Uno degli
aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti
più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti
più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente
facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare
abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un
ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero
che non abbiamo veramente bisogno di Dio.
Però,
dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato.
Vogliamo
esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché
possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo
nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella
Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono
essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio
ci insegna nella sua parola sulla preghiera.
La Bibbia
insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento
ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi.
Ma la verità
che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto
che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente,
che cosa significa pregare nel nome di Gesù.
Chi può pregare?
La prima
verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare?
Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà?
Chiaramente,
oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano
non significa che vengono ascoltate da Dio.
Secondo la
Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò
come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare.
Per esempio,
in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come
Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al
trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo
pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio.
Leggiamo il brano.
“14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è
passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che
professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa
simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come
noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed
essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16)
Quindi,
solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare.
A CHI si deve pregare?
Quando
preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere?
E' giusto
pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito
Santo? Cosa ne dice la Bibbia?
In Matt. 6:9
Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio
Padre.
“Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9)
In Giov.
16:23 Gesù parla della preghiera al Padre.
“In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In
verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome,
egli ve la darà.” (Giov 16:23)
La Bibbia ci
insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo
pregare a Dio Padre.
Allora, qual
è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo?
Se dobbiamo
pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo?
Nel nome di Gesù
Gesù ci ha
insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto.
Lo Spirito Santo
Per quanto
riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta
allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non
esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo
pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo?
Lo Spirito
Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per
giungere a questo fine.
“Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo
annuncerà.” (Giov 16:14)
Si può anche
leggere Giov. 14:14-26.
Quando un
grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota
neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo
è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo.
Inoltre, lo
Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di
porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo.
“26 Allo
stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non
sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri
ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello
Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom
8:26-27)
Che
consolazione!
Quindi, a
chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo.
per COSA si deve pregare?
Per che cosa
dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni
preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure,
pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste?
Chiaramente,
nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per
avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari,
prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio,
prega per un buon tempo durante le vacanze.
Che cosa ne dice la Bibbia?
Esaminiamo
alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il
loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male.
Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male
spiritualmente.
Giovanni 14
Consideriamo
per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Prima di
esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti
tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella
carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è
realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo
sforzarci di dividere rettamente questo brano.
Alcuni
credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente
questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo
nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase
“nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello
che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo
celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa
interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete
nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì.
Chi crede a
questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo
è un pensiero molto falso, e molto pericoloso.
Pensiamo a
come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse
situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività
comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha
anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo
versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente
è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta.
In un
secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore.
Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà
suo figlio.
In un altro
esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e
citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio,
visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio
nel nome di Gesù.
In un altro
esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una
che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il
proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È
convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che
desidera.
Senza andare
ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla
base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio
qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà
solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio
diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta.
Dio sarebbe soggetto alla nostra
volontà.
Se è così,
allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe
dovuto insegnarci a pregare:
“sia fatta
la nostra volontà, non la Tua”
Però, Dio
NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come
vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che
la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta!
Ci sono
tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio.
Per esempio,
leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino:
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Gesù,
nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse
la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua
richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la
sua.
In Luca 22,
Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che
sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse
evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo.
“31 «Simone,
Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io
ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai
convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32)
Gesù NON ha chiesto che Dio gli
togliesse la prova.
In
Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara
alla chiesa di Smirne.
“8
«All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e
l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la
tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di
essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere
quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi
in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci
giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha
orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà
colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11)
Egli spiegò
che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro
fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le
loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che
morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non
era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero
rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano
per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto
piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte
fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi.
Infatti, Dio
ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la
decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello
che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11
“In
lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà,” (Efe 1:11)
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile,
Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse
preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo.
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero
quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra
morte e di quella dei nostri cari.
“15 Le mie
ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle
profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e
nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando
nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16)
Se Dio ci
desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché
tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di
guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro
volontà, non quella di Dio. Se fosse
così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà
dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma
nel momento stabilito da noi.
Ma non è
così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che
stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose
secondo la decisione della Sua volontà!
Per esempio,
leggiamo in 1Samuele 2:6-8
“6 Il
SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa
risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8
Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere
con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della
terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8)
E' il
Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi!
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:
“e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)?
Per capire
bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo
contesto.
Cosa significa “nel mio nome”?
Dobbiamo
capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo
che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa
motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per
poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un
certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani.
Quindi, qual
è il senso della frase: “nel mio nome?”
Chiedere
“nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera,
costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi
saremo i sovrani. Ma non è così!
Pregare “nel
nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per
garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due
cose:
1. chiedere per i Suoi meriti
Prima di
tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti,
riconoscendo che noi non ne abbiamo.
Nessun di
noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di
Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio
nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi
venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico
del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla
(visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli
chiedo nel nome del mio amico.
Allora, chiedere nel nome di Gesù
necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per
conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria
insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver
nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste
per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente,
pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del
pregare nel nome di Gesù.
