Il potere dello Spirito Santo | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

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sabato 2 marzo 2013
Unknown

Il potere dello Spirito Santo

creazione
Sermone pronunciato  sabato mattina 17 giugno 1855,   
dal Rev. Charles H. Spurgeon
presso la New Park Street Chapel, a Southwark


"Il potere dello Spirito Santo."(Romani 15:13)

Il potere è la prerogativa speciale e peculiare di Dio e di Dio soltanto. "Due volte ho udito questo, che il potere appartiene a Dio". Dio è Dio e il potere Gli appartiene. Se Egli ne delega una parte alle Sue creature, tuttavia è ancora il Suo potere. Il sole, anche se è "simile ad uno sposo che esce dalla sua camera nuziale e gioisce come un prode a correre l'arringo", non ha ancora alcun potere per muoversi, eccetto per ciò in cui Dio lo dirige. Le stelle, anche se seguono la propria orbita e nessuna di esse potrebbe fermarsi, tuttavia non hanno né potere, né forza, se non quella che Dio infonde loro ogni giorno. Il sommo arcangelo, vicino al trono dell'Altissimo, che mette in ombra una cometa nel suo fulgore, anche se è uno di quelli che eccelle nella forza ed ubbidisce alla voce degli ordini di Dio, tuttavia, è ancora senza potere, se non quello che il suo Creatore gli dà. Quanto al Leviathan, che fa ribollire tanto il mare come una pentola, che uno penserebbe che le profondità marine siano bianche come un uomo canuto; come per il Behemoth, che beve l'acqua del Giordano in un sorso e si vanta di poter prosciugare i fiumi; come per tutte le maestose creature che si trovano sulla terra,  essi devono la loro forza a Colui che plasmò le loro ossa d'acciaio ed i loro muscoli di bronzo. E quando pensiamo all'uomo, se ha forza o potenza, è così piccola che a malapena possiamo definirla tale, perché quando è al massimo della sua espressione, quando agita il suo scettro, quando comanda gli eserciti, quando governa le nazioni, ancora il potere appartiene a Dio ed è vero: "Due volte ho udito questo: Che il potere appartiene a Dio". 

Questa prerogativa esclusiva di Dio si trova in ognuna delle tre Persone della gloriosa Trinità. Il Padre ha potere: perché per la Sua Parola furono fatti i cieli ed il loro esercito; mediante la Sua potenza tutte le cose sussistono e per attraverso di Lui compiono il loro destino.
Il Figlio ha il potere, perché come il Padre è il Creatore di tutte le cose: "Senza di Lui neppure una delle cose fatte è stata fatta" e " attraverso di Lui tutte le Cose sussistono".

E lo Spirito Santo ha il potere. E' in relazione a questa potenza che parlerò questa mattina e potrete avere un'esemplificazione pratica di quel medesimo attributo nei vostri cuori, quando sentirete che l'influenza dello Spirito Santo viene sparsa su di me, così che possa esprimere le parole del Dio vivente all'anima vostra e  che viene conferita a voi quando sentirete gli effetti di questa potenza nei vostri propri spiriti.
Considereremo la potenza dello Spirito Santo in tre modi questa mattina. I primo luogo, le manifestazioni esteriori e visibili di essa, in secondo luogo, le manifestazioni interiori e spirituali di essa ed infine le attese opere future di essa. La potenza dello Spirito sarà in questo modo, spero, chiaramente donata alle vostre anime.


I. LA POTENZA DELLO SPIRITO SANTO NELLE MANIFESTAZIONI ESTERIORI E VISIBILI DI ESSA
 
La potenza dello Spirito non è rimasta dormiente, ma si è esercitata sempre. Molto  già è stato fatto per mezzo dello Spirito di Dio; molto più di quanto potesse essere compiuto da chiunque, tranne l'Infinito, Eterno, Onnipotente Jehovah, del quale lo Spirito Santo è una Persona.
Ci sono quattro opere che sono i segni esteriori e manifesti del potere dello Spirito, opere di creazione, opere di risurrezione, opere di attestazione, o di testimonianza, e opere di grazia. Di ciascuna di queste opere parlerò molto brevemente.

1.
In primo luogo, lo Spirito ha manifestato l'onnipotenza del Suo potere nelle opere di creazione, perché, anche se non molto frequente, nella Scrittura, tuttavia a volte la creazione è attribuita allo Spirito Santo, così come al Padre e al Figlio. La creazione dei cieli sopra noi, si dice che sia opera dello Spirito di Dio. Questo si vedrà subito, facendo riferimento alle  Sacre Scritture in Giobbe 26,13: "Per il suo Spirito egli ha guarnito i cieli, la sua mano ha formato il serpente tortuoso." Tutte le stelle del cielo si dice che siano state poste in alto dallo Spirito, e una particolare costellazione chiamata "serpente tortuoso," è appositamente sottolineata come Sua opera. Egli sciolse le fasce di Orione, Lui che fissò le dolci influenze delle Pleiadi, e fissò Arturo con i suoi soli.

