(Geremia 6:14)
Come la benedizione più grande che Dio può mandare a un popolo è un ministro fedele, sincero ed integro, così non c'è maledizione maggiore che Dio lo abbandoni a guide cieche, carnali, tiepide, incapaci ed inconvertite.
Eppure,
in ogni epoca, ci sono stati lupi rapaci travestiti da pecore, uomini
che hanno costruito un muro e lo hanno intonacato con malta che non ha
retto, persone che hanno profetizzato menzogne. Quello che è avvenuto
nel passato, accade ancora oggi: molti corrompono la Parola di Dio non
insegnandola rettamente. Questo è proprio ciò che si verificò nel
periodo in cui visse Geremia; ed egli non vacillò, ma, fedele al suo
Signore, e fedele alla chiamata che Egli gli rivolse, ammonì
ripetutamente i falsi profeti, onorando Colui nel cui nome predicava.
Leggendo
il libro di Geremia, vi accorgerete che nessuno più di lui denunciò
questi falsi pastori, e in modo particolare nel capitolo da cui abbiamo
tratto il testo della nostra meditazione, egli li ammonisce severamente
ed elenca alcuni dei loro peccati.
Nel versetto 13 leggiamo: "Dal più piccolo al più grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, praticano tutti la menzogna" e, di seguito, il testo specifica la falsità con cui avevano agito verso il popolo di Dio: "Essi curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: "Pace, pace, quando pace non c'è".
Geremia,
nel nome del Signore, aveva annunciato al popolo il giudizio di Dio e
che la nazione sarebbe stata invasa e ridotta in desolazione. Al
versetto 11 di questo stesso capitolo si legge: "Io sono
pieno del furore dell'Eterno; sono stanco di contenerlo. Lo riverserò
sui bambini per la strada e sui giovani riuniti insieme: perché saranno
presi sia l'uomo che la donna, sia il vecchio che l'uomo carico d'anni.
Le loro case passeranno ad altri, assieme ai loro campi e alle loro
mogli, perché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese, dice
l'Eterno".
Il
messaggio di Geremia tuonava contro il popolo che aveva peccato,
affinché si pentisse davanti a Dio. Tuttavia, i falsi profeti e i
sacerdoti corrotti lo contrastavano cercando di sopprimere nella gente
qualsiasi senso di colpa. Andavano dicendo che Geremia era un esaltato e
che non ci sarebbe stata nessuna invasione da parte di un esercito
straniero. I pastori infedeli gridavano "pace, pace", mentre il vero
uomo di Dio aveva loro predetto che non ci sarebbe stata alcuna pace.
Le
parole che stiamo considerando si riferiscono, dunque, alle circostanze
esteriori del popolo di Dio, ma sono convinto che riguardino anche la
loro condizione spirituale. Il profeta parla dei falsi dottori i quali,
quando la gente cominciava ad essere convinta di peccato e a rivolgere
il proprio sguardo verso il cielo, proclamavano un messaggio che
contraddiceva la Parola del Signore, dicendo alle persone che stavano
vivendo giustamente ed erano a posto con Dio. Il
popolo, a sua volta, era contento di sentirsi dire tali cose, perché il
cuore dell' uomo e ingannevole e insanabilmente maligno e solo il Dio
d'eternità può scandagliare le profondità della sua corruzione.
Quanti di noi ripetono a se stessi "pace, pace" quando, in verità, non c'è pace con Dio! Quante persone, pur sprofondando nel fango del peccato, ritengono di essere cristiane e di avere vita eterna! Se
dovessimo esaminare l'esperienza spirituale di costoro scopriremmo che
la pace che dicono di avere non è altro che un artificio del diavolo e
non la pace di Dio che trascende
l'intelligenza umana. Carissimi, è una cosa molto importante sapere con
certezza di essere in pace con Dio. La pace è una benedizione immensa.
Tutti noi desideriamo averla: infatti, come si può vivere senza di essa?
Quindi, è necessario che le persone sappiano cosa fare e cosa deve
avvenire in loro, prima di poter dire che la vera pace dimora nel loro
cuore.
Mi
propongo, perciò, di annunciarvi tutto il consiglio di Dio e di liberare
cosi la mia anima da questa responsabilità, affinché il vostro sangue
non ricada su di me. Il testo della Scrittura che mi accingo ad esporre
parla proprio di ciò che vi deve accadere e di ciò che deve essere
operato in voi affinché possiate essere certi di possedere la vera pace.
Tuttavia,
prima di addentrarmi nella spiegazione, lasciate che premetta un paio
di cose. Prima di tutto, ritengo scontato che voi siate consapevoli che
la vera religione è qualcosa di interiore. Questo significa che la fede dimora nel cuore dei credenti in virtù dell'opera potente dello Spirito Santo. Se
non siete convinti di questo, significa che non avete alcun riguardo
per quello che la Bibbia insegna e che, in realtà, siete nemici del
Signore Gesù Cristo, perché la Scrittura dice che la vera religione è
creata da Dio nel cuore dell'uomo. Il nostro Signore disse: "Il regno di Dio è dentro di voi"
(Luca 17:21) e l'apostolo Paolo dichiara che "cristiano non è colui che
è tale all'esterno, ma colui che lo è interiormente" (cfr. Romani
2:28-29). Se qualcuno
tra voi crede che il cristianesimo sia fatto di rituali esteriori,
probabilmente non sarà contento di quello che dirò questa mattina! In
tal caso i discorsi che farò riguardo all'opera che Dio compie nel cuore
dei peccatori saranno incomprensibili, come se parlassi in un
linguaggio che vi è sconosciuto.
