamo il brano.
“14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è
passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che
professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa
simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come
noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed
essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16)
Quindi,
solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare.
A CHI si deve pregare?
Quando
preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere?
E' giusto
pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito
Santo? Cosa ne dice la Bibbia?
In Matt. 6:9
Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio
Padre.
“Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9)
In Giov.
16:23 Gesù parla della preghiera al Padre.
“In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In
verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome,
egli ve la darà.” (Giov 16:23)
La Bibbia ci
insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo
pregare a Dio Padre.
Allora, qual
è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo?
Se dobbiamo
pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo?
Nel nome di Gesù
Gesù ci ha
insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto.
Lo Spirito Santo
Per quanto
riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta
allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non
esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo
pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo?
Lo Spirito
Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per
giungere a questo fine.
“Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo
annuncerà.” (Giov 16:14)
Si può anche
leggere Giov. 14:14-26.
Quando un
grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota
neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo
è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo.
Inoltre, lo
Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di
porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo.
“26 Allo
stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non
sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri
ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello
Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom
8:26-27)
Che
consolazione!
Quindi, a
chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo.
per COSA si deve pregare?
Per che cosa
dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni
preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure,
pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste?
Chiaramente,
nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per
avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari,
prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio,
prega per un buon tempo durante le vacanze.
Che cosa ne dice la Bibbia?
Esaminiamo
alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il
loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male.
Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male
spiritualmente.
Giovanni 14
Consideriamo
per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Prima di
esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti
tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella
carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è
realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo
sforzarci di dividere rettamente questo brano.
Alcuni
credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente
questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo
nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase
“nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello
che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo
celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa
interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete
nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì.
Chi crede a
questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo
è un pensiero molto falso, e molto pericoloso.
Pensiamo a
come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse
situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività
comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha
anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo
versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente
è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta.
In un
secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore.
Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà
suo figlio.
In un altro
esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e
citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio,
visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio
nel nome di Gesù.
In un altro
esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una
che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il
proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È
convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che
desidera.
Senza andare
ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla
base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio
qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà
solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio
diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta.
Dio sarebbe soggetto alla nostra
volontà.
Se è così,
allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe
dovuto insegnarci a pregare:
“sia fatta
la nostra volontà, non la Tua”
Però, Dio
NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come
vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che
la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta!
Ci sono
tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio.
Per esempio,
leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino:
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Gesù,
nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse
la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua
richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la
sua.
In Luca 22,
Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che
sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse
evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo.
“31 «Simone,
Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io
ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai
convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32)
Gesù NON ha chiesto che Dio gli
togliesse la prova.
In
Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara
alla chiesa di Smirne.
“8
«All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e
l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la
tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di
essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere
quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi
in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci
giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha
orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà
colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11)
Egli spiegò
che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro
fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le
loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che
morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non
era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero
rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano
per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto
piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte
fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi.
Infatti, Dio
ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la
decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello
che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11
“In
lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà,” (Efe 1:11)
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile,
Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse
preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo.
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero
quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra
morte e di quella dei nostri cari.
“15 Le mie
ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle
profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e
nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando
nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16)
Se Dio ci
desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché
tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di
guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro
volontà, non quella di Dio. Se fosse
così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà
dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma
nel momento stabilito da noi.
Ma non è
così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che
stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose
secondo la decisione della Sua volontà!
Per esempio,
leggiamo in 1Samuele 2:6-8
“6 Il
SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa
risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8
Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere
con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della
terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8)
E' il
Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi!
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:
“e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)?
Per capire
bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo
contesto.
Cosa significa “nel mio nome”?
Dobbiamo
capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo
che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa
motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per
poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un
certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani.
Quindi, qual
è il senso della frase: “nel mio nome?”
Chiedere
“nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera,
costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi
saremo i sovrani. Ma non è così!
Pregare “nel
nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per
garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due
cose:
1. chiedere per i Suoi meriti
Prima di
tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti,
riconoscendo che noi non ne abbiamo.