Egli creò tutte quelle stelle che brillano nel cielo. I cieli furono guarniti dalle Sue mani, e formò il serpente guizzante per mezzo della Sua potenza. Così è anche di tutti gli atti continui della creazione, che sono ancora compiuti nel mondo, come la creazione dell'uomo e degli animali, la loro nascita e tutte le loro generazioni. Tutti questi atti sono anche attribuiti allo Spirito Santo. Nel Salmo 104 verso 29 è scritto: "Tu nascondi la tua faccia, essi sono smarriti, tu ritiri il loro fiato, ed essi muoiono e tornano nella loro polvere. Tu mandi il tuo spirito, essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra".  Così, anche, in quei continui atti di creazione, che sono ancora eseguiti in tutto il mondo, come la procreazione dell'uomo e degli animali, la loro nascita e la generazione dell'età. Questi sono attribuiti anche allo Spirito Santo, come la prima guarnizione dei cieli , o il modellamento del serpente guizzante. Ma se considerate quanto è scritto nel primo capitolo della Genesi, vedrete in maniera più particolareggiata quell'opera peculiare di potenza rintracciabile nell'universo che è stata manifestata dallo Spirito Santo e scoprirete quale è stata la Sua opera speciale. In Genesi 1:2 leggiamo: "E la terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque". Non sappiamo quanto remoto sia il periodo della creazione di questo globo terrestre, certamente molti milioni di anni prima di Adamo. Il nostro pianeta è passato attraverso diversi stadi di esistenza e differenti tipi di creature hanno vissuto sulla sua superficie, ognuna delle quali però fu plasmata da Dio. Ma prima di quell'era, quando l'uomo doveva divenire il principale abitante e signore, il Creatore abbandonò il mondo alla confusione. Egli permise che il fuoco interno esplodesse dall'abisso e distruggesse tutta la materia solida, cosicché ogni tipo di sostanza fosse mescolata in una vasta massa in disordine.

L'unica definizione che potreste dare al mondo di allora è che consisteva in una massa caotica di materia e quello che sarebbe diventato nessuno lo avrebbe potuto immaginare o definire. Era totalmente "informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso".

Lo Spirito di Dio venne, allargò le Sue immense ali, e ordinò alle tenebre di disperdersi mentre aleggiava su di esse, tutte le diverse porzioni di materia andarono al loro posto e la terra non fu più "informe e vuota", ma divenne rotonda come i pianeti suoi simili e si mise in movimento, cantando gioiose lodi a Dio, non suoni senza alcuna armonia, ma un'unica grande nota nella vasta scala della creazione. Milton descrive, in modo bellissimo, quest'opera dello Spirito che produsse ordine dalla confusione, quando il Re di Gloria con la Sua potente Parola e lo Spirito vennero per creare nuovi mondi.


"Sulla terra celeste si trovavano, e dalla riva
videro il vasto, incommensurabile abisso,
Scandaloso come un mare, scuro, inutile, selvaggio,
Fino dal basso agitato da venti furiosi
E impetuose onde, come montagne, aggredivano
l'altezza del cielo, e con il centro mescolato ai poli.

"Silenzio, voi onde agitate, e tu profondità, pace,
Disse allora la Parola Onnimagnifica, la tua discordia termina.
Allora fu calma sulle acque,
Le sue ali solenni lo Spirito di Dio spiegò
E la virtù vitale fu infusa, e il calore vitale fu in
tutta la massa fluida. "

Questa che vedete, quindi, è la potenza dello Spirito. Se avessimo potuto vedere quella terra tutta in confusione avremmo detto: "Chi può creare un mondo da questo caos?". La risposta sarebbe stata: "La potenza dello Spirito può farlo. Semplicemente allargando le Sue ali come una colomba può far tornare tutte le cose insieme. Dopo di che vi sarà ordine dove non c'era altro che confusione". Questo non è tutto il potere dello Spirito. Abbiamo visto solo alcune delle Sue opere nella creazione. Ma ci fu, soprattutto, un caso della creazione in cui lo Spirito Santo fu particolarmente interessato, cioè nella formazione del corpo del nostro Signore Gesù Cristo. Sebbene il nostro Signore Gesù Cristo, nacque da una donna e reso a somiglianza di carne di peccato, tuttavia, il potere che Lo generò fu interamente in Dio e nello Spirito Santo, come le Scritture si esprimono: "Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua" (Luca 1:35).
Gesù fu generato, come è detto nel Credo Apostolico, generato dallo Spirito Santo. "Questa cosa santa che è nata da te sarà chiamata Figlio dell'Altissimo". La struttura corporea del Signore Gesù Cristo fu un capolavoro dello Spirito Santo. Suppongo che il Suo corpo eccelse su tutti gli altri in bellezza. Deve essere stato come quello del primo uomo, il cui modello è  i
l modello stesso di ciò che il corpo dovrà essere in paradiso, quando esso dovrà risplendere in tutta la sua gloria. Questa meravigliosa forma, in tutta la sua bellezza e perfezione, fu modellata dallo Spirito. "Nel Suo libro furono scritti tutti i membri, quando ancora non esisteva nessuno di loro". Egli Lo ha modellato e formato e,  anche qui, abbiamo un altro caso della potenza creatrice dello Spirito.