Vorrei
anche premettere che Dio non agisce sempre e solo in un modo. Intendo
dire che, nell'esperienza della conversione, la profondità del senso del
proprio peccato e della propria colpa varia da persona a persona. Dio
riconduce a casa i suoi figli in maniere diverse e lo Spirito Santo
soffia quando, dove e come vuole! Tuttavia, sia ben chiaro che prima di
ritenervi riconciliati con Dio deve essere operato in voi quello che sto
per dirvi.
Innanzi
tutto, prima di poter affermare di essere in pace con Dio dovete essere
portati a vedere e a sentire il peso dei vostri peccati. Dovete
piangere e fare cordoglio per le trasgressioni che avete commesso
contro la legge di Dio. Secondo il cosiddetto patto delle opere - quello dell'Antico Testamento, che richiedeva un'ubbidienza perfetta da parte dell'uomo alle leggi di Dio - "l'anima che pecca morirà" (Ezechiele 18:20) ed è "maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle"
(Galati 3:10). Non dobbiamo ubbidire a Dio solo in alcune cose, ma
siamo chiamati ad osservare tutti i suoi comandamenti e a farlo
continuamente. Questo significa che
la minima mancanza da parte nostra nell'adempimento della legge morale,
in parole, in opere o nei nostri pensieri, merita, secondo il patto
delle opere, la condanna alla pena eterna. Se un pensiero iniquo, se una
sola parola cattiva e se un'unica azione malvagia meritano il giudizio
di Dio, quanti infermi attendono ciascuno di noi, la cui vita è stata
una continua ribellione contro Dio?
Dunque, prima di ritenerci riconciliati con Dio, dobbiamo aver visto e creduto quanto sia terribile disubbidire al Dio vivente. Perciò,
miei cari, esaminate voi stessi! Vi esorto in questo modo perché spero
che siate venuti qui affinché il vostro cuore sia reso migliore.
Lasciate che vi domandi, davanti a Dio: non vi è mai stato un tempo
nella vostra vita nel quale siete stati convinti di essere dei
trasgressori dei comandamenti del Signore? Quando il ricordo dei vostri
peccati vi ha addolorato? Quando la vostra mente non riusciva più a sopportare il senso di colpa di fronte a Dio? Avete
mai considerato che il Signore avrebbe potuto, giustamente, riversare
la sua ira su voi a causa della vostra disubbidienza? Siete mai stati
profondamente dispiaciuti a causa delle vostre trasgressioni? Avete mai
detto a voi stessi che i vostri peccati erano diventati ormai un peso
che non riuscivate più a sopportare? Avete mai sperimentato qualcosa del
genere? Sono accadute queste cose tra voi e Dio? Se la risposta è
negativa, ve lo dico per amore del Signore Gesù Cristo, non pensate di
essere dei cristiani! Potete benissimo illudervi di esserlo, mentre in
realtà non lo siete! Che il Signore voglia svegliarvi, convertirvi e, se
è la sua volontà, darvi la sua pace prima che ritorniate alle vostre
case.
Inoltre,
potete essere convinti dei peccati che avete effettivamente commesso al
punto da tremare, eppure rimanere completamente estranei a Gesù Cristo e
all'opera della grazia divina. Prima di reputarvi riconciliati con Dio è
necessario che abbiate una più profonda comprensione della corruzione
della vostra natura. Non solo dovete essere convinti delle vostre
effettive trasgressioni contro la legge di Dio, ma anche di quello che è
alla radice di esse. Perché l'uomo pecca? Qual è la fonte da cui
sgorgano tutte le iniquità? Sto parlando del peccato originale, cioè
della corruzione presente in noi sin dal giorno in cui siamo nati, che
ci rende continuamente colpevoli davanti a Dio e meritevoli del suo giudizio.
Molte
persone ritengono d'essere intelligenti e, seguendo i propri
ragionamenti, rigettano questa dottrina accusando Dio d'essere ingiusto
nell'imputare anche a noi il peccato di Adamo. Nonostante sia
evidente che ciascuno è segnato col marchio del peccato e di satana,
costoro affermano che l'uomo non è stato concepito nel peccato. Ma si
guardino un po' intorno! Considerino i disordini presenti nel mondo e dicano ancora, se ne sono capaci, che questo è il paradiso in cui Dio pose l'uomo!
Ogni cosa intorno a noi è nel caos! Ho spesso pensato che l'inimicizia
delle belve feroci, quali la tigre o il lupo, e l'abbaiare dei cani
contro l'uomo, sono già una prova sufficiente della realtà del peccato
originale. Questi animali, infatti, non si sarebbero mai avventati
contro di noi se il primo uomo non avesse peccato. In questo modo le
creature difendono la causa del loro Creatore contro il quale l'uomo si è
ribellato!