Nessun di
noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di
Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio
nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi
venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico
del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla
(visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli
chiedo nel nome del mio amico.
Allora, chiedere nel nome di Gesù
necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per
conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria
insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver
nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste
per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente,
pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del
pregare nel nome di Gesù.
2. chiedere secondo la volontà di
Gesù
Dobbiamo però
considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di
chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere
secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo
principio. Ripeto: chiedere nel nome di
Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra.
Un soldato
semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome
del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà
del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il
nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato.
In 1Giovanni
5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio
esaudirà. Leggiamo.
“14 Questa è
la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua
volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli
chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov
5:14-15)
Avete notato
la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci
esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non
la nostra.
Quindi, se
preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la
volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per
quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo
come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare
Dio.
Quindi,
ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo
di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad
accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la
volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà.
Affinché il Padre sia glorificato
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano,
dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Notiamo che
le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e
infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù
non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il
Padre.
Infatti, in
Giacomo 4:2-4 leggiamo:
“2 Voi
bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi
litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non
ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente
adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi
dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4)
Non avete perché non domandate,
ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché
domandate per spendere nei vostri piaceri.
Quando
chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde.
Torniamo
agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio.
Pensiamo
all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male,
e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta
pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di
Dio.
Nell'esempio
del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle),
quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per
la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può
essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per
prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori
hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in
fin dei conti, a se stesso.
Poi ho fatto
l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole
che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni
ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una
preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.
Poi c'era il
credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che
gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio
quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria
di Dio.
Quindi, non
dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase
“nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli
chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua
volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il
proprio comodo, ma la gloria di Dio.
Un brutto risultato
Che cosa
succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta?
Quando Dio
NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente
scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione
spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel
credente rimane deluso di Dio.
Giov. 15:5-7,16
Quindi, è
importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio
questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della
preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14.
Giovanni
15:5-7
“5 Io sono
la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non
dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si
raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie
parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov
15:5-7)
Qui, Gesù
insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo
portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se
le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo.
Questa è una
condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una
condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà.
Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a
seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per
la sua.
Solamente se
ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo
e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di
Dio.
Un altro
versetto importante è Giovanni 15:16
“Non siete
voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che
chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16)
Gesù
risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in
eterno.
Ostacoli alle nostre preghiere
È importante
menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere.
L'orgoglio
Una cosa che
ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si
allontana da noi.
“Il SIGNORE
è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.”
(Sal 34:18)
Quando
abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella
figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo
pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non
confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi.
Mancanza di fede
Un altro
ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo
1.
“5 Se poi
qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti
generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede,
senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal
vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal
Signore,” (Giac 1:5-7)
Questo brano
ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre
verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di
Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però,
dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere
fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati.
La Preghiera fatta con egoismo
Abbiamo già
menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè,
alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria
di Dio, ma perché è il nostro desiderio.
Questo è ciò
che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei
piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio.
Come conoscere la volontà di Gesù
Visto che la
preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà,
come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio?
Dio ci ha
già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare
quando non la conosciamo.
Prima di
tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio?
Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando
non siamo sicuri della volontà di Dio?
Gesù stesso
ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36;
Luca 22:42. Leggo da Matteo.
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Nella sua
umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire
sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire
quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha
esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio.
Ed è così
che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà
di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi
a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo
confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà.
Conclusione
La preghiera
è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La
preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è
ascoltare Dio che ci parla.
E importante
pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose
giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per
merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non
secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante
accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi.
Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la
volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto
quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio
sia fatta!
Preghiamo
poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua
perfetta volontà.
Non
dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche
il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve
anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere
che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la
gloria di Dio.
Oh che
possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un
servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti
dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia,
quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio
glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore!
Marco deFelice
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15)
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È una domanda importante per l'uomo ed ancora più
per il credente: "Sono sano o malato"? Ci sono credenti che pensano di
essere sani ed invece sono malati, esattamente come capita nel campo
della medicina di trovare persone che sembrano scoppiare di salute e che
invece, a loro insaputa, hanno poco tempo da vivere. Questo accadeva
anche alla Chiesa di Sardi: "All'angelo della chiesa di Sardi scrivi:
Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle:
Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto" (Apocalisse
3:1).