2. chiedere secondo la volontà di
Gesù
Dobbiamo però
considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di
chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere
secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo
principio. Ripeto: chiedere nel nome di
Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra.
Un soldato
semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome
del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà
del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il
nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato.
In 1Giovanni
5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio
esaudirà. Leggiamo.
“14 Questa è
la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua
volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli
chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov
5:14-15)
Avete notato
la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci
esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non
la nostra.
Quindi, se
preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la
volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per
quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo
come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare
Dio.
Quindi,
ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo
di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad
accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la
volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà.
Affinché il Padre sia glorificato
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano,
dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Notiamo che
le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e
infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù
non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il
Padre.
Infatti, in
Giacomo 4:2-4 leggiamo:
“2 Voi
bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi
litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non
ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente
adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi
dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4)
Non avete perché non domandate,
ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché
domandate per spendere nei vostri piaceri.
Quando
chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde.
Torniamo
agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio.
Pensiamo
all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male,
e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta
pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di
Dio.
Nell'esempio
del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle),
quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per
la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può
essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per
prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori
hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in
fin dei conti, a se stesso.
Poi ho fatto
l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole
che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni
ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una
preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.
Poi c'era il
credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che
gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio
quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria
di Dio.
Quindi, non
dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase
“nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli
chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua
volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il
proprio comodo, ma la gloria di Dio.
Un brutto risultato
Che cosa
succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta?
Quando Dio
NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente
scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione
spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel
credente rimane deluso di Dio.
Giov. 15:5-7,16
Quindi, è
importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio
questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della
preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14.
Giovanni
15:5-7
“5 Io sono
la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non
dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si
raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie
parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov
15:5-7)
Qui, Gesù
insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo
portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se
le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo.
Questa è una
condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una
condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà.
Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a
seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per
la sua.
Solamente se
ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo
e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di
Dio.
Un altro
versetto importante è Giovanni 15:16
“Non siete
voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che
chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16)
Gesù
risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in
eterno.
Ostacoli alle nostre preghiere
È importante
menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere.
L'orgoglio
Una cosa che
ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si
allontana da noi.
“Il SIGNORE
è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.”
(Sal 34:18)
Quando
abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella
figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo
pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non
confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi.
Mancanza di fede
Un altro
ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo
1.
“5 Se poi
qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti
generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede,
senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal
vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal
Signore,” (Giac 1:5-7)
Questo brano
ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre
verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di
Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però,
dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere
fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati.
La Preghiera fatta con egoismo
Abbiamo già
menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè,
alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria
di Dio, ma perché è il nostro desiderio.
Questo è ciò
che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei
piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio.
Come conoscere la volontà di Gesù
Visto che la
preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà,
come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio?
Dio ci ha
già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare
quando non la conosciamo.
Prima di
tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio?
Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando
non siamo sicuri della volontà di Dio?
Gesù stesso
ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36;
Luca 22:42. Leggo da Matteo.
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Nella sua
umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire
sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire
quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha
esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio.
Ed è così
che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà
di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi
a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo
confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà.
Conclusione
La preghiera
è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La
preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è
ascoltare Dio che ci parla.
E importante
pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose
giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per
merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non
secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante
accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi.
Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la
volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto
quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio
sia fatta!
Preghiamo
poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua
perfetta volontà.
Non
dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche
il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve
anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere
che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la
gloria di Dio.
Oh che
possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un
servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti
dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia,
quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio
glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore!
Marco deFelice
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15)
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Un sermone pronunciato sabato mattina, 15 agosto 1858,
dal rev. C. H. Spurgeon
presso il Music Hall, Royal Surrey Gardens
"E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati. "(Atti 4:12)
E' una circostanza molto felice quando i servi di Dio sono in grado
di far quadrare tutto il loro ministero. Ora l'apostolo Pietro è stato
convocato davanti ai sacerdoti e sadducei -i capi della sua nazione - a
rispondere per aver guarito un uomo che era zoppo, fin dal seno di sua
madre. Tenendo conto di questo caso di guarigione, o, se posso usare
l'espressione, per questo caso di salvezza fisica, l'apostolo Pietro ha
avuto questo pensiero: "Mentre sto rendendo conto della salvezza di
questo uomo che era zoppo dalla sua malattia fisica, ho una buona
opportunità di mostrare a costoro, che altrimenti non ascolterebbero, la
via della salvezza dell'anima".
Allora egli procede dalla cosa minore a quella maggiore, dalla
guarigione di un arto di un uomo alla guarigione dell'anima di un uomo. E
avendoli informati una volta che è stato attraverso il nome di Gesù
Cristo che l'uomo era stato reso sano, ora annuncia che la salvezza, la
grande salvezza, deve essere ottenuta con lo stesso mezzo:
"in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro
nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale
dobbiamo essere salvati".
Che grande parola, la "salvezza"! Essa comprende la purificazione
della nostra coscienza da tutte le colpe del passato e la liberazione
della nostra anima da tutte quelle inclinazioni al male che predominano
così fortemente in noi. Infatti essa cancella ed annulla tutto ciò che
Adamo ha fatto! La salvezza è il ripristino totale dell'uomo dalla sua
condizione di caduta.