2. Una seconda manifestazione della potenza dello Spirito Santo si può trovare nella resurrezione del Signore Gesù Cristo. Se avete studiato quest'argomento, sarete rimasti un pò perplessi nello scoprire che a  volte la resurrezione di Cristo è attribuita a Lui personalmente. Per la propria potenza e divinità Egli non poté essere trattenuto dal legame della morte, ma come,  volontariamente, Egli depose la propria vita, così ebbe anche il potere di riprenderla. In un altro testo della Scrittura trovate che la resurrezione di Gesù è attribuita a Dio Padre: "Egli lo risuscitò dai morti". "Lui che Dio Padre ha esaltato", e molti altri passi della stessa importanza. Tuttavia viene detto anche, nella Scrittura, che Gesù Cristo fu risuscitato dallo Spirito Santo. Ora tutte queste cose sono vere; Gesù fu risuscitato dal Padre perchè il Padre disse: "Sciogliete il prigioniero, lasciatelo libero; lasciatelo andare. La giustizia è soddisfatta. La mia legge non richiede maggiore soddisfazione, la vendetta ha avuto il suo compimento, lasciatelo andare". Ecco il messaggio ufficiale che liberò Gesù dalla tomba. Egli risorse per la propria maestà e potenza, perché aveva diritto di uscire dal sepolcro, ed Egli era consapevole di possedere questa prerogativa e perciò "sciolse gli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che fosse da essi ritenuto". Ma risorse per mezzo dello Spirito Santo, tramite quell'energia che la Sua struttura mortale aveva ricevuto, per mezzo della quale risorse dalla tomba dopo esservi rimasto per tre giorni e tre notti. Se volete una ulteriore evidenza di questo, aprite le Bibbie di nuovo, 1 Pietro 3:18 "
Perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito". Un ulteriore evidenza la potete trovare in Romani 8:11, (amo, a volte, essere testuale, perché io credo che il grande errore dei cristiani è che essi non esaminino le Scritture abbastanza, e io li farò cercare mentre si trovano qui, se non lo fanno da nessun'altra parte), "E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi".
Perciò, la resurrezione di Gesù si compì per l'azione dello Spirito Santo e qui abbiamo una nobile illustrazione della Sua onnipotenza. Se foste potuti entrare, come fecero gli angeli, nel sepolcro di Gesù e aveste visto il Suo corpo addormentato, Lo avreste trovato gelido come qualsiasi altro cadavere. Sollevate la Sua mano cade di peso di lato, guardate i Suoi occhi sono vitrei.
E questa è una vera morte che aveva annientato la vita. Guardate le Sue mani, il sangue non ne sgorga più, sono fredde ed immobili. Può quel corpo rivivere? Può muoversi? Sì ed è un'illustrazione della potenza dello Spirito Santo. Infatti quando la potenza dello Spirito venne su Lui, fu come quando scese sulle ossa secche della valle: "Egli risorse nella maestà della Sua divinità, e splendente e maestoso, stupì le guardie al punto che esse fuggirono. Sì, Egli risorse per non morire più, ma per vivere in eterno, Re dei re e Principe dei re della terra."

3. Il terzo tipo delle opere dello Spirito Santo, che hanno così meravigliosamente dimostrato la Sua potenza, sono le opere di attestazione. E con questo intendo le opere di testimonianza. Quando Gesù Cristo entrò nelle acque del battesimo nel fiume Giordano, lo Spirito Santo discese su Lui come una colomba e Lo proclamò Figlio
diletto  di Dio. Questo è quello che io definisco l'opera di attestazione. E quando, in seguito, Gesù Cristo fece tornare in vita i morti, quando guarì il lebbroso, quando ordinò alle infermità di abbandonare i corpi malati e queste fuggirono rapidamente, quando i demoni lasciarono a migliaia coloro che ne erano posseduti, tutto questo fu compiuto mediante la potenza dello Spirito. Lo Spirito dimorava in Gesù senza misura e per mezzo di questo potere tutti quei miracoli furono compiuti. Queste furono tutte opere di attestazione. Quando Gesù Cristo ascese al cielo, ricorderete che la testimonianza principale dello Spirito Santo si manifestò quando Egli arrivò come un vento impetuoso sui discepoli riuniti, e "lingue come di fuoco che si dividevano" si posarono su di loro ed Egli attestò il loro ministerio, dando loro di "parlare in altre lingue, come Egli dava loro di esprimersi"; e ricorderete come dagli apostoli furono compiuti atti miracolosi e come abbiano insegnato con autorità, come Pietro fece tornare in vita Tabita, come Paolo fece tornare in vita Eutico e come grandi gesta furono compiute dagli Apostoli così come furono compiute dal loro Maestro, così che "potenti segni e prodigi erano compiuti mediante lo Spirito Santo e, molti credettero in tal modo", chi avrebbe potuto dubitare della potenza dello Spirito Santo dopo di questi fatti? Forse quei sociniani che negano l'esistenza dello Spirito Santo e la Sua personalità, ma che faranno quando forniremo loro le evidenze della creazione, della resurrezione e dell'attestazione? Cadranno nel giudizio stabilito per loro dalla Scrittura: "La pietra torna addosso a chi la rotola" (Proverbi 26:26) e ne rimarrà ferito, ma se resiste lo ridurrà in polvere. Lo Spirito Santo possiede la potenza onnipotente come è quella di Dio.

