La Verità Su Giuda - Traditore di Cristo | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

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giovedì 29 marzo 2012
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La Verità Su Giuda - Traditore di Cristo

giuda
Purtroppo, anche oggi ci sono  troppi Giuda Iscariota, che per la mercede di un qualche vantaggio temporale vendono la verità, tradiscono il prossimo con il bacio dell'adulazione, e così alla fine si impiccano al laccio della dannazione eterna!
"…Giuda Iscariota, che divenne traditore." ( Luca 6:16)
 
Giuda era uno dei discepoli che Gesù Cristo aveva scelto accuratamente: un predicatore dell’evangelo, un guaritore degli ammalati, un compagno di viaggio di Gesù. C’era tale fiducia in lui da essere nominato tesoriere del gruppo evangelistico degli apostoli. Era stato eletto a quella carica – Gesù personalmente scelse Giuda per quel compito.
Secondo Agostino (uno dei padri della chiesa – NdT), la tradizione afferma: “Gesù aveva spesso liberato Giuda dalla morte, aveva guarito suo padre dalla paralisi e curato sua madre dalla lebbra; dopo Pietro era il più onorato tra tutti gli apostoli”.
Ma noi conosciamo alcuni fatti certi su Giuda: Gesù ha lavato i suoi piedi, gli ha lasciato intingere il suo pane nella Propria coppa, lo aveva nominato Suo tesoriere. Ebbene, questo era proprio l’uomo che avrebbe tradito Gesù nel giardino di Ghetsemani – con un bacio di morte!
Giuda guidò la folla selvaggia dei giudei nel giardino, dove egli identificò Cristo con un bacio. Dopo il bacio, Gesù guardò Giuda negli occhi e disse: “Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?” (Luca 22:48).
Egli stava dicendo: “È proprio così che tu mi stai tradendo, Giuda – con un bacio, un segno d’amore?”
Mi domando cosa fosse passato nella mente di Giuda, non appena la scena gli si rivelò.
La folla cadde all’indietro nel momento che Gesù disse il proprio nome. Subito dopo si rialzarono pieni di rabbia demoniaca, agitando spade e bastoni – e legarono Cristo, trascinandoLo verso la casa di Anna, il sommo sacerdote. I primi scrittori della chiesa descrissero la scena in questo modo:
“Alcuni di loro Lo afferravano per i vestimenti, altri per i capelli della Sua testa; altri ancora lo tiravano per la barba. Taluni lo colpivano con pugni rabbiosi, essendo in collera, perché con una sola parola li aveva scagliati a terra, di conseguenza essi lo buttarono al suolo, ed ignobilmente lo calpestarono sotto i loro piedi luridi … Come un leone ruggente trascina sul terreno la propria preda, la squarcia, la strappa, nello stesso modo essi trascinavano Cristo per il cammino, sputandogli, bastonandolo, tirandolo per i capelli…”
Ciò è confermato dalle Scritture: “Grossi tori mi hanno circondato; potenti tori di Basan m'hanno attorniato; aprono la loro gola contro di me, come un leone rapace e ruggente.” ( Salmi 22:12-13).
Il tradimento di Giuda era così scellerato, così diabolico, che uno dei padri della chiesa ebbe a dire: “Sarebbe stato meglio per il mondo, specialmente per i figlioli di Dio, che Giuda fosse stato solo nella sua trasgressione, che non ci fossero state altre persone sleali oltre a lui”. In altre parole: sarebbe stato bene se ci fosse stato solo un Giuda.
Ma la verità è che il mondo è pieno di persone come Giuda! La chiesa ancora è testimone del tradimento di Gesù Cristo, ogni giorno. Lo spirito di Giuda è ancora molto vivo nei cuori di molti ex seguaci di Cristo – addirittura è vivo dentro le stesse mura delle chiese!
Voglio farvi una franca e diretta domanda: Potresti essere un traditore di Cristo e non rendertene conto? Hai venduto Gesù e Lo hai tradito? Traditori sono coloro che una volta erano fedeli a colui che tradiscono. Solo coloro che sono all’interno del gruppo possono essere traditori.
Ci sono due fatti su Giuda, che voglio condividere con voi. Potranno sorprendervi, ma per favore non prendeteli alla leggera. Credo che mi siano stati dati alla Spirito Santo come un avvertimento alle vostre anime!

