Demoni: chi sono e cosa fanno? | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

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martedì 6 luglio 2010
Unknown

Demoni: chi sono e cosa fanno?


demone

Quando s’inizia a smascherare le tattiche del nemico come in questo studio  o quando le persone vogliono parlare con dei credenti e prendono un appuntamento spesso sentiranno nella loro mente messaggi come: “Non andare; lui non è in grado di aiutarti”, oppure avranno pensieri fastidiosi alla prima persona singolare come: “Non voglio andare” oppure “Ci ho provato e non ha funzionato”. Una persona ha scritto ad un missionario: “Ogni volta che tento di parlare con lei o anche al solo pensiero di parlare con lei, vado totalmente in crisi. Delle voci dentro di me gridano “No!”. Quindi vi dico che se siete interessati a questo studio non fatevi ingannare e non ascoltate quei pensieri che vi diranno: “Non continuare con questa lettura , sei stanco, guardalo la prossima volta ecc.”, perché se lo farete darete la vittoria al nemico che non vuole essere smascherato! Frasi del genere si possono trovare anche nella mente di credenti, e ciò non significa essere “indemoniati” o “pazzi”; nella mente di credenti ci possono essere pensieri scoraggianti del genere: “Non sono un credente forte!”; “Non conosco abbastanza la Bibbia”; “Sono ancora assillato da pensieri peccaminosi” oppure “Non ho molti doni spirituali”. Così invece d’essere credenti vittoriosi, produttivi e pieni di gioia, trascorreremmo faticosamente la vita sotto una nuvola cercando di resistere finché Gesù ritorna.
Per tutti coloro che non sono credenti lo scopo del diavolo è far sì che rimangano tali! Vuole nascondere più possibile l’opera di Cristo sulla croce; satana farà di tutto affinché le persone non ascoltino il VERO messaggio del Vangelo o almeno non gli diano importanza.
Lo scopo del diavolo per i credenti, invece,  è far sì che siano dei credenti carnali, che NON vivano una vita cristiana coerente, che siano sempre depressi, scoraggiati così non testimonino agli altri il Vangelo né con la vita né con le parole. Questo è ciò che satana vuol fare nella MIA e nella TUA vita! Visto che non può farci perdere la salvezza lo scopo del nemico è di abbatterci su ogni fronte! Giovanni 15:8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete mie discepoli.  Se non c’è frutto nella nostra vita, Dio non è glorificato e satana raggiunge il suo scopo!
 Sebbene satana e i suoi maligni seguaci facciano guerra in cielo, sembra che il loro sforzo principale sia quello di distruggere la fede nel mondo. 

