Un moderno vocabolario dà la seguente definizione al termine “superstizione”: "Insieme di credenze o pratiche rituali proprie di società e ambienti culturalmente arretrati, fondate su presupposti magici ed emotivi. Credenza nell'influsso di fattori extraterreni o magici sulle vicende umane". Dal latino superstitio-onis, composto di super “sopra” e “stare”.Oggi i libri sulla superstizione, sull’occultismo invadono prepotentemente il mercato, specialmente quelli di astrologia, ipnotismo, spiritismo, yoga, pranoterapia ecc...
In ogni edicola si possono acquistare riviste di occultismo corredate da videocassette o audiocassette per “informare” gli acquirenti riguardo ai misteri del mondo dell’ignoto, del paranormale, il pianeta inesplorato dello spirito.
Tra gli usi e costumi di un popolo, notevole importanza rivestono i comportamenti e le credenze, che hanno a che fare con l’arcano mondo delle superstizioni, dell’occulto, del malocchio, delle fatture, ecc. Analizzando marginalmente tale materia, sembrerebbe che non sia tanta la gente disposta a credere a tali fenomeni. Ma se si va un pò più addentro all’argomento e si fa una breve indagine, ascoltando direttamente la voce del popolo e degli anziani in particolare, si ha ragione di credere, che tale fenomeno non merita certamente di essere ignorato. Non per niente esiste un detto popolare molto conosciuto che così recita: “Nun ci cridiri, ma guardati”.
Con sempre maggiore pericolosità vediamo come la gente viene affascinata e perfino trascinata nel vortice della superstizione e della stregoneria.
A più riprese la Scrittura ci parla di un principe che opera nella mente degli increduli, degli scellerati, di quanti, cioè, prestano il fianco a Satana per farsi intrappolare dall’inganno tremendo di fenomeni anormali. Basti pensare che 510 passi biblici e 1250 versetti della Bibbia si riferiscono a pratiche occulte.
Diversi motti popolari o costumi paesani o credenze dei tempi antichi, appartengono all'oscuro dominio della superstizione popolare. Nella seguente enumerazione, menzioneremo soltanto quelle superstizioni che sono più praticate elencandole per categorie. E scopriremo insieme cosa dice la Bibbia in merito.
1. SEGNI DI FELICITÀ O DI FORTUNA
Ci sono, a volte, alcune cose che sembrano essere segni di felicità e di fortuna come ad esempio il classico “ferro di cavallo”. Ma ecco un breve elenco:
A. Segni di felicità o di fortuna nella natura
Trovare una coccinella, detta “del buon Dio”, un miosotis o “non ti scordar di me” bianco, ecc. Trovare dei quadrifogli o delle foglie di edera. Vedere un ragno di sera, o una ragnatela nell'angolo della camera. Sono questi alcuni segni di felicità o di fortuna per chi li trova. Le persone credono in queste cose e vivono molto spesso in funzione di esse.
Il credente che ha realizzato che Dio è la fonte della felicità e della gioia crede invece così:
“Il Signore è la mia parte di eredità e il mio calice; tu sostieni quel che mi è toccato in sorte. La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi; una bella eredità mi è toccata! Benedirò il Signore che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso. Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta; anche la mia carne dimorerà al sicuro; poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione. Tu m'insegni la via della vita; vi son gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi son delizie in eterno” (Salmo 16:5-11).
B. Presagi che annunziano una visita, una lettera, una notizia, del denaro, ecc.
Alcuni particolari “presagi”, sembrano volere “istruire” le persone intorno ad avvenimenti prossimi a venire. Ecco alcuni esempi:
Quando cade del pane o delle briciole nella minestra o nel caffè.
Quando si slacciano le stringhe delle scarpe o di una bretella.
Quando la mano destra, il naso o la testa prudono o una palpebra freme, o si starnutisce.
Quando fischia l’orecchio e diciamo: “Chi ci sta pensando”?
Quando si ha il singhiozzo: “C'è chi ci pensa”.
Poi magari capita che viene a trovarci la persona che abbiamo pensato e la superstizione trova terreno fertile per attecchire.
Il credente invece che non è guidato da presagi perché sa che Dio opera in noi il volere e l’operare dice: “Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2:13).
E’ Dio, e non il fato, la sorte, oppure determinate cose che accadono, che determina tutto. Dio non segue mai questa via per comunicare la Sua volontà all’uomo, perché così facendo contraddirebbe la Sua Parola e Dio non può venire meno: “Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?” (Numeri 23:19).
C. I numeri
Anche i numeri sono considerati portatori di fortuna o di sfortuna. Molti sono quelli considerano i numeri 13,17,3,9 come portatori di fortuna, o disgrazia.
Così:
- Essere in “tredici a tavola” porta disgrazia.
- Alla vista di un marinaio, battere 3 volte col piede in terra.
- Fare 3 croci sopra la porta o al disopra della finestra, per scongiurare gli spiriti maligni. - Regalare sempre fiori in numero dispari.