suicidio
Gesù sarebbe potuto essere catturato senza l’aiuto di Giuda. Aveva insegnato nelle sinagoghe, nelle strade e nelle piazze. Il Suo viso era uno dei più facilmente riconoscibili in tutta Israele e Giuda. Le Scritture dicono che il popolo Lo seguiva persino nei luoghi dove Egli si ritirava a pregare!
Gesù disse alla folla che lo stava prendendo: “Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso” (Matteo 26.55). In altre parole: “Vi sono ben conosciuto – la Mia faccia vi è familiare. Perché mi attaccate come fossi per voi un perfetto estraneo?”
Chiaramente il bacio di Giuda non era necessario per identificare Cristo – perché i nemici di Cristo lo conoscevano molto bene! Il Suo viso era ben fissato nelle loro coscienze. E l’aura della Sua potente presenza era essa stessa sufficiente per identificarLo.
In verità, è chiaro che gli esecutori di questo crimine non avevano bisogno di Giuda. La realtà e che lo disprezzavano. Lo trattarono con sufficienza, usandolo e repentinamente spingendolo da parte. Quando poi subitaneamente si pentì del suo tradimento, scagliando il denaro a terra, gridò: “Ho peccato, tradendo il sangue innocente ” (Matteo 27:4- versione Riveduta), i capi giudei si misero a ridere di lui.
Gli dissero: “Che c'importa? Pensaci tu” (verso 4), volendo significare: “Questo è un tuo problema – pensaci tu. Noi non abbiamo alcun bisogno di te e delle tue lacrime!”
Giuda non era necessario per il supplizio o la crocifissione di Gesù. Infatti non era da quelle parti in nessuno dei due episodi. Mentre Cristo andava alla croce, Giuda era già morto, avendo commesso suicidio entro ventiquattro ore dal suo terribile atto.

“Gesù Cristo non può far niente per te – Egli non riesce a liberare Se stesso! Egli non è un vero Salvatore o un custode delle anime degli uomini. Ha fallito nel custodire Giuda – ha fallito anche nel sorvegliare me, uno dei suoi angeli e tutti gli altri angeli che sono caduti con me. Vi sto per provare che Gesù non ha alcun potere per evitare che qualcuno cada. Egli vi abbandonerà al vostro nemico!”
Giuda fu il sermone illustrato del diavolo su quanto Gesù fosse senza potere alcuno di salvare i perduti – perché non riuscì neanche a salvare il Suo proprio discepolo!
Satana voleva apparire come se egli stesso fosse riuscito a strappare Giuda dalle mani del Maestro. Voleva far sembrare che ha il potere di avvicinarsi a chiunque sia vicino a Gesù e prenderselo a proprio piacere – e Gesù non può far nulla per impedirlo! Vuole mostrare che è capace di penetrare dentro il gregge del Signore come un leone ruggente, prendere tra i suoi denti un agnello, dannandolo e straziandolo, fino a fargli commettere suicidio.
Quando alla fine venne il tempo di spingere Giuda ad uccidersi, Satana voleva urlare la sua dimostrazione a tutto l’inferno, al cielo ed al mondo: “Avete visto come ho ridotto quest’uomo? Guardate, era un discepolo di Gesù. Ma Gesù non è riuscito preservarlo!”
Satana aveva la necessità di Giuda! Voleva usarlo per proclamare la sua demoniaca affermazione a tre regni differenti:

1. Satana voleva fare la sua dichiarazione a tutti i principati e le potestà delle tenebre. Io credo che il diavolo avesse pianificato di usare la caduta di Giuda per giustificare la propria caduta e quella di tutti gli angeli che si erano uniti alla ribellione!
Se il diavolo aveva potuto distruggere un discepolo così vicino a Gesù – uno che aveva sgridato i demoni, guarito gli ammalati, compiuto miracoli e camminato nella piena luce della verità – quindi egli poteva dire ad ogni angelo caduto e ad ogni potenza demoniaca: “Vedete? L’amore di Dio è difettoso. La Sua compassione può fallire! È stato profetizzato molto tempo fa che Giuda sarebbe venuto e Dio non ha fatto nulla per proteggerlo o salvarlo.
“ Dio mi avrebbe potuto scampare – Egli avrebbe potuto preservare tutti noi dall’orgoglio. Ma ora potete chiaramente vedere che Dio ha fallito nel preservare la Sua proprietà!”.

2. Satana voleva anche fare la sua affermazione davanti a tutti i santi angeli. Egli cercò di scagliare dei dardi di dubbio verso il cielo stesso per pervertire gli incontaminati ed incorrotti testimoni nella gloria.
Non pensate neanche per un momento che il diavolo abbia abbandonato il proprio combattimento per abbassare il cielo ed esaltare se stesso come Dio. Egli è l’accusatore non solo dei fratelli, ma di tutta l’opera di Dio – inclusi gli angeli!
Dopo il suicidio di Giuda, Satana urlò a loro nella gloria: “Dio non è riuscito a salvare uno dei Suoi propri discepoli – ed Egli non ha preservato noi, i suoi angeli. Credete forse che riuscirà a preservare voi?”
“Egli ha creato l’uomo ed ora è chiaro che non è riuscito a preservarlo. La sua stessa opera lo ha tradito! Quindi cosa ostacola un’altra ribellione tra di voi?”
Sappiamo che la battaglia sta ancora infuriando e Satana combatte gli eserciti del cielo. Ha combattuto con l’arcangelo Michele, che cercò di portare la Parola di Dio a Daniele. E sicuramente usa ogni bugia e strategia diabolica per cercare di piantare dubbio e ribellione nelle schiere del Signore!