4. Inoltre, se vogliamo un altro segno visibile ed esteriore della potenza dello Spirito di Dio, possiamo esaminare le opere della Grazia. Ecco una città dove un indovino manifestava il suo potere, "dandosi per qualcosa di grande", ma Filippo arriva e predica la Parola di Dio; immediatamente Simon Mago perde il suo potere potere ed egli stesso cerca la potenza dello Spirito Santo, credendo che si possa acquistare tramite il denaro.
Vedete ai nostri giorni, un paese in cui gli abitanti vivono in capanne miserabili, si cibano di rettili e delle più immonde creature, osservateli inchinarsi davanti ai loro idoli e adorare i loro falsi dèi e così sprofondati nella superstizione, così degradati e abbruttiti, che sorge l'interrogativo, se questi possiedano un'anima o meno, ecco arrivare un missionario, con la Parola di Dio nelle mani, lo ascoltano predicare come lo Spirito gli dà d'esprimersi e accompagna la Parola con segni e prodigi.  Abbandonano i loro idoli, odiano ed aborriscono le loro passioni precedenti; costruiscono case per abitare, si vestono e rinsaviscono. Spezzano gli archi e rompono le lance, gli incivili divengono civili, i selvaggi divengono gentili, loro che non conoscevano nulla iniziano a leggere le Scritture e così dalle labbra degli ottentotti, Dio testimonia la forza  del Suo Spirito potente.

Prendete ad esempio una famiglia in questa città, il padre è un ubriacone, è un esempio di disperazione; guardatelo nella sua follia e avrete la possibilità di incontrare una tigre in libertà. Se qualcuno l'offende, potrebbe ritrovarsi squarciato in mille brandelli. Notate sua moglie. Anche lei ha un suo carattere e quando la maltratta, ella resiste; molte risse sono state viste da
quella casa. Spesso i vicini sono stati disturbati dal clamore che si è creato in quel luogo.Per quanto riguarda i loro poveri piccoli figli, guardateli nei loro stracci e nella loro nudità, povere creature senza istruzione. Ho detto, senza istruzione? No, essi sono istruiti e ben istruiti alla scuola del diavolo, stanno crescendo per essere eredi della dannazione.

Ma qualcuno che Dio ha benedetto con il Suo Spirito è guidato sino alla casa. Forse un umile missionario di città, ma dice a quell'uomo: "Oh", dice, "vieni e ascolta la voce di Dio" e, sia che si tratti di una sua opera personale o di un ministero di predicazione, la Parola di Dio, che è rapida e potente, spezza il cuore del peccatore. Le lacrime scorrono sulle sue guance, come non si era  mai visto prima. Trema e freme. Quell'uomo forte si piega verso il basso, l'uomo possente trema e quelle ginocchia, che mai vacillarono, iniziano a battere l'una contro l'altra. Quel cuore, che non si è mai perso d'animo ora comincia a tremare dinanzi alla potenza dello Spirito. Si siede sull'umile banco del penitente, lascia che le sue ginocchia si pieghino, mentre le sue labbra pronunciano la preghiera di un bambino, ma nel contempo la preghiera si trasforma nella preghiera di un figlio di Dio. egli diventa una persona trasformata. Notate ora la trasformazione nella sua casa! Quella moglie diventa una decorosa madre di famiglia. I figli sono il vanto della casa e a tempo debito cresceranno come piante d'ulivo intorno alla sua tavola e adorneranno la sua casa come pietre raffinate. Passate da quella casa, non sentirete nessun rumore, o grida, ma i canti di Sion. Guardate l'uomo, non più baldorie da ubriaco; egli ha bevuto l'ultimo bicchiere e  ora vi ha rinunciato per sempre, è andato a Dio ed è divenuto Suo servitore. Non udrete più ora, a mezzanotte, le grida da baccanali, ma se ci dovesse essere un suono sarà quello di un inno solenne di lode a Dio. E ora non esiste una cosa come la potenza dello Spirito? Si! E quelli che l'hanno vista devono esserne testimoni. Conosco un villaggio, una volta forse il più profano d'Inghilterra, un villaggio sommerso dall'ubriachezza e alla dissolutezza della peggior specie, dove  era quasi impossibile, per
un onesto viaggiatore, fermarsi presso un edificio pubblico, senza essere infastidito dalle bestemmie; un luogo noto ad incendiari e ladri. Un uomo, il capobanda, ascoltò la voce di Dio, e il cuore di quell'uomo fu rotto. L'intera banda venne ad ascoltare predicare l'Evangelo, e si sedettero con tale riverenza davanti al predicatore, che sembrò che questi fosse Dio stesso e non un uomo. Questi uomini furono cambiati e trasformati dalla potenza di Dio e tutti coloro che conoscevano quel luogo affermano che tale cambiamento non avrebbe mai potuto compiersi se non per la potenza dello Spirito Santo. Lasciate che il Vangelo sia predicato e lo Spirito effuso, e vedrete che ha un tale potere di cambiare le coscienze, di migliorare il comportamento, di sollevare i degradati, di castigare e di frenare la corsa della malvagità , che dovrete darGli gloria. Vi dico che non vi è nulla come  la potenza dello Spirito. Lasciate solo che arrivi e sicuramente ogni cosa potrà essere compiuta.