Se
poi guardiamo dentro di noi, scopriremo di essere pieni di
concupiscenze, di desideri e di sentimenti contrari a quelli di Dio.
Possono l'orgoglio, la malizia e la cattiveria che sono in noi
provenire da Dio? L'empietà che dimora in noi l'abbiamo ereditata dal
nostro progenitore Adamo che, dopo essere decaduto davanti a Dio, è
divenuto schiavo del diavolo. Quindi, anche se alcuni si
ostinano a negare la depravazione dell'uomo, quando lo Spirito Santo
rende un uomo consapevole della corruzione della propria natura, ogni
ragionamento crolla ed il misero peccatore scopre, allora, qual è la
sorgente contaminata da cui si sprigiona il torrente dell'iniquità! L'anima, scossa dal suo torpore, si domanda: "Come posso essere così pieno di corruzione"? A questo punto lo Spirito di Dio mostra al peccatore che in lui non vi è nulla di buono e che, per natura, è abominevole a Dio. La creatura, vedendosi perduta, si piega davanti al Creatore, riconosce che merita la condanna ed il giudizio di Dio, anche se nella sua vita non avesse mai commesso alcun peccato attuale.
Avete
vissuto questa esperienza? Vi siete mai sentiti, per natura, figli
d'ira, come tutti gli altri uomini? Se il vostro cuore è stato davvero
infranto, avete senz'altro visto e sentito queste verità. Se non
avete mai sentito il peso del peccato originale e compreso la sua
gravità, non potete assolutamente chiamare voi stessi cristiani!
Sono persuaso che la realtà di questa profonda corruzione interiore è
ciò che più addolora colui che sperimenta una vera conversione. Il
tormento più grande per l'anima rigenerata è la presenza del peccato in
essa. Il vero cristiano grida giorno e notte: "Chi mi libererà da questo corpo di morte? Chi purificherà il mio cuore dalla presenza del peccato"?
Quindi, se non siete stati schiacciati sotto il peso della corruzione
che dimora in voi e se non avete riconosciuto che Dio avrebbe potuto, in
qualsiasi momento, punirvi legittimamente a causa della vostra natura
depravata, è inutile che vi illudiate di essere in pace con Dio, perché
temo che per voi non ci sia alcuna pace.
E
ancora: prima di potervi ritenere riconciliati col Padre, non dovete
solo essere persuasi di avere peccato e di possedere una natura
depravata. Oltre a queste cose, dovete anche aborrire le vostre opere buone e quella che presumete sia la vostra giustizia.
Quando il peccatore è reso consapevole del timore che si deve avere del Signore, la sua prima reazione è quella di affidarsi nuovamente al patto delle opere, cioè alla propria giustizia.
Proprio come Adamo ed Eva si nascosero tra gli alberi del giardino
facendosi delle cinture di foglie di fico per coprire la loro nudità,
così il misero peccatore, quando vede qual è la sua condizione, si
affida alle sue buone opere e all'osservanza di varie pratiche
religiose, cercando di stabilire una giustizia propria. In questo modo egli spera, come i suoi progenitori, di riuscire a nascondere la propria corruzione al cospetto di Dio. Illudendosi, egli
ripete a se stesso: "D'ora in poi mi comporterò diversamente. Cambierò
modo di vivere. M'impegnerò al massimo per piacere a Dio e cosi,
sicuramente, Cristo avrà misericordia di me".
Oh!
Prima di reputarvi dei veri credenti dovete riconoscere che Dio può
condannarvi anche a causa di quella che ritenete la vostra migliore
preghiera! La vostra giustizia, come predicò un antico profeta, non è
sufficiente a riconciliarvi con Dio: anzi, davanti a lui essa non è altro che un panno sudicio che il Signore detesta (Isaia 64:6).
Per quale motivo le nostre buone opere dovrebbero farci ottenere il
favore di Dio? Dopo aver considerato qual è la misera condizione della
nostra natura dal primo giorno della nostra vita, a cosa possono servire
i nostri rituali religiosi? Noi uomini, da soli, non siamo in grado di compiere una sola opera buona! La Scrittura attesta che "quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio" (Romani 8:8).
Apparentemente certe cose che fate vi sembrano buone, ma può una natura
corrotta e depravata dalla presenza del peccato produrre di per sé
qualcosa che sia gradito a Dio? È impossibile che una persona
inconvertita possa fare una qualsiasi cosa alla gloria di Dio. Gli increduli, infatti, sono senza fede e la Bibbia afferma che tutto ciò che non viene dalla fede è peccato (Romani 14:23).
Quando
un uomo nasce di nuovo, siccome in lui dimora ancora il peccato,
continua a commettere errori e l'ubbidienza che rende a Dio è
imperfetta. Quindi, anche dopo la conversione, se Cristo dovesse
accettarci in base alle nostre buone opere, saremmo ugualmente trovati
mancanti e meritevoli della pena eterna. La nostra ubbidienza
rimarrà sempre lontana dalla perfezione che la legge morale esige. Non
so cosa pensiate di voi stessi, ma per quanto mi riguarda sono ben
consapevole del fatto che ogni volta che prego pecco, ogni volta che
predico pecco e che non posso fare nulla senza peccare! Per
questo, come disse qualcuno, devo pentirmi del mio pentimento e le mie
stesse lacrime hanno bisogno di essere lavate dal prezioso sangue del
mio amato Redentore!