Scopriamo insieme se siamo sani o malati alla luce
della Scrittura. Cominciamo dalla parte più importante:
La testa
MALATO
Il profeta Isaia
parla di una testa malata: "A che pro colpirvi ancora? Aggiungereste
altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è languente"
(Isaia 1:5).
Una
testa malata si caratterizza da una mente "malata" che come una grande
industria produce pensieri "malati": "S'incoraggiano a vicenda in
un'impresa malvagia; si accordano per camuffare tranelli; e dicono: "Chi
se ne accorgerà?" Meditano pensieri malvagi e dicono: "Abbiamo attuato
il nostro piano". I sentimenti e il cuore dell'uomo sono un abisso. Ma
Dio scaglierà le sue frecce contro di loro, e all'improvviso saranno
coperti di ferite; saranno abbattuti, e il male causato dalle proprie
lingue ricadrà su di loro. Chiunque li vedrà scrollerà il capo" (Salmo
64:5-8).
La diagnosi è semplice: per scoprire se sei malato, soffermati a
considerare la "qualità" dei tuoi pensieri.
SANO
È sano colui il quale ha pensieri sani:"Tu
apparecchi davanti a me la mensa al cospetto dei miei nemici; tu ungi il
mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Certo, beni e benignità
m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; ed io abiterò nella
casa dell'Eterno per lunghi giorni" (Salmo 23:5,6).
Una mente sana non medita il male; essa è
protetta: "Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello
Spirito, che è la parola di Dio" (Efesini 6:17). L'amore non sospetta il
male!
Gli occhi
MALATO
È importante avere
una buona vista e vedere bene ogni minimo particolare di un oggetto.
Colui che ha una vista corta, ha una visione distorta della realtà. Per
un processo parafisiologico, l'uomo dopo i quarant'anni, ha bisogno
degli occhiali e dopo di che ogni cinque anni è destinato a perdere
mezzo grado. Quali sono i disturbi più comuni degli occhi?
La diplopia: è una visione doppia delle cose.
Quanti credenti sono affetti da questa disfunzione visiva. Non sanno
distinguere la realtà dall'immaginario. Il bue è un animale che non vede
bene, infatti, ogni oggetto sul quale sofferma la sua attenzione è visto
molto più grande delle sue reali dimensioni. A volte la stessa cosa
accade ai credenti: "E screditarono presso i figli d'Israele il paese
che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per
esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi
abbiamo vista, è gente di alta statura; e vi abbiamo visto i giganti,
figli di Anac, della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di
essere cavallette; e tali sembravamo a loro". Allora tutta la comunità
gridò di sgomento e alzò la voce; e il popolo pianse tutta quella notte"
(Numeri 13:32,33)
La miopia: non vedere da lontano. Sono quei
credenti che non sono capaci di "sperare contro speranza" e credono solo
in quello che vedono: "Egli, sperando contro speranza, credette, per
diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato
detto: "Così sarà la tua discendenza" (Romani 4:18).
L'astigmatismo: vedere un'immagine sfocata. Sono
quei credenti che hanno una visione fumosa di Dio, non chiara. Eppure le
promesse di Dio sono alla loro portata: "La parola è vicino a te, nella
tua bocca e nel tuo cuore": questa è la parola della fede che noi
annunziamo" (Romani 10:8).
E noi
abbiamo qualche vizio visivo? "Ascoltate ora questo, o popolo stolto e
senza cuore, che ha occhi e non vede..." (Geremia 5:21).
C'è chi vede bene da lontano il bruscolo nell'occhio del fratello, ma
non vede la trave che è in lui: "Non giudicate, affinché non siate
giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete
giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non
scorgi la trave che è nell'occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo
fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la
trave è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave,
e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo
fratello" (Matteo 7:1-5).
La Chiesa di Laodicea aveva seri problemi agli
occhi: "Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di
niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile,
povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro
purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per
vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del
collirio per ungerti gli occhi e vedere" (Apocalisse 3:17,18).