Molti credono che i demoni siano una "influenza" astratta
demoni
Spesso quando nelle chiese si parla della realtà delle tenebre, le persone rispondono: “Sì lo sappiamo che esistono i demoni e cose del genere”; ma una cosa è saperlo in teoria, tutt’altra cosa invece è trovarsi davanti a fatti del genere. Purtroppo i credenti d’oggi sono tristemente impreparati per affrontare il mondo oscuro del regno di satana, o per assistere coloro che ne sono schiavi.
La Parola di Dio invece afferma che essi sono esseri personali (Giudici 9:23; 1° Samuele 18:9-10). Per essere "persona" non è necessario possedere un corpo fisico, ma essere un'entità vivente, dotata di intelligenza, volontà, emozioni, sentimenti, desideri, capace di parlare, vedere e udire. I demoni hanno tutte queste prerogative, perciò essi sono a tutti gli effetti degli esseri personali. Essi:
  • hanno intelligenza (1° Timoteo 4:1; 1° Re 22:22-24; Atti 16:16) e una sapienza perversa, come quella di Satana. Sono in grado di formulare dottrine, per mezzo delle quali riescono a ingannare molti uomini e anche dei credenti.
  • possono vedere, parlare e udire (Marco 5:6-9): fanno sentire la loro voce attraverso la persona nella quale sono entrati.
  • hanno desideri e una volontà: "Ritornerò nella mia casa da dove sono uscito...""E i demoni lo pregavano dicendo: `Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci'" (Matteo 8:31), (Matteo 12:43-45).
  • hanno delle emozioni: "Gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida" (Atti 8:7), segno di forti emozioni di paura, terrore e angoscia. Un demone disse a Gesù: "Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi" (Marco 5:7). Anche la sensazione del tormento è un'emozione. "Anche i demoni lo credono e tremano" (Giacomo 2:19).
  • Tra di loro esistono vari gradi di malvagità: "Allora... prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui..." (Matteo 12:45).
  • Tra di loro esistono vari gradi di potenza e di resistenza verso coloro che cercano di cacciarli: "Questa specie di spiriti non si può fare uscire in altro modo che con la preghiera" (Marco 9:29). Non è sempre necessario pregare e digiunare a lungo per cacciare i demoni, ma soltanto quando ci si trova di fronte a una certa "specie di demoni", quelli più forti e potenti.
Per descrivere i demoni, la Bibbia ricorre a immagini animalesche e mostruose: in Apocalisse 16:13, per esempio, si parla di "tre spiriti immondi, simili a rane". È probabile che anche le creature descritte in Apocalisse 9:1-12 che escono dall'Abisso, guidate da un angelo decaduto chiamato Apollion, siano demoni. Esse sono chiamate "locuste" ma il loro aspetto è simile a quello di cavalli con facce umane, capelli da donna, denti come quelli del leone, corazze di ferro, ali e code come quelle degli scorpioni, ognuna con un pungiglione.
Gesù disse: "Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male" (Luca 10:19): "serpenti e scorpioni" qui indicano i demoni, che evidentemente somigliano nel carattere a tali animali.
I farisei e Gesù stesso chiamano Satana, capo dei demoni, "Belzebù", che significa letteralmente "signore delle mosche" o "signore degli insetti" (Matteo 12:24,27). Ci sono infatti delle analogie tra i demoni e gli insetti, in quanto i demoni seminano disordine, impurità, malessere, malattie e morte, anche se ne ignoriamo spesso l'attività. Milioni di persone soffrono di malaria, ma per secoli ne era ignota la causa. Poi si è scoperto che questo flagello è provocato dalla puntura di una zanzara. I demoni sono come questi piccoli insetti che a volte ci pungono senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

Diversi tipi di demoni e la loro opera
molti demoni
Alcuni pensano che tutti i demoni siano più o meno simili nel loro modo di agire, ma questo è errato. Come gli esseri umani, i demoni differiscono nelle loro capacità individuali, nelle abitudini e nella condotta, con la differenza che il loro obiettivo è sempre malvagio: essi cercano costantemente la rovina delle anime.
Per esempio, certi demoni affliggono i corpi delle persone: spiriti di mutismo, di sordità, di cecità, di epilessia... Questo tipo di spiriti non ha necessariamente il dominio sulla natura morale della persona. Altri sono orientati verso l'inganno e la seduzione. Ci sono spiriti di follia, di gelosia, di violenza, di odio, di omicidio, di autocommiserazione, di menzogna, spiriti cosiddetti "familiari" e tanti altri.
Vediamo ora quel che la Scrittura dice a proposito dei diversi tipi di spiriti.


Spiriti di mutismo, di sordità e di cecità


"Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrarvi più" (Marco 9:25). "Gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, di modo che il muto parlava e vedeva" (Matteo 12:22).
Uno spirito sordo paralizza il nervo acustico dell'orecchio cosí che cessa di funzionare; alcuni paralizzano anche le corde vocali, in modo che la persona è incapace di parlare. Quando lo spirito sordo e muto viene cacciato, la persona è in grado immediatamente di parlare e udire. Lo stesso accade quando è cacciato uno spirito di cecità che ha paralizzato il nervo ottico. Naturalmente, non ogni malattia agli occhi è causata da demoni.


