"Or, fratelli, non vogliamo che
siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinché non siate
contristati come gli altri che non hanno speranza. Poiché, se crediamo
che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati,
Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui. Poiché questo vi
diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti
fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono
addormentati; perché il Signore stesso, con potente grido, con voce
d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in
Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti,
verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore
nell'aria; e così saremo sempre col Signore. Consolatevi dunque gli uni
gli altri con queste parole".....
"Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro; poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre; non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. Poiché quelli che dormono, dormono di notte; e quelli che s'inebriano, s'inebriano di notte; ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. Poiché Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificatevi l'un l'altro, come d'altronde già fate".(I Tess.4:13-18; 5:1-11)
Gesù ha fatto delle promesse molto chiare, una di queste riguarda il Suo secondo ritorno visibile: "Il
vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche
in me! Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve
l'avrei detto; io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e
v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di me,
affinché dove son io, siate anche voi;" Giov.14:1-3;
Gli uomini sono pronti a credere ad
alcune delle parole di Gesù, ma non a tutte, infatti, il ritorno del
Signore, è un argomento che suscita diverse reazioni: gli increduli,
ridono e scherniscono coloro che ci credono … però nello stesso tempo
leggono rapiti e affascinati, notizie di strane apparizioni, di misteri,
ecc… e sono disposti a credere alle più assurde teorie
fantascientifiche.
I credenti invece, si dividono in
diverse categorie: quelli che spiritualizzano tutto, perciò affermano
che il ritorno di Cristo in realtà è solo un evento spirituale e
soggettivo, non un fatto visibile e reale, altri ne discutono, di tanto
in tanto toccano l'argomento, ne parlano … ma poiché la Bibbia afferma
che non possiamo saperne né il giorno né l'ora,
quasi se ne stanno dimenticando, altri invece imbastiscono teorie e
calcoli, e strumentalizzando la Parola profetica, non smettono mai di
fare pronostici, ma noi personalmente, in che condizione ci troviamo
oggi di fronte a questa promessa, cosa ne facciamo e quale effetto
produce sul nostro cammino spirituale e su tutta la nostra vita?
Una Parola di conoscenza...
Per gli increduli, gli scettici e i materialisti
Giov.5:25-29 "In verità, in verità io vi dico: L'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figliuol di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno. Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figliuolo d'aver vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figliuol dell'uomo. Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nei sepolcri, udranno la sua voce e ne verranno fuori: quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudicio".
II Pietro 1:20-21 "sapendo prima
di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura procede da vedute
particolari; poiché non è dalla volontà dell'uomo che venne mai alcuna
profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti
dallo Spirito Santo".
Molte persone, apparentemente vivono
senza preoccuparsi di tutto ciò che accadrà dopo la morte, pensano che
non sia importante, altri non si fidano della Bibbia perché dicono che
in fondo è stata scritta da uomini, ma la Parola di Dio resta l'unica fonte vera e attendibile.
- Per coloro che cercano, ma sono stati ingannati
Isaia 8:19-20 "Se vi
si dice: ' Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini,
quelli che susurranno e bisbigliano ', rispondete: ' Un popolo non
dev'egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti a pro de'
vivi? ' Alla legge! alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non
vi sarà per lui alcuna aurora!"
Vi sono persone che desiderano conoscere il proprio futuro, il mistero della vita e della morte, ma per soddisfare il loro bisogno non si rivolgono alla Parola di Dio,
perché pensano, o gli hanno "suggerito" che è piena d'incomprensibili
misteri, celati ai più e riservati solo a pochi eletti illuminati, e
così trovano più facile e meno impegnativo (credono loro) rivolgersi a
maghi, indovini, cartomanti, medium ecc …, senza sapere che, oltre a
spendere un sacco di danaro inutilmente, resteranno senza speranza,
rischiando di cadere nella trappola mortale del maligno, e tutta la
conoscenza che potranno ricevere in realtà sarà solo illusione, perché
solo Dio conosce il futuro, e solo Lui può, e vuole rivelarci quello che
c'è necessario.