Eppure è qualcosa di più di questo, perchè la salvezza di Dio ci
mette in una posizione più sicura di quanto lo fosse prima della nostra
caduta. Essa ci trova a pezzi a causa del peccato del nostro
progenitore, contaminati, sporcati, maledetti. Prima guarisce le nostre
ferite, rimuove le nostre malattie, poi toglie la maledizione, pone i
nostri i piedi sulla roccia, Cristo Gesù e, avendo così fatto,
finalmente ci permette di alzare la testa al di sopra di tutti i
principati e le potestà per essere incoronati per sempre con Gesù Cristo, il Re del cielo!
Alcune persone, quando usano la parola "salvezza", non capiscono
molto altro di essa al di là della liberazione dall'inferno e l'ingresso
in Paradiso. Ora quella non è la salvezza, queste due cose sono gli
effetti della salvezza! Noi siamo redenti dall'inferno perché siamo
salvati, ed andiamo in Cielo perché siamo stati salvati in precedenza.
Il nostro stato eterno è l'effetto della salvezza in questa vita.
La salvezza, è vero, include tutto ciò, perché la salvezza ne è la
madre e porta all'ovile tali cose, ma sarebbe sbagliato immaginare che
questo sia tutto il significato di questa parola. La salvezza inizia con
noi che siamo pecore erranti. Essa ci segue attraverso tutte le nostre
peregrinazioni labirintiche. Ci pone sulle spalle del pastore. Essa ci
porta all'ovile, chiama a raccolta gli amici e i vicini, gioisce su di
noi. E ci preserva in quell'ovile attraverso la vita! E poi finalmente
ci porta ai verdi pascoli del cielo, ad acque tranquille di beatitudine
in cui ci corichiamo per sempre alla presenza del pastore capo, senza
più essere disturbati.
Ora il nostro testo ci dice che c'è una sola via di salvezza. "Non
vi è salvezza in nessun altro, poiché non c'è alcun altro nome sotto il
cielo dato agli uomini, per il quale noi dobbiamo essere salvati".
Esaminerò prima di tutto una verità negativa che Dio ci ha insegnato
qui, e cioè, letteralmente, che non c'è salvezza all'infuori di Cristo. E
poi, in secondo luogo, una verità positiva di Dio, letteralmente, che
c'è salvezza in Gesù Cristo, per cui noi dobbiamo essere salvati.
I. In primo luogo, quindi, un fatto negativo. "Non vi è salvezza in nessun altro"
Hai mai notato quanto intollerante è la religione di Dio? Nei tempi
antichi i pagani, che avevano avuto diversi dei, rispettavano gli dèi
dei loro vicini. Per esempio il re d'Egitto ebbe a confessare che gli
dèi di Ninive erano veri e propri dèi e il principe di Babilonia ebbe ad
ammettere che gli dèi dei Filistei erano vere e proprie divinità.
Ma l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha messo questo come uno dei suoi primi
comandamenti: "Non avere altri dèi al di fuori di me". Egli non avrebbe
permesso loro di avere il minimo riguardo per le divinità di qualsiasi
altra nazione: "Tu li frantumerai, tu abbatterai i loro templi e
taglierai i loro pali sacri".
Tutte le altre nazioni si tolleravano l'una con l'altra, ma l'Ebreo
non poteva essere così. La sua religione richiedeva: "Ascolta,
Israele, il Signore vostro Dio è l'unico Dio". E in conseguenza della
verità che non vi è che un solo Dio, Javhè, l'ebreo si sentiva in dovere
di chiamare tutti gli altri presunti dèi con nomignoli, di sputare
addosso ai loro idoli e di trattarli con oltraggio e disprezzo!
Ora la religione cristiana, come voi osserverete, è altrettanto
intollerante quanto questa. Se chiederete ad un bramino quale sia la via
della salvezza, è molto probabile che vi dirà immediatamente che ogni
popolo che segua le proprie convinzioni religiose in modo sincero, sarà
senza dubbio salvato. «Ecco ad esempio», dice il bramino, «lì ci
sono i musulmani; se essi obbediscono a Maometto e sinceramente credono a
quello che ha insegnato, senza dubbio, Allah li glorificherà, alla
fine". Poi il bramino si rivolge verso il missionario cristiano e
dice: "Qual è lo scopo per cui porti il cristianesimo qui e ci disturbi?
Io ti dico che la nostra religione è perfettamente in grado di condurci
in Cielo se noi fossimo fedeli ad essa".
Ora basta leggere il nostro testo per capire quanto intollerante è la religione cristiana: "Non vi è salvezza in nessun altro".
Il bramino ammetterà che vi è salvezza in altre 50 religioni, oltre
alla propria, ma noi non ammetteremo nulla di simile! Non c'è nessuna
vera salvezza al di fuori di Gesù Cristo! Gli dèi pagani allora possono
avvicinarsi a noi con la loro finta carità e dirci che ogni uomo può
seguire la sua convinzione di coscienza ed essere salvato. Noi
rispondiamo: "giammai una cosa del genere! Non c'è salvezza in nessun
altro, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo dato agli uomini,
per il quale noi dobbiamo essere salvati".