- I numeri che si sognano. A volte si crede che i numeri che uno sogna, bisogna andare subito a giocarli perché così si può vincere. C’è addirittura un libro chiamato “la smorfia”, che ti traduce in numeri i sogni. C’è del macabro nel giocare i numeri di coloro che hanno subito delle disgrazie. Così chi crede nella superstizione in caso di decesso giocherà i numeri riguardanti le persone coinvolte nella disgrazia, l’ora, il giorno, il mese.
Si vive nel timore e a volte nella paura di queste cose. La Bibbia rassicura chi confida nel Signore: “Nel giorno della paura, io confido in te. In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale”? (Salmo 56:3).
I numeri non hanno nessuna influenza sulla vita del credente perché Dio è il suo aiuto:“Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?” (Ebrei 13:6).
2. SEGNI DI SFORTUNA
A. Gli incontri
E’ segno di sfortuna, per molti, incontrare:
- Uno spazzino o un prete di mattina prima di ogni altra persona.
- Un gobbo.
- Un corteo funebre.
- Un gatto nero o una lepre che attraversa improvvisamente la strada.
- Un corvo od altro uccello nero sul tetto.
- Un corteo funebre s'incontra con un corteo nuziale.
- I cani che scavano buche nella terra (presagio di morte o d'incendio).
- Il verso della civetta, del gufo, della cornacchia, del corvo, della gazza (presagio di
sfortuna o di morte).
b) Le posizioni
Alcune posizioni assunte da determinate cose o persone, sembrano portare sfortuna.
Ecco una serie di esempi:
- Il pane posato capovolto sulla tavola.
- Sedersi sul tavolo della cucina. Quante volte mia madre mi ha sgridato.
- Salutarsi incrociando le mani. Qualche volta è successo anche in Chiesa. Persone non convertite con le quali ci siamo salutati apertamente hanno detto: “Porta male”.
- Posare in croce o di traverso le posate.
- Rovesciare la saliera.
- Il pendolo che si ferma (morte del proprietario).
c) Cadute, rotture e perdite
Alcune cose, quando si rompono sembrano portare sfortuna. Ad esempio:
- Rottura di vetro, di uno specchio, porta 7 anni di disgrazia.
- La caduta di un quadro.
- La perdita della fede matrimoniale.
- Passare sotto una scala.
In Dio, il credente ha realizzato sicurezza e libertà. Egli non teme i presagi e non crede in loro: “Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano quando il loro grano e il loro mosto abbondano. In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro” (Salmo 4:7,8).
Dalla mattina fino alla sera, Dio protegge la nostra vita:
“É bello celebrare il Signore e cantare le tue lodi, o Altissimo; proclamare al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte, sulla lira a dieci corde e sulla cetra, con la melodia dell'arpa! Poiché tu m'hai rallegrato con le tue meraviglie, o Signore; io canto di gioia per le opere delle tue mani. Come son grandi le tue opere, o Signore! Come sono profondi i tuoi pensieri! L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: che gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti in eterno. Ma tu, o Signore, siedi per sempre in alto” (Salmo 92:1-8).
SCELTA DEI GIORNI, IMPORTANZA DATA ALLE STELLE E ALLA LUNA
A. Scelta dei giorni
La superstizione invita le persone a fare attenzione a determinati giorni ed anche a certi mesi dell’anno. Così accade che:
- Non bisogna tagliare le unghie ed i capelli ad un bimbo prima che abbia compiuto un anno.
- Sposarsi in maggio porta sfortuna così come sposarsi il 13 di venerdì porta male.
Sposarsi in giorno di pioggia porta fortuna. Anche perché si dice: Sposa bagnata sposa fortunata.
- Non aprire le finestre quando suonano le campane
- Il primo aprile è un giorno di sfortuna mentre il primo maggio è un giorno di fortuna.
- Un morto di domenica richiama un altro morto nel parentado.
Queste superstizioni possono apparire sciocche eppure quanti sono così scrupolosi nell’osservarle. Chi crede in queste cose e ne viene influenzato, in realtà, dimostra di avere paura di alcuni giorni rispetto ad altri. Dio è per il credente un rifugio in ogni giorno: “Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi. Perché Dio, il Signore, è sole e scudo; il Signore concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente. O Signore degli eserciti, beato l'uomo che confida in te”! (Salmo 84:10-12).
La superstizione è sempre stata un terreno fertile fra i popoli pagani dove era particolarmente radicata ed osservata. Si credeva nell’influenza della luna e che determinati giorni potessero avere un’influenza negativa sulle persone.
Il Salmista che aveva sperimentato la potenza e la protezione di Dio poteva, invece, cantare con fiducia:
(Salmo 121:1) “Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l'anima tua. Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre”.
B. Importanza data alla posizione degli astri e della luna
Gli astrologi Babilonesi non sapevano prevedere neppure il loro futuro mentre Isaia profetizzava per il Signore e guardava in un futuro di quasi quattrocento anni, poteva addirittura chiamare per nome il futuro conquistatore di Babilonia, Ciro: “Io dico di Ciro: "Egli è il mio pastore; egli adempirà tutta la mia volontà, dicendo a Gerusalemme: «Sarai ricostruita!» E al tempio: «Le tue fondamenta saranno gettate!» (Isaia 44:28).
