Inganni satanici: Halloween | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

Ultime News

    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

    • Abramo era giudeo?

    • Un unico eletto

    • Vicini alla fine

    • Il quasi cristiano

giovedì 28 ottobre 2010
Unknown

Inganni satanici: Halloween


halloween
INTRODUZIONE

In inglese Ognissanti si chiama All Hallows' Day.
Questa tradizione veniva inizialmente celebrata in maggio; nell'anno 834 d.C. venne spostata dal papa Gregorio IV da maggio ad ottobre al fine di sovrapporsi alla festa celtica in onore del principe del male Samhain...
All Hallows' Day, trasformato in breve tempo in Halloween, ha origini antichissime che risalgono all'epoca in cui Francia, Irlanda, Scozia e Inghilterra erano dominate dalla cultura celtica, prima che l'Europa cadesse sotto il dominio di Roma.
Per i Celti l'anno nuovo non cominciava il 1° gennaio, come per noi oggi, bensì il 1° novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo.
Questo era il pretesto per organizzare la vigilia del 1° novembre la festa più importante dell'anno, una sorta di Capodanno dedicato a Samhain.

Samhain era una divinità: era considerato il Signore della Morte e il Principe delle Tenebre. I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 Ottobre, Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicità chiamata Tir nan Oge.
Samhain era una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all'allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno.


Attraverso le conquiste romane Cristiani e Celti vennero in contatto. Durante il periodo della cristianizzazione dell'Europa, la Chiesa tentò di eliminare i riti pagani di Samhain ma, nonostante questo, Halloween è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti.
Tra il 1845 e il 1850, a causa di una malattia che devastò le coltivazioni di patate, circa 700.000 Irlandesi emigrarono in America, portando con sé le loro usanze, tra cui anche quella di festeggiare Halloween.

Il 31 ottobre non è importante solamente nella cultura celtica, ma anche nel satanismo. Infatti, questo giorno è uno dei 4 sabba delle streghe, dove i primi 3 segnano il tempo per le stagioni benefiche (la risurrezione della terra dopo l'inverno, il tempo della semina, il tempo della messe), mentre il quarto annunzia l'arrivo dell'inverno e la sconfitta del sole (con il freddo, la fame, la morte). Gli adepti del satanismo e della magia, riconoscono nel 31 ottobre uno dei giorni più importanti nell'anno, quale vigilia di un nuovo anno per la stregoneria.
Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo e aprono una porta all'influsso occulto nella vita delle persone. L'enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la violenza, i demoni.

Fu proprio in quel giorno ed esattamente nel 1517 che Martin Lutero affisse le sue storiche 95 tesi davanti alla porta del castello della chiesa di Wittenberg, da cui ebbe inizio la Riforma Protestante. “Lutero scelse quella sera speciale perché sapeva benissimo che tutta la gente del paese quella sera sarebbe andata in chiesa (per la festa di tutti i santi)”. (Halloween, pp 9-10.) .
ognissanti
Questo periodo di diversioni, visto che il sistema del mondo ce lo ha fatto credere in questo modo, si presta a gioire, godere di una festa tra amici, partecipare ad una gara di travestimento e l’opportunità di convertirsi in streghe, fantasmi, folletti, che in questa notte bussano alle porte di persone sconosciute e chiedono dolci e frutta, dicendo Trick o Treat.
I più audaci visitano case incantate, altri vedono film di terrore e altri visitano a mezzanotte cimiteri o riunioni spiritiste con l’intenzione di contattare con gli spiriti dei morti.
Le scuole pubbliche stanno divenendo dei grandi promotori. 
zucche
Ci sono in questo periodo case e negozi decorati con case stregate, zucche con un viso raffigurato illuminate, scheletri. I commercianti approfittano di questa data per lanciare nel mercato le offerte di confetti con messaggi allusivi all’occultismo. (Vi sarete chiesto ma come mai si stanno vendendo calze come quelle della Befana? Sono dolci da mettere fuori per gli spiriti).
Tutto questo suona come qualcosa di divertente e senza alcuna conseguenza, vero? Però esiste il lato oscuri di Halloween che noi dobbiamo conoscere.