SANO
Degli
occhi sani hanno la giusta visione delle cose:"Ma egli, essendo pieno
dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e
Gesù che stava alla destra di Dio" (Atti 7:55).
Cerchiamo di mantenere sani i nostri occhi: "Apri i miei occhi, e
contemplerò le meraviglie della tua legge" (Salmi 119:18).
Occhi sani vedranno la gloria del Re: "Il mio orecchio aveva sentito
parlare di te ma ora l'occhio mio ti ha visto" (Giobbe 42:5).
Le orecchie
MALATO
L'organo uditivo non va mai a
riposo a differenza di tutti gli altri apparati che compongono l'uomo.
Un'alta percentuale di problemi uditivi sembra interessarci oggi, più di
ieri. Questo a causa dell'inquinamento acustico, atmosferico e di alcuni
virus o batteri che si sono "specializzati" per l'apparato uditivo. Vediamo alcune apologie dell'orecchio:
Indurimento della membrana timpanica
(otosclerosi).Quanti credenti sono insensibili ai continui richiami di
Dio; le loro orecchie si sono indurite: "Sono divenuti duri d'orecchi, e
hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano
con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io
non li guarisca" (Atti 28:27).
Perforazione del timpano. Provoca una diminuzione
della percezione del suono e di conseguenza si ha problemi ad ascoltare
bene la parola che viene rivolta. Non accade la stessa cosa in taluni
credenti? "Va' da questo popolo e di': "Voi udrete con i vostri orecchi
e non comprenderete" (Atti 28:26).
Otite. È l'infiammazione della membrana timpanica
che rende, seppur temporaneamente la persona sordastra. Quanti credenti
soffrono di questa malattia!: "E si adempie in loro la profezia d'Isaia
che dice: "Udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete
con i vostri occhi e non vedrete" (Matteo 13:14).
Malattie del nervo acustico. Sono quelle persone
completamente sorde: "...che ha orecchi e non ode" (Geremia 5:21)
SANO
Delle orecchie sane percepiscono
ogni minimo rumore. Preghiamo il Signore, affinché le nostre orecchie
spirituali siano sempre aperte: "Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua
pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco; egli
risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti,
come ascoltano i discepoli. Il Signore, Dio, mi ha aperto l'orecchio e
io non sono stato ribelle, non mi sono tirato indietro" (Isaia 50:4).
Per sette volte, alle sette chiese
dell'Apocalisse, Gesù rivolse questo invito: "Chi ha orecchi ascolti ciò
che lo Spirito dice alle chiese" (Apocalisse 2:7).
Diverse volte nel corso del Suo ministerio, il
Maestro si esprimerà nella stessa maniera: "Un'altra parte cadde in un
buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno". Dicendo
queste cose, esclamava: "Chi ha orecchi per udire oda!" (Luca 8:8).
Abbiamo bisogno di avere un udito perfetto per
sentire la voce del Signore in questo nostro cammino: "E quando andrete
a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a
te una voce che dirà: "Questa è la via; camminate per essa!" (Isaia
30:21).
Sia il nostro orecchio sempre pronto ad ascoltare
la voce del Signore: "Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò
come le altre volte: "Samuele, Samuele!" E Samuele rispose: "Parla,
poiché il tuo servo ascolta" (1Samuele 3:10).
La gola
MALATO
La gola è un organo
bersaglio, soprattutto nel periodo invernale o nei cambi di stagione a
causa delle varie allergie. Anche la gola del credente si può ammalare:
" La loro gola è un sepolcro aperto..." (Romani 3:13).
La Bibbia parla di una gola simile ad un sepolcro: "Poiché in bocca loro
non v'è sincerità, il loro interno è pieno di malizia; la loro gola è un
sepolcro aperto" (Salmo 5:9).
Se osservate attentamente gli individui che non
riescono a lodare, ma che sono invece sempre pronti a criticare, mai
contenti di nessuno, vi accorgerete che sono quelli stessi dei quali
nessuno è contento.
SANO
Una gola sana proclamerà il nome
del Signore instancabilmente: "Ma il Signore è stato meco e mi ha
fortificato, affinché il Vangelo fosse per mezzo mio pienamente
proclamato e tutti i Gentili l'udissero; e sono stato liberato dalla
gola del leone" (2Timoteo 4:17).