Dio conosce il futuro, l’astrologia no! Il Signore, vieta ogni forma di superstizione e di magia: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il Signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. Tu sarai integro verso il Signore Dio tuo; poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il Signore, il tuo Dio, non lo permette” (Deuteronomio 18:9-14).
Invocare la felicità o la buona salute
Ci sono dei riti che taluni scrupolosamente osservano per invocare la felicità. Ecco alcuni esempi:
- Nascondere del sale, del pane, o del denaro in casa (sotto una trave, una stufa, o sullo stipite della porta).
- Mettere la Bibbia sotto il proprio guanciale.
- Appendere un ferro di cavallo dietro la porta di casa o un corno rosso (ma bisogna farselo regalare).
- Rompere un bicchiere nel giorno del matrimonio.
- Tenere in mano delle monete mentre si cuoce un dolce affinché riesca bene. Fare il segno della croce sul pane prima di mangiarlo.
- Gettare sale in un appartamento nuovo prima che venga abitato.
- Mettersi addosso, come portafortuna, degli amuleti, un maialino, delle pietruzze, un funghetto, un numero tredici.
- Fare entrare a marcia-indietro nella stalla i maiali appena comprati;
PREVENIRE LA SFORTUNA
Determinati atti devono essere osservati per prevenire la sfortuna. Ecco un breve elenco:
- Non aprire l’ombrello in casa.
- Non sedersi al tavolo.
- Non fare il letto in 3.
- Salutare la fata della casa quando si entra in casa altrimenti si offende e possono
cominciare i guai che comunque non mancano mai: “All'empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quello che desiderano” (Proverbi 10:24).
Queste sono le forme più “semplici”, ma non meno pericolose delle pratiche di occultismo. Seguono poi pratiche più palesi come leggere o farsi leggere le carte, Fare un malocchio o farselo togliere. Maledire qualcuno. Consultare lo spirito dei morti, rivolgersi a medium per evocare gli spiriti dei defunti, partecipare alle messe sataniche. Il mondo degli spiriti esiste, ma Dio non vuole che si abbia alcun contatto con questo mondo: “Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono il Signore vostro Dio” (Levitico 19:31).
Dio mostra la Sua severità verso queste persone: “Se qualche persona si rivolge agli spiriti e agli indovini per prostituirsi andando dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la toglierò via dal mezzo del suo popolo” (Levitico 20:6).
A Roma tempo fa, sono stati arrestati alcuni che partecipavano a delle messe sataniche. Solo per assistere pagavano duemila euro. Tutti i partecipanti erano industriali, gente facoltosa di un certo livello. Dio si esprime molto chiaramente, definendo queste pratiche, “abominevoli”: “Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi. Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno tolti via dal mezzo del loro popolo. Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono il Signore vostro Dio» (Levitico 18:26-30).
Sono pratiche che Dio detesta: “Quando il Signore, il tuo Dio, avrà sterminato davanti a te le nazioni che tu stai andando a spodestare, e quando le avrai spodestate e ti sarai stabilito nel loro paese, guardati bene dal cadere nel laccio seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dall'informarti sui loro dei, dicendo: «Come servivano i loro dei queste nazioni? Anch'io voglio fare lo stesso». Non farai così riguardo al Signore tuo Dio, poiché esse praticavano verso i loro dèi tutto ciò che è abominevole per il Signore e che egli detesta; davano perfino alle fiamme i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi” (Deuteronomio 12:29).
Saul si rivolse ad una donna che sapeva evocare gli spiriti, nel tentativo di conoscere quello che il futuro gli riservava. Bisogna notare che la sua morte fu dovuta a questo peccato: “Così morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro il Signore per non aver osservato la parola del Signore, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato il Signore. E il Signore lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d'Isai” (I Cronache 10:13,14).
Il divieto di non dedicarsi all’occultismo non si è attenuato nel Nuovo Testamento. In Galati 5:19-21 si legge: “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio”.
Come cristiani dobbiamo assolutamente evitare di immischiarci, in qualsiasi modo con il mondo degli spiriti e dell’occulto. Per il cristiano Dio è il futuro, nel vero senso della Parola e quello che conta è la guida di Dio giorno dopo giorno. L’ubbidienza alla guida divina, guida fedele e puntuale, condurrà il credente ed egli non avrà bisogno di conoscere che cosa lo aspetta. È sufficiente che lo sappia il Padre che è nei cieli.
Conclusione
Spesso la leggerezza e l’ignoranza di molte persone, le rende colpevoli dei propri guai terreni, senza rendersi conto in quale schiavitù spirituale si sono ridotti. Quanti potrebbero essere di nuovo sereni, sani e salvati se soltanto riconoscessero che i loro problemi sono la conseguenza di questo loro errore madornale e la mancanza di fiducia in Dio e nella Sua Parola a differenza del credente che dipende da Essa.