Forse, leggendo queste informazioni, dirai: "Può anche darsi che questa festa abbia origini occulte, ma io non penso a queste cose quando faccio festa". Nella Bibbia troviamo un avvertimento a riguardo: "Guardati bene dal cadere nel laccio, seguendo il loro esempio...." (Deuteronomio 12.30)
In molte occasioni Dio ha comandato al Suo popolo  di non prendere parte alle usanze e ai costumi degli altri popoli intorno a loro perché erano idolatri. Anche nel Nuovo Testamento l'apostolo Giovanni ci esorta dicendo di non amare il mondo, né le cose che sono nel mondo perché se amiamo il mondo non possiamo amare Dio.
Efesini 5:11 "Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele".
Non tutto ciò che brilla è oro....
L’halloween è una festa di carattere religioso e mistico, ma non cristiano, la cui origine  dunque risale ai popoli celtici.
In esso si spera che il misterioso, diabolico e occulto conviva con gli umani. Al giorno d’oggi, nel mondo intero, Halloween è la festa più importante dell’anno per i seguaci di Satana. In più il 31 ottobre è l’inizio del nuovo anno secondo il calendario delle streghe.
Il "World Book Enciclopedia" afferma che è l’inizio di tutto ciò che è "cold, dark and dead": freddo, nero e morte.

 
Origine pagana di Halloween
druidi
Vi siete chiesti perché in questa festa, ogni cosa e oggetto fa enfasi in relazione con la morte e l’occultismo?
L’aver scelto la data del 31 ottobre, non è pura coincidenza. 300 anni prima di Gesù Cristo, una comunità segreta di preti teneva sotto il loro impero il mondo celtico " I Druidi".
Questa era la data di una di quelle quattro grandi riunioni, i quattro giorni di "mezzo trimestre" del calendario celtico.

    * Il primo di essi, il 2 febbraio conosciuto nei paesi anglosassoni come "Giorno della Marmotta", festeggiava a Brigit, dea pagana della guarigione.
    * La seconda festa in maggio, chiamata Beltane, era per le streghe il tempo della semina. In questo giorno i Druidi realizzavano riti magici per stimolare la crescita delle coltivazioni.
    * La terza era una festa delle raccolte, in agosto, in onore del dio sole e commemorava a Lugh, il risplendente.
      Questi primi tre giorni di mezzo trimestre segnavano il passaggio delle stagioni, il tempo della semina e il tempo della raccolta, così il momento della morte e rinascita della terra.
    * L’ultima di queste, Samhain, segnalava la venuta dell’inverno. In questa occasione gli antichi Druidi dicevano che era un’occasione neutrale e intermedia, un tempo sacro di superstizione e di congiura di spiriti.

samhain
I Celtici consideravano il 1° novembre giorno della morte, loro credevano che Muck Olla, loro dio del sole stava perdendo forze e Samhain, dio della morte lo stava dominando.
Inoltre dicevano che il 31 ottobre era la notte in cui Samhain ritornava con gli spiriti dei morti. Doveva placarli o "fargli un regalo", visto che altrimenti avrebbero fatto ogni sorta di diavolerie ai viventi.
Sopra le colline si accendevano grandi falò per scacciare gli spiriti cattivi e placare alle potestà soprannaturali che reggevano i processi della natura.
I Celtici credevano che il Samhain permetteva alle anime dei morti che ritornassero alle loro case in questa notte e pensavano che i demoni , fantasmi e gatti neri giravano da tutte le parti.
Questi celebravano in onore delle loro divinità pagane Samhain una festa della morte ogni 31 ottobre, giorno di Halloween.
La parola druida proviene dal greco "cuadrus", che significa "rovere". L’enfasi dei falò si deve a quello che i Druidi hanno la credenza che il bruciare un vecchio rovere, questo si reincarnerà in un sacerdote druida; nel rovere crescevano le piante chiamate "vischio" (che si utilizzavano per cerimonie segrete). Essi credevano che erano tutt’uno con la natura e praticavano la meditazione trascendentale.