Ora, quale pensate sia il motivo di questa intolleranza, se posso
usare di nuovo tale parola? Credo che sia solo perché la Verità di Dio
dimori sia con l'Ebreo sia con il Cristiano. Un migliaio di errori
possono vivere in pace gli uni con gli altri, ma la Verità di Dio è il
martello che rompe tutto in pezzi! Un centinaio di false religioni
possono dormire pacificamente insieme nello stesso letto, ma dovunque la
religione cristiana va, essendo Verità di Dio, è come un tizzone acceso
e non tollera nulla che non sia più consistente rispetto al legno, al
fieno e alla paglia dell'errore carnale!
Tutti gli dèi delle nazioni e di tutte le altre religioni nascono
dall'Inferno e, pertanto, essendo figli dello stesso padre, è escluso
che essi debbano combattere tra loro! Ma la religione di Cristo proviene
da Dio, è distaccata, il suo pedigree è dall'alto e, quindi, quando
viene spinta in mezzo a una generazione di empi e ribelli, non porta né
pace, né diplomazia, né trattati di pace contro di essi, perché è la
verità di Dio e non può permettersi di essere sotto il giogo
dell'errore! Si leva in piedi sui suoi propri diritti e muove la
sua giusta causa contro l'errore, dichiarando che esso non possiede
salvezza, ma che nella Verità di Dio e solo in Essa si trova la
salvezza!
Di nuovo, questo è perché abbiamo la sanzione da parte di Dio.
Sarebbe improprio, infatti, per un uomo inventarsi il proprio credo
religioso e affermare che tutti quelli che non vi aderissero debbano
essere dannati. Questo sarebbe un atteggiamento di fanatismo
intransigente di cui potremmo permetterci di sorridere. Ma dal momento
che questa religione di Cristo è rivelata dal Cielo stesso, Dio, che è
l'autore di tutta la verità, ha il diritto di aggiungere a questa verità
una condizione terribile, e cioè che chi la rifiuta perirà senza
ricevere misericordia!
Egli può proclamare che senza Cristo l'uomo non può essere salvato.
Noi non siamo veramente intolleranti di nostro, perché facciamo eco alle
parole di Colui che parla dal Cielo e che dichiara che è maledetto
l'uomo che rifiuta questa religione di Cristo, non essendovi salvezza al
di fuori di Lui."Non c'è salvezza
in nessun altro, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo dato
agli uomini, per il quale noi dobbiamo essere salvati".Ora,
posso sentire una o due persone dire: "Signore, voi immaginate allora,
che nessuno si salva senza Cristo?" Replico: "non è che lo immagino, ma
ce l'ho qui nel mio testo chiaramente insegnato!".
"Bene, ma..." dice uno, "come la mettiamo con la morte dei bambini? I
bambini muoiono senza peccato? Sono salvati? E se sì, come?" Rispondo:
essi vengono salvati al di là di ogni dubbio, tutti i bambini che
muoiono nell'infanzia sono portati via a dimorare nel terzo cielo di
beatitudine per sempre! Ma siatene certi, nessun bambino è stato mai
salvato se non attraverso la morte di Cristo. Gesù Cristo ha acquistato
con il suo sangue tutti coloro che muoiono nella prima infanzia. Sono
tutti rigenerati, non con uno spruzzo, ma probabilmente nel momento
della loro morte un meraviglioso cambiamento passa sopra di loro per il
soffio dello Spirito Santo. Il sangue di Gesù viene applicato a loro ed
essi vengono lavati da ogni corruzione originale che avevano ereditato
dai loro genitori e quindi lavati e purificati entrano nel Regno dei
Cieli. In caso contrario, o beneamati, i neonati non sarebbero in grado
di unirsi al canto eterno: "A Colui che ci ama e ci ha liberati dai
nostri peccati nel Suo sangue". Se i bambini non sono stati lavati nel
sangue di Cristo, non potrebbero unirsi in un cantico universale che
circonda perennemente il Trono di Dio! Noi crediamo che essi sono tutti
salvati, ognuno di loro senza eccezioni, ma solo per il grande
Sacrificio del Signore Gesù Cristo.
Un altro dice: "Ma allora come la mettiamo con i popoli pagani? Essi
non conoscono Cristo, sono una delle nazioni salvate?" Abbiate presente
che la Sacra Scrittura dice molto poco riguardo alla salvezza dei
pagani. Ci sono molti testi nella Scrittura che ci porterebbero a
dedurre che tutte le nazioni periscono. Ma ci sono alcuni testi che,
d'altra parte, ci portano a credere che ci sono alcuni pagani che,
guidati dallo Spirito Segreto di Dio, Lo cercano nel buio. Con il suo
Spirito cercano di scoprire qualcosa che non possono trovare in natura. E
può essere che il Dio di infinita misericordia, che ama le Sue
creature, sia lieto di mettere queste rivelazioni nel loro cuore.
Rivelazioni oscure e misteriose, relative alle cose del Cielo, in modo
che anche essi possano essere fatti partecipi del sangue di Gesù Cristo,
senza avere una visione così aperta come abbiamo ricevuto noi, senza
contemplare la Croce visibilmente elevata e Cristo crocifisso.
