L’apocalisse potrebbe diventare realtà sotto i nostri occhi.
Nel biblico libro dell’Apocalisse 6:7-8 si legge una profezia
particolare, secondo cui nella quarta parte della terra gli uomini
moriranno di spada a causa di molte guerre, per fame a causa di grande
carestia, di morte a causa di svariate malattie (peste, AIDS, tumori di
vari generi) e a causa delle belve della terra.
Vi è mai capitato di rattristarvi nel vedere in tv certe immagini
cruenti, in cui dei teneri cuccioli di foca vengono bastonati
crudelmente fino alla morte dai bracconieri per poterne rubare la
morbida pelliccia bianca? Ci si sente male nel vedere distese di bianco
ghiaccio arrossato dal sangue di questi piccoli esseri indifesi! Per non
parlare della catena di montaggio della carne di miliardi di esseri
messi all’ingrasso, in quelle orribili e strettissime batterie.
In un sondaggio condotto in alcune scuole elementari, alla domanda “da
dove viene il latte?”, molti bambini hanno risposto: “dal
supermercato!”. Anche la conoscenza delle cose più semplici e naturali,
si sta perdendo in un vorticoso ingranaggio meccanico.
Ma, Dio, dulcis in fundu, pose l’uomo come corona di tutta la creazione
Meravigliato
di questo il salmista biblico, così si esprimeva: “Quand’io considero i
tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai
disposte, che cos’è l’uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell’uomo
perché te ne prenda cura? Eppure tu l’hai fatto solo di poco inferiore a
Dio, e l’hai coronato di gloria e d’onore.
Tu lo hai fatto dominare
sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi:
pecore e buoi tutti quanti e anche le bestie selvatiche della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i
sentieri dei mari. O Signore, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo
nome in tutta la terra!” (Salmo 8).
In sintesi, l’uomo come buon custode doveva dominare sulla creazione,
prendendosene cura amorevolmente (Genesi 1:26-31; 2:15), invece ne ha
abusato all’infinito.
Da quanto letto in Apocalisse, anche per le belve della terra arriverà la loro vendetta.
Allora
non si tratterà di un film di fantascienza. Appena le belve vedranno
una signora con la pelliccia, per vendicarsi le salteranno addosso e la
sbraneranno. Attente signore!
Scherzi a parte, saranno momenti terribili di spavento, lutti e dolore.
La quarta parte della terra sarà colpita, moriranno un miliardo e mezzo di persone.
Non immaginano nemmeno lontanamente le previsioni che ci dà la Parola di Dio a riguardo di un miliardo e mezzo di morti.
L’uomo
è stato creato come essere pensante, non doveva agire per istinto come
gli animali, né meccanicamente come un robot.
L’uomo è stato fornito di intelletto creativo e ha ricevuto potere
decisionale, che sono entrambe peculiarità divine, specialità esclusive
di Dio.
Immaginate che l’uomo dopo circa 6000 anni di viaggi alla
velocità del cavallo, in 60 anni è arrivato fin sopra la luna, superando
la velocità del suono. L’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio,
come creatura non poteva avere onore più grande. Non a torto il salmista
non riesce a smettere di stupirsi di quanto è magnifico il nome di Dio
in tutta la terra: dopo aver creato l’immensità dell’universo, vi pone a
dominatore questo misero essere umano.
Come è stato grande il proposito di Dio per noi, da coronarci di così
tanta gloria e onore facendoci di poco inferiore a se stesso
Come
l’uomo, anche Lucifero fu rivestito di luce, gloria e onore, ma questo
non bastò né a l’uno né all’altro, entrambi, lasciandosi conquistare
dall’orgoglio e dalla superbia, hanno preteso di più, sempre di più.
Volevano essere come Dio e più di Dio (cfr. Ezechiele 28).
Una storiella antica recita: “Vi era una persona con 7 lire, che vedendo
un poveraccio gliene diede 6, ma il poveraccio gli strappò di mano pure
la settima, esclamando: "Tutto mio”. Questa parabola vuole dirci che
Dio ci diede 6 giorni tutti per noi, uno se lo tenne per sé, per essere
onorato, glorificato ed adorato, ma l’uomo, come Lucifero, ha voluto
tutto per sé, rubando a Dio l’onore che gli è dovuto. “Io, io, e solo
io! Non c’è posto per Dio!”, continuano ad esclamare in molti.
Eppure dopo questo grande affronto, dopo questo grande dolore causato al
cuore santo di Dio, dopo avergli causato questa grande delusione, il
salmista continua a stupirsi nel costatare l’amore di Dio che continua,
nonostante tutto, a ricordarsi dell’uomo, che continua a prendersi cura
di lui.
L’uomo, nel suo abbassamento morale e spirituale, arriverà a perdere il diritto di dominio sugli animali che Dio gli aveva dato.