L'Enciclopedia American Peoples dice: "Il 31 ottobre, la notte prima del festival di Sambain. Questo giorno era considerato il tempo dell’anno nella quale gli spiriti buoni come i cattivi gravano la terra. Era una notte di fantasmi e di folletti nella quale si facevano falò e s’indovinava il futuro e le streghe volavano per il cielo. I Druidi credevano che il 31 ottobre, l’ultimo giorno dell’anno dell’antico calendario celtico, il signore della morte riuniva alle anime dei morti che erano state obbligate ad entrare nei corpi degli animali e decidevano quale forma dovevano prendere il seguente anno"

L’Enciclopedia Cattolica dice: "La notte del 31 ottobre è la vigilia della Festa di tutti i santi.
Halloween deriva il suo nome da un termine antico inglese, All Hallows’ Eve (La notte di tutti i santi), anche se le sue tradizioni derivano dall’adorazione pagana.
Una fonte importante dei costumi di Halloween fu la religione dei druidi di Gallia e Bretagna prima del cristianesimo.

falò
I britannici antichi onoravano al loro dio sole con falò in quest’epoca dell’anno, in tributo alla luce che portava la sua raccolta e che segnava l’inizio dell’inverno.
Salutavano anche a Sambain, "il signore della morte", che, si credeva, mantenesse insieme le anime dei morti dell’anno che erano state confinate nei corpi di animali in castigo per i loro peccati
I folletti, le streghe, e gli spiriti cattivi sono un’altra contribuzione dei druidi. Si credeva che la notte del 31 ottobre queste creature attorniavano la terra in forma selvaggia illuminando il ritorno del loro periodo di inverno e oscurità. Questi tormentavano ai poveri mortali, che, a loro volta, gli pagavano come prezzo con dei cibi e ghiottonerie per procurarsi la sicurezza delle loro casa e persone. Insieme con la loro apparizione, si presentavano rumori strani e trucchi (tricks)…
È facile vedere in queste credenze e pratiche la fonte dei nostri costumi di Halloween: le figure mascherate, il "trick o treat" (dammi un regalo, o ti faccio una maledizione), i falò, e finanche le teste con la luce, che sembra essere una combinazione di spiriti cattivi e fuoco.
Dunque, la festa Cattolica di Tutti i Santi fu una sostituzione di questa celebrazione.

Trick - o - Treat Fare Trick o Treat 
covens 
Nel 1717 si riunirono tutti i druidi d’Europa per inaugurare di nuovo il druidismo. Tra loro c’erano i cosiddetti "covens", che erano 12 streghe e un sacerdote. I quali adoravano a Baal (re dei demoni di questi).
Proseguendo la celebrazione, alcune persone si vestivano con maschere di pelle e teste di animali sacrificati. Inoltre si credeva che loro ottenevano i sacrifici dalle stesse popolazioni del luogo.
Andavano casa per casa chiedendo un bambino o una vergine per bruciarlo nel grande falò, i sacerdoti lasciavano una frutta con una candela del loro interno per prevenire che i demoni entrassero e uccidessero a chi abitava in
quel luogo, e questo lo si considerava un accordo. Se la famiglia lo negava il sacrificio, allora i sacerdoti segnavano la porta della casa proferivano delle maledizioni di morte su quella casa e quella notte satana aveva entrata libera per distruggerli, (maledizione che qualcuno della famiglia sarebbe morto in quell’anno).

trick o treat
Da qui è nato il trick o treat: maledizione oppure regalo, e per essere un po’ più chiari: un’offerta oppure maledizione.Per illuminare il loro cammino, questi preti (i druidi) portavano delle rape svuotate e tagliate in forma di viso nel quale bruciava una candela prodotta con il grasso umano dei sacrifici precedenti.Queste rape rappresentavano lo spirito che rendeva efficace le loro maledizioni. Questo spirito lo chiamavano "spirito familiare".
Al 18° e 19° secolo, quando questa usanza è arrivata negli Stati Uniti, al posto delle rape utilizzavano delle zucche. Il nome dato allo spirito che abitava nella zucca era "Jock", oggi conosciuto sotto il nome di "Jack" che abita nelle lanterne, da qui "jack-o-lantern".


