da Charles Haddom Spurgeon,
al Tabernacolo Metropolitano, Newington. London
Dipendere da questo Evangelo, questa è la forza del ministero cristiano, quando esso è ripieno con il nome, la persona e la gloria del Signore Gesù Cristo. Togli Cristo e tu privi di spiritualità l'Evangelo, perché tu offri solo la buccia esterna come i maiali sono abituati a mangiare, mentre il cuore prezioso è stato rimosso visto che hai tolto la persona del Signore Gesù Cristo.
Se c'è mai stata un'occasione, in cui un predicatore dell'evangelo avrebbe potuto dimenticare di parlare di Cristo, quella è accaduta certamente quando Pietro parlò così audacemente di Lui. Perché avrebbe potuto dire, "Non parlare di Gesù; loro l'hanno condotto proprio ora alla morte: le persone sono arrabbiate contro di Lui; predica la verità, ma non menzionare il Suo Nome; consegna la Sua dottrina, ma trattieniti dal fare menzione della Sua Persona, perché tu li inciterai a compiere altre follie; tu metterai la tua stessa vita a repentaglio; tu riuscirai scarsamente a fare qualcosa di buono mentre loro sono così prevenuti e inoltre potrai fare molto danno" Ma, invece di questo, lasciando che loro potessero andare su tutte le furie come avrebbero potuto, Pietro parlò loro di Gesù Cristo e nient'altro che Gesù Cristo. Lui conosceva che questo era il potere di Dio per la salvezza e non si sarebbe tirato indietro da questo; così a loro, proprio a loro, consegnò l'Evangelo del nostro Signore Gesù Cristo, con una precisione tanto buona quanto semplice che a mala pena potrà essere uguagliata. Notate come lo pone: "Voi" l'avete ucciso; "voi" l'avete crocifisso; "voi" avete preferito un assassino. Lui non ha paura di essere personale; lui non evita di toccare le coscienze degli uomini; lui piuttosto spinge la sua mano nei loro cuori per far sì che loro sentano il loro peccato; lui lavora per aprire una finestra nell'oscurità dei loro spiriti, per permettere che la luce dello dello Spirito Santo splenda nella loro anima. Perciò noi, fratelli miei, quando predichiamo l'Evangelo, dobbiamo fare così: dobbiamo trattare con gli uomini affettuosamente, ma con grazia. Siano allontanati perciò tutti gli accomodamenti e le dispute.
È prosperata fra noi una scuola di uomini che affermano che essi predicano in modo corretto l'Evangelo ai peccatori quando invece offrono soltanto dichiarazioni di quello che è l'Evangelo e del risultato di morire non salvati, ma diventano furiosi e parlano di scorrettezza qualora qualcuno si azzardi a dire al peccatore: "Credi", o "Pentiti."
Pietro non apparteneva a questa scuola, non sarebbe mai arrivato a trattare con questa gente e con i loro pensieri segreti, e se fosse vivo oggi, non si sarebbe mai unito a loro. Perchè avendo dapprima parlato di Cristo, della Sua vita, della Sua morte e risurrezione, poi l'apostolo procedette ad immergere la spada, nelle loro coscienze, fino in fondo all'elsa dicendo, "Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati possano essere cancellati."
Ora ci sono quattro osservazioni che costituiranno il discorso di questa predicazione e adesso li esamineremo dettagliatamente.
I)L'APOSTOLO INVITO' GLI UOMINI A PENTIRSI E A CONVERTIRSI
L'apostolo Pietro, rivolgendosi alla folla, disse loro: "Cambiate le vostre menti, siate dispiaciuti per ciò che avete fatto; abbandonate le vecchie abitudini; siate trasformati; diventate uomini nuovi". Questo era il suo messaggio anche se ora io l'ho messo in altre parole.
Ora, fratelli, è stato detto, e detto la maggior parte delle volte, veramente, che il pentimento e la conversione sono opera dello Spirito Santo di Dio. Non avete bisogno che io debba dimostrare questa dottrina. Noi ve l'abbiamo predicata un migliaio di volte, e siamo pronti a dimostrare che se qualche cosa debba essere insegnata nella Scrittura, è questa. Non c'è mai stato alcun pentimento genuino in questo mondo che non fosse opera dello Spirito Santo. Per questo scopo il nostro Signore Gesù è andato in alto: "Egli è innalzato in alto per dare il pentimento e la remissione dei peccati." Ogni vera conversione è opera dello Spirito Santo. Potete giustamente pregare con le parole del profeta: "Volgiti a noi, e noi cambieremo", perchè fino a quando Dio non ci trasforma, noi non potremmo cambiare mai, e a meno che Egli ci converta, la nostra conversione non sarà che un errore.
Ascoltate ciò come una citazione evangelica:
Ogni grazia che ci conduce vicino;
senza pagare
Andiamo a Gesù Cristo e compriamo.
"E tuttavia," dite, "e tuttavia l'apostolo Pietro in realtà ci dice: 'Pentitevi e convertitevi!' Questo vuol dire, ci dite, con un respiro, che queste cose sono il dono dello Spirito Santo, e allora con il prossimo respiro leggete il testo, 'Pentitevi e convertitevi.' Sì, lo faccio, lo faccio, e grazie Dio, ho imparato a farlo. Ma voi direte: "Come conciliate queste due cose?" Io rispondo, non è parte del mio incarico di conciliare le parole del mio Maestro: il mio incarico è quello di predicare la verità, così come la trovo, per pronunciarla appena colta dalla Sua mano.