3. Più di tutto, le affermazioni di Satana sono dirette all’umanità – a te ed a me! Il messaggio è stato diretto principalmente al popolo di Dio sulla terra. E lo vuole usare per distruggere qualunque fede!
Il diavolo conosce bene le Scritture – e sa bene che ogni generazione guarda indietro agli avvenimenti passati per avere esempi: “Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva delle epoche” ( 1Corinzi 10:11).
Satana oltre a volere un esempio, voleva un modello da mostrare ad ogni generazione successiva, attraverso il quale aveva dimostrato l’incapacità di Dio nel preservare i suoi figlioli dal fallimento. Il tradimento di Giuda era diretto a scuotere ed indebolire la fede dei figli di Dio nella Sua forza nel salvare e preservare.
Per questo motivo, dice il diavolo, Gesù svelò Giuda come un “diavolo”: “Gesù rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi è un diavolo!” ( Giovanni 6:70). Satana replica: non è forse questa la migliore testimonianza del mio potere! Se Gesù avesse saputo che Giuda aveva un diavolo in sé, perché Egli non mi ha sopraffatto? Perché ha lasciato che Giuda continuasse come un diavolo? Perché non mi ha scacciato fuori da lui?
“Se Dio non ha avuto cura dei Suoi stessi discepoli, come potrebbe avere cura di te?”
Miei cari, il nemico vuole piantare un seme di dubbio nella mente di tutti gli uomini e le donne – e vuole ripetere il proprio messaggio giorno dopo giorno, fino a che Dio lascerà vivere la terra, griderà di generazione in generazione, fino alla fine dei tempi: “Dio non riesce a preservare i Suoi figlioli!”
Immaginate cosa possono aver pensato il Sommo Sacerdote ed il Sinedrio mentre pattuivano il prezzo con Giuda, il miserevole uomo davanti a loro. Vedevano questo diabolico esempio tradire Cristo e cadere in rovina. Si debbono essere detti: “Siamo nel giusto! Gesù non è Dio, o il figlio di Dio. Se lo fosse stato, Egli avrebbe preservato questo Suo discepolo dal cadere”.
Li potete vedere mentre aprono i rotoli della Scrittura, citando: “Il Salmista scrive: “Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchierà né dormirà. Il SIGNORE è colui che ti protegge… Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. Il SIGNORE ti preserverà da ogni male; egli proteggerà l'anima tua.” ( Salmi 121:4-7). Se Gesù fosse Dio, avrebbe adempito a queste Scritture!”
“Ed è anche scritto: “Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore …nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s'accosterà alla tua tenda.” ( Salmi 91:3,10). Gesù non può essere Dio, in quanto ha permesso a Giuda di rimanere in trappola. Il male è accaduto a quest’uomo – ed era uno dei suoi discepoli più fedeli!” Potete anche udire Satana che urla al loro uomo interiore: “Se Gesù è Dio, perché non è riuscito a preservare quest’uomo? Perché Giuda non è stato liberato?”
Alcune settimane fa, durante la nostra preghiera del venerdì, abbiamo udito la testimonianza di una madre e di sua figlia adolescente che erano state attaccate da una banda di teppisti. Questa banda aveva strappato i vestiti della ragazza ed aveva picchiato sua madre. Ma in qualche modo erano riuscite a scappare senza ulteriori danni.