E' stato osservato in molte terre pagane che prima che i missionari
fossero andati lì, si era manifestato come un forte desiderio per la
religione di Cristo. Nelle isole Sandwich, prima che i nostri missionari
vi andassero, c'era una strana confusione nelle menti di quei poveri
barbari. Non sapevano che cosa fosse, ma erano di colpo divenuti
scontenti della loro idolatria e avevano un desiderio di qualcosa di più
elevato, migliore e più puro di tutto ciò che avevano fino ad allora
scoperto! E non appena Gesù Cristo fu predicato volentieri rinunciarono a
tutte le loro idolatrie e si gettarono su di Lui perché fosse la loro
forza e la loro salvezza!
Ora crediamo che questa era opera dello Spirito di Dio in segreto che
disponeva queste povere creature a cercare Dio. E non possiamo
escludere che in alcuni luoghi appartati dove penseremmo che il Vangelo
non sia mai stato predicato, ci potrebbe essere capitato qualche passo
della Bibbia solitario, qualche capitolo della Bibbia, alcuni versi
solitari della Sacra Scrittura, che venendo portati alla mente possano
essere sufficienti ad aprire gli occhi dei ciechi e guidare poveri cuori
ottenebrati ai piedi della Croce di Cristo!
Ma una cosa è certa: nessun pagano, per quanto morale egli sia, vuoi
che abbia vissuto ai tempi dei vecchi filosofi o nell'epoca della
barbarie, è mai entrato né mai potrebbe entrare nel Regno dei Cieli al
di fuori del nome di Gesù Cristo! "Non c'è salvezza in nessun altro". Un
uomo può cercare di entrarvi, di ottenerla affaticandosi a modo
proprio, ma così non potrà assolutamente trovare la salvezza, "Non vi è
infatti altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo
del quale dobbiamo essere salvati".
Ma, dopo tutto, miei cari amici, è molto meglio quando trattiamo
questi argomenti, non fare speculazioni, meglio ritornare a casa nostra e
alle nostre persone. E permettetemi ora questa domanda: Hai mai
constatato per esperienza la verità di questo grande fatto negativo,
cioè che non c'è salvezza in nessun altro? Io posso affermarlo e
testimoniarlo per averlo constatato e lo dichiaro solennemente alla
presenza di questa comunità, che è proprio così! Una volta pensavo che
ci fosse salvezza in opere buone e mi affaticavo duramente e
diligentemente per conservare un carattere di integrità e rettitudine.
Ma quando lo Spirito di Dio convinse il mio cuore "il peccato riprese
vita e io morii".
Ciò che pensavo fosse un bene, si dimostrò essere male, laddove
pensavo di essere stato santo, mi ritrovai che ero stato empio. Scoprii
che le mie migliori azioni erano peccaminose; che le mie lacrime
avrebbero dovuto essere versate di più e che le mie stesse preghiere
avevano bisogno del perdono di Dio! Scoprii che stavo ricercando la
salvezza per le opere della Legge, che stavo facendo tutte le mie opere
buone per un motivo egoistico, cioè salvare me stesso e, quindi, non
potevano essere gradite a Dio. Ho scoperto che non potevo essere salvato
da buone opere per due buone ragioni: primo, che non ne avevo nessuna, e
in secondo luogo, se anche ne avessi avute, esse non potevano salvarmi!
Dopo di che pensai che la salvezza potesse essere ottenuta in parte da
una riforma e in parte dalla fiducia in Cristo.
Così di nuovo mi misi a lavorare duramente, pensando che se avessi
aggiunto qualche preghiera qua e là, un paio di lacrime di penitenza e
qualche voto di miglioramento, tutto sarebbe andato bene. Ma dopo
essermi trascinato avanti per molti giorni stanco come un povero cavallo
cieco che lavora attorno ad una mola, ho scoperto che non ero andato
per niente più lontano, perché c'era ancora la maledizione di Dio che
incombeva su di me-"Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose
che sono scritte nel libro della legge per praticarle".
E c'era ancora un vuoto doloroso nel mio cuore, che il mondo non
avrebbe potuto mai riempire, un vuoto di angoscia e di preoccupazione,
perchè ero assai turbato, perché non avevo potuto raggiungere quel
riposo che la mia anima desiderava! Avete provato questi due modi per
arrivare in cielo? Se lo avete fatto, ho piena sicurezza nel Signore,
che lo Spirito Santo vi avrà resi malati a causa di essi, perche non si
può entrare nel Regno dei Cieli per la porta giusta fino a che si è
stati portati a confessare che tutte le altre porte erano sbarrate fino
ai denti! Nessun uomo potrà mai venire a Dio attraverso la via stretta e
diritta fino a quando avrà provato tutti gli altri modi, e quando ci
ritroviamo battuti, sventati e sconfitti, allora avviene che per
necessità dolente, ci rivolgiamo a quella fontana aperta e ci laviamo e
siamo resi puliti!
Forse ci sono alcuni in mia presenza questa mattina che stanno
cercando di ottenere la salvezza per cerimonie. Siete stati battezzati
nella vostra infanzia. E prendete regolarmente la Cena del Signore.