Lui,
l’intelligentissimo uomo che è arrivato sulla luna, creato di poco
inferiore a Dio, a Sua immagine e somiglianza, si ridurrà ad essere
inferiore agli animali.
Nel sentirsi arrivato ad una super divina saviezza è divenuto stupido
Le
sue leggi lo confermano: se dai uno schiaffo ad un cane ti mettono
dentro, oppure ti ammazzano, se lo dai ad uomo non ti succede nulla; se diffami un uomo sei
passibile di condanna, se invece bestemmi contro Dio nessuna pena. Basti
pensare al grande fermento e preoccupazione per il rischio di
estinzione di tanti animali, per la cui causa molte persone hanno speso e
spendono la loro vita.
In Cina addirittura quando hanno inaugurato il loro anno nuovo, come l’anno del
cane; in vari TG hanno fatto vedere un posto sacro, dove vi erano
diversi soprarilievi in marmo bianco raffiguranti la figura di un cane,
sono stati logorati e corrosi dai migliaia di baci dei fedeli (un po
come è accaduto al piede della statua bronzea di San Pietro a Roma).
Anche Hitler per esempio dopo aver fatto trucidare tantissime persone
(tra i quali tantissimi erano bambini), schierandosi
con gli animalisti, dal profondo del suo “animo gentile”, diceva di non
approvare la caccia, considerandola come cosa deplorevole! Ma poi per
orgoglio, a guerra perduta, non esitò di ordinare la distruzione della
propria nazione, dicendo: “Lasciate che gli alleati conquistino le
ceneri!”.
Anche oggi in un mondo in cui muoiono tantissimi bambini per fame e
malattie, si arriva all’eccesso, promuovendo per esempio costosissime
campagne pubblicitarie per la protezione dei cani abbandonati.
Ma per
Colui, la cui nascita divise la storia, e la cui morte spaccò l’umanità
tra salvati e perduti, per Gesù, il Salvatore del mondo, chi è disposto
a spendere il proprio impegno?
Perfino
dai massimi esponenti di tutte le religioni è poco nominato, quasi
cancellato: prediche all’infinito su "vogliamoci tanto bene", di inviti
alla tolleranza e in favore delle più svariate opere umanitarie, ma
niente del messaggio centrale del Vangelo, che l’uomo è perduto nei suoi
peccati, che è bisognoso della salvezza acquistataci così duramente
sulla croce da lui, da Gesù (cfr. Giovanni 3:16).
Eppure è Lui il creatore, la luce del mondo, la vita e la
resurrezione... l’unico che può risolvere i mali del mondo, riscaldare
il cuore umano col Suo amore divino, fino a condurlo in paradiso (cfr. Luca
23).
E se l’uomo dopo 6000 anni di storia, vissuti in malvagità,
incredulità, stregonerie, idolatrie e infinite guerre, ancora non si è
estinto, è solo per la grazia e la misericordia di Dio, che lo vuole,
sano, puro, santo e rinnovato per mezzo della Sua grazia, così da farlo
dimorare in comunione con Lui in eterno nel Suo luogo santissimo, dove
non vi saranno più né malattie, né dolori, né fame o sete, dove ogni
lacrima verrà asciugata da Lui stesso (cfr. Apocalisse 7:16-17).
Ritornando alla terra, agli uomini e agli animali: è chiaramente
profetizzato nella Bibbia che arriverà il giorno che Gesù darà lezione a
tutti i politici e ai re della terra, su come governarla secondo il Suo
proposito divino di sempre, nello splendore di come era all’inizio,
prima di consegnarla all’uomo.
Molto presto, prima della gloriosa conclusione eterna sopra citata, Gesù verrà
Allora Satana sarà legato e gettato nell’abisso, che chiuso sopra di lui, sarà sigillato, per non sedurre più le nazioni. In questo tempo della durata di mille anni, Gesù governerà la terra e allora: “Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra… La giustizia sarà la cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
Il lupo abiterà con l’agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà.
La vacca pascolerà con l’orsa, i
loro piccoli si sdraieranno assieme, e il leone mangerà il foraggio come
il bue. Il lattante giocherà sul nido della vipera, e il bambino
divezzato stenderà la mano nella buca del serpente… Non ci sarà più
bimbo nato per pochi giorni, né vecchio che non compia il numero dei
suoi anni; chi morirà a cent’anni morirà giovane e il peccatore sarà
colpito dalla maledizione a cent’anni...
Non si farà né male né
danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del Signore
riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare” (Apocalisse
20; Isaia 2:4; 11:5-9; 65:20).
Un consiglio per tutti voi che leggete affinchè abbiate una sana vita ecologica, fisica, morale e
spirituale: “Leggete la Bibbia, lì vi è il grande tesoro, e accettate Gesù, perchè se lo
accoglierete, vi porterà fino in paradiso”. Questo è l’augurio più
grande che vi faccio.
“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”
“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona”
(2 Timoteo 3:16-17)
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