Quando sono venute davanti all’adunanza per testimoniare, la mamma indossava degli occhiali da sole per nascondere gli occhi, resi neri dal pestaggio. Adesso sua figlia sta combattendo con la propria fede. Mi ha detto tra le lacrime: “Guarda le mie labbra – una ragazza me le ha pestate – ed io adesso avrò paura per sempre. Pastore David, mia madre ha servito il Signore così a lungo. Perché Dio ha permesso che accadesse questo a noi? Perché le Sue promesse non hanno avuto effetto? Lui dove era?”
Un paio di mesi addietro, incendi e saccheggi si sono sparsi per Los Angeles. Ma per i primi giorni di questi tumulti, tutti i centri del Teen Challenge (l’organizzazione creata da David Wilkerson – NdT) in quell’area furono risparmiati, incluso un grosso magazzino nel centro della città. Quel magazzino era usato per depositare vestiti ed apparecchiature varie, che venivano venduti a prezzi minimi per aiutare i poveri ed i bisognosi.
Quindi, verso il terzo o quarto giorno di questi disordini, il magazzino fu raso al suolo da un incendio. Quasi 500 metri quadrati di beni e lo stesso magazzino furono distrutti. Niente si salvò!
Alcuni dei giovani convertiti del Teen Challenge mi posero queste domande: “Dove era l’angelo del Signore? Dove era la nostra protezione? Questa era una buona opera nel nome di Dio. Perché Egli ha permesso che fosse distrutta?”.
Sempre di più sentirete parlare a proposito del popolo di Dio che attraversa prove, soffrendo ogni tipo di male. Satana userà tali esempi per cercare di convincervi che Dio non sarà presente ogni volta che avrete bisogno di Lui – che non vi preserverà dai malvagi!
Abbiamo dei grandi esempi di fede che hanno attraversato grandi prove. Secondo la tradizione della chiesa, l’apostolo Paolo fu decapitato. L’epistola agli Ebrei al capitolo 11 fa una lista di eroi della fede che furono arsi sul rogo, scuoiati vivi, bolliti nell’olio – tutto questo perché non vollero rinnegare la loro testimonianza del Signore Gesù Cristo.
Certamente questo mio messaggio non vuole significare di occuparci del perché il popolo di Dio soffre – o perché alcune di esse durano così a lungo quando le Sue promesse sono così potenti. Non conosco la risposta a tutto questo. Ma io so che Paolo ebbe a dire: “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata a nostro riguardo.” ( Romani 8:18).
Nulla è paragonabile alla gloria che avremo! “…se veramente soffriamo con lui (Cristo), per essere anche glorificati con lui.” (Verso 17).
Io so anche che Dio si usa della sofferenza per prepararci. Stiamo per attraversare sofferenze economiche, malattie ed altre prove. Non so perché mia moglie, Gwen, abbia avuto tumori così tante volte, oppure perché le mie figlie Bonnie e Debbie abbiano avuto il cancro. Non capisco tali sofferenze.
Ma io conosco questo: se non sei stato preparato tramite le prove, tu ascolterai il diavolo quando ti sussurrerà: “Dio non è il Guardiano del Suo popolo” – e cercherai una strada comoda per arrivare in cielo! Correrai verso qualche chiesa che predica il messaggio della prosperità, per riempirtene le orecchie. Ma quando il primo problema sorgerà, finirai per gettare via tutta la tua fede – perché non ha risposto ai tuoi più profondi problemi e bisogni!
Cosa c’era dietro la caduta di Giuda? Come ha fatto questo discepolo a diventare un traditore? Questo è importante da sapere – perché ci dà un segnale di allarme per le nostre vite, affinché non inciampiamo e cadiamo anche noi.