Che
cosa sono le nostre azioni migliori se non i nostri peccati più
eleganti? Prima di pensare di essere in pace con Dio non basta che siate
stati convinti del vostro peccato originale ed attuale, ma
dovete anche sentirvi disgustati delle vostre opere buone e della vostra
giustizia. Questo è l'ultimo idolo che deve essere abbattuto nei vostri
cuori. Infatti, se non siamo resi consapevoli del fatto che
non possediamo alcuna giustizia in noi stessi, non potremo mai andare a
Cristo. Inoltre, teniamo presente che c'è una grande differenza tra il
parlare di queste realtà ed averle, invece, sentite e sperimentate.
Avete mai sentito il bisogno di un Redentore? Avete mai sentito di aver
bisogno del Salvatore Gesù Cristo? Vi siete resi conto che non potete
assolutamente essere considerati giusti davanti a Dio? Potete
rivolgervi a Dio dicendo in tutta sincerità "Signore, anche quelle opere
che io consideravo buone e giuste meritano il tuo giudizio e la tua
condanna"? Se non siete ancora arrivati a questo punto, non potete
ritenervi figli di Dio.
Oltre
a tutto questo, prima di reputare di essere in pace con Dio dovete
avere la convinzione d'essere colpevoli di un altro peccato. Temo che
pochi tra voi sappiano a cosa faccio riferimento. Questo peccato domina
le nazioni cosiddette cristiane, eppure le persone non si ritengono
assolutamente colpevoli di questa mancanza. Ma qual è questo peccato? È quello di cui la maggior parte di voi pensa di non essere colpevole: l'incredulità!
Ma
come? E possibile supporre che qualcuno in questo cortile davanti alla
chiesa, nato in una nazione evangelica come la Scozia, che ogni domenica
va in chiesa, sia un incredulo? È mai possibile che qualcuno di voi,
pur partecipando alla Cena del Signore una volta l'anno (oh, se fosse
amministrata più spesso!), è mai possibile, dico, che coloro i quali
sono partecipi delle ordinanze del Signore e celebrano regolarmente il
culto di famiglia, nascondano in loro un cuore che non crede veramente
nel Signore Gesù Cristo? Non pensate che io sia troppo duro e
intollerante. Sono fermamente convinto che se foste esaminati
accuratamente, si scoprirebbe che molti di voi hanno lo stesso tipo di
fede che ha il diavolo! Satana crede nella Bibbia più di molti
di noi. Crede nella divinità di Gesù Cristo e trema davanti a lui,
mentre molti di coloro che pensano d'essere cristiani dimostrano il
contrario. Non dobbiamo confondere una fede puramente mentale con quella
vera e genuina che è comunicata al cuore dell'uomo per opera dello
Spirito Santo. Non pensate di credere veramente solo perché possedete la
Bibbia o perché andate in chiesa. Credere che Gesù Cristo sia esistito e
credere che la Bibbia sia il libro di Dio, è come credere alla storia
di Alessandro Magno e Giulio Cesare. Quale senso di gratitudine dovremmo
nutrire verso Dio per gli oracoli viventi della Scrittura! Eppure,
quanti non credono veramente in Gesù Cristo!
Miei
cari, se vogliamo veder sorgere in noi la vera fede, è assolutamente
necessario che lo Spirito Santo porti la vita di Dio nei nostri cuori.
Se vi domandassi da quanto tempo credete in Cristo, molti di voi mi
risponderebbero di aver creduto in lui da sempre e di non ricordarvi di
un tempo quando non credevate. Ebbene, non c'è prova maggiore di questa
per dimostrare che non avete ancora creduto in Cristo! Tutti coloro che hanno davvero creduto sanno bene che c'è stato un tempo quando erano senza fede.
Se mi dite che amate Dio con tutto il cuore, con tutta la mente e con
tutta la forza, io vi risponderò chiedendovi quando avete cominciato ad
amare Dio. Se mi risponderete che non vi ricordate di un tempo quando
avete odiato Dio, ma che lo avete sempre amato, questo significa che in
realtà non avete mai amato Dio.
A
riguardo del peccato dell'incredulità voglio cercare di essere il più
preciso possibile, perché sono molti coloro che sono ingannati e si
illudono di possedere la vera fede. Il fratello Marshall, narrando le
vicissitudini del suo cammino spirituale, racconta della sua abitudine
di annotare le sue trasgressioni in colonne corrispondenti ai dieci
comandamenti. Un giorno decise di andare a parlare con un pastore per
chiedergli il motivo per cui non riusciva ad avere pace. Il predicatore
osservò l'elenco delle sue confessioni e gli disse: "Caro mio, nella tua
lista non vedo nessun riferimento al peccato dell'incredulità". La
convinzione a proposito dell'incredulità del nostro cuore è un aspetto
particolare dell'opera dello Spirito Santo. Gesù disse: "Quando sarà venuto (il Consolatore), convincerà il mondo di peccato... perché non credono in me" (Giovanni 16:7-9).