La lingua
MALATO
Rare sono le malattie della lingua
nell'ambito medico, mentre frequenti sono in quello spirituale: "...con
le loro lingue hanno usato frode..." (Romani 3:13).
I metalli si riconoscono dal suono, le persone
dalle parole oltre che dalle azioni. Le parole fanno più male di uno
schiaffo: "Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato
come frecce parole amare" (Salmi 64:3).
A volte la lingua dell'uomo è potente come il
veleno del serpente: "Aguzzano la loro lingua come il serpente, hanno un
veleno di vipera sotto le loro labbra" (Salmi 140:3).
La lingua è una freccia mortale: "La loro lingua è
una freccia micidiale; essa non parla che in malafede; con la bocca
ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie"
(Geremia 9:8).
La lingua è uno degli organi più piccoli del corpo
umano, eppure provoca dei grandi incendi: "Fratelli miei, non siate in
molti a far da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio,
poiché manchiamo tutti in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare è
un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se
mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi
possiamo guidare anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché
siano così grandi e siano spinte da venti impetuosi, sono guidate da un
piccolo timone, dovunque vuole il timoniere. Così anche la lingua è un
piccolo membro, eppure si vanta di grandi cose. Osservate: un piccolo
fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, è
il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le nostre membra, contamina
tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco al ciclo della vita.
Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare,
ed è stata domata dalla razza umana; ma la lingua, nessun uomo la può
domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. Con essa
benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che
sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono benedizioni
e maledizioni. Fratelli miei, non deve essere così. La sorgente getta
forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? Può forse, fratelli
miei, un fico produrre olive, o una vite fichi? Neppure una sorgente
salata può dare acqua dolce" (Giacomo 3:1,12).
SANO
Una lingua sana si esprimerà nel
giusto modo. Sarà un balsamo per chi è ferito, una benedizione, lì dove
vi è dolore e disperazione: "O Signore, chi dimorerà nella tua tenda?
Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che è puro e agisce con
giustizia, e dice la verità come l'ha nel cuore; che non calunnia con la
sua lingua, né fa male alcuno al suo vicino, né insulta il suo prossimo"
(Salmo 15:1-3).
Con la nostra lingua
diamo gloria a Dio: "Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a
Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il
suo nome" (Ebrei 13:15).
Dobbiamo essere la "bocca di Dio": "Perciò, così parla il Signore: "Se
torni a me, io ti lascerò ritornare, e rimarrai davanti a me; e se tu
separi ciò che è prezioso da ciò che è vile, tu sarai come la mia bocca"
(Geremia 15:19).
Trattenere nel ripostiglio la spazzatura non
significa avere fatto pulizia, ma soltanto avere accantonato lo sporco.
La pulizia di Dio implica la rimozione e l'eliminazione della
spazzatura, la frantumazione e l'incenerimento. Se si vuole udire la
Parola di Dio correttamente per poterla riferire fedelmente, è
indispensabile passare attraverso il fuoco purificatore, sotto il
martello spezza-resistenze e subire l'efficace e profondo giudizio della
spada a due tagli di Dio. Possa il Signore toccare del continuo la
nostra bocca!: "Non li temere, perché io sono con te per liberarti",
dice il Signore. Poi il Signore stese la mano e mi toccò la bocca; e il
Signore mi disse: "Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca"
(Geremia 1:8,9).
Collo
MALATO
Le patologie del collo sono in sensibile aumento.
Fra queste ricordiamo la cervicale e l'ernia. Generalmente queste due
condizioni provocano un irrigidimento del collo. A volte i credenti, in
senso spirituale, induriscono il loro collo: "Il Signore disse ancora a
Mosè: "Ho considerato bene questo popolo; ecco, è un popolo dal collo
duro. Dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro di loro e che io
li consumi, ma di te io farò una grande nazione". Allora Mosè supplicò
il Signore, il suo Dio, e disse: "Perché, o Signore, la tua ira
s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese
d'Egitto con grande potenza e con mano forte? Perché gli Egiziani
direbbero: "Egli li ha fatti uscire per far loro del male, per ucciderli
tra le montagne e per sterminarli dalla faccia della terra!" Calma
l'ardore della tua ira e péntiti del male di cui minacci il tuo popolo.