Frequentate la vostra chiesa o cappella. E se veniste a conoscenza di
altri riti voi li prendereste in considerazione. Ah, miei cari amici,
tutte queste cose sono come pula al vento in materia di salvezza!
Esse non possono fare neanche un passo verso l'accettazione della
persona di Cristo. Affaticarvi a costruire la vostra casa con acqua
sarebbe paragonabile a tentare di costruire la salvezza con queste
povere cose! Queste cose sono buone quando siete già salvati, ma se si
cerca la salvezza in esse, saranno per la vostra anima come pozzi senza
acqua, nuvole senza pioggia e alberi appassiti, due volte morti,
sradicati dalle radici!
Qualunque sia la vostra via di salvezza, perché ci sono migliaia
diverse invenzioni di uomini con cui essi cercano di salvarsi! Qualunque
essa sia, sentire la sua campana a morto suonata in questo versetto:
«Non vi è salvezza in nessun altro, poiché non c'è alcun altro nome
sotto il cielo dato agli uomini, per il quale noi dobbiamo essere
salvati."
II. Ora, questo mi porta al fatto positivo che viene dedotto nel testo, vale a dire, che c'è salvezza in Gesù Cristo
Sicuramente, quando faccio quella semplice affermazione, potrei
esplodere con il canto degli angeli e dire-"Gloria a Dio nell'alto dei
cieli e pace in terra,verso gli uomini di buona volontà". Qui ci sono un
migliaio di misericordie tutte rilegate insieme e racchiuse in questo
dolce, dolce fatto che c'è salvezza in Gesù Cristo! Passo che ora
cercheremo di trattare soltanto con qualsiasi anima qui presente che ha
il dubbio sulla sua propria salvezza in Gesù Cristo. Io lo isolerò
affettuosamente e seriamente affronterò e cercherò di dimostrare che lui
può ancora essere salvato e che in Cristo c'è salvezza per lui!
Ti conosco, o peccatore! Hai a lungo cercato di trovare la strada per
il cielo e ti sei perso. Hai avuto mille espedienti abbaglianti per
essere ingannato e non hai ancora nessun appoggio solido per i tuoi
poveri piedi stanchi! E ora, assediato dai tuoi peccati, non sei in
grado di guardare in alto. Il senso di colpa, come un pesante fardello, è
sulla tua schiena e il dito è sulle tue labbra, per non azzardare un
pianto per il perdono. Hai paura di parlare, perché per le parole della
tua bocca potresti essere condannato! Satana sussurra all'orecchio: "E'
tutto finito per te. Non c'è pietà per quelli come te, sei condannato e
condannato devi essere! Cristo è in grado di salvare molti, ma non te."
Povera anima! Che cosa devo dirti se non questo: Vieni con me alla
croce di Cristo e tu vedrai lì qualcosa che rimuoverà la tua
incredulità! Vedi quell'uomo inchiodato là ad un albero? Conosci il suo
personaggio? Egli è senza macchia o difetto, o alcunché di simile. Non
era un ladro, che avrebbe dovuto morire la morte di un criminale, non
era un assassino che Egli dovesse essere crocifisso tra due malfattori.
No Egli in origine è puro, senza peccato. E la sua vita è santa, senza
un difetto! Dalla sua bocca procedeva solo benedizione. Le sue mani
erano piene di opere buone e i suoi piedi erano pronti per andare a
compiere atti di misericordia. Il suo cuore era candido con santità! Non
c'era niente in lui che alcun uomo potesse biasimare. Anche i suoi
nemici, quando hanno cercato di accusarlo, trovarono falsi testimoni, ma
anche essi "non potevano concordare". Lo vedi, mentre Egli muore?
Peccatore, ci deve essere un merito per la morte di un uomo come quello!
Egli senza peccato, per essere sottoposto al dolore-deve essere per i
peccati di altri uomini! Dio non può affliggerLo e addolorarLo perchè
Egli non lo meritava, Dio non è un tiranno che Egli debba schiacciare
gli innocenti! Egli non è empio che debba punire i giusti. Ha dunque
sofferto per i peccati di altri:
"Per i peccati, non i propri, Egli è morto per espiare."
Pensate alla purezza di Cristo e provate a vedere se non vi è
salvezza in Lui. Vieni ora con la tua oscurità e ammira il Suo candore!
Vieni con le tue impurità e guarda la Sua purezza. E mentre guardi a
quella purezza come quella di un giglio, vedi il rosso del suo sangue
straripante, lascia che questo sussurro sia sentito alle tue orecchie:
Egli è in grado di salvare te, peccatore, in quanto egli è stato
"tentato in tutti i punti come noi", eppure Egli era" senza peccato. ".
Pertanto, il merito del Suo sangue deve essere grande. Oh, Dio ti
aiuterà a credere in Lui!
Ma non è questa la grande cosa che dovrebbe raccomandarteLo.
Ricordate, Colui che è morto sulla croce era non di meno che il Figlio
eterno di Dio! Lo vedi lì? Vieni, volgi ancora una volta i tuoi occhi a
Lui. Vedi le mani e i piedi che gocciolano con fiumi di sangue?
Quell'uomo è Dio Onnipotente! Quelle mani che sono inchiodate all'albero
sono mani che potrebbe scuotere il mondo! Quei piedi che sono lì
perforati hanno in loro, se Egli avesse voluto, una potenza di forza che
potrebbe sciogliere i monti sotto la loro pianta! Quella testa, ora
china nell'angoscia e nella debolezza, ha in sé la saggezza della
Divinità e il suo cenno del capo potrebbe far tremare l'universo! Colui
che pende sulla Croce è Colui senza il quale nulla fu fatto di ciò che è
stato fatto, per Lui tutte le cose sussistono, il Creatore e
Preservatore, Dio di provvidenza e Dio di grazia, Colui che è morto per
voi è Dio su tutto, benedetto per sempre ! E ora, peccatore, non vi è
alcun potere di salvare in un tale Salvatore come questo? Se fosse un
semplice uomo, un Cristo sociniano, o un Cristo ariano, non potrei dire
che ti fideresti di Lui. Ma poiché egli non è altro che Dio stesso,
incarnato nella carne umana, ti prego, gettati su di lui;
"Egli è in grado, Egli è disposto, non dubitare più! "
"Egli è in grado di salvare fino all'estremo, quelli che si accostano a Dio per mezzo di lui."
Ti ricorderai di nuovo, come ulteriore consolazione per la tua fede,
che si può credere che Dio Padre ha accettato il Sacrificio di Cristo?
E' la collera del Padre che hai maggiore motivo di temere, il Padre è in
collera con te, perché hai peccato e Lui ha giurato solennemente che ti
punirà per i tuoi reati! Ora Gesù Cristo è stato punito al posto di
ogni peccatore che si è pentito, o che si pentirà. Gesù Cristo è posto
al suo posto come Capro espiatorio. Dio Padre ha accettato Cristo al
posto dei peccatori! Oh, non dovrebbe questo condurti a venire a Lui? Se
il giudice ha accettato il sacrificio, sicuramente Egli può essere
accettato! E se Dio è soddisfatto, sicuramente anche tu puoi essere
contento. Se il creditore ha firmato un documento di piena e libera
estinzione del debito per te, il povero debitore, può gioire e crediamo
che tale estinzione sia soddisfacente per te, perché lo è per Dio! Ma
non mi chiedete come posso sapere che Dio ha accettato l'espiazione di
Cristo? Vi ricordo che Cristo è risorto dai morti. Cristo fu messo in
prigione nella tomba dopo essere morto e Aspettò che Dio accettasse
l'Espiazione.
"Se Gesù non avesse pagato il debito, Egli non sarebbe stato messo in libertà."
Cristo sarebbe stato nella tomba anche questo giorno, se Dio non avesse
accettato la Sua espiazione per la nostra giustificazione! Ma il
Signore ha guardato dal cielo e ha esaminato l'opera di Cristo e ha
detto tra sé: "E 'molto buona. E 'abbastanza." E rivolgendosi ad un
angelo, Egli disse:" Angelo, mio Figlio è confinato in carcere, un
ostaggio per i miei eletti. Egli ha pagato il prezzo. So che non Egli
non romperà la prigione da Se' stesso, angelo, va e rotola via la pietra
dalla porta del sepolcro e liberaLo. " L'angelo volò e rotolò la pietra
massiccia. E resuscitando dalle ombre della morte il Salvatore visse!
"Lui è morto e risorto per la nostra giustificazione." Ora, povera
anima, si vede che Dio ha accettato Cristo sicuramente, allora, tu puoi
accettarLo e credere in Lui!
Un altro argomento che potrebbe forse avvicinarsi alla tua anima è
questo: molti sono stati salvati che erano altrettanto vili quanto lo
sei tu e, di conseguenza, vi è salvezza! "No", tu dici, "nessuno è
così vile come lo sono io." E 'una misericordia che tu dica così, ma
comunque è certo che altri sono stati salvati che erano altrettanto
sporchi quanto te. Sei stato tu un persecutore? "Sì", si tu dici. Sì, ma
non sei stato più assetato di sangue di Saulo! Eppure quel capo dei
peccatori divenne il capo dei santi! Sei stato un bestemmiatore? Hai
maledetto in faccia l'Onnipotente? Sì, dici tu. "E tali eravate alcuni
di voi" che ora sollevate le vostre voci in preghiera e vi accostate al
suo trono con accettazione! Sei stato un ubriacone? Sì, e così sono
stati molti del popolo di Dio per molti giorni e molti anni, ma hanno
abbandonato la loro impurità e si sono rivolti al Signore con pieno
intento di cuore! Per quanto grande il tuo peccato, ti dico, uomo,
donna, ci sono stati alcuni che furono salvati nella stessa profondità
di peccato in cui sei tu!
E anche se non ci fosse stato nessun salvato, che fosse un così
grande peccatore come lo sei tu, tanto più vi è motivo per cui Dio debba
salvare te, perchè Egli può andare al di là di tutto ciò che ha fatto
mai! Il Signore si compiace sempre di fare miracoli. E se ti trovi ad
essere il capo dei peccatori, un po' più avanti di tutti gli altri,
credo che Dio sarà contento di salvare te affinchè le meraviglie del Suo
amore e della Sua grazia possano essere il più manifestamente
conosciuti!