Spiriti d'infermità


"Ecco una donna, che da diciotto anni era posseduta da uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermità... E costei, che è figlia di Abramo, e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?" (Luca 13:11-12,16).


Spiriti di epilessia


"Uno della folla gli rispose: Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto; e quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra; egli schiuma, stride i denti e rimane rigido... Glielo condussero; e come vide Gesù, subito lo spirito cominciò a contorcere il ragazzo con le convulsioni; e, caduto a terra, si rotolava schiumando" (Marco 9:17-18,20).
Evidentemente lo spirito muto e sordo che Gesù scacciò era anche colpevole degli attacchi epilettici che affliggevano il fanciullo fin dall'infanzia.


Spiriti di follia, spiriti immondi (di nudismo e di esibizionismo) e spiriti di morte


"Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demoni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe... Di continuo, notte e giorno, andava urlando fra i sepolcri e su per i monti, percuotendosi con delle pietre... Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione" (Luca 8:27; Marco 5:5,15).
In molti casi i demoni non si limitano a colpire i corpi delle persone, ma prendono il controllo delle loro menti. Quando ciò succede, ci troviamo di fronte a persone che presentano gravi segni di follia, come nel caso dell'indemoniato geraseno. Egli era abitato da una "legione" di demoni, cioè da moltissimi tipi di demoni, tra i quali c'erano certamente uno o più spiriti di follia.
Sono sicura che molti cosiddetti malati di mente ricoverati nelle case di cura o che vagabondano per le strade delle nostre città hanno piuttosto bisogno di essere liberate da demoni di follia. Ho letto la storia di una  credente finlandese (molto fragile psicologicamente e spiritualmente), che qualche anno fa fu rinchiusa nel manicomio criminale di Mantova con l'accusa (dalla quale fu in seguito scagionata) di aver ucciso il proprio figlio in circostanze misteriose.
Ella racconta che un giorno, mentre passeggiava in uno stanzone dove vagavano stralunate decine di persone, vide una donna con uno sguardo carico di odio, la quale sembrava intenzionata ad avventarsi contro di lei. La sorella in quel momento si ricordò dell'autorità che i credenti hanno in Cristo e disse in finlandese: "Nel nome di Gesù, ti ordino di allontanarti da me!" La persona che le stava di fronte, un'anziana italiana che certamente non aveva studiato lingue straniere, rispose in perfetto finlandese: "Gesù lo conosco, ma tu chi sei?"!  
Dopo la liberazione operata da Gesù, il Geraseno fu visto "seduto e sano di mente": poteva parlare e ragionare in maniera normale, senza più dare in escandescenze o farsi del male. Non era più agitato e tormentato dentro di se: aveva pace. Perciò non sentiva più l'impulso di correre e dimenarsi come aveva fatto in precedenza.
Notiamo inoltre che prima della sua liberazione "non indossava vestiti", era completamente nudo, mentre ora è vestito. Sicuramente egli aveva degli spiriti "immondi" o "impuri" che lo spingevano a denudarsi. Io credo che molte persone che amano esibire la loro nudità o sono coinvolte con la pornografia (pornostars, spogliarelliste, attori e attrici di films erotici, nudisti, ecc.) siano in misura diversa sotto il controllo di spiriti di nudismo e di esibizionismo da cui hanno bisogno di essere liberati. Oggi masse enormi di persone vivono sotto il controllo di questo tipo di spiriti.
Il Geraseno aveva inoltre uno spirito di morte che lo costringeva a vivere nei sepolcri. Inutile dire che quando quello spirito se ne andò, perse ogni interesse per quei luoghi. Sono certamente spiriti di morte che ispirano i films d'orrore – spesso ambientati in cimiteri e pieni di cadaveri in decomposizione, morti viventi e zombies – che oggi vanno tanto di moda.
È scritto ancora che il Geraseno "era spinto dal demone nei deserti". I demoni cercano di isolare le loro vittime, creando in loro un forte desiderio di solitudine, per poterle meglio tormentare e per impedire che siano aiutati. Non sempre però le spingono in luoghi deserti o isolati: molto spesso i demoni ispirano un forte senso interiore di isolamento e di chiusura verso il mondo esterno. Anche in una grande città, in mezzo a migliaia di persone, l'indemoniato può essere totalmente isolato. Molti barboni e vagabondi delle nostre città sono in queste desolanti condizioni.