Ricordati di Abraamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali
giurasti per te stesso, dicendo loro: "Io moltiplicherò la vostra
discendenza come le stelle del cielo; darò alla vostra discendenza tutto
questo paese di cui vi ho parlato ed essa lo possederà per sempre". E il
Signore si pentì del male che aveva detto di fare al suo popolo" (Esodo
32:9-14).
Se non fosse stato per l'intercessione di Mosè,
Israele sarebbe stato distrutto e se non fosse per l'intercessione di
Gesù, noi saremmo stati interamente distrutti: "Non è dunque per la tua
giustizia che il Signore, il tuo Dio, ti dà il possesso di questo buon
paese; perché sei un popolo dal collo duro. Il Signore mi parlò ancora e
disse: "Io l'ho visto questo popolo; è un popolo dal collo duro"
(Deuteronomio 9:6,13).
SANO
Un credente sano ha
un collo tenero: "Bontà e verità non ti abbandonino; lègatele al collo"
(Proverbi 3:3).
Un collo sano non si irrigidisce guardando nelle diverse direzioni: "Il tuo
collo è come la torre di Davide, costruita per essere un'armeria; mille
scudi vi sono appesi, tutti gli scudi dei valorosi" (Cantico Cantici 4:4).
Cuore
MALATO
Le patologie
cardiache non solo sono in aumento, ma riguardano sempre più i giovani a
causa di una vita sempre più stressante. Anche il cuore dell'uomo è
malato ed insanabilmente malvagio: "Il cuore è ingannevole più d'ogni
altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà"? (Geremia 17:9).
Nel cuore dell'uomo nascono i desideri malvagi: "É
quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro,
dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni,
furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo
invidioso, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive
escono dal di dentro e contaminano l'uomo" (Marco 7:20-23).
Che tristezza vedere cuori ostinati: "Ascoltatemi,
o gente dal cuore ostinato, che siete lontani dalla giustizia"! (Isaia
46:12).
SANO
Un cuore sano è destinato a vedere
Dio: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Matteo 5:8).
Un cuore puro realizzerà la bontà di Dio: "Certo, Dio
è buono verso Israele, verso quelli che son puri di cuore" (Salmi 73:1).
Un cuore puro avrà comunione con Dio: "Chi salirà al
monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? L'uomo innocente
di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità e non giura con
il proposito di ingannare. Egli riceverà benedizione dal Signore,
giustizia dal Dio della sua salvezza" (Salmo 24:3-5).
Sia la nostra preghiera come quella di Davide: "O Dio,
crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo"
(Salmo 51:10).
Mani
MALATO
Le artrosi, unitamente alla
sindrome del tunnel carpale, sono fra le patologie più frequenti che
interessano le mani. Tali affezioni procurano una perdita della
funzionalità e dunque della forza. L'uomo viene al mondo con i pugni
chiusi, come se dicesse: "La terra m'appartiene". Muore con le mani
aperte, come per dire: "Non porto via nulla con me". Le mani malate sono
sempre chiuse, mai disposte a dare: "Un altro sabato egli entrò nella
sinagoga e si mise a insegnare. C'era lì un uomo che aveva la mano
destra paralizzata" (Luca 6:6).
Alcuni credenti sono come quest'uomo: frequentano
la sinagoga, ma la loro mano resta paralizzata, fino a quando Cristo non
interviene nella loro vita: "Del resto, ecco, la mano di colui che mi
tradisce è con me sulla tavola" (Luca 22:21).
Le mani malate sono in abominio al Signore: "Sei
cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri,
la lingua bugiarda, le mani che spargono sangue innocente" (Proverbi
6:16,17).
SANO
Sono mani sincere protese verso
Dio: "Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite il Signore! La
mia preghiera sia in tua presenza come l'incenso, l'elevazione delle mie
mani come il sacrificio della sera" (Salmi 134:2; 141:2).