Passiamo ora al secondo punto:

II. LA POTENZA INTERIORE E SPIRITUALE DELLO SPIRITO SANTO 


Quello di cui ho già parlato può essere visto, quello di cui mi accingo a parlare deve essere sentito e, nessuno comprenderà ciò che dico come verità, se non lo sente. La prima persino l'infedele deve riconoscerla, e anche il più grande bestemmiatore non la può negare, se dice il vero, ma questa parte è ciò di cui uno riderà con entusiasmo, e ciò di cui l'altro dirà  che è un'invenzione della nostra fervida fantasia. Tuttavia noi abbiamo una parola di testimonianza più infallibile di tutto ciò che essi possono dire. Abbiamo una testimoninza interiore. Sappiamo che essa è la verità, e non abbiamo paura di parlare del potere spirituale interiore dello Spirito Santo. 

Osserviamo due o tre cose in cui il potere interiore e spirituale dello Spirito Santo è veramente grande da essere visto ed celebrato.

1. In primo luogo osserviamo che lo Spirito Santo detiene un potere sopra i cuori degli uomini. Ora i cuori degli uomini sono veramente molto difficili da influenzare. Se volete arrivare a loro su qualsiasi argomento mondano, potete farlo. Un mondo fraudolento può vincere il cuore dell'uomo, un po'di oro può vincere il cuore dell'uomo, una promessa di fama e di un pò di clamore di applausi possono vincere il cuore dell'uomo. Tuttavia non esiste un ministro di culto vivente in grado di vincere il cuore dell'uomo stesso. Egli può vincere le sue orecchie e farlo ascoltare, può vincere i suoi occhi e farli fissare su di se stesso, egli può conquistarne l'attenzione, ma il cuore è molto sfuggente. Si! Il cuore è un pesce che preoccupa tutti i pescatori dell'Evangelo per mantenerne la presa. Talcolta si può tirare quasi del tutto fuori dall'acqua,ma, viscido come un'anguilla, esso sfugge tra le dita, e tu non lo avrai catturato, dopo tutto. Più di un uomo ha immaginato di aver catturato un cuore, ma è rimasto deluso. Ci vuole un forte cacciatore per oltrepassare un cervo, sulle montagne. E' troppo agile per permettere ad un piede umano di avvicinarsi. Lo Spirito Santo è il solo che ha potere sul cuore dell'uomo. 


Avete mai provato il vostro potere su un cuore? Se qualcuno pensa che un ministro sia in grado di convertire un'anima, vorrei che provasse. Lasciate che inizi col diventare un insegnante della Scuola Domenicale. Prenderà la sua classe, avrà i migliori libri che si possano avere, stabilirà le migliori regole, prenderà il migliore studente della sua classe e se non sarà stanco in una settimana, io avrò sbagliato. Lasciate che provi per quattro o cinque domeniche e poi dirà: "Quel ragazzo è incorreggibile", lasciate che provi con qualcun altro. Allora tenterà con un altro, un altro e ancora un altro prima di riuscire a convertirne uno. Alla si troverà presto a dire: "Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio, dice l'Eterno".

Può un ministro convertire? Può compungere il cuore? Davide disse: "Il loro cuore è denso come grasso". E' proprio vero, non è possibile penetrarlo, perché è grasso. La nostra spada non può raggiungerlo, è circondato da così tanto grasso che è più duro di una pietra da mulino. Più di una delle ottime lame dell'antica Gerusalemme si sono spuntate contro un cuore duro. Più di una spada d'acciaio che Dio ha messo nelle mani dei Suoi servitori si è piegata quando sono è stata rivolta contro il cuore del peccatore. "
Il mio diletto ha messo la mano nel buco della porta, e le mie viscere si sono mosse per il peccato."  Noi non possiamo raggiungere l'anima, ma lo Spirito Santo può farlo. Egli può dare un senso al perdono acquistato dal sangue che scioglierà un cuore di pietra.
Egli può: 


"Parlare con quella voce che risveglia i morti
E comandare l'avanzare dei peccatori
E creare il timore alla coscienza colpevole
Della morte che non muore mai. "

Egli può creare i tuoni che si odono dal Sinai, e può creare i dolci fruscii del Calvario facendoli penetrare nell'anima.  Egli ha il potere sul cuore dell'uomo. E questa è una prova gloriosa dell'onnipotenza dello Spirito che ha il dominio su tutto il cuore.