“I passi dell’onesto sono guidati dal Signore. Egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23)
E’ unica la libertà che i figli di Dio godono del continuo mentre gli altri temono i giorni, i mesi, gli anni, i presagi vari. Il credente vive nella libertà assoluta: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36).
Soltanto Gesù Cristo ha la potestà di soccorrerci, aiutarci, salvarci, perché Egli è venuto a distruggere le opere del diavolo ed il diavolo stesso: “Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3:8).
Che il Signore, nella Sua grazia, apra loro gli occhi, affinché, per mezzo di queste indicazioni pur incomplete, sia fatta luce intorno a questo dominio delle tenebre, per conoscere il Salvatore onnipotente, che purifica da ogni peccato che spezza tutte le catene e ci dà la vittoria: “In tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-39).
Né malocchi, né maledizioni, né altre simili cose possono intaccare la vita del credente il quale è paragonato alla pupilla dell’occhio del Signore: “Perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo” (Zaccaria 2.8).
"L'Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L'Eterno è la roccaforte della mia vita; di chi avrò paura?" (Salmi 27:1).
Con il Signore siamo al sicuro.
“Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca”.
In ogni edicola si possono acquistare riviste di occultismo corredate da videocassette o audiocassette per “informare” gli acquirenti riguardo ai misteri del mondo dell’ignoto, del paranormale, il pianeta inesplorato dello spirito.
Tra gli usi e costumi di un popolo, notevole importanza rivestono i comportamenti e le credenze, che hanno a che fare con l’arcano mondo delle superstizioni, dell’occulto, del malocchio, delle fatture, ecc. Analizzando marginalmente tale materia, sembrerebbe che non sia tanta la gente disposta a credere a tali fenomeni. Ma se si va un pò più addentro all’argomento e si fa una breve indagine, ascoltando direttamente la voce del popolo e degli anziani in particolare, si ha ragione di credere, che tale fenomeno non merita certamente di essere ignorato. Non per niente esiste un detto popolare molto conosciuto che così recita: “Nun ci cridiri, ma guardati”.
Da ciò si evince che, se esiste tale detto, esiste anche, una buona parte di persone, che manifesta un certo timore quando si tratta di fatti misteriosi e fenomeni dell’occulto ma che ne viene attratto. Se la gente sapesse, però, quello che si nasconde dietro la superstizione e la magia, scapperebbe spaventata! Molte e svariate sono le manifestazioni di superstizione, secondo le regioni, i Paesi, e le diverse classi sociali. Generalmente ci sono superstizioni cosiddette “innocue”, e altre forme di superstizione che risultano influenzare particolarmente coloro che le praticano.
Alla luce della Parola di Dio, noi scopriamo che ogni forma di superstizione, è contraria alla volontà di Dio. Anche le forme più “semplici” e “innocenti” possono essere pericolose. In queste pratiche, Satana trascina sempre più profondamente le persone nei legami più tenaci dell'astrologia, dell’occultismo, della magia, degli scongiuri, della divinazione, ecc. Qualcuno ha affermato: “A chi chiude la porta in faccia alla fede, la superstizione gli entra dalla finestra. Chi caccia via gli angeli di Dio, è tormentato dagli spettri di Satana”! Con la sua astuzia, Satana raggira la gente cominciando con il legare le persone con tanti fili, con cui intreccia una corda, per imprigionarle alla fine con catene di ferro. Molti pensano che tutto ciò non comporti alcun problema; altri lo fanno perché il resto degli amici lo fa e quindi non vogliano sentirsi diversi dagli altri: lo fanno "solo" per curiosità!
Con sempre maggiore pericolosità vediamo come la gente viene affascinata e perfino trascinata nel vortice della superstizione e della stregoneria.
A più riprese la Scrittura ci parla di un principe che opera nella mente degli increduli, degli scellerati, di quanti, cioè, prestano il fianco a Satana per farsi intrappolare dall’inganno tremendo di fenomeni anormali. Basti pensare che 510 passi biblici e 1250 versetti della Bibbia si riferiscono a pratiche occulte.
Diversi motti popolari o costumi paesani o credenze dei tempi antichi, appartengono all'oscuro dominio della superstizione popolare. Nella seguente enumerazione, menzioneremo soltanto quelle superstizioni che sono più praticate elencandole per categorie. E scopriremo insieme cosa dice la Bibbia in merito.
1. SEGNI DI FELICITÀ O DI FORTUNA
Ci sono, a volte, alcune cose che sembrano essere segni di felicità e di fortuna come ad esempio il classico “ferro di cavallo”. Ma ecco un breve elenco:
A. Segni di felicità o di fortuna nella natura
Trovare una coccinella, detta “del buon Dio”, un miosotis o “non ti scordar di me” bianco, ecc. Trovare dei quadrifogli o delle foglie di edera. Vedere un ragno di sera, o una ragnatela nell'angolo della camera. Sono questi alcuni segni di felicità o di fortuna per chi li trova. Le persone credono in queste cose e vivono molto spesso in funzione di esse.