Spiriti di suicidio 


"...e spesse volte lo ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire" (Marco 9:22).
Certi spiriti ispirano ossessionanti pensieri di suicidio, e credo che molti suicidi siano attribuibili proprio a tali spiriti. Anche la musica e i testi inneggianti al suicidio dei gruppi "heavy metal" e "dark", che hanno già fatto molte vittime tra i giovani, sono sicuramente ispirati da spiriti maligni. D'altra parte, c'era da aspettarsi proprio questo da esseri malvagi, asserviti a colui che Gesù definisce "omicida fin dal principio" (Giovanni 8:44).


Spiriti di omicidio e di gelosia 


"Cosí Saul da quel giorno in poi guardò Davide con gelosia. Il giorno dopo un cattivo spirito, da parte di Dio, s'impossessò di Saul che si comportava come un pazzo in mezzo alla casa. Mentre Davide suonava l'arpa come gli altri giorni, Saul aveva in mano la lancia, e la scagliò dicendo: `Inchioderò Davide al muro!'. Ma Davide schivò il colpo per due volte. Saul aveva paura di Davide perché l'Eterno era con lui, mentre si era ritirato da Saul" (1° Samuele 18:9-12).
Quando il cuore umano è dominato da peccati come la gelosia e l'odio, la porta è aperta a demoni di omicidio. Prima dell'episodio sopra citato, il demone non aveva ancora una forte presa su Saul: quando Davide suonava i canti dell'Eterno, lo spirito cattivo si allontanava e il re si sentiva risollevato (1° Samuele 16:14-23). Ma successivamente, quando Davide divenne popolare in Israele dopo l'uccisione di Golia, Saul divenne tremendamente geloso. Uno spirito omicida entrò in lui cosí che tentò di uccidere Davide. In seguito Saul tentò addirittura di uccidere il proprio figlio Gionathan (1° Samuele 20:30-33).
Senza ombra di dubbio moltissimi omicidi – specialmente quelli compiuti da maniaci pluriomicidi come Ted Bundy (condannato a morte per aver violentato torturato e ucciso più di trenta ragazze) e Jeffrey Dahmer (colpevole di aver violentato, torturato e ucciso 17 ragazzi e di averne mangiato alcune parti dei cadaveri) – sono stati ispirati da demoni di omicidio.