Dio non vuole lasciarci
nell'ignoranza per quanto riguarda ciò che accadrà sulla scena mondiale
nel futuro, ma soprattutto per quanto riguarda il nostro personale
futuro, prima e dopo la morte in relazione al destino eterno dell'uomo.
- Per i credenti
Le parole di Paolo però si rivolgono
anche, e forse in modo particolare, ai credenti, che purtroppo spesso
languono e soffrono spiritualmente proprio per la mancanza di una
giusta, corretta e sobria visione profetica, "Il mio popolo muore per mancanza di conoscenza" dice il Signore.
Credenti che vivono e vagano nella via
della fede senza una meta precisa e nessun indirizzo spirituale, eppure
Pietro afferma che: "Abbiamo pure la parola profetica, più ferma,
alla quale fate bene di prestare attenzione, come una lampada splendente
in luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga
nei vostri cuori". II Pietro 1:19.
Una parola di speranza...
Ebrei 9:27-28 "E come è stabilito
che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio,
così anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola, per portare
i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza peccato, a quelli
che l'aspettano per la loro salvezza".
Romani 8:20-24 "perché la
creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma
a cagion di colui che ve l'ha sottoposta, non senza speranza però che
la creazione stessa sarà anch'ella liberata dalla servitù della
corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figliuoli di Dio.
Poiché sappiamo che fino ad ora tutta la creazione geme insieme ed è in
travaglio; non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello
Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando
l'adozione, la redenzione del nostro corpo. Poiché noi siamo stati
salvati in isperanza. Or la speranza di quel che si vede, non è
speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe egli
ancora?".
Coloro che credono in Cristo, vale a dire tutti coloro che si sono pentiti, ravveduti dei propri peccati, e che per grazia sono stati salvati perdonati e rigenerati a nuova vita mediante lo Spirito Santo, ricevono anche una buona speranza, sanno che in ogni momento difficile, nelle malattie, nelle prove, nelle sofferenze, nelle scelte della vita, non saranno mai soli.
Gesù ha promesso di essere sempre con
noi, ha mandato lo Spirito Santo, ed è proprio lo Spirito Santo che ci
porta a sperare ben oltre a quello che è il semplice confidare nella
provvidenza divina per questa vita, la nostra speranza va oltre la
morte.
Forse non riceveremo una guarigione,
forse sarà proprio una malattia per la quale abbiamo chiesto guarigione
che in realtà metterà fine ai nostri giorni, ma la nostra speranza non è nella guarigione, ma nella risurrezione, che è molto di più. Per molti la morte è la fine di ogni cosa, per noi è l'inizio della vera vita, potremmo perdere tutto su questa terra, ma abbiamo un tesoro lassù nei cieli, custodito dal Signore.
II Cor.4:16-18 "Perciò noi non
veniamo meno nell'animo; ma quantunque il nostro uomo esterno si
disfaccia, pure il nostro uomo interno si rinnova di giorno in giorno.
Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più
grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo
intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono;
poiché le cose che si vedono son solo per un tempo, ma quelle che non si
vedono sono eterne".
Una parola di consolazione: il Signore stesso promette che....
Siamo veramente preziosi per il Signore,
per tanto Gesù non manderà un delegato, un sostituto, ma verrà Lui
personalmente a prenderci.
- Il termine delle sofferenze
II Cor.5:1-9 "Noi sappiamo infatti
che se questa tenda ch'è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi
abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna
nei cieli. Poiché in questa tenda noi gemiamo, bramando di esser
sopravvestiti della nostra abitazione che è celeste, se pur sarem
trovati vestiti e non ignudi. Poiché noi che stiamo in questa tenda,
gemiamo, aggravati; e perciò desideriamo non già d'esser spogliati, ma
d'esser sopravvestiti, onde ciò che è mortale sia assorbito dalla vita.
Or Colui che ci ha formati per questo stesso è Dio, il quale ci ha dato
la caparra dello Spirito. Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia, e
sappiamo che mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore
(poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di
fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d'abitare col
Signore".