L’amore Per Il Denaro Aveva Messo Radici Nel Cuore Di Giuda!
denaro
 “Egli andò a conferire con i capi dei sacerdoti e i capitani sul modo di consegnarlo nelle loro mani. Essi si rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro.” ( Luca 22:4-5).
La parola “pattuirono” qui significa “tirare sul prezzo”. Nel momento che Giuda era seduto davanti a questi empi sacerdoti, non voleva concordare per soli quindici o venti pezzi di argento – ne voleva almeno trenta. Questo era il suo prezzo minimo!
I commentatori biblici cercano di scusare il tradimento di Giuda in parecchi modi. Molti di loro dicono che il denaro non fosse il vero motivo – ma che voleva solo forzare Gesù a organizzare un regno terreno.
Ma la verità è che il denaro ne fu il motivo! Perché altrimenti avrebbe mercanteggiato e discusso un prezzo? Egli avrebbe semplicemente potuto dire: “Guardate, io voglio soltanto forzare Gesù verso tale posizione per fare in modo che Lui dimostri la Sua potenza” – ed avrebbe potuto ottenere qualunque quantità di argento. Ma l’amore per il denaro aveva guidato fuori dal cuore di Giuda tutto l’amore che aveva per Gesù!
In verità, l’amore per il denaro è la radice di tutti questi mali (vedi 1Timoteo 6:10). Esso è la radice delle piante diaboliche nel cuore di un uomo o una donna, per farlo allontanare da tutto l’amore di Cristo. Quando germoglia il bisogno di accumulare denaro, allora spunta il desiderio di contarlo e di essere sicuri che non vada perduto. Subito dopo nasce il bisogno di farlo fruttare.
Può essere che abbiate scelto degli obbiettivi nella vostra vita, per la vostra pensione o per essere finanziariamente al sicuro. Sono certo che anche Giuda avesse obbiettivi finanziari. Ma essi non sono mai soddisfatti, perché l’obbiettivo diventa sempre più grande!
Il diavolo vi dice: “Se vuoi servire il Signore, aspetta finché avrai una certa somma di denaro in banca. Allora sarai libero di servirLo!” Ma dopo che hai accumulato quella cifra, Satana sussurra: “In effetti non è ancora sufficiente, perché i ratei d’interesse stanno scendendo. In realtà ne hai bisogno ancora di più…”, e la cifra da raggiungere prende a salire!
Ma la Bibbia dice: “Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni, di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione. Infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori. Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l'amore, la costanza e la mansuetudine.” ( 1Timoteo 6:9-11).
Se la tua vita è focalizzata ad essere un’esistenza alla continua caccia al denaro, allora tu hai in te lo stesso spirito che Satana aveva messo in Giuda! Era stata semplicemente l’avidità a convertire Giuda in un ladro, un traditore e nell’assassino di Gesù Cristo. E questo prova l’argomento di Paolo che l’amore per il denaro è la radice ed il principio di ogni male!
Se stai leggendo questo messaggio, chiedi a te stesso: Hai venduto Cristo in questa maniera? Sei diventato un Suo traditore, mercanteggiando la tua anima per avere più denaro?
Non c’è nulla di sbagliato nell’avere alcuni risparmi. Ma se tu hai trascurato Gesù perché la tua vita è essenzialmente dedita nell’accumulare denaro, allora tu hai venduto Gesù, come ha fatto Giuda!
Satana aveva messo un velo sugli occhi di Giuda, in modo da non fargli vedere come stava cambiando. Il discepolo era diventato cieco al male ed alla rovina, che avevano preso dimora nel suo cuore.
Giuda aveva familiarità con le profezie riguardanti uno che avrebbe tradito il Redentore. Mi chiedo quante volte avesse letto o udito queste parole: “Anche l'amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che mangiava il mio pane, si è schierato contro di me.” ( Salmi 41:9).
Ma neanche una volta Giuda aveva pensato che lui stesso sarebbe stato il compitore di questo terribile ruolo! “Io, l’oggetto della profezia? Geremia ed Isaia hanno visto il mio giorno? Io non sono il traditore di Cristo; sono un semplice discepolo. Non sono malvagio!”
Ma Gesù chiaramente puntò un dito verso i discepoli e disse: “…ma, perché sia adempiuta la Scrittura, " Colui che mangia il mio pane,ha levato contro di me il suo calcagno"… uno di voi mi tradirà.” ( Giovanni 13:18,21). Ma Giuda era così cieco da non vedere che era lui la persona di cui si stava parlando?
Anche oggi leggiamo le profezie bibliche che riguardano i giorni nostri. Per esempio, Gesù dice che negli ultimi giorni molti crocifiggeranno Cristo, svergognandolo, perché lasceranno diventare insensibili i propri cuori: “Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà.” ( Matteo 24:12).
Questa profezia fu fatta centinaia di anni fa. Ma vi chiedo ora: Il vostro cuore è freddo oggi nei riguardi del Signore? Gesù disse che il peccato avrebbe sovrabbondato ovunque – e l’amore di molti credenti si sarebbe raffreddato! Sei quell’uomo o quella donna verso la quale questa profezia sta puntando il dito?