Il credente che ha realizzato che Dio è la fonte della felicità e della gioia crede invece così:
“Il Signore è la mia parte di eredità e il mio calice; tu sostieni quel che mi è toccato in sorte. La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi; una bella eredità mi è toccata! Benedirò il Signore che mi consiglia; anche il mio cuore mi istruisce di notte. Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso. Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta; anche la mia carne dimorerà al sicuro; poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione. Tu m'insegni la via della vita; vi son gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi son delizie in eterno” (Salmo 16:5-11).
B. Presagi che annunziano una visita, una lettera, una notizia, del denaro, ecc.
Alcuni particolari “presagi”, sembrano volere “istruire” le persone intorno ad avvenimenti prossimi a venire. Ecco alcuni esempi:
Quando cade del pane o delle briciole nella minestra o nel caffè.
Quando si slacciano le stringhe delle scarpe o di una bretella.
Quando la mano destra, il naso o la testa prudono o una palpebra freme, o si starnutisce.
Quando fischia l’orecchio e diciamo: “Chi ci sta pensando”?
Quando si ha il singhiozzo: “C'è chi ci pensa”.
Poi magari capita che viene a trovarci la persona che abbiamo pensato e la superstizione trova terreno fertile per attecchire.
Il credente invece che non è guidato da presagi perché sa che Dio opera in noi il volere e l’operare dice: “Infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo” (Filippesi 2:13).
E’ Dio, e non il fato, la sorte, oppure determinate cose che accadono, che determina tutto. Dio non segue mai questa via per comunicare la Sua volontà all’uomo, perché così facendo contraddirebbe la Sua Parola e Dio non può venire meno: “Dio non è un uomo, da dover mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? O quando ha parlato non manterrà la parola?” (Numeri 23:19).
C. I numeri
Anche i numeri sono considerati portatori di fortuna o di sfortuna. Molti sono quelli considerano i numeri 13,17,3,9 come portatori di fortuna, o disgrazia.
Così:
- Essere in “tredici a tavola” porta disgrazia.
- Alla vista di un marinaio, battere 3 volte col piede in terra.
- Fare 3 croci sopra la porta o al disopra della finestra, per scongiurare gli spiriti maligni. - Regalare sempre fiori in numero dispari.
- I numeri che si sognano. A volte si crede che i numeri che uno sogna, bisogna andare subito a giocarli perché così si può vincere. C’è addirittura un libro chiamato “la smorfia”, che ti traduce in numeri i sogni. C’è del macabro nel giocare i numeri di coloro che hanno subito delle disgrazie. Così chi crede nella superstizione in caso di decesso giocherà i numeri riguardanti le persone coinvolte nella disgrazia, l’ora, il giorno, il mese.
Si vive nel timore e a volte nella paura di queste cose. La Bibbia rassicura chi confida nel Signore: “Nel giorno della paura, io confido in te. In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, e non temerò; che mi può fare il mortale”? (Salmo 56:3).
I numeri non hanno nessuna influenza sulla vita del credente perché Dio è il suo aiuto:“Così noi possiamo dire con piena fiducia: «Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che cosa potrà farmi l'uomo?” (Ebrei 13:6).
2. SEGNI DI SFORTUNA
A. Gli incontri
E’ segno di sfortuna, per molti, incontrare:
- Uno spazzino o un prete di mattina prima di ogni altra persona.
- Un gobbo.
- Un corteo funebre.
- Un gatto nero o una lepre che attraversa improvvisamente la strada.
- Un corvo od altro uccello nero sul tetto.
- Un corteo funebre s'incontra con un corteo nuziale.
- I cani che scavano buche nella terra (presagio di morte o d'incendio).
- Il verso della civetta, del gufo, della cornacchia, del corvo, della gazza (presagio di
sfortuna o di morte).
b) Le posizioni
Alcune posizioni assunte da determinate cose o persone, sembrano portare sfortuna.
Ecco una serie di esempi:
- Il pane posato capovolto sulla tavola.
- Sedersi sul tavolo della cucina. Quante volte mia madre mi ha sgridato.
- Salutarsi incrociando le mani. Qualche volta è successo anche in Chiesa. Persone non convertite con le quali ci siamo salutati apertamente hanno detto: “Porta male”.
- Posare in croce o di traverso le posate.
- Rovesciare la saliera.
- Il pendolo che si ferma (morte del proprietario).
c) Cadute, rotture e perdite
Alcune cose, quando si rompono sembrano portare sfortuna. Ad esempio:
- Rottura di vetro, di uno specchio, porta 7 anni di disgrazia.
- La caduta di un quadro.
- La perdita della fede matrimoniale.
- Passare sotto una scala.
In Dio, il credente ha realizzato sicurezza e libertà. Egli non teme i presagi e non crede in loro: “Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano quando il loro grano e il loro mosto abbondano. In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro” (Salmo 4:7,8).