Ascoltate: non vi ha mai mostrato Dio che nel vostro cuore non c'è
fede? Siete mai stati angosciati a motivo della vostra incredulità?
Avete mai pregato Dio chiedendogli di sovvenire alla vostra incredulità?
Avete mai supplicato Cristo di aiutarvi ad invocarlo con vera fede chiamandolo mio Signore e mio Dio?
Se non potete rispondere di sì a queste domande, allora non siete in
pace con Dio. Voglia il Signore concedervi di essere riconciliati con
lui e di possedere la vera pace, prima che ve ne andiate per non tornare
mai più!
Infine,
prima di potervi ritenere riconciliati con Dio, oltre alle cose che
abbiamo già considerato, dovete anche essere resi capaci di fare vostra
la perfetta giustizia del Signore Gesù Cristo. La vera pace si ottiene
solo ricevendo la giustizia di Cristo mediante la fede. Gesù disse:
"Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò
riposo". Queste parole sono molto incoraggianti per tutti coloro che
sono 'stanchi ed aggravati', ma il riposo è promesso soltanto a
chi va a Cristo credendo in lui e riconoscendolo quale Salvatore e
Signore della propria vita. Dunque, prima di godere della pace con Dio dobbiamo essere giustificati per fede attraverso Gesù Cristo. I
meriti che Cristo ha acquistato alla croce del Calvario devono esserci
imputati in modo che la sua giustizia diventi anche la nostra.
Miei
cari, vi siete uniti a Cristo per fede? Avete mai sentito la presenza
di Cristo nel vostro cuore? Avete mai udito la sua voce parlare di pace
all'anima vostra? Sgorga pace come un fiume in voi? Voglia il Signore
Gesù Cristo dire anche a voi quelle parole che ripeté spesso ai
discepoli: "Pace a voi". Queste sono le cose che dovete sperimentare.
Sto parlando di realtà invisibili che riguardano un altro mondo. Sto
parlando della vera religione, quella che parte dall'intimo del nostro
essere e che sorge in noi in virtù dell'opera di Dio nella nostra anima. Sto parlando di cose veramente importanti, che riguardano il destino eterno della vostra anima! Forse
vi sentite in pace, ma è possibile che la vostra pace sia opera di
satana che vi ha cullati rendendovi spiritualmente insensibili e
facendovi scivolare dolcemente in uno stato di sicurezza carnale che, se
continuasse, vi porterebbe all'inferno dove, allora, vi risvegliereste.
Purtroppo, sarebbe una sorpresa molto amara scoprire di essersi
sbagliati solo quando sarà impossibile tornare indietro, quando non si
potrà oltrepassare la grande voragine, quando, per tutta l'eternità,
griderete invano affinché qualcuno venga a rinfrescarvi le labbra.
Lasciate
che adesso mi rivolga specificamente ai diversi tipi di persone che,
tra voi, mi stanno ascoltando. Voglia Dio, nella sua infinita
misericordia, benedire queste esortazioni! Forse tra voi alcuni possono
effettivamente testimoniare di essere stati convinti del proprio peccato
attuale ed originale, di essere divenuti consapevoli dell'inutilità
della propria giustizia e dell'incredulità del proprio cuore e di aver,
inoltre, creduto in Cristo per essere resi partecipi della sua
giustizia. Se questo è il vostro caso, allora vi dirò che siete beati e
avete ottenuto pace con Dio. Qualunque circostanza dovrete affrontare,
state certi che tutte le cose coopereranno al vostro bene e saranno la
manifestazione dell'amore di Dio per voi. Perciò, se siete riconciliati
con Dio, non temete. Avete creduto in Cristo? È Dio vostro amico? È
Cristo vostro amico? Allora elevate i vostri capi; tutto vi appartiene,
tutto è vostro e voi siete di Cristo e Cristo è di Dio! State sereni,
perché chi tocca voi tocca la pupilla dell'occhio del Signore.
Tuttavia,
voglio mettervi in guardia contro il pericolo di vivere nel ricordo
della vostra conversione. È necessario che non edifichiate su ciò che è
stato operato in voi, ma esclusivamente sull'opera compiuta da Cristo e sulla sua giustizia.
Non rinchiudetevi in voi stessi! Rivolgetevi continuamente a Cristo
come la prima volta, come peccatori che desiderano attingere l'acqua
della vita! Dimenticate le cose che stanno dietro e protendetevi verso
quelle che vi sono davanti. Molti tra noi sono privati della pace perché non curano opportunamente il loro cammino spirituale.
Ad un certo punto, qualcosa o qualcuno si intromette tra noi e Cristo
e, per questo, veniamo avvolti dalle tenebre. In tali momenti, il nostro
cuore è distratto dalla comunione con Dio e contristiamo lo Spirito
Santo che, infine, lascia che seguiamo le nostre vie.