Lasciate che condivida con voi la cosa più vergognosa che possa capitare a coloro che una volta conoscevano ed amavano Gesù. Senza saperlo essi diventano “l’espressione di Giuda” fatta dal diavolo negli ultimi giorni”! Se il tuo amore va raffreddandosi, il diavolo vi userà come suo esempio – nello stesso modo nel quale si è usato di Giuda!
Satana vi indicherà davanti a tutte le potenze infernali, a tutti gli angeli nella gloria ed a tutti coloro che vi conoscono sulla terra – dicendo: “Guardate! Costui una volta camminava con Gesù – ma Egli non è riuscito a preservarlo! Ancora una volta, mi sono insinuato dentro il gregge del Signore e ho rapito un altro agnello così vicino a Cristo. Adesso possiedo il suo cuore, lo rovinerò e lo distruggerò. Proverà tramite il proprio fallimento che Dio non è il Guardiano!”
Niente può essere peggiore per voi che stare davanti al Signore e rispondere per tutti i vostri amici ed i vostri conoscenti, perché vi siete sviati da Lui. Potreste dire: “Non gettare fango addosso a me – io sono responsabile solo per le mie azioni. Non devo rispondere per quelle altrui!”
Non è così! Quanti al tuo lavoro sanno che una volta amavi Gesù? Avevi testimoniato loro, gli avevi detto quanto Gesù avesse fatto per te. Sapevano che camminavi con Cristo.
Ma ti sei sviato da Lui. E sei cambiato – ma non sai come, perché il diavolo ti ha accecato! Giorno dopo giorno settimana dopo settimana, anno dopo anno, hai indurito il tuo cuore.
Ora chiunque conoscesse che tu amavi Cristo, vedono una persona differente. Ed una folla di testimoni si alzerà nel Giorno Del Giudizio e dichiarerà davanti al Giudice: “Dio, tu non puoi giudicarmi, perché io stavo guardando la vita di questa persona! Dieci anni fa egli era infuocato ed innamorato di Te con tutto il proprio cuore. Io ero nel profondo del peccato e tenevo i miei occhi su di lui. E vedevo quanto ti fosse vicino.”
“Ma ad un certo punto egli ha cominciato a sbagliare ed ho pensato “Che possibilità posso avere io?” Che il mio sangue ricada su di lui, Signore! Quella piccola speranza che avevo di convertirmi a Te, è stata impedita dal fallimento di costui!” Questo è il motivo per cui tu sei diventato la testimonianza di Giuda!
Nella Sua preghiera finale con i Suoi discepoli, Gesù fece la Sua dichiarazione al cielo, all’inferno ed a tutta l’umanità:
“Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione [Giuda], affinché la Scrittura fosse adempiuta.” ( Giovanni 17:12).
Riuscite a sentire la verità in quello che Gesù sta dicendo? “Ne ho perduto solo uno – ma non lo ho realmente perso, perché era dal maligno fin dal principio. Io ho conservato tutti coloro che hanno dato a Me il loro cuore! Io credo che Giuda potesse essere salvato – perché Gesù ha fatto tutto quello che poteva per lui. Non è stato certo Dio che ha indurito il cuore di Giuda. Egli aveva semplicemente previsto che Giuda avrebbe indurito se stesso nei riguardi di Cristo, giorno dopo giorno. Vedete, Giuda aveva un cuore diviso – ed ha scelto di non pentirsi! Per questo è diventato uno strumento di Satana.
Udite bene queste parole, cari santi: “…quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito…” ( Giovanni 17:12).
L’esempio di Pietro ci incoraggia. Gesù gli disse: “Pietro, Satana ti sta appresso. Egli ha il desiderio di vagliarti, straziarti e farti diventare un traditore. Ma io sto pregando per te, affinché la tua fede non perisca!”
Pietro non fallì nella propria fede – perché Gesù lo ha preservato! Sebbene fosse caduto nell’ora della tentazione, aveva un cuore che amava Cristo – e Pietro tornò a Gesù, dandogli il proprio cuore e pentendosi completamente. Gesù vide quel cuore desideroso e disse: “Io ti proteggerò dal potere del diavolo!”
Miei cari, Dio vi preserverà “… perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.” ( 1Giovanni 4:4). Potete rivolgervi al Salmo 91 e credere in ogni verso a proposito della protezione che è su di voi. Potrete attraversare una stagione di sofferenze, ma nessuno può toccare la vostra pace con Dio!
Non sappiamo cosa ci porterà il domani – ma io prego che come credente, ognuno di noi possa dire con Giobbe: “Ecco, mi uccida pure! Oh, continuerò a sperare.” ( Giobbe 13:15). Ed io so per certo che se il Signore abbassa le sue mura di protezione, c’è una ragione. Che non comprenderemo affatto. Ma sappiamo questo: “Colui che ti protegge non sonnecchierà.” ( Salmi 121:3).
Questo è vero e certo: Egli “… può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria” ( Giuda 24).
Alleluia!

di David Wilkerson


http://www.worldchallenge.org/it/node/4981 
 
Posted with permission from:
World Challenge, Inc.
(903) 963-8626

 

"Preservami, o Eterno, dalle mani dell'empio e proteggimi dall'uomo violento, che cospirano per farmi cadere.
(Salmi 140:4)
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