2. Tuttavia esiste una cosa più ostinata del cuore, e questa è la volontà. "Il Signor Ostinato", come lo chiama nella sua "Guerra santa" John Bunyan, è un individuo che non sarà facilmente piegato.  La volontà, specialmente in alcuni, è inflessibile, ed in tutti, se la volontà si erge opponendosi, non c'è nulla che si possa fare. Qualcuno crede nel libero arbitrio? E' il sogno di tanti. Il libero arbitrio dove si trova? Una volta si trovava in Eden e creò una terribile tragedia, perché rovinò il Paradiso e scacciò Adamo fuori del giardino. Il libero arbitrio una volta si trovava in cielo, ma scacciò il glorioso arcangelo ed una terza parte delle stelle del cielo caddero nell'abisso. Io non voglio avere nulla a che fare con il libero arbitrio, ma cercherò di capire se possiedo un libero arbitrio dentro di me. E scopro che ne ho. Un libero arbitrio di una volontà volta verso la malvagità, veramente priva di tutto ciò che è bene. Un libero arbitrio assoluto quando pecco, ma quando voglio fare il bene, il male è presente in me e come riuscire a fare quello che vorrei, non lo trovo. Tuttavia, alcuni si vantano di possedere il libero arbitrio.  Mi chiedo se coloro che credono in esso abbiano un potere maggiore sulla volontà delle persone di quanto ne abbia io? So che io non ne ho alcuno. Ho scoperto un antico proverbio molto vero: "Un uomo può condurre un cavallo all'abbeveratoio, ma cento non possono costringerlo a bere". Scopro che posso portare tutti voi verso l'acqua, una grande moltitudine, più di quanti possano entrare in questa cappella, ma non posso farvi bere, e non credo che un centinaio di ministri potrebbe costringervi a bere. Ho letto l'antico Rowland Hill, e Whitefield, e diversi altri, per vedere quello che hanno fatto, ma non riesco a scoprire un segreto per modificare la vostra volontà. Non posso convincervi, e voi non cederete in nessun modo attraverso degli strumenti. Non credo che alcun uomo abbia potere sulla volontà dei suoi simili, ma lo Spirito di Dio lo possiede: "Io li renderò volenterosi nel giorno del mio potere".

Egli trasforma il peccatore recalcitrante, in modo che sia disposto a correre per rifugiarsi nell'Evangelo. Colui che era ostinato, ora corre verso la croce. Colui che derideva Gesù, ora si appella alla Sua misericordia e chi non voleva credere, è ora spinto dallo Spirito Santo a farlo, non soltanto volenterosamente, ma con fervore, egli è felice, è lieto di farlo, gioisce al suono del nome di Gesù, e si
si diletta di correre sulla via dei comandamenti di Dio. Lo Spirito Santo ha potere sulla volontà umana.

3. E tuttavia c'è una cosa che penso sia anche peggio della volontà. Avrete indovinato cosa voglio dire. La volontà è più difficile del cuore da piegare, ma c'è una cosa che supera la volontà nella sua sregolatezza, e questa è l'immaginazione. Spero che la mia volontà sia controllata dalla Grazia divina ma ho timore che la mia immaginazione molto spesso non lo sia. Coloro che hanno una buona dose di immaginazione, sanno quanto sia difficile controllare. Non potete frenarla. Spezzerà le redini.  Non sarete mai in grado di dominarla. L'immaginazione a volte s'innalza fino a Dio con tale potenza che le ali dell'aquila non possono eguagliare. Talvolta possiede una potenza tale da poter quasi vedere il Re nella Sua bellezza, e la terrache è molto lontana.

Per quanto mi riguarda, la mia immaginazione mi trasporta a volte oltre le porte di ferro, nell'infinito sconosciuto, fino alle porte di perla a scoprire i beati glorificati. Tuttavia se è potente in un senso, è potente anche nell'altro, perché la mia immaginazione mi ha trascinato nei più vili canali e nelle fogne della terra. Mi ha procurato pensieri così terribili che durante il tempo che non riuscivo a evitarli, ero completamente preso dall'orrore. Questi pensieri arrivano, e quando raggiungo la posizione più santa, la più devota verso Dio, la più fervente nella preghiera, spesso capita che proprio questo sia il momento, durante il quale, il flagello si scatena nel peggiore dei modi. Ma mi rallegro e penso a una cosa, che posso gridare quando questa forma della mia immaginazione si manifesta.

So che nel libro di Levitico,
è detto che allorchè un atto malvagio veniva commesso contro una fanciulla, se la fanciulla gridava, allora la sua vita sarebbe stata risparmiata. Così avviene per il cristiano: "Se grida c'è speranza". Potete incatenare la vostra immaginazione? No, ma la potenza dello Spirito Santo può farlo. Lo farà, lo farà alla fine, e lo fa già oggi sulla terra. 

Ora vediamo l'ultima parte:

III. LE OPERE FUTURE E GLI EFFETTI DESIDERATI

Dopotutto, anche se lo Spirito Santo ha fatto così tanto, non può dire: "Tutto è compiuto". Gesù Cristo poté esclamare riguardo alla Sua opera: "Tutto è compiuto". Ma lo Spirito Santo non può dirlo. Egli deve compiere ancora molto, fino alla consumazione di tutte le cose, quando il Figlio stesso sarà sottoposto al Padre, lo Spirito Santo non potrà dire: "Tutto è compiuto". Cosa, allora, deve ancora fare lo Spirito Santo?