Dalla mattina fino alla sera, Dio protegge la nostra vita:
“É bello celebrare il Signore e cantare le tue lodi, o Altissimo; proclamare al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte, sulla lira a dieci corde e sulla cetra, con la melodia dell'arpa! Poiché tu m'hai rallegrato con le tue meraviglie, o Signore; io canto di gioia per le opere delle tue mani. Come son grandi le tue opere, o Signore! Come sono profondi i tuoi pensieri! L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: che gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti in eterno. Ma tu, o Signore, siedi per sempre in alto” (Salmo 92:1-8).
SCELTA DEI GIORNI, IMPORTANZA DATA ALLE STELLE E ALLA LUNA
A. Scelta dei giorni
La superstizione invita le persone a fare attenzione a determinati giorni ed anche a certi mesi dell’anno. Così accade che:
- Non bisogna tagliare le unghie ed i capelli ad un bimbo prima che abbia compiuto un anno.
- Sposarsi in maggio porta sfortuna così come sposarsi il 13 di venerdì porta male.
Sposarsi in giorno di pioggia porta fortuna. Anche perché si dice: Sposa bagnata sposa fortunata.
- Non aprire le finestre quando suonano le campane
- Il primo aprile è un giorno di sfortuna mentre il primo maggio è un giorno di fortuna.
- Un morto di domenica richiama un altro morto nel parentado.
Queste superstizioni possono apparire sciocche eppure quanti sono così scrupolosi nell’osservarle. Chi crede in queste cose e ne viene influenzato, in realtà, dimostra di avere paura di alcuni giorni rispetto ad altri. Dio è per il credente un rifugio in ogni giorno: “Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi. Perché Dio, il Signore, è sole e scudo; il Signore concederà grazia e gloria. Egli non rifiuterà di far del bene a quelli che camminano rettamente. O Signore degli eserciti, beato l'uomo che confida in te”! (Salmo 84:10-12).
La superstizione è sempre stata un terreno fertile fra i popoli pagani dove era particolarmente radicata ed osservata. Si credeva nell’influenza della luna e che determinati giorni potessero avere un’influenza negativa sulle persone.
Il Salmista che aveva sperimentato la potenza e la protezione di Dio poteva, invece, cantare con fiducia:
(Salmo 121:1) “Alzo gli occhi verso i monti... Da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto vien dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli; colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il Signore è colui che ti protegge; il Signore è la tua ombra; egli sta alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. Il Signore ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l'anima tua. Il Signore ti proteggerà, quando esci e quando entri, ora e sempre”.
B. Importanza data alla posizione degli astri e della luna
Tener conto dei segni dello zodiaco (pesci, scorpione, gemelli, ecc.), e del “calendario astrologico” per seminare e piantare; compiere certi atti od astenersene sotto il segno della luna (durante il plenilunio): seminare, piantare, mettere le uova alla cova, uccidere un animale, tagliarsi i capelli, raccogliere erbe, ecc.
Si entra così nel campo dell’astrologia. Di che segno sei? Leone? Ah, si vede perché sei aggressivo, impulsivo. Poi se si confrontano due gemelli, nati tutti e due lo stesso giorno a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, si nota che sono completamente diversi come carattere e attitudine. Se si legge l’oroscopo su due giornali diversi, scopriamo che dicono due cose completamente diverse.
Ma cos’è l’astrologia? L’astrologia si basa sulla presupposizione che gli astri, stelle e pianeti, influenzino e addirittura determinino il destino dell’uomo. Secondo gli astrologi gli eventi futuri sono già determinati dalla posizione dei corpi celesti quindi studiando la posizione dei corpi celesti si può conoscere il destino di una persona.
E’ facile vedere la sciocca inconsistenza di affidarsi all’astrologia per conoscere il futuro.
Se, infatti, il futuro di una persona è già determinato dalla posizione dei pianeti e delle stelle è completamente inutile cercare una guida negli astri. A che cosa serve questa guida se già è tutto stabilito? La guida serve qualora si voglia e si possa dare agli eventi un indirizzo piuttosto che un altro, ma se tutto ormai è ineluttabilmente stabilito, la guida non serve a niente. Servirà magari a placare l’innata curiosità di conoscere ciò che il futuro riserva. Ma questo non è certo la soluzione migliore ai problemi dell’umanità, né può bastare a soddisfare l’uomo affamato di risposte vere e convincenti.
Gli astrologi hanno una concezione meccanicistica dell’universo. Tutto deve muoversi ed operare in un determinato modo. L’astrologia vede l’universo creato, e non vede il Dio Creatore che è dietro ad esso e che tutto ha sotto il Suo controllo.
Giosia, re di Giuda, eliminò i segni zodiacali: “Il re ordinò al sommo sacerdote Chilchia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della porta d'ingresso, di togliere dal tempio del Signore tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, per Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Chidron, e ne portò le ceneri a Betel. Destituì i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano istituito per offrire profumi negli alti luoghi delle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivano profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo” (II Re 23:4,5).
Gli astrologi della corte di Nabucodonosor, non riuscirono ad interpretare il sogno del re mentre Daniele poté farlo illuminato da Dio: “Daniele rispose al re: «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re; ma c'è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto” (Daniele 2:27,28).