Spiriti di menzogna e di seduzione


"L'Eterno disse: `Chi sedurrà Achab perché salga e perisca a Ramoth di Galaad?' ... Uno spirito si presentò davanti all'Eterno e disse: `Lo sedurrò io... sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti'... Perciò ecco, l'Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma l'Eterno pronuncia sciagura contro di te"(1° Re 22:20-23).
Tutti gli spiriti maligni sono bugiardi, ma alcuni sono specializzati in questo. Il profeta Micaiah ebbe una visione che gli permise di riconoscere che i profeti del malvagio re Achab erano ispirati da uno spirito di menzogna e non dallo Spirito Santo. Ma perché Dio mandò uno spirito di menzogna in bocca ai profeti per sedurre Achab? A quelli che, come lui, "non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati, Dio manda una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati" (2° Tessalonicesi 2:10-12). Dio aveva deciso di far morire quel re malvagio durante una battaglia, ma per raggiungere questo scopo egli doveva credere che avrebbe avuto la vittoria. Perciò Dio mandò uno spirito bugiardo che ingannasse i profeti nei quali egli confidava.
"Lo Spirito dice esplicitamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine di demoni" (1° Timoteo 4:1). Gli spiriti seduttori sono demoni che ideano false dottrine con lo scopo di portare i credenti a rinnegare la fede. Paolo ne fa due esempi nel v.3: dice che uomini ispirati da demoni "vieteranno il matrimonio" e "ordineranno di astenersi da [certi] cibi". Come sappiamo, ci sono alcune chiese che vietano ai loro ministri di sposarsi, il che li porta spesso a cadere nell'immoralità e in varie deviazioni e perversioni. Altri gruppi insegnano che è un peccato mangiare la carne, obbligando i loro adepti a seguire una dieta vegetariana. Di costoro Paolo dice che "hanno l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza" (2° Timoteo 3:5).
Una caratteristica degli ultimi tempi e il pullulare di dottrine propagate da falsi profeti e falsi dottori, guidati da spiriti seduttori (Matteo 24:5,11,24; 2° Pietro 2). È saggio dunque tener sempre presente il consiglio di Gesù: "Guardate che nessuno vi seduca!" (Matteo 24:4), poiché sta scritto che "sedurranno molti" (24:11).
Gli spiriti seduttori sono molto intelligenti. Sono stati in grado di dar vita a tutte le religioni esistenti, con la sola esclusione di quella ebraica e del cristianesimo, che hanno avuto origine in Dio stesso. E credo personalmente che tali spiriti, facendo leva sulle differenze dottrinali, provocano anche molte delle divisioni tra i credenti.


Spiriti che compiono miracoli, guarigioni, segni e prodigi bugiardi
falsi spiriti
"E vidi... tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere miracoli" (Apocalisse 16:13-14). "La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità" (2° Tessalonicesi 7:9-10).
Non tutti i miracoli sono di origine divina. Anche Satana e i suoi demoni possono produrli per mezzo di maghi, guaritori, falsi profeti, satanisti, spiritisti, santoni e tanti altri. Quando Mosè fece cadere sull'Egitto le dieci piaghe, i maghi d'Egitto, grazie alla potenza di Satana e dei demoni, furono in grado di produrre gli stessi fenomeni: "I maghi d'Egitto fecero la stessa cosa con le loro arti occulte" (Esodo 7:22, 8:7), anche se non riuscirono a produrre tutte le dieci piaghe ma soltanto le prime due, mentre furono colpiti loro stessi dalle altre (Esodo 8:18; 9:11).
Mediante invocazioni, formule e riti, il mago mette in moto dei demoni che compiono miracoli, segni e prodigi bugiardi per ingannare le persone e allontanarle da Dio. Poco prima del ritorno di Cristo ci sarà un uomo che farà grandi prodigi, riuscendo cosí a sedurre gli abitanti della terra, portandoli ad adorare l'Anticristo (Apocalisse 13:11-15).
Nelle chiese sataniste ci sono manifestazioni apparentemente simili a quelle che avvengono nelle chiese cristiane: miracoli, guarigioni, profezie, parole di conoscenza, parlare in altre lingue; addirittura si "cacciano" i demoni. La differenza fondamentale è nella loro origine. Quelli dei satanisti non sono doni "dello Spirito" ma "degli spiriti" demoniaci.
Quel che ho detto può far sorgere una domanda legittima: Se i satanisti e i cosiddetti "maghi bianchi" – quelli che pretendono di togliere il malocchio e le fatture – "cacciano" i demoni, allora "Satana scaccia Satana, egli è diviso contro se stesso; come dunque potrà sussistere il suo regno?" (Matteo 12:26).
Satana non scaccia Satana. Se un demone (più debole) viene allontanato da una persona, è soltanto per far posto a un demone più forte. Chi si rivolge ai maghi o ai satanisti per risolvere i propri problemi cade ancora più fortemente sotto l'autorità dei demoni: si stabiliscono dei profondi legami spirituali che consentono loro di controllare la vita del malcapitato. In un primo tempo può anche sperimentare un senso di sollievo e di liberazione, ma poi il tormento interiore ritorna e diventa sempre più forte; possono insorgere disturbi e malattie strane e altri fenomeni di cui parlerò in seguito.
In numerosi brani della Bibbia, Dio vieta nella maniera più assoluta di rivolgersi a maghi, medium, guaritori, indovini, cartomanti, eccetera"Non avrai altri dèi davanti a me" (Esodo 20:3). Infatti rivolgersi ai maghi equivale a chiedere aiuto a Satana e ai demoni e ad adorarli, e chi lo fa "si contamina" (Levitico 19:31) e "si prostituisce" (Levitico 20:6). Chiunque, consciamente o inconsciamente, pecca in questo modo cade sotto l'autorità dei demoni e viene legato spiritualmente. (Deuteronomio 18:9-14; Levitico 19:26-31; Isaia 8:19-22). Coloro che disubbidiscono a questo divieto trasgrediscono il primo comandamento:


Spiriti di idolatria 
 satanisti
  • "Essi non offriranno più i loro sacrifici ai demoni, dietro i quali essi si sono prostituiti" (Levitico 17:7).
  • "Hanno sacrificato ai demoni che non sono Dio, a dèi che non avevano conosciuto" (Deuteronomio 32:17).
  • "Si mescolarono fra le nazioni e impararono le loro opere; servirono i loro idoli... sacrificarono i loro figli e le loro figlie ai demoni, e sparsero il sangue innocente dei loro figli e delle loro figlie, che sacrificarono agli idoli di Canaan" (Salmo 106:35-39).
  • "Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? Tutt'altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione con i demoni" (1° Corinzi 10:19-20).
Da questi brani risulta chiaro che dietro agli idoli ci sono i demoni. Quando i popoli pagani adoravano Horus, Moloch, Baal, Astarte, Zeus, Diana ecc., in realtà adoravano i demoni e a loro sacrificavano i loro figli. Ecco perché Dio comandò il completo sterminio delle popolazioni che abitavano la terra di Canaan (Deuteronomio 7:1-5) e la distruzione degli altari, dei templi, delle immagini e delle sculture utilizzate per il culto di quegli dèi.
La storia d'Israele è la storia di una lotta continua tra l'adorazione di Jahweh, l'unico vero Dio, e l'idolatria. La caduta di Satana fu provocata, oltre che dall'orgoglio, dal desiderio di essere adorato, e anche i demoni hanno lo stesso desiderio.
Sono anche assetati di sangue: desiderano ardentemente i sacrifici umani. Qualche anno fa vidi in TV un'intervista a un ex-sacerdote satanista americano, il quale fece l'agghiacciante affermazione  che negli USA ogni anno vengono sacrificate migliaia di persone prese dalla strada – prostitute, omosessuali, bambini lasciati soli, ragazzi fuggiti di casa, barboni, ecc. – i cui corpi sono poi fatti sparire tramite potenti inceneritori.
In India e in altri paesi orientali l'idolatria è fortissima, e per mezzo di essa milioni di persone sono tenute schiave dei demoni. Persino le mucche vengono adorate perché considerate sacre. In alcuni villaggi dell'India ci sono dei templi dedicati al "dio topo" nei quali vengono protetti e cibati migliaia di topi "sacri". Anche il cobra, un rettile che uccide ogni anno circa 20.000 Indiani, viene adorato. Gli uomini ingannati dai demoni fanno cose assolutamente folli!
Il problema dell'idolatria, e quindi dell'adorazione dei demoni, resterà fino al ritorno di Cristo. Invano Dio tenterà di portare gli uomini al ravvedimento, colpendoli con i suoi giudizi: "Il resto degli uomini... non si ravvidero dalle opere delle loro mani, non cessarono di adorare i demoni e gli idoli... che non possono né vedere, né udire, né camminare" (Apocalisse 9:20).


Spiriti di divinazione 


"Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione. Facendo l'indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni" (Atti 16:16).
Già nel Vecchio Testamento, Dio aveva vietato la pratica della divinazione e di altre arti occulte (Deuteronomio 18:10), perché coloro che le praticano finiscono sotto il controllo dei demoni. "Non praticherete alcun genere di divinazione o di magia" (Levitico 19:26).
Come ci sono vari generi di magia (bianca, nera, rossa ecc.), cosí ci sono vari generi di divinazione: quello molto antico che si fa utilizzando le viscere degli animali; quelli più moderni che utilizzano i fondi del caffè, le carte, i tarocchi, la sfera di cristallo, il pendolino o semplicemente leggendo la mano. Gli indovini, mediante questi strumenti e grazie agli spiriti di divinazione, possono indovinare dei fatti che sono accaduti nel passato o le cose intime e segrete della persona che li ha interpellati e predire con esattezza certi eventi che devono accadere.
I demoni sono intorno a noi, anche se non li vediamo; ci tengono d'occhio e conoscono molti nostri segreti personali, che comunicano poi agli indovini. Per quel che riguarda le azzeccate previsioni del futuro, ciò è possibile perché sono i demoni stessi a far accadere le cose predette. La "fede" nella predizione da parte della persona che l'ha ricevuta fa il resto.


Spiriti "familiari" o che imitano i defunti
spiriti
"Non si trovi in mezzo a te... né un medium che consulta spiriti... né chi evoca i morti" (Deuteronomio 18:11). "Non rivolgetevi ai medium e ai maghi; non consultateli, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono L'Eterno, il vostro Dio" (Levitico 19:31).
Gli spiriti evocati durante le sedute spiritiche dai medium e dagli spiritisti non sono quelli dei defunti, ma demoni che li imitano. I medium parlano con una voce simile a quella della persona defunta e spesso rivelano particolari della sua vita o di quella dei parenti che nessun altro poteva conoscere. Come già detto, i demoni ci osservano, ci ascoltano e dopo la nostra morte possono imitarci per ingannare i vivi e tenerli legati a loro.
Gli spiriti dei defunti non possono presentarsi ai vivi quando vengono evocati: non è concesso loro di uscire dal luoghi in cui si trovano dopo la morte fisica: o nell'Ades/Inferno o in Paradiso con il Signore, in attesa del giudizio finale (Luca 16:19-31; 2° Corinzi 5:8; Apocalisse 6:9-11). L'unica eccezione si trova in 1° Samuele 28, dove Samuele si presenta a Saul dopo essere stato evocato dalla medium di En-Dor. Questo fatto sembra che si sia verificato per una straordinaria permissione divina, ma non si è mai più ripetuto. Fu un'eccezione assoluta, per il Vecchio Testamento, mentre poi da Cristo Gesù in poi le cose sono cambiate, perchè lo spirito dei figli di Dio torna al Padre ( Apocalisse 7,9 ).