Vorrei,
dunque, esortare coloro che sono riconciliati con Dio: non lasciatevi
derubare di questa pace! È vero che una volta uniti a Cristo non potete
essere più separati da lui, in quanto non c'è più alcuna condanna per
coloro che sono in Cristo Gesù (Romani 8:1). Tuttavia, anche se la
vostra anima è sicura in mano di Cristo, potreste cadere rovinosamente e
trascinarvi a stento lungo tutto il vostro pellegrinaggio terreno.
Badate a non sviarvi! Per amore di Cristo: non contristate lo Spirito
Santo! Sappiate che potreste anche non recuperare più la benedizione e
la pace che avete conosciuto nel principio della vostra vita cristiana. È
molto facile sviarsi. I nostri cuori, infatti, sono così
malvagi che se non vigiliamo su noi stessi con attenzione e diligenza,
la corruzione che c'è in noi alla fine prevarrà e ci allontanerà da Dio.
Sarà poi una triste esperienza essere disciplinati dal Padre celeste.
Pensiamo alla storia di Giobbe, di Davide e di tanti altri credenti che
sono stati corretti da Dio.
Vi
esorto ancora a mantenere un'intima comunione con Cristo e a tenervi
stretti a lui. Sono molto rattristato dal cammino disordinato di molti
cristiani. A volte, vi è veramente poco che li distingue da coloro che
non conoscono Dio. Ci sono credenti che hanno paura di annunciare l'Evangelo e seguono la corrente parlando lo stesso linguaggio degli inconvertiti.
Discutono degli stessi argomenti e sembra quasi che il mondo sia il
loro ambiente naturale. Ma era questo il tuo atteggiamento quando, nel
principio, hai incontrato il Signore? Allora parlavi solo di Dio
e dell'amore di Cristo, ma adesso tieni la bocca chiusa e nascondi la
tua fede perché hai paura che gli altri si beffino di te. Molti
sono diventati conformisti nel senso peggiore del termine. Costoro,
infatti, da un lato contestano giustamente i rituali della chiesa
Anglicana, mentre dall'altro si conformano al modo di vivere del mondo, e
questa seconda forma di conformismo è molto più grave della precedente.
Non conformatevi a questo mondo! Che cosa c'è in comune tra i cristiani
e il mondo? I credenti devono potersi distinguere dagli
inconvertiti per la loro santità e per il loro zelo, affinché la gente
riconosca che essi sono stati con Gesù (Atti 4:13).
Vi
incoraggio a dimorare in Cristo per crescere nella sua grazia e nella
sua conoscenza. Solo così avrete una profonda certezza di fede e, nella
pace, sarete edificati e camminerete nel timore del Signore e nella
consolazione dello Spirito Santo. Spesso Gesù Cristo è disprezzato
"nella casa dei suoi amici" (Zaccaria 13:6). Perdonatemi se sono così
schietto, ma mi fa più male quando Cristo è oltraggiato dai suoi amici
piuttosto che dai suoi nemici. Dai deisti non possiamo aspettarci che
indifferenza e incredulità, ma se coloro che sono stati rigenerati da
Cristo cadono e vivono contrariamente alla vocazione che è stata loro
rivolta, essi disonorano il nome del loro Salvatore davanti agli
increduli. Se avete conosciuto Cristo, per amore del Signore, camminate
uniti a lui! Se Dio ha portato la sua pace nel vostro cuore, mantenetevi
saldi in essa tenendo continuamente il vostro sguardo fisso su Gesù.
Non temete le prove e le tentazioni che dovete sostenere: il Dio della
pace guarderà i vostri cuori e farà sì che ogni cosa cooperi al vostro
bene.
Ma
cosa dirò a coloro che non hanno pace con Dio? Probabilmente questa
assemblea è formata, in gran parte, proprio da queste persone e questo
pensiero mi fa piangere. Molti di voi, se esaminate sinceramente i
vostri cuori, devono confessare di non essere riconciliati con Dio. E se
Cristo non è in voi, siete progenie del diavolo ed estranei alla pace
di Dio! Oh, poveri voi! Quale misera condizione è la vostra! Anche se mi
fossero offerti migliaia e migliaia di mondi, non accetterei mai di
tornare nello stato in cui voi, ora, vi trovate! Qualcuno potrebbe
chiedere: "Perché"? Perché state per essere condannati all'inferno!
Quale potrebbe essere la vostra pace se Dio è vostro nemico e la sua ira
è su di voi? Svegliatevi dunque! La pace nella quale riposate è falsa!
Svegliatevi credenti nominali e carnali!
Parlo
a voi, ipocriti che andate in chiesa, che ricevete la santa cena e che
conoscete la Bibbia, ma non avete mai sperimentato la sua realtà nei
vostri cuori! La vostra è pura formalità ed anche se siete
stati battezzati siete come i pagani! Svegliatevi, svegliatevi!
Smettetela di appoggiarvi su una falsa sicurezza! Non vi irritate con
me, perché vi dico queste cose mosso dall'amore. Vedo che vivete
tranquilli a Sodoma e vengo a voi prendendovi per mano come quell'angelo
che disse a Lot: "Fuggi per salvare la tua vita" (Genesi 19:16-17). Uscite da questa città, fuggite ed andate a Cristo!