1. In primo luogo deve perfezionarci  nella santificazione. Ci sono due tipi di perfezione di cui il cristiano ha bisogno: uno è la perfezione della giustificazione nella Persona di Gesù e l'altra è la perfezione della santificazione, prodotta in lui dallo Spirito Santo. Al momento, la corruzione riposa ancora immobile nel seno del credente rigenerato. Al presente il cuore è ancora parzialmente impuro. Allo stato attuale ci sono ancora concupiscenze e immaginazioni malvage.

Però oh! La mia anima si rallegra nel sapere si avvicina il giorno quando Dio completerà l'opera che ha cominciato ed Egli presenterà l'anima mia, non soltanto perfetta in Cristo, ma la mia vita perfetta anche nello Spirito, "senza macchia, senza difetto o alcunchè di simile". È proprio vero che questo povero cuore depravato sta per divenire santo come quello di Dio? È proprio vero che questo povero spirito che spesso grida: "Oh che miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte?" sarà liberato dal peccato e dalla morte? Non avrò più parole malvagie che opprimono le mie orecchie e pensieri impuri che disturbano la mia pace? Oh! Felice momento! Possa essere affrettato! Poco prima di morire, la santificazione sarà completata, ma sino a quel momento non potrò mai pretendere la perfezione dentro di me. Ma nell'istante in cui morirò, il mio spirito avrà il suo ultimo battesimo di fuoco nello Spirito Santo. Sarà messo nel crogiuolo per la sua ultima prova nella fornace ed allora, libero da tutte le scorie e raffinato come un cuneo di oro puro, esso sarà presentato ai piedi di Dio, senza neanche la minima scoria o impurità. Oh, ora gloriosa! Oh, momento benedetto! Mi sembrerebbe di bramare di morire anche se non ci fosse il cielo, per poter avere quell'ultima purificazione e risalire dal fiume Giordano più bianco del bucato. Oh, poter essere reso candido, pulito, puro, perfetto! Non ci sarà angelo più puro di quello che diventerò. Potrò dire: "Grande Dio, sono purificato per mezzo del sangue di Gesù, sono purificato anche mediante l'opera dello Spirito Santo, sono veramente purificato!". Non dobbiamo quindi esaltare la potenza dello Spirito Santo che ci permette dì essere in grado di stare davanti al Padre nostro in cielo?

2. Un'altra grande opera dello Spirito Santo che ancora non e completata è quella di produrre la gloria degli ultimi giorni. Tra pochi anni ancora, non so quando, né come, lo Spirito Santo verrà sparso in modo molto differente da ora. Esistono diversità di operazioni e, durante questi ultimi anni, è accaduto che si siano manifestate
opere diversificate con piccole effusioni dello Spirito. I ministri hanno seguito una noiosa routine, continuamente predicando, prediche e prediche e molto poco di buono è stato fatto. Io spero, forse, che  davanti a noi vi sia l'inizio di una nuova era,  e che si manifesterà una maggiore effusione dello Spirito rispetto ad oggi. Perché l'ora viene, ed potrebbe essere già venuta, nella quale lo Spirito si riverserà di nuovo in modo meraviglioso e che molti andranno avanti e indietro e la conoscenza verrà aumentata, la conoscenza del Signore ricoprirà la terra come le acque ricoprono la superficie del grande abisso; quando il Suo regno verrà e la Sua volontà sarà fatta in terra come è fatta in cielo. Noi non abbiamo intenzione di essere trascinati per sempre, come Faraone dalle ruote del suo carro. Il mio cuore esulta ed i miei occhi scintillano al pensiero che molto probabilmente vivrò per vedere l'effusione dello Spirito, quando "i figli e le figlie di Dio profetizzeranno nuovamente e i giovani avranno delle visioni e i vecchi sogneranno dei sogni". Probabilmente non ci saranno doni miracolosi, perché non sarà necessario, ma vi sarà ancora una tale quantità miracolosa di santificazione, un tale straordinario fervore nella preghiera, una tale vera comunione profonda con Dio, così tanta religione viva, e una tale diffusione delle dottrine della croce, che ognuno vedrà che in verità lo Spirito sta venendo versato come acqua, e che le pioggia scende dall'alto. Per tutta questa effusione preghiamo, cerchiamo continuamente di operare e cerchiamola attraverso Dio.