- Trasformati e resi perfetti
- "I tuoi occhi vedranno il re nel suo splendore …"
- " … Saremo sempre con il Signore"
Il vero desiderio dei credenti deve
essere questo, non i doni, ma il donatore, non le benedizioni, ma colui
che benedice, e quel giorno avremo "guadagnato Cristo" per sempre, i problemi, le debolezze, non potranno più separarci dalla presenza reale e personale del Signore.
Consideriamo attentamente queste cose,
lasciamo che lo Spirito Santo ci faccia abitare nei luoghi celesti in
Cristo, ricerchiamo le cose di lassù, allora anche noi potremo affermare
con Paolo: "Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito,
che siamo figliuoli di Dio; e se siamo figliuoli, siamo anche eredi;
eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché
siamo anche glorificati con lui. Perché io stimo che le sofferenze del
tempo presente non siano punto da paragonare con la gloria che ha da
essere manifestata a nostro riguardo" Rom.8:16.
Una parola d'esortazione, d'avvertimento e di giudizio...
a) Per la vera Chiesa
La dottrina del ritorno del Signore era fondamentale per i primi credenti, I Tess. 1:9"perché eglino stessi raccontano di noi quale sia stata la nostra venuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire all'Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo".
Il che non significa che facciamo del ritorno del Signore un motivo di speculazione dottrinale: prima, in mezzo, o dopo la grande tribolazione?
Personalmente credo dopo. Gesù ritornerà per liberarci dall'ira a venire finale, I Tess.1:10 "il quale Egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall'ira a venire".
Ma del resto, non perdiamo tempo in
inutili e sterili discussioni, usiamola per consolarci gli uni gli
altri, non per dividerci, una comunità si divise per la diversa veduta
sulla posizione di Gesù alla destra del Padre, chi diceva in piedi, chi
seduto, tutt'e due avevano ragione. Consideriamo piuttosto che
nell'attesa del ritorno del Signore la chiesa ha delle precise
responsabilità:
- Discernimento
- Vegliare, camminare nell'amore e nella sobrietà
Romani
13: 10-14 "L'amore non fa male alcuno al prossimo; l'amore, quindi, è
l'adempimento della legge. E questo tanto più dovete fare, conoscendo il
tempo nel quale siamo; poiché è ora ormai che vi svegliate dal sonno;
perché la salvezza ci è adesso più vicina di quando credemmo. La notte è
avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle
tenebre, e indossiamo le armi della luce. Camminiamo onestamente, come
di giorno; non in gozzoviglie ed ebbrezze; non in lussuria e lascivie;
non in contese ed invidie; ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo, e non
abbiate cura della carne per soddisfarne le concupiscenze".
- La santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore
I Tess.5:23-24 "Or l'Iddio della
pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere vostro,
lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la
venuta del Signor nostro Gesù Cristo. Fedele è Colui che vi chiama, ed
Egli farà anche questo".
- Fedeltà, impegno e consacrazione
Ecclesiaste 9:10 "Tutto quello che
la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel
soggiorno de' morti dove vai, non v'è più né lavoro, né pensiero, né
scienza, né sapienza".
Nel servire, il Signore, i fratelli,
nella preghiera, nell'essere testimoni, nel predicare con zelo
l'evangelo, fedeltà nelle piccole cose, perché dovremo rendere conto al
Signore di tutto ciò che avremo fatto: II Cor. 5:9-10 "Ed è perciò
che ci studiamo d'essergli grati, sia che abitiamo nel corpo, sia che
ne partiamo. Poiché dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di
Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte
quand'era nel corpo, secondo quel che avrà operato, o bene, o male".
- Pazienza
Giacomo 5:7-8. "Siate dunque
pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Ecco, l'agricoltore
aspetta il prezioso frutto della terra pazientando, finché esso abbia
ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. Siate anche voi
pazienti; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è
vicina".
Non sappiamo ne l'ora, ne il giorno, ma
sappiamo di certo che verrà, per tanto siamo pazienti nelle prove, nelle
sofferenze, sapendo che la nostra redenzione è vicina.