Hai ancora a dire che sei il primo dei peccatori? Io dico che non
credo che tu lo sia! Il capo dei peccatori è stato salvato anni fa
questo era l'apostolo Paolo, ma anche se si dovesse superarlo-ancora, la
parola "appieno ", va al di là ancora di te! "Lui è in grado di salvare
appieno quelli che si accostano a Dio per mezzo di lui." Ricorda,
peccatore, se non trovi la salvezza in Cristo, è perchè non la cerchi,
perché sicuramente c'è. Se perirete senza essere salvati attraverso il
sangue di Cristo, non sarà per mancanza di potere in quel sangue per
salvare voi, ma del tutto per mancanza di volontà da parte vostra, che
non credete in Lui, ma arbitrariamente e volontariamente rifiutate il
suo sangue per la vostra propria distruzione! Vigila su te stesso,
perchè è certo che non vi è salvezza in nessun altro, quindi sicuramente
c'è salvezza in Lui!
Potrei parlarvi di me stesso e dirvi che sicuramente ci deve essere
la salvezza in Cristo per voi dal momento che ho trovato salvezza in
Cristo per me stesso. Spesso ho detto che non potrò mai mettere in
dubbio la salvezza di chiunque, fino a quando potrò sapere che Cristo mi
ha accettato. Oh, come buia era la mia disperazione quando ho cercato
la sua Misericordia! Ho pensato allora che se avesse avuto pietà di
tutto il mondo, non avrebbe mai avuto pietà di me! I peccati della mia
infanzia e la mia gioventù mi perseguitavano. Ho cercato di sbarazzarmi
di essi uno per uno, ma sono stato catturato come in una rete di ferro
di cattive abitudini e non potevo liberarmene. Anche quando ho potuto
rinunciare al mio peccato, ma il senso di colpa ancora era attaccato
alle mie vesti. Non potevo lavarmi fino ad essere pulito! Ho pregato per
tre lunghi anni, ho piegato le ginocchia invano e cercato, ma non ho
trovato nessuna pietà. Ma, finalmente, benedetto sia il suo nome, quando
avevo abbandonato ogni speranza e pensavo che la sua ira improvvisa mi
avrebbe distrutto e che la fossa dell'Inferno avrebbe aperto la sua
bocca e mi avrebbe inghiottito poi nell'ora della mia estremità allora
Egli si è manifestato a me e mi ha insegnato a gettarmi semplicemente e
interamente su di Lui!
Così sarà con voi, solo abbiate fiducia in Lui, perchè vi è salvezza
in Lui, siate certi di questo. Per accelerare la vostra diligenza,
però,lasciatemi concludere osservando che, se non trovate la salvezza in
Cristo, si ricordi che difficilmente la troverete altrove! Che cosa
terribile sarà per voi se vi perdeste la salvezza fornita da Cristo!
Perchè "come potrete sfuggire se trascurate una così grande salvezza?"
Oggi molto probabilmente io non parlo a molti dei peccatori più
grossolani, eppure so che sto parlando con alcuni anche di quella
classe. Ma sia che siamo peccatori lordi o meno cosa sarà per noi morire
senza prima aver trovato un interesse per il Salvatore!
Oh peccatore! Questo dovrebbe farti affrettare verso il Seggio della
Misericordia. Ricordate che se non troverete Pietà ai piedi di Gesù non
la troverete mai altrove. Se le porte del Paradiso non si apriranno mai
per voi, ricordate che non c'è altra porta che mai può essere aperta per
la tua salvezza! Se Cristo ti rifiuta, tu sei rifiutato! Se il suo
sangue non è spruzzato su di te, sei perduto, per davvero! Oh, se Egli
ti tiene in attesa ancora un po ', continuate nella preghiera. Vale la
pena di aspettare, soprattutto quando si ha questo pensiero e cioè che
non c'è nessun altro, nessun altro modo, nessun altra speranza, nessun
altro motivo di fiducia, nessun altro rifugio! Vedo lì la porta del
Cielo, e se devo entrare, devo strisciare sulle mani e sulle ginocchia,
perché è un cancello basso. Ecco la vedo, è una via stretta e angusta,
devo lasciare i miei peccati dietro di me e la mia giustizia orgogliosa e
devo passare per quello stretto cancelletto.
Peccatore, cosa dici? Andrai oltre questa via stretta e angusta, o
disprezzerai la vita eterna e rischierai di perdere la beatitudine
eterna? Oppure passerai attraverso di essa con umiltà sperando che Colui
che ha dato se stesso per te ti accetterà in se stesso e vi salverà
adesso e vi salverà eternamente?
Possano queste poche parole avere il potere di condurre alcuni a
Cristo e sarò contento. "Credi nel Signore Gesù Cristo e sarai salvato."
"Non vi è infatti altro nome sotto il cielo dato agli uomini, per il
quale noi dobbiamo essere salvati." Amen. Amen!
Pregate affinché lo SPIRITO SANTO utilizzi questo sermone per portare molti alla conoscenza salvifica di Gesù Cristo.
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