Rivolgetevi a colui che può purificarvi col suo sangue, prostratevi
davanti al trono della grazia! Invocate il nome del Signore affinché
pieghi i vostri cuori convincendovi delle vostre trasgressioni, del
vostro peccato originale, dell'inutilità della vostra giustizia.
Supplicate il Signore affinché vi conceda il dono della fede e unisca il
vostro cuore al Salvatore Gesù Cristo.
A
voi che avete una falsa speranza devo parlare con forza, con veemenza,
per scuotervi dal vostro torpore. Ma sappiate che è con amore che mi
rivolgo a voi. Infatti, conosco per esperienza cosa significhi
appoggiarsi e riposare su una falsa pace. Per molto tempo anch'io mi
sono illuso di essere un vero cristiano, mentre in realtà Gesù Cristo
per me era un estraneo. Digiunavo due volte alla settimana, pregavo fino
a nove volte al giorno, partecipavo alla santa cena ogni domenica,
eppure ero lontano da Dio e non sapevo che dovevo nascere di nuovo per
vedere il regno dei cieli. La mia religione era fatta di regole e
precetti esteriori e non sapevo nulla della fede del cuore.
Probabilmente molti di voi si trovano proprio in questo stato e parlo in
questo modo, dicendo queste cose, per l'amore che ho per voi! Se
non vegliate, la religiosità esteriore vi porterà alla perdizione
perché, invece di affidarvi a Cristo, vi illuderete d'essere giusti
davanti a Dio. Il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di
ognuno che crede (Romani 10:4). Svegliatevi, dunque, voi tutti che siete
adagiati su una falsa sicurezza! Svegliatevi credenti nominali
e carnali! Svegliatevi voi che avete fama di vivere, ma siete morti!
Svegliatevi voi che dite d'essere ricchi e di non aver bisogno di
niente, voi che invece siete poveri, ciechi e nudi! Andate a Cristo e
supplicatelo che vi doni il suo oro, delle vesti bianche e del collirio
(Apocalisse 3:17-18).
Spero
che ci siano alcuni toccati da Dio e che la mia predicazione non sia
vana. Spero che Dio raggiunga le vostre anime preziose svegliandovi e
liberandovi dalla vostra sicurezza carnale. Spero che alcuni si siano
resi conto di aver edificato su un fondamento incapace di sostenerli e
che siano disposti a venire a Cristo. Può darsi che satana vi tenti,
sussurrandovi che per voi non c'è né salvezza né misericordia, ma non
temete: ciò che vi ho detto scaturisce dal mio amore per voi, perché
desideravo destarvi e mostrarvi i pericoli che correte. Se qualcuno tra
voi desidera essere riconciliato con Dio sappiate che anche Dio, a sua
volta, desidera essere riconciliato con voi personalmente. Anche se per
ora non avete pace, rivolgetevi a Gesù Cristo: egli è la nostra pace,
colui che può riconciliarci con Dio. Volete ottenere pace con Dio?
Andate a lui per mezzo di Gesù Cristo che col suo sangue l'ha
acquistata. Cristo è morto, risorto ed asceso al cielo proprio per
questo ed ora intercede alla destra del Padre.
Forse
pensate che non ci sia pace per voi. Per quale motivo? Perché siete dei
peccatori? Perché il vostro peccato ha causato la morte di Cristo?
Perché avete calpestato e considerato profano il sangue del patto? Ma io
vi dico che c'è pace! Cosa disse Gesù ai suoi discepoli quando si
presentò a loro il primo giorno della settimana? La prima cosa che disse
fu: "Pace a voi". Mostrò loro le mani e i piedi come per dire:
"Guardate, sono stati forati per amor vostro, perciò non temete". Cosa
fece sapere Gesù ai suoi tramite l'angelo? Di andare a dire ai suoi
discepoli e in particolare al povero Pietro (Marco 16:7) che Cristo è
risorto, che è seduto alla destra del Padre suo e del Padre vostro, del
Dio suo e del Dio vostro. Dopo essere risorto. Cristo predicò l'Evangelo
della pace ai suoi discepoli. Ma chi erano i suoi discepoli? Come noi
erano peccatori e come noi avevano rinnegato Cristo. Forse c'è qualcuno
tra voi che, tempo fa, si è sviato tornando nel mondo, perdendo la pace
di Cristo e forse pensa di non poterla più riavere. Ma Dio vi guarirà
dal vostro sviamento e vi renderà ancora partecipi del suo amore
gratuito.
Oh!
Voi che siete stati trafitti nel cuore dalla Parola di Dio, venite! Voi
che per grazia di Dio siete disposti ad affidarvi a Cristo, venite!
Smettetela di nascondervi dietro la vostra presunta giustizia, perché
agli occhi di Dio è solo un panno sporco! Sbarazzatevi dei vostri
stracci e venite a Cristo. Qualcuno dirà di avere un cuore troppo duro,
ma sappiate che non diventerà tenero se prima non sarete uniti a Cristo!
Solo lui può togliere il vostro cuore di pietra e darvi un cuore di
carne! Solo Cristo può farvi ottenere pace con Dio ed anche se nel
passato lo avete rinnegato, se credete, egli sarà la vostra pace!