Io non solo credo che queste cose siano in accordo l'una all'altra, ma penso di vedere dove esse siano in accordo, e di accettare tutto, sebbene io assolutamente disperi di fare la maggior parte di ciò che è scritto nella Scrittura, se possiamo vedere l'accordo dei due insiemi di verità oppure no, dobbiamo accettarli entrambi perché essi sono entrambi rivelati. Con questa mano ritengo così fermamente, come qualsiasi uomo vivente, che il pentimento e la conversione siano opera dello Spirito Santo, ma preferirei perdere questa mano, se rinunciassi a predicare che è dovere degli uomini di pentirsi e credere e dovere dei ministri cristiani di dire loro: "Pentitevi e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati." Se gli uomini non ricevessero la verità fino a quando non la capiscono, ci sarebbero molte cose che non riceverebbero mai.
Prendiamo il fatto del pesce fresco preso dal mare: tu lo porti dal cuoco per servirlo in tavola. Mangi il sale del mare insieme a lui, forse? Lo troverai salato? Non è vissuto sempre in un mare salato? Perché allora non sa di sale marino? Esso invece è così fresco che sembra che sia stato allevato nei trasparenti ruscelli di montagna (non una particella di sale intorno a lui) eppure è vissuto immerso in un mare salato! Lo capite? No, non potete capirlo. Ma esso è così, è un pesce fresco in un mare salato! La stessa cosa avviene per un bue e una pecora; loro stanno mangiando nello stesso prato, alimentandosi esattamente dello stesso cibo e l'erba nel primo caso diventa carne di manzo, nell'altro caso carne di montone e sul primo ci sono peli e sull'altro la lana. Perché? Lo capite questo? Così ci possono essere due grandi verità nelle Sacre Scritture che sono entrambe vere eppure tutti i saggi nel mondo potrebbero essere confusi nel conciliarle insieme. Io non capisco, lo devo confessare, perché a Mosè fu detto di tagliare un albero e gettarlo nelle acque amare di Mara; non riesco a vedere alcun collegamento tra l'albero e l'acqua, affinchè l'albero dovesse renderla dolce, eppure credo fermamente che quando Mosé mise l'albero nell'acqua, l'amarezza delle acque di Mara sparì e il ruscello divenne dolce. Non so perché Eliseo, quando andò a Gerico e trovò l'acqua nauseante, disse: "Portatemi una tazza di sale"; non so perché mettere il sale nel ruscello lo dovesse rendere dolce (mi sembra come se si riferisse a qualcos'altro) ma credo al miracolo, vale a dire che il sale fu messo dentro e che il ruscello fu addolcito.
Così dunque abbiamo chiarito il primo punto: che l'apostolo comandò agli uomini di pentirsi e di convertirsi.
Il testo dice, "Ravvedetevi dunque." L'apostolo era logico: aveva una ragione per la sua esortazione. Non era una mera declamazione, ma il suono del ragionamento. "Ravvedetevi dunque." Quale era, dunque, il motivo dell'argomento? Perchè, in primo luogo, perché voi, come gli ebrei, avete messo Gesù Cristo a morte. Questo era letteralmente vero per le persone a cui egli parlava: loro avevano preso parte all'esecuzione di Cristo. E questo è spiritualmente vero anche per voi a cui parlo questa mattina. Ogni peccato nella sua essenza è un'uccisione di Dio. Mi comprendete? Ogni volta che voi fate quello che Dio non vuole che voi facciate, voi compiete nei fatti, e l'avete finora fatto, l'estromissione di Dio dal Suo Trono e il disconoscimento dell'autorità che appartiene alla sua Divinità; voi compiete intenzionalmente e l'avete finora fatto, l'uccisione di Dio.
"Principe della vita e della gloria, Re degli angeli, l'adorato dai serafini, sei disprezzato dagli uomini per i quali fu versato il Tuo il sangue!"
Oh, che cosa maledetta, il peccato, allora, deve essere, dal momento che si tratta così male una così gentile e benedetta persona! Questo dovrebbe farci struggere, questo dovrebbe farci versare gocce di pietà e di dolore; questo dovrebbe, davvero, farci ritrarre dai nostri modi folli e malvagi, dal momento che andando contro Gesù noi L'abbiamo offeso così.
Inoltre, Pietro usò un'altro appello, che mentre loro avevano rigettato il Cristo benedetto loro avevano scelto un assassino.
Uomo, cosa ti hanno fatto i tuoi peccati, che tu debba preferirli a Gesù? E' stata la coppa dell'ubriacone? Oh, quale cosa bestiale preferirla a Cristo! Oppure è stata la tua lussuria? Stabilirla al posto di Cristo è stata una cosa diabolica! Hai vissuto con loro per anni? Dunque quale retribuzione ne hai avuto? Quale profitto ne hai ricavato?
Pietro serra il suo ragionamento su un altro argomento e spinge verso il basso, se posso dire così, il grande martello, questa volta, sulla testa del chiodo.
In questo modo vedete l'apostolo discutere con loro da quella parola: "Dunque".
C'era un'altra supplica che lui usò, e che vorrei usare questa mattina. Lