Quello che i cattolici non sanno | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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domenica 25 luglio 2010

Quello che i cattolici non sanno

campo


Spesso sembra che oggi per giungere alla vecchiaia bisogna attraversare un vero e proprio campo minato. Tra i molti pericoli da evitare ci sono automobilisti ubriachi, il cancro, inondazioni, terremoti, calamità, guerre... Ogni giorno dobbiamo affrontare molti pericoli sconosciuti che possono porre fine alle nostre vite e portarci faccia a faccia con il nostro Creatore. Coloro che non conoscono Dio sono nella posizione più pericolosa. 

Cosa potrebbe esserci di più rischioso di trovarsi a un passo dall'eternità ed essere inconsapevoli di essere sotto la condanna di Dio? Cosa c'è di più terribile che lasciare questo mondo credendo di essere destinati al cielo, e solo dopo scoprire di essere stati fuorviati e male informati? Spesso mi meraviglio di quante persone siano poco o per nulla interessate al loro destino eterno. Possiamo sbagliarci su tante cose in questa vita e comunque sopravvivere, ma se siamo in errore sul Vangelo di Dio, le conseguenze di questo errore dureranno per l'eternitità.

depressione

La Bibbia ci dice che non vi è alcuna scusa per quanti non conoscono Dio. La mancanza di conoscenza di Dio indica una mancanza di desiderio di leggere la Sua Parola. L'indifferenza, la pigrizia o l'essere occupati con le cose di questo mondo, sono le cose che trattengono le persone dal leggere la Bibbia. Ci sono anche persone che sono zelanti per Dio ma mancano di conoscenza riguardo al Vangelo. Ne vediamo un esempio in Romani 10:2-4. L'apostolo Paolo disse: "Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio; poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono". Paolo riconosceva la loro condizione di uomini perduti e pregava per la loro salvezza.




Anche molti Cattolici hanno zelo per Dio, ma uno zelo non basato sulla conoscenza della Parola di Dio. Non conoscendo la giustizia di Dio, essi cercano di stabilire la propria. Se sapessero che la giustizia di Dio richiede una giustizia perfetta, essi smetterebbero di cercare di soddisfarLo e di cercare di guadagnare la Sua approvazione mediante le loro buone opere. Essi allora saprebbero che la giustizia degli uomini è "come un abito sporco" agli occhi dell'Iddio santo. Bisogna che si volgano alla Bibbia - la fonte divina della verità su Dio e sul Suo Vangelo.

Quello Che i Cattolici Non Sanno Sulla Salvezza 

Essi non conoscono il significato e la relazione tra giustificazione, santificazione e glorificazione nella salvezza "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti" (Efesini 2:8).  Nella teologia Cattolica Romana, la giustificazione e la santificazione non sono distinte ma hanno significati simili e sono perciò intercambiabili. Entrambe sono parte del processo nel diventare santi. Per un Cattolico questo processo inizia col battesimo con l'acqua e continua durante il purgatorio.

Secondo il Dizionario Tascabile Cattolico, la giustificazione è "la santificazione soprannaturale e il rinnovamento di una persona che così diventa santa, accettata da Dio ed erede del cielo". "La giustificazione è conferita nel battesimo, il sacramento di fede. Esso ci conforma alla giustizia di Dio, che ci rende giusti interiormente per la potenza della Sua misericordia" (Catechismo della Chiesa Cattolica [CCC], 1992). È un processo per il quale le opere buone sono necessarie per guadagnare e mantenere il diritto di stare davanti a Dio. "Se qualcuno afferma che il peccatore è giustificato dalla sola fede, così da intendere che non si richieda nient'altro con cui cooperare al conseguimento della grazia della giustificazione... sia anatema" (Concilio di Trento, ses. VI, canone 9).


battesimo

La chiesa Cattolica afferma che la grazia della giustificazione si ha non attraverso la fede, ma attraverso i sacramenti, a cominciare dal battesimo. I sacramenti conformano i Cattolici alla giustizia di Dio. Ai Cattolici viene insegnato che possono meritare le grazie necessarie a raggiungere la vita eterna attraverso i sacramenti, le buone opere e l'obbedienza ai comandamento (CCC, 2027). I Cattolici commetterebbero peccato se presumono di poter essere glorificati senza dei meriti (2091, 2092).
I Cattolici non sanno che la giustificazione, la santificazione e la glorificazione sono tre elementi distinti della grazia salvifica di Dio. La salvezza è il salvare l'uomo dal peccato - cioè dal castigo, la potenza e la presenza del peccato. Quando Dio giustifica, Egli salva il peccatore dal castigo del peccato attraverso l'onnipotenza dello Spirito Santo che dimora nel credente. Infine quando Dio glorifica quelli che Egli giustifica, li salva dalla presenza del peccato portandoli in cielo dove il peccato non può esistere (Apocalisse 21:27).

Per un credente nel Signore Gesù Cristo la salvezza è passata, presente e prossima. La giustificazione è passata, la santificazione è presente e la glorificazione è prossima. Tutti i Cristiani nati di nuovo (vivi oggi) sono stati giustificati, sono santificati e saranno glorificati. Per questo la Bibbia rivela che i Cristiani sono stati salvati, sono salvati, e saranno salvati.
La giustificazione per un credente avviene nel momento in cui si ripone la propria fede in Gesù Cristo. I Cristiani sanno di essere stati salvati (passato) dal castigo per il peccato quando Dio li ha giustificati. "È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede" (Efesini 2:8). "Egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e del rinnovamento dello Spirito Santo" (Tito 3:5).

La santificazione è il processo mediante il quale un Cristiano vince la potenza del peccato, attraverso lo Spirito Santo che dimora in lui. La santificazione non può cominciare se prima non si è giustificati e si riceve lo Spirito Santo. Paolo esorta i credenti dicendo: "adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il Suo disegno benevolo" (Filippesi 2:12-13). E ancora Paolo parla del processo della salvezza: "Poiché la predicazione della croce... per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio" (1 Corinzi 1:1.
La glorificazione infine rimuove il Cristiano dalla presenza del peccato. "Cristo... apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza" (Ebrei 9:28). Dio promette di glorificare tutti quelli che Egli giustifica (Romani 8:30). Perciò "adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo" (Romani 13:11).
 
Quello Che i Cattolici Non Sanno Degli Attributi di Dio



 


Soltanto Dio è santo. "Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il Tuo nome? Poiché Tu solo sei santo" (Apocalisse 15:4). Il papa non è santo, né bisogna chiamarlo "Santo Padre", che è un titolo che spetta solo a Dio.
Soltanto Dio è infallibile. "La via di Dio è perfetta; la parola del Signore è purificata con il fuoco" (Salmi 18:30). Il papa non è infallibile. Papa Giovanni Paolo II ha fatto una serie di affermazioni ufficiali che violano la verità della Parola di Dio:
"Se Dio è il vero Dio, Egli deve salvare tutte le persone. La convinzione che Dio sta preparando tutte le persone per la salvezza è il fondamento per il dialogo interreligioso" (Vatican Information Service [VIS], 4/21/99).
"L'inferno non è una punizione imposta da Dio" (Detroit News, 7/28/99).
"Oggi, la nuova conoscenza ci porta a riconoscere la teoria dell'evoluzione come più che un'ipotesi" (VIS, 10/23/96).
"L'indulgenza plenaria [remissione della punizione per il peccato] può essere guadagnata... astenendosi per almeno un intero giorno dal consumo non necessario [di tabacco o alcol] e donando un'adeguata somma di denaro per i poveri" (VIS, 9/29/99).
Come capo della chiesa Cattolica Romana, il papa dichiara che i Musulmani sono parte del piano di Dio per la salvezza, giustificando così i peccatori (CCC, paragrafo 841). Il papa inoltre condanna i giusti imponendo oltre 100 anatema (maledizioni) sui credenti giustificati (Concili di Trento e Vaticano II). I Cattolici non sanno che: "Chi assolve il colpevole e chi condanna il giusto sono entrambi un abominio per l'Eterno" (Proverbi 17:15).
 
Quello Che i Cattolici Non Sanno Su Gesù



Gesù non è e non fu mai una vittima. Il Signore disse: "Io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me" (Giovanni 10:17-18). Il Catechismo della chiesa Cattolica fa numerosi riferimenti a Cristo come a una vittima. Ad esempio: "Il sacrificio di Cristo e il sacrificio dell'eucarestia sono un solo sacrificio: la vittima è una ed è la stessa" (CCC, 1367).
Gesù non appare ogni giorno sotto forma di ostia da venerare e per ripetere il Suo sacrificio. "Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui Lo avete visto andare in cielo" (Atti 1:11). "Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio" (Ebrei 10:12).


Gesù è in grado da solo di salvare i peccatori completamente e per l'eternità. "Perciò Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro" (Ebrei 7:25). I Cattolici non accettano che il sacrificio espiatorio di Cristo sia sufficiente alla salvezza, e vi aggiungono le buone opere e le indulgenze.
Soltanto Gesù purifica dal peccato. Il purgatorio non esiste. L'insegnamento del purgatorio rinnega l'opera di Cristo sulla croce. Eppure Roma osa dichiarare che il purgatorio è necessario perché Gesù non fu in grado di fare ciò che la Sua Parola proclama - e cioè "purificarsi un popolo che Gli appartenga" (Tito 2:14). "Dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi" (Ebrei 1:3). Il fuoco non ha alcun effetto sul peccato. Solo il sangue di Gesù può purificarci e "ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:7).



In conclusione, è chiaro che i Cattolici non conoscono Dio e il Suo Vangelo perché non sono andati alla principale fonte di queste verità. Essi devono riconoscere che la Bibbia è quello che Dio ha rivelato e che la religione è quello che l'uomo dice che Dio ha rivelato. Molto spesso gli uomini si volgono verso un'altra fonte di verità, che li conduce a credere alla menzogna. I peccatori possono riuscire a superare le difficoltà di questo mondo durante la loro vita in terra, ma dovrebbero prendere a cuore questo ammonimento. 


 

"Non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" 
(Matteo 10:28)


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