Riuscirò a persuadere qualcuno a venire a Cristo questa mattina? Che
moltitudine è radunata qui! In breve tempo tutti quanti voi dovrete
morire e sarete giudicati da Dio. Forse prima di stasera o di domani
sera qualcuno di voi sarà sepolto nel cimitero di questa chiesa e cosa
farete se non siete in pace con Dio e se Gesù Cristo non vi avrà
riconciliati al Padre? Volete essere dannati per l'eternità? Non
ingannate voi stessi! Vi sto dicendo la verità: non pensate che stia
esagerando. Non voglio andarmene da qui senza essere riuscito a
persuadervi. Desidero che Dio mi usi come uno strumento per spingervi a
rivolgervi a Cristo. Oh, se poteste conoscere la pace che possiedono
coloro che amano il Signore Gesù! Il salmista dice: "Grande pace hanno quelli che amano la tua legge e non c'è nulla che li possa far cadere" (Salmi 119:165).
Tuttavia,
voglio dirvi ancora che non c'è alcuna pace per gli empi. So molto bene
cosa vuol dire vivere nel peccato; infatti per resistere alla
convinzione di peccato io stesso ero costretto a peccare ancora di più.
Sono sicuro che questa è la via che molti di voi stanno percorrendo,
perciò vi esorto a prendere piena coscienza della vostra perdizione. Il
male che è in voi deve essere assolutamente guarito, altrimenti sarete
condannati. Se si fosse trattato di una questione di scarsa rilevanza,
non avrei speso neanche una parola a riguardo, ma senza Cristo siete
destinati alla pena eterna. Cristo è la via, la verità, la vita e non
voglio che siate condannati all'inferno. Come vivrete nel fuoco eterno? Come potrete stare insieme a satana per tutta l'eternità?
Non è meglio affrontare la propria condizione spirituale oggi,
piuttosto che essere separati da Cristo per l'eternità? Cos'è l'inferno
se non la separazione da Dio? Ed anche se non ci fosse stato altro
inferno, questo sarebbe di per sé sufficiente.
Avvicinatevi
a Dio e siate riconciliati con lui. Vi supplico come un misero
ambasciatore di Cristo: siate riconciliati con Dio! La mia
responsabilità questa mattina è dirvi che Cristo è disposto a donarvi la
pace. C'è qualcuno che vuole essere riconciliato con lui? Se c'è
qualcuno, Cristo perdonerà tutti i suoi peccati e cancellerà ogni sua
trasgressione. Coloro che invece continueranno a respingere l'offerta
della grazia di Dio in Cristo, saranno giudicati e su loro Dio riverserà
la sua ira. Non ci si può beffare di Dio; ciò che un uomo semina,
quello raccoglierà. Dunque, se voi non sarete in pace con Dio, egli non
sarà in pace con voi. Chi può resistere all'ira di Dio? È terribile
cadere nelle mani di Dio quando è adirato! Quando Gesù rispose 'Io sono'
ai soldati venuti per arrestarlo, questi caddero per terra. E
se costoro non poterono resistere alla presenza di Cristo nel suo stato
d'umiliazione, come potranno sussistere davanti alla sua gloria, quando
verrà per giudicare il mondo?
Mi
sembra di vederli, trascinati all'inferno da satana! Li vedo che,
tremando, gridano ai monti e alle rocce 'cadeteci addosso', quando
davanti a Cristo ascolteranno dalle sue labbra l'irrevocabile sentenza: "Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno" (Matteo 25:41).
Li sento supplicare il Signore che sia qualcun altro, magari un angelo,
a pronunciare quelle terribili parole. Invece no, sarà proprio Gesù
Cristo, il Dio d'amore, a dirle! Non credete a queste cose? Guardate che
non sto parlando a caso, quello che dico è scritto nella Bibbia. Se
invece siete persuasi, allora determinate nei vostri cuori di credere
alla verità e, con l'aiuto di Dio, di seguire Cristo con tutto voi
stessi. E che il vostro cuore non trovi pace fino a quando non sarete
uniti al Salvatore!
Potrei
continuare ancora a parlare di queste cose, perché è meraviglioso
annunciare l'Evangelo di Cristo. Non desiderate che giunga il tempo
quando avrete un corpo nuovo, immortale e simile a quello di Gesù?
Allora potremo parlare del Signore della gloria per sempre! Ma adesso è
giunto il momento di lasciarci e, dunque, non voglio trattenervi
ulteriormente. Lo scopo che desidero raggiungere è portare peccatori
penitenti ai piedi di Cristo. Oh, che Dio vi attiri a sé! Voglia il caro
Redentore benedirvi grandemente e convincervi ad abbandonare la vostra
vita empia! E possa il grande amore di Dio, che sorpassa ogni
conoscenza, riempire i vostri cuori. Concedici quello che ti chiediamo o
Padre, per amore di Gesù Cristo, al quale, con te e con lo Spirito
Santo, siano onore e gloria, ora e in eterno.
di George Whitefield
"Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che si mantiene fedele. A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate per sempre nel Signore,perché il Signore, sí il Signore, è la roccia dei secoli."
(Isaia 26:2-4)
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