Dio sfidò gli astrologi in Isaia 47:13,14: “Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si alzino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici a ogni novilunio; ti salvino essi dalle cose che ti piomberanno addosso! Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco davanti al quale sedersi”.
Si entra così nel campo dell’astrologia. Di che segno sei? Leone? Ah, si vede perché sei aggressivo, impulsivo. Poi se si confrontano due gemelli, nati tutti e due lo stesso giorno a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, si nota che sono completamente diversi come carattere e attitudine. Se si legge l’oroscopo su due giornali diversi, scopriamo che dicono due cose completamente diverse.
Ma cos’è l’astrologia? L’astrologia si basa sulla presupposizione che gli astri, stelle e pianeti, influenzino e addirittura determinino il destino dell’uomo. Secondo gli astrologi gli eventi futuri sono già determinati dalla posizione dei corpi celesti quindi studiando la posizione dei corpi celesti si può conoscere il destino di una persona.
E’ facile vedere la sciocca inconsistenza di affidarsi all’astrologia per conoscere il futuro.
Se, infatti, il futuro di una persona è già determinato dalla posizione dei pianeti e delle stelle è completamente inutile cercare una guida negli astri. A che cosa serve questa guida se già è tutto stabilito? La guida serve qualora si voglia e si possa dare agli eventi un indirizzo piuttosto che un altro, ma se tutto ormai è ineluttabilmente stabilito, la guida non serve a niente. Servirà magari a placare l’innata curiosità di conoscere ciò che il futuro riserva. Ma questo non è certo la soluzione migliore ai problemi dell’umanità, né può bastare a soddisfare l’uomo affamato di risposte vere e convincenti.
Gli astrologi hanno una concezione meccanicistica dell’universo. Tutto deve muoversi ed operare in un determinato modo. L’astrologia vede l’universo creato, e non vede il Dio Creatore che è dietro ad esso e che tutto ha sotto il Suo controllo.
Giosia, re di Giuda, eliminò i segni zodiacali: “Il re ordinò al sommo sacerdote Chilchia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della porta d'ingresso, di togliere dal tempio del Signore tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, per Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li bruciò fuori di Gerusalemme nei campi del Chidron, e ne portò le ceneri a Betel. Destituì i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano istituito per offrire profumi negli alti luoghi delle città di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivano profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo” (II Re 23:4,5).
Gli astrologi della corte di Nabucodonosor, non riuscirono ad interpretare il sogno del re mentre Daniele poté farlo illuminato da Dio: “Daniele rispose al re: «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re; ma c'è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto” (Daniele 2:27,28).
Dio sfidò gli astrologi in Isaia 47:13,14: “Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si alzino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici a ogni novilunio; ti salvino essi dalle cose che ti piomberanno addosso! Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco davanti al quale sedersi”.
Dio conosce il futuro, l’astrologia no! Il Signore, vieta ogni forma di superstizione e di magia: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il Signore, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. Tu sarai integro verso il Signore Dio tuo; poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il Signore, il tuo Dio, non lo permette” (Deuteronomio 18:9-14).
Invocare la felicità o la buona salute
Ci sono dei riti che taluni scrupolosamente osservano per invocare la felicità. Ecco alcuni esempi:
- Nascondere del sale, del pane, o del denaro in casa (sotto una trave, una stufa, o sullo stipite della porta).
- Mettere la Bibbia sotto il proprio guanciale.
- Appendere un ferro di cavallo dietro la porta di casa o un corno rosso (ma bisogna farselo regalare).
- Rompere un bicchiere nel giorno del matrimonio.
- Tenere in mano delle monete mentre si cuoce un dolce affinché riesca bene. Fare il segno della croce sul pane prima di mangiarlo.
- Gettare sale in un appartamento nuovo prima che venga abitato.
- Mettersi addosso, come portafortuna, degli amuleti, un maialino, delle pietruzze, un funghetto, un numero tredici.
- Fare entrare a marcia-indietro nella stalla i maiali appena comprati;
PREVENIRE LA SFORTUNA
Determinati atti devono essere osservati per prevenire la sfortuna. Ecco un breve elenco:
- Non aprire l’ombrello in casa.
- Non sedersi al tavolo.
- Non fare il letto in 3.
- Salutare la fata della casa quando si entra in casa altrimenti si offende e possono
cominciare i guai che comunque non mancano mai: “All'empio succede quello che teme, ma ai giusti è concesso quello che desiderano” (Proverbi 10:24).
Queste sono le forme più “semplici”, ma non meno pericolose delle pratiche di occultismo. Seguono poi pratiche più palesi come leggere o farsi leggere le carte, Fare un malocchio o farselo togliere. Maledire qualcuno. Consultare lo spirito dei morti, rivolgersi a medium per evocare gli spiriti dei defunti, partecipare alle messe sataniche. Il mondo degli spiriti esiste, ma Dio non vuole che si abbia alcun contatto con questo mondo: “Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono il Signore vostro Dio” (Levitico 19:31).
Dio mostra la Sua severità verso queste persone: “Se qualche persona si rivolge agli spiriti e agli indovini per prostituirsi andando dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la toglierò via dal mezzo del suo popolo” (Levitico 20:6).