Espressioni bibliche per descrivere l'attività demoniaca in una persona


Nel Nuovo Testamento vengono usate tre espressioni per indicare che una persona è tormentata, influenzata o controllata da un demone:
  • "Avere un demonio". "Nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di demonio impuro" (Luca 4:33). "Gli venne incontro un uomo della città: aveva dei demoni" (Luca 8:27 lett.). Leggete anche Giovanni 7:20; 8:48; 8:52; 10:20).
  • "Avere uno spirito maligno" o "immondo". "In quel momento si trovava nella loro sinagoga un uomo che aveva uno spirito immondo" (Marco 1:23 lett.). "Una donna la cui bambina aveva uno spirito immondo... venne e gli si gettò ai piedi""Uno della folla gli rispose: Maestro, ho condotto da te mio figlio che ha uno spirito muto" (Marco 9:17). "Avere un demone" o "uno spirito" significa essere sotto la sua influenza, ma non necessariamente in maniera totale o continua. Lo spirito si manifesta di tanto in tanto e tormenta la persona nella quale è entrato: "...Quando si impadronisce di lui, dovunque sia, lo fa cadere a terra" (Marco 9:18); "...a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato" (Luca 9:39) (Marco 7:25). . Gli indemoniati vivono periodi di relativa tranquillità, intervallati da crisi più o meno intense; poi tornano a essere calmi, tanto da far pensare che i demoni si siano allontanati... ma non è cosí. Sono ancora lí, in attesa di manifestarsi un'altra volta per riaffermare la loro influenza sulle vittime.
  • "Essere indemoniato". "La sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermità e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarí" (Matteo 4:24). "Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati..." (Matteo 8:16). Questa terza espressione, la più importante, viene usata 13 volte nel Nuovo Testamento. Traduce il verbo greco daimonizomai, che significa "essere sotto l'influenza di un demone" o "essere abitato da un demone". La demonizzazione è l'ultimo e il più grave stadio dell'attività demoniaca contro una persona perché comporta la presenza permanente di uno o più demoni nel suo corpo. Molte versioni lo traducono erroneamente con "essere posseduto", ma questa espressione non ne rende bene il significato perché implica che la persona posseduta "appartenga" a un altro, cioè che uno o più demoni la controllino completamente.
    Consideriamo invece questi brani: "Mentre quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato" (Matteo 9:32). "Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, di modo che il cieco e muto parlava e vedeva" (Matteo 12:22). L'unico modo in cui il demonio influenzava i due uomini era di renderli entrambi muti e uno anche cieco. Quando il demone fu cacciato da Gesù, essi ritrovarono la parola e il secondo anche la vista. Sarebbe errato affermare che essi erano "posseduti" solo perché alcuni loro organi erano sotto il controllo dei demoni. Leggete anche Matteo 15:22; Marco 1:32; 5:15-18; Luca8:36,Giovanni10:21.
La morte e la risurrezione di Gesù trionfarono sui principati e sulle potenze del regno delle tenebre e li disarmarono. (Colossesi 2:15). Grazie alla croce, satana è un nemico sconfitto e non ha alcuna autorità su coloro che sono in Cristo. Affermare la verità della vittoria di Cristo e della sconfitta di satana, è il passo fondamentale per combattere con successo i tentativi del nemico di intimidirci e assalirci. Nella morte e risurrezione di Cristo ogni credente è vivificato con Lui ed è ora seduto con Lui nei luoghi celesti. Per resistere al diavolo, dobbiamo capire e fare nostra la posizione e l’autorità che abbiamo in Cristo. La libertà è la nostra eredità di cristiani. È nostra responsabilità esercitare autorità e resistere al diavolo. Dalla tua posizione in Cristo, devi resistere al diavolo, rinunciare e partecipare ai suoi progetti malvagi, confessare il peccato e perdonare chi ti ha offeso.
UNA COSA DEVE ESSERE CHIARA: SATANA NON FORZA NESSUNO, QUELLO CHE LUI FA E’ ATTIRARTI E FARE SI’ CHE TU VADA A LUI DI TUA VOLONTA'. Questa è la ragione per cui la Bibbia dice:
"Resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi" (Giacomo 4:7)


"fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo;  affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo"
(Efesini 4:13-15)


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3 comments:

  1. Bravissima uno studio intellettualmente ispirato bravo mi complimento con chi ha scritto queste cose nonostante io sia testimone di Geova ho apprezzato tantissimo questa spiegazione

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  2. Solo chi ha passato le tenebre può capire e apprezzare questo lungo e completo lavoro... grazie

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