Chiediamoci come stiamo spendendo il tempo che Dio ci ha concesso
Chiediamoci come stiamo spendendo il tempo che Dio ci ha concesso
Quali sono i nostri interessi, le nostre aspirazioni, in quale condizione è il nostro cuore? Pieno di amarezza, di rancore, di risentimenti, di malumore? In quali attività siamo impegnati, in quali pensieri siamo coinvolti, come ci troverà il Signore quando ritornerà? Sei pronto?
Molti predicano come se alcuni credenti
non saranno rapiti, io non la penso così, o siamo credenti e per tanto
saremo rapiti, o lo siamo solo di nome, e resteremo, o siamo sposa o non
lo siamo, ma se siamo credenti il Signore non permetterà che saremo
giudicati con il mondo … meno male … bella notizia! Attenzione perché
l'apostolo Paolo dice: "Se esaminassimo noi stessi non saremmo
giudicati, ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore
affinché non siamo condannati con il mondo", significa
disciplina, verga, correzione fino a quando non avremo capito la lezione
e giudicato noi stessi: la nostra infedeltà, la nostra superficialità,
il nostro peccato, la nostra pigrizia e la poca stima che facciamo della
grazia di Dio.
b) Per i credenti nominali, gli ipocriti e gli addormentati
b) Per i credenti nominali, gli ipocriti e gli addormentati
Non tutti coloro che si definiscono credenti saranno rapiti, ricordiamoci della parabola delle dieci vergini. Vi sono persone che intellettualmente conoscono tanta dottrina, altre che sono molto religiose, e usano la loro religiosità come un mantello per coprire la loro incredulità e la loro mancanza di vera fede, possiamo conoscere tutta la Bibbia a memoria, discutere tesi teologiche, appartenere a grandi e potenti chiese, grandi e famose denominazioni, ma in realtà saranno rapiti solo coloro che appartengono a Cristo, in altre parole quelle persone che compunte dallo Spirito Santo, hanno creduto alla Parola di Dio, si sono umiliate, pentite e ravvedute sinceramente dei loro peccati, hanno riconosciuto Gesù come Signore e Salvatore e oggi ubbidiscono alla Parola di Dio, camminano nella santità, nella pienezza e nella potenza dello Spirito Santo, cioè hanno la lampada e l'olio. Ricordati: "Il Signore conosce quelli che sono suoi, e ritraggasi dall'iniquità chiunque nomina il nome del Signore".
- Per coloro che si stanno trastullando con la loro religiosità, si vantano della loro fede, della loro devozione, si definiscono cristiani, ma non hanno lo Spirito di Cristo, non camminano per lo Spirito, e non compiono quelle opere di fede che Dio ha preparato per i suoi, il Signore dice: " Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto" …"Non tutti coloro che dicono Signore, Signore entreranno nel regno dei cieli, ma solo chi ha fatto la volontà...".
- Per coloro che frequentano le chiese, ascoltano, ma poi escono e tornano ad amare il mondo il Signore dice: "Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amor del Padre non è in lui".
- Per coloro che sono soddisfati di se stessi, della propria condizione e dicono: "posso ritenermi soddisfatto, una bella famiglia, casa, lavoro, una buona reputazione, un futuro discreto, certo non ho molto tempo per il Signore, ma non sono poi così cattivo, vado in chiesa, ascolto la predica, leggo la Bibbia, prego … è vero non sempre … ma Dio è buono, Lui capisce, Lui conosce il cuore …" Già, è proprio così Lui il Signore conosce il cuore e a queste persone dice: "Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca."(Apocalisse 3:14-20).
c) Per gli increduli che non ubbidiscono all'Evangelo
La Scrittura afferma che: "Poiché è giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? E se il giusto è appena salvato, dove comparirà l'empio e il peccatore? che il giudizio ha da cominciare dalla casa di Dio … cosa ne sarà degli altri" I Pietro 4:17-18
Ai peccatori increduli e schernitori il Signore dice:
" sapendo questo, prima di tutto:
che negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i
quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov'è la
promessa della sua venuta? perché dal giorno in cui i padri si sono
addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal
principio della creazione. Poiché costoro dimenticano questo
volontariamente: che ab antico, per effetto della parola di Dio,
esistettero de' cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in
mezzo all'acqua; per i quali mezzi il mondo d'allora, sommerso
dall'acqua, perì; mentre i cieli d'adesso e la terra, per la medesima
Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del
giudizio e della distruzione degli uomini empi. Ma voi, diletti, non
dimenticate quest'unica cosa, che per il Signore, un giorno è come mille
anni, e mille anni son come un giorno. Il Signore non ritarda
l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma
egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che
tutti giungano a ravvedersi. Ma il giorno del Signore verrà come un
ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati
si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse".