Mani sane pregano per gli ammalati e sono sempre
pronte ad operare: "E molti segni e prodigi eran fatti fra il popolo per
le mani degli apostoli; e tutti di pari consentimento si ritrovavano
sotto il portico di Salomone" (Atti 5:12).
Piedi
MALATO
Piedi
piatti, piedi concavi, piedi equini sono fra le malattie frequenti, che
si riflettono negativamente sull'intero corpo. Allo stesso modo,
credenti che si dirigono verso il male, inevitabilmente ne risentiranno
a livello spirituale: "I loro piedi son veloci a spargere il sangue"
(Romani 3:15).
L'uomo pio sente che in questo mondo non è a casa sua, ma è nel dominio
del nemico. Il cristiano mondano non se ne rende più conto, perché ha
varcato le frontiere: "Tu però, figlio mio, non t'incamminare con loro;
trattieni il tuo piede lontano dal loro sentiero; poiché i loro piedi
corrono al male, essi si affrettano a spargere il sangue" (Proverbi
1:15).
SANO
I piedi sani percorreranno sentieri
di giustizia e si muoveranno con zelo: "Perciò prendete la completa
armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio, e
restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere. Mettete come
calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace" (Efesini
6:13,15).
Questo
ci garantirà un cammino sicuro: "Allora camminerai sicuro per la tua via
e il tuo piede non inciamperà...perché il Signore sarà la tua sicurezza,
e preserverà il tuo piede da ogni insidia" (Proverbi 3:23,26).
Saranno piedi belli, perché saranno sani: "Quanto sono belli, sui monti,
i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, ch'è
araldo di notizie liete, che annunzia la salvezza, che dicE a Sion: "Il
tuo Dio regna!" (Isaia 52:7).
Costituzione generale
MALATO
Concludiamo, parlando di
costituzione generale che è il sunto di quanto detto: "Dalla pianta del
piè fino alla testa non v'è nulla di sano in esso: non vi son che
ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state nettate, né
fasciate, né lenite con olio" (Isaia 1:5,6).
SANO
Una costituzione sana farà di noi
dei credenti forti: "Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo
popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. Solo
sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la
legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a
sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. Questo libro della legge
non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi
cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora
riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. Non te l'ho io
comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti
sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai"
(Giosuè 6:9).
Conclusione
Che tipo di credente
sei? Sano o malato? Se sei malato, realizza nella tua vita la promessa
di Gesù: "Gesù, udito questo, disse loro: "Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamare dei
giusti, ma dei peccatori" (Marco 2:17). Se siamo integri, continuiamo a perseguire questa strada: "Or l'Iddio
della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere
vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile,
per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo" (1Tessalonicesi 5:23).
Continuiamo a praticare la giustizia e la santificazione, in attesa del
ritorno del Re dei re.
"Chi è ingiusto continui a praticare
l'ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto
continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora"
Ottimo studio.Difficile trovare questi studi. Voglio anche azzardare senza alcuna forma di fanatismo: se si meditasse la Bibbia potrebbe curare tutte le infermità, mentre la gente si affida ancora ai dottori e alle dannose medicine.Grazie Ruth ;) Con agape fraterna Shalom
Caro fabulus, possa quansi azzardare :)) di essere daccordo con te, se si leggesse bene la Parola di Dio, credo che tante malattie neanche esisterebbero, perchè sono causate quasi tutte dal cattivo modo di concepire tantissime cose...mentre con la Comunione e la lettura di tutto quello che scritto, si impronterebbe la propria vita in maniera differente.....Dio ti benedica
Ottimo studio.Difficile trovare questi studi.
RispondiEliminaVoglio anche azzardare senza alcuna forma di fanatismo: se si meditasse la Bibbia potrebbe curare tutte le infermità, mentre la gente si affida ancora ai dottori e alle dannose medicine.Grazie Ruth ;)
Con agape fraterna
Shalom
Caro fabulus, possa quansi azzardare :)) di essere daccordo con te, se si leggesse bene la Parola di Dio, credo che tante malattie neanche esisterebbero, perchè sono causate quasi tutte dal cattivo modo di concepire tantissime cose...mentre con la Comunione e la lettura di tutto quello che scritto, si impronterebbe la propria vita in maniera differente.....Dio ti benedica
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