La leggenda di Jack-o'-lantern
Jack-o'-lantern
L'usanza di Halloween è legata alla leggenda di Jack, un pigro ma astuto fattore, sempre propenso a indispettire la gente. Si narra che osò sfidare il diavolo, il quale, terrorizzato, fu costretto a rifugiarsi su un albero. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, Lucifero avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria esistenza il fattore,sicuro che non sarebbe andato all'inferno, commise tanti peccati che, quando morì, non andò in Paradiso. Rimasto sulla terra, colse una zucca e vi intagliò un volto,inseritavi una candela, ne fece una lanterna. Cominciò da quel momento a peregrinare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack, va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.

Un'altra leggenda narra che Jack fosse una persona che beveva sempre, un giorno al bar incontra il diavolo che ad un certo punto si trasforma in una moneta, allora lui la prende; poco tempo dopo muore. Va in paradiso, ma viene cacciato, va all'inferno e viene cacciato per aver preso la moneta e allora prende una rapa, gli fa gli occhi e la bocca e all'interno ci mette dei carboni ardenti e così va in giro da solo illuminandosi la strada. La rapa fu poi cambiata e al suo posto misero la zucca.
leggenda
Un'altra versione ricollega la storia della moneta al primo Jack che avrebbe posto la moneta (sapendo che era il diavolo) nel portamonete assieme ad una croce d'argento, impedendogli di ritrasformarsi. Tale tradizione riferisce che Jack, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio ricordandogli il patto e ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'inferno) che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con se.

 La Parola ci dice:

 "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai sdegnata la conoscenza, anch'io sdegnerò d'averti per sacerdote; giacché tu hai dimenticata la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figliuoli"(Osea 4:6).

Il mondo ama ciò che è suo ma noi non apparteniamo più al mondo!
Attenti dunque e … alla larga dalle contaminazioni dalle quali siamo chiamati a purificarci (ved. II Corinzi 7:1) restando nella purezza e santità.

Halloween
zucche
La parola "halloween" arriva da "All Hallow’s Eve", traduzione: vigilia d’Ognissanti. E siamo tentati d'associare questa usanza alla tradizione cristiana. In realtà le origini di Halloween sono completamente pagane e non hanno nessun rapporto con questa tradizione religiosa.
Quello che realmente questa parola significa è "sia satana riverito o innalzato". Il 31 ottobre per i chiaroveggenti e i visionari è il momento più occupato dell’anno.
Ai nostri giorni, sappiamo che i satanisti praticano dei sacrifici umani durante questa notte, negli Stati Uniti, in Australia e in Francia. Ogni anno si incrementa il satanismo dentro questa celebrazione. In Inghilterra si realizzano sacrifici in onore al dio della morte, eleggono la regina delle streghe nella chiesa dellamagia nera. L’eletta ottiene la fama, la fortuna e poteri psichici per fare malvagità.

Lo stesso Antón Lavey, autore della "Bibbia satanica" e alto sacerdote della chiesa di satana dice che ci sono tre giorni sommamente importanti per ogni satanista: i loro compleanni,il 30 aprile e il giorno più importante di tutti: HALLOWEEN. La chiesa satanica assume come sua questa festa.


Dal 5 settembre fino al 9 novembre la chiesa satanica compie le seguenti celebrazioni che si mescolano e applicano ai festeggiamenti di halloween e giorno dei morti.
Digiunano per cercare la volontà di satana.

Scelta dei sacerdoti confessori per gli iscritti nel libro del "capro maschio".

Rituale per maledire il corpo di Cristo.

Riunione per preparare il giorno del Samhain.

Riflessioni, disciplina, digiuni e mantre.

Riti tradizionali.

Confessione dei peccati contro satana.

Benedicono a coloro che si sono integrati nei gruppi satanici..

Ordinano ai ministri del rock, musicisti, manager, promotori, ecc.

Riti battesimali, maledicono qualsiasi contatto che hanno avuto con qualsiasi cristiano, dopo si battezzano con acqua di fogna, sangue di bambini e di adulti sacrificati. 

Ottobre 31: Iscrizione nel libro del capro maschio, inizia per loro l’anno satanico, si invoca il potere totale di Belzebù, Nostradamus e altri demoni.

Novembre 01: Si sigilla ai satanismi, agli spiriti dei morti per portarli al purgatorio. Cioè che diano offerte, altari e ricordi ai morti affinché siano altari per l’invocazione ai demoni.

Novembre 02 al 09 Settimana delle nozze di satana
Attualmente la celebrazione di Halloween è l’ultimo dei rituali, che si realizzano per sei settimane consecutive.
  
Nella prima settimana, si riuniscono le streghe cantando "666", fino a quando ogni partecipante possa vedere il volto stesso di satana. 
Nella seconda settimana, sacrificando un animale piccolo possibilmente un uccello o un gatto. 
Nella terza un animale grande, come un cane o un agnello viene offerto al sacrificio. 
Nella quarta settimana si deve sacrificare un capro con le corna il più grande che essi possano trovare. Dopo averlo sacrificato, la testa si deve porla in alto, come simbolo della perfezione di satana. 
La quinta settimana, sacrificano a un bambino piccolo o un adolescente, la vittima è regolarmente offerta da una donna del gruppo, perché in questo modo la morte di suo figlio non sarà pubblicata. 
Se il bambino non nasce a tempo, lo fanno per cesareo. Se non ci sono bambini dentro il gruppo rubano uno o lo comprano al mercato nero. 
La polizia stessa riporta un’incremento dei bambini scomparsi in questo periodo. 
Questo rituale è una blasfemia perché l’infante lo offrono come il bambino Gesù; dopo la morte del bambino i satanismi mangiano i pezzi del cuore e bevono un poco del suo sangue.  
La notte di Halloween è la sesta settimana di queste feste, nella quale è abitudine sacrificare ad una persona adulta, specialmente alla madre del bambino, sacrificato la settimana prima. 
In quella notte comunicano con gli spiriti di persone morte. Terminando il rituale di questa notte i membri hanno l’abitudine di rimanere nei cimiteri fino alla mattina seguente e si confondono con le persone che vanno la mattina del 1° novembre 
Giorno dei morti, come entrò questa festa nella religione
 Quando Costantino si convertì in imperatore romano, dettò una legge che dichiarava il cristianesimo come la religione di stato. Costantino costrinse come imperatore che ognuno diventasse cristiano o avrebbe affrontato la pena di morte. Le chiese furono inondate dai pagani non convertiti, erano pagani forzati a integrarsi nella chiesa per non morire sfidando l'imperatore.
I
  recenti aggiunti portarono tutte le loro pratiche e idee pagane alla chiesa includendo "il festival de Samhain" e pretesero che questo festival continuasse ad essere parte della loro vita.
Visto che la chiesa non riuscì nell’intento di eliminare le pratiche pagane della gente, decise di "santificare" alcune di esse, specialmente il rituale del 31 ottobre.
Nell'834 d.C., il Papa Gregorio IV istituì il giorno 1° novembre chiamandolo "giorno di tutti i santi" giorno per essere celebrato dalla chiesa il (All Hallows Day), invece del giorno delle streghe come una festa cristiana, sperando di eliminare il Samhai, la qual cosa non avvenne.
Questo giorno celebra tutti i martiri e santi della chiesa cattolica e il 31 ottobre si convertì nella sua vigilia. Ora la gente poteva avere il suo festival il 31 ottobre, perché era un giorno "santo".
La cultura popolare chiamò la celebrazione "All Hallomas" e con l’andare del tempo il 1° novembre lo si conobbe come "All Hallomas Eve", evoluzionando poco a poco come "All Hallow’s Eve", "All Hallowec Eve", "All Hallow E’en" (evening) e finalmente Halloween.
Però nulla cambiò, l’osservanza pagana continuò il 31 ottobre e il giorno della festa "cristiano" fu osservato il 1° novembre.
La Bibbia afferma che nella tomba sta solo la polvere, però lo spirito della persona torna a Dio e non ritornerà sino al giorno del giudizio finale.

Ma che male fa festeggiare?


A). Che cosa c’è di male? La risposta è che questa festa non è qualcosa di culturale, ma un problema spirituale. Alcuni principi per la pratica del cristiano:

1). Glorifica Dio?
1° Corin. 10:31 "Sia dunque che mangiate, sia che viviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio". I poster comprati o donati ai bambini con streghe sopra la scopa passando di fronte ad una luna, mostrano a questi esseri in cammino ad un culto speciale a satana.
Le teste tagliate con il viso di una persona, stanno in relazione con le maschere di morte utilizzate dai druidi durante il Samhain.
Tutto il concetto dietro il giorno delle streghe sta in relazione con le tenebre , la morte, il timore, l’inganno, i riti pagani e il satanismo. (Giov. 10:10 "Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza".)

2). Non essere di ostacolo agli altri
- Romani 14:19-21 "Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione,. Non distruggere per un cibo l’opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma è male quando uno mangia dando occasione di peccato. È bene non mangiare carne, né bere vino, né far nulla che possa essere occasione di caduta al fratello".

3). Essere imitatori di Cristo - Efes. 5:1 "Siate dunque imitatori di Dio perché siete figli da lui amati".

4). Mi edifica? 1° Pietro 2:5, 9 "anche voi come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo , per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo… ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa".

5). Appartarsi dall’immondo - Dio parla molto chiaramente che le cose del diavolo e quelle che sono di Dio non hanno nulla in comune e non si possono fare insieme. 2° Corin. 6:14-17 "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? E qual accordo tra Cristo e Beliar? (un dio pagano adorato in questa epoca)? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: "Abiterò e cammineròin mezzo a loro. Sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo". "Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’impuro; e io vi accoglierò".

B). Che cosa c’è di buono?
1). Glorifica a Satana
(Sacrifici nella notte di Halloween). Non vogliamo che i nostri figli glorifichino la morte e ogni simbolo satanico, e incosciamente comunichino con gli spiriti Lev. 20:6 "Se qualche persona si rivolge agli spiriti e agli indovini per prostituirsi andando dietro a loro, io volgerò la mia faccia contro quella persona, e la toglierò via dal mezzo del suo popolo".

2). Può essere occasione di caduta per altri

 
3). Invoca a Satana. Basti vedere la simbologia usata in questa festa:

 
    * Lampade dentro le teste: rappresentano immagini demoniache.

    * Mezza Luna: rappresenta la magia.

    * Zucche e Mele
: per avere fortuna. Una versione vecchia dell’enciclopedia World Book dice: L’apparente innocuità della lanterna di zucca illuminata è un simbolo antico di un’anima maledetta".



  • Lampade dentro le teste: rappresentano immagini demoniache.
  • Mezza Luna: rappresenta la magia.
  • Zucche e Mele: per avere fortuna. Una versione vecchia dell’enciclopedia World Book dice: L’apparente innocuità della lanterna di zucca illuminata è un simbolo antico di un’anima maledetta".
  • Pipistrelli e civette: Associate alla credenza di comunicazione con i morti.
  • Fantasmi e folletti: Messaggeri privilegiati "speciali" per transitare tra i pagani.
  • Gatto nero: Reincarnazione dei morti malvagi.
  • Pentagramma con un cerchio: Simbolo di protezione.
  • Scope: Esercitano l’energia liberata.   
  • Scheletri: abbondano tra la notte e le tenebre di Halloween.      
4). Svia i pensieri dalle cose pure - Filip. 4:8 "Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui vi è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri".
 
5). È un rischio per i bambini sia fisicamente che spiritualmente. Quando vediamo i nostri figli fare del trick ou treat e chiedere le caramelle di casa in casa, tutto ciò pare inoffensivo e divertente, ma non stiamo associandoli, senza essere coscienti, a un oscuro rituale?
Il 31 ottobre Halloween è un giorno di festa e se gli togliamo la maschera troviamo cose difficili da credere in quanto ad un divertimento sano. Questo è quel che vuol far credere, visto che è il padre della menzogna e vuole ingannare la gente.
In 2° Corin. 11:14 "Non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce".
Il frutto di tutto questo, man mano lo stiamo raccogliendo e lo si vede riflesso nel comportamento di alcuni adolescenti che hanno commesso crimini in connessione con il satanismo.
 
AVVERTENZE SCRITTURALI
"Non dare posto al diavolo" Efes. 4:27 "e non fate posto al diavolo". 1° Corinzi 10:20;.

    * Essere vigilanti - 1° Pietro 5:8 "Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare".

    * Non essere ignoranti delle sue macchinazioni - Il peggior nemico dell’uomo è l’ignoranza e satana vuole che ignoriamo le sue macchinazioni, e queste si possono vincere per mezzo della conoscenza, per questa ragione è buono che il credente e non solo, sappia cosa c’è dietro questa celebrazione.
      In Osea 4:6 "Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza"; 2° Corin. 2:11 "affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo i suoi disegni"; Giac. 4:7 "Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi"; Efes. 6:11 "Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi contro le insidie del diavolo", 2 Tim. 2:26 "in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà";

    * Occultismo è abominazione davanti a Dio - 
Deut.18:9-12 "Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio a sua figlia per il fuoco, né che esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né che consulta gli spiriti, né che dice la fortuna, né negromante, perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te"; Esodo 2:18 " Non lascerai vivere la strega".
      L’apostolo Paolo scrisse: Galati 5:19-21 "Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazioni, impurità, dissolutezza, idolatra, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, orge e altri simili cose; circa le quali come vi ho già detto, vi preavviso: chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio".
      Dio è chiaro in questo, nessuno che pratichi questo tipo di cose potrà entrare nella sua presenza.

    * Astenersi da ogni specie di male - 1° Tess. 5:22 "astenetevi da ogni specie di male".

 
    * Non apprendere i costumi dei pagani - Geremia 10:2-3 "Così parla il SIGNORE: "Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni quelle che non hanno paura. Infatti i costumi dei popoli sono vanità".

 
    * Gettare le opere delle tenebre Romani 13:12 "La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce".

 
    * Non siamo delle tenebre 1° Tess. 5:5 "perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre"; Efes. 5:8 "perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Comportatevi come figli di luce".

 
QUELLO CHE DEVE FARE UN CRISTIANO


    * Proverbi 16:6 "…con il timore del SIGNORE si evita il male".

 
    * Fate sapere con anticipazione ai vostri vicini che non partecipate a questa festa (2° Tim. 4:2) "predica la parola,insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza".

  *Non rigettare a coloro che non hanno acquisito tale convinzione  (Rom. 14:1-6)"Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli. Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l’altro che è debole, mangia legumi. Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto. Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi. Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio".

   * Non partecipare in nessun modo - Non dare dolci insieme con un evangelino per "testimoniare" quando vengono in casa. 


CONCLUSIONE

 
Ora che siamo informati della realtà di Halloween, vi voglio incoraggiare a non mascherare i vostri figli per questa occasione e di far pressione affinché questa pratica possa cessare nelle nostre scuole.

 
 
"Non partecipate alle opere delle tenebre; piuttosto denunciatele" 
(Efes. 5:11) 


Liberamente adattato da internet
  • Blogger Commenti
  • Facebook Commenti

0 comments:

Posta un commento

Tutti i commenti non inerenti verranno cestinati

Item Reviewed: Inganni satanici: Halloween 9 out of 10 based on 10 ratings. 9 user reviews.