3. Un'altra opera dello Spirito Santo che manifesta, 
particolarmente, il Suo potere è la resurrezione universale. Dalla Scrittura abbiamo ragione di credere che la resurrezione dei morti, benchè avverrà mediante la voce di Dio e della Sua Parola (il Figlio), dovrà essere manifestata anche per opera dello Spirito. Lo stesso potere che risuscitò Gesù Cristo dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali. La potenza della resurrezione è forse la più grande dimostrazione delle opere dello Spirito. Ah! Amici miei, se a questa terra potesse essere strappato per un po' il manto che la ricopre, se potessero essere tagliate la zolle verdi e potessimo guardare a circa sei metri di profondità nel sue viscere, cosa sembrerebbe il mondo! Cosa vedremmo? Ossa, cadaveri, marciume, vermi e corruzione. E che direste: "Possono queste ossa secche rivivere? Possono levarsi in piedi?". "Sì, in un momento! In un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba i morti risorgeranno". Egli parla; essi rivivono! Li vedete sparsi, l'osso si congiunge alle sue ossa! Li vedete nudi, la carne viene su di loro! Li vedete ancora senza vita. "Vieni dai quattro venti, o Spirito, e soffia su questi morti". Quando il vento dello Spirito Santo arriva, essi vivono, si levano in piedi, un esercito grandissimo .

Ho tentato di parlare del potere dello Spirito e confido di avervelo mostrato. Ed ora pochi momenti per fare delle considerazioni pratiche. Lo Spirito è molto potente Cristiani! Cosa dobbiamo dedurre noi da questo fatto? Che non dobbiamo mancare di fede nella potenza di Dio per condurci in cielo. 

O com'è dolce quel versetto che fu messo da parte per la mia anima ieri!
"Il Suo sicuro e onnipotente braccio
è sollevato in vostra difesa;
Dov'è che il potere potrà raggiungervi con esso?
O cosa potrete ottenere da esso?"
I vostri nemici possono superare l'onnipetenza? Allora possono vincervi. Possono combattere con la Divinità e gettarla a terra? Allora potrebbero conquistarvi. Perchè il potere dello Spirito è il nostro potere e la potenza dello Spirito è nostra potenza. Ancora una volta, Cristiani, se questa è la potenza dello Spirito, perché dovreste dubitare di qualche cosa? C'è tuo figlio, c'è tua moglie per i quali hai supplicato così spesso, non dubitare del potere dello Spirito: "Se Egli tarda, aspettalo" C'è tuo marito, o santa donna! E tu hai combattuto per l'anima sua. E anche se lui è sempre così indurito e disperato, un miserabile e ti tratta male, vi è il potere dello Spirito. E voi che siete arrivati da chiese sterili senza quasi foglie sull'albero: non dubitate della potenza dello Spirito di risollevarvi, perché vi sarà "un pascolo per le greggi e una caverna per gli asini selvatici" aperto ma deserto fino a quando lo Spirito non verrà infuso dall'alto. "Il luogo arido diventerà uno stagno e la terre assetate, sorgenti d'acqua, nei luoghi dove si sdraiavano i draghi ci sarà erba con canne e giunchi".

E, o voi membri di Park Street, che ricordate ciò che Dio ha fatto particolarmente per voi, non dubitate mai del potere dello Spirito. Voi che avete visto fiorire il deserto come il Carmel, voi che avete visto il deserto sbocciare come la rosa, abbiate fiducia in Lui per il futuro. Allora uscite e operate con la convinzione che il potere dello Spirito Santo è in grado di compiere qualsiasi cosa. Andate alle vostre imprese missionarie, andate a predicare nei vostri locali con la convinzione che la potenza dello Spirito è il nostro grande aiuto. Ed ora, infine, a voi peccatori: che cosa dirvi di questo potere dello Spirito? Perché, secondo me, c'è speranza per alcuni di voi. Io non posso salvarvi, non posso arrivare a voi, riesco a farvi piangere talvolta, ma vi asciugate gli occhi ed è tutto finito. Però so che il mio Maestro può. Questa è la mia consolazione. Capo dei peccatori: c'è speranza per te! Questa potere può salvarti come qualunque altro. E' in grado di spezzare il tuo cuore, anche se è di ferro, di far sì che i tuoi occhi si sciolgano dalle lacrime, anche se sono stati finora come pietre. La Sua potenza è  in grado questa mattina, se vuole, di cambiare il vostro cuore, mutare il corso di tutte le vostre idee e rendervi immediatamente un figlio di Dio e giustificarvi in Cristo. C'è sufficiente potenza nello Spirito Santo. Voi non sarete solo raddrizzati in Lui ma nelle vostre stesse viscere. Egli è capace di condurre i peccatori a Gesù, è in grado di rendervi volenterosi nel giorno della Sua potenza. Siete pronti? È giunto a farvi desiderare il Suo nome, e a farvi desiderare Gesù? Allora,  o peccatore! Mentre Egli ti attrae a Sé, diGli: "Attirami, senza Te sono un miserabile". SeguiteLo, seguiteLo e, mentre vi conduce, calcate le Sue orme e gioite che abbia cominciato un'opera buona in voi, perché è l'evidenza che vi porterà avanti fino alla fine. O avvilito! Poni la tua fiducia nella potenza dello Spirito Santo. Riposa sul sangue di Gesù e la tua anima sarà al sicuro, non soltanto ora, ma per tutta l'eternità. Dio vi benedica, miei ascoltatori. Amen.

Spurgeon

Traduzione dall'originale di Consapevoli nella Parola

(originale:http://www.spurgeon.org/sermons/0030.htm )




 "...prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità"
 (1 Timoteo 1:13)
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