Come ai tempi di Noè le persone
scherzavano, volevano solo divertirsi, mangiavano e bevevano ecc..,
senza ascoltare gli avvertimenti di Noè, ma improvvisamente arrivò il
diluvio e tutti morirono.
Il ritorno del Signore, alla fine della tribolazione, per rapire la Chiesa, darà inizio al "giorno del Signore",
cioè ai suoi giudizi giusti ed irrevocabili, dopo che la malvagità avrà
raggiunto il suo culmine e l'anticristo avrà manifestato tutto il suo
potere diabolico ingannando e tormentando gli uomini.
Gli increduli non scamperanno alla prova che si abbatterà su tutta la terra, non per puntiglio di Dio, ma perché non hanno aperto il loro cuore alla verità. Poi
verrà la fine, i libri saranno aperti e coloro che non furono trovati
scritti nel libro della vita dell'Agnello, saranno gettati nello stagno
di fuoco che è la morte seconda … mito o realtà? Al tuo posto non
scherzerei troppo, ma comincerei seriamente a riflettere: cosa sarà di
me dopo la morte? E se veramente il Signore torna adesso, resterò o mi
porterà con Lui? Pensaci!!
E' un invito a decidere, quanto tempo pensi di avere ancora a disposizione? Dio
sta portando pazienza perché vuole che tutti gli uomini siano salvati.
Ricordati che in paradiso come all'inferno ci saranno solo dei
volontari, persone che con le loro scelte avranno determinato la loro
destinazione finale.
Conclusione
Non importa quello che tu pensi, che vuoi, oppure che ti fa comodo credere o che ti hanno raccontato, questa è la realtà: il
Signore ritorna, e viene improvvisamente come un lampo, il tempo di un
battito di ciglia, non ci sarà tempo per decidere, per recriminare, per
fare quello che manca, per dire quello che non abbiamo detto, per
chiedere perdono …
Chiesa risvegliati! Rivestiti
delle tue vesti più splendenti, cammina nella santità, nella dignità,
nell'amore, nella verità, mantieni alto lo stendardo che Dio ha spiegato
sopra di te, che è: amore.
Ai religiosi ipocriti il Signore dice: "Stracciatevi il cuore e non le vesti" umiliatevi, pentitevi sinceramente.
Ai credenti tiepidi il Signore dice: "Tornate a me ed Io tornerò a voi ", c'è ancora una possibilità per coloro che vogliono ascoltare la Sua voce: "Tutti
quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e
ravvediti. Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed
apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco".
Ai peccatori increduli il Signore lancia un avvertimento ed un appello: "Ecco
ei viene, dice l'Eterno degli eserciti; e chi potrà sostenere il giorno
della sua venuta? Chi potrà rimanere in piè quand'egli apparirà?
Poich'egli è come un fuoco d'affinatore, come la potassa dei lavatori di
panni… Poiché, ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti
i superbi e chiunque opera empiamente saranno come stoppia; e il giorno
che viene li divamperà, dice l'Eterno degli eserciti, e non lascerà
loro né radice né ramo", ma dice anche: "se con la bocca
avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio
l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede
per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser
salvati. Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui,
non sarà svergognato. poiché chiunque avrà invocato il nome del
Signore, sarà salvato".
"Poiché
un giorno ne’ tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei
piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare
nelle tende degli empi. Perché l’Eterno Iddio è sole e scudo; l’Eterno
darà grazia e gloria. Egli non ricuserà alcun bene a quelli che
camminano nella integrità. "
(Salmo (4:10,11)
Liberamente adattato da internet
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