A Roma tempo fa, sono stati arrestati alcuni che partecipavano a delle messe sataniche. Solo per assistere pagavano duemila euro. Tutti i partecipanti erano industriali, gente facoltosa di un certo livello. Dio si esprime molto chiaramente, definendo queste pratiche, “abominevoli”: “Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete nessuna di queste cose abominevoli: né colui che è nativo del paese, né lo straniero che abita in mezzo a voi. Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi, e il paese ne è stato contaminato. Badate che, se contaminate il paese, esso non vi vomiti come ha vomitato le nazioni che vi stavano prima di voi. Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno tolti via dal mezzo del loro popolo. Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono il Signore vostro Dio» (Levitico 18:26-30).
Sono pratiche che Dio detesta: “Quando il Signore, il tuo Dio, avrà sterminato davanti a te le nazioni che tu stai andando a spodestare, e quando le avrai spodestate e ti sarai stabilito nel loro paese, guardati bene dal cadere nel laccio seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dall'informarti sui loro dei, dicendo: «Come servivano i loro dei queste nazioni? Anch'io voglio fare lo stesso». Non farai così riguardo al Signore tuo Dio, poiché esse praticavano verso i loro dèi tutto ciò che è abominevole per il Signore e che egli detesta; davano perfino alle fiamme i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro dèi” (Deuteronomio 12:29).
Saul si rivolse ad una donna che sapeva evocare gli spiriti, nel tentativo di conoscere quello che il futuro gli riservava. Bisogna notare che la sua morte fu dovuta a questo peccato: “Così morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro il Signore per non aver osservato la parola del Signore, e anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, mentre non aveva consultato il Signore. E il Signore lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figlio d'Isai” (I Cronache 10:13,14).
Il divieto di non dedicarsi all’occultismo non si è attenuato nel Nuovo Testamento. In Galati 5:19-21 si legge: “Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altre simili cose; circa le quali, come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio”.
Come cristiani dobbiamo assolutamente evitare di immischiarci, in qualsiasi modo con il mondo degli spiriti e dell’occulto. Per il cristiano Dio è il futuro, nel vero senso della Parola e quello che conta è la guida di Dio giorno dopo giorno. L’ubbidienza alla guida divina, guida fedele e puntuale, condurrà il credente ed egli non avrà bisogno di conoscere che cosa lo aspetta. È sufficiente che lo sappia il Padre che è nei cieli.
Conclusione
“I passi dell’onesto sono guidati dal Signore. Egli gradisce le sue vie” (Salmo 37:23)
E’ unica la libertà che i figli di Dio godono del continuo mentre gli altri temono i giorni, i mesi, gli anni, i presagi vari. Il credente vive nella libertà assoluta: “Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8:36).
Soltanto Gesù Cristo ha la potestà di soccorrerci, aiutarci, salvarci, perché Egli è venuto a distruggere le opere del diavolo ed il diavolo stesso: “Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3:8).
Che il Signore, nella Sua grazia, apra loro gli occhi, affinché, per mezzo di queste indicazioni pur incomplete, sia fatta luce intorno a questo dominio delle tenebre, per conoscere il Salvatore onnipotente, che purifica da ogni peccato che spezza tutte le catene e ci dà la vittoria: “In tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 8:37-39).
Né malocchi, né maledizioni, né altre simili cose possono intaccare la vita del credente il quale è paragonato alla pupilla dell’occhio del Signore: “Perché chi tocca voi, tocca la pupilla dell'occhio suo” (Zaccaria 2.8).
La fede in Cristo è superiore ad ogni superstizione, ad ogni saggezza popolare, ad ogni scienza e ad ogni religione, perché è frutto di una rivelazione della verità direttamente da parte di Dio e non di una fallace indagine umana. Per riconoscere questa cosa, però, c'è bisogno di fede, la quale viene dall'udire la Parola di Dio.
Cerchiamo il Signore con tutto il cuore ed Egli si farà trovare da noi e ci libererà da ogni paura e ansia e da tutte le superstizioni su cui illusoriamente ci appoggiamo.
Cerchiamo il Signore con tutto il cuore ed Egli si farà trovare da noi e ci libererà da ogni paura e ansia e da tutte le superstizioni su cui illusoriamente ci appoggiamo.
"L'Eterno è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò? L'Eterno è la roccaforte della mia vita; di chi avrò paura?" (Salmi 27:1).
Con il Signore siamo al sicuro.
“Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca”.
(I Giovanni 5:18)
Liberamente adattato da internet
"Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; nè per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il padre vostro celeste li nutre. Non valete milto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? E perchè siete così ansiosi per il vestire? Osservate come screscono i gigli della campagana: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto più per voi o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo:"Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?". Perchè sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perchè il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." Matteo 6;25-34...La gloria di Dio manifestata ai suoi Figli fatti eredi delle sue promesse...Dio ti benedica!!!!
RispondiElimina"Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta." (Ebrei 12:1)...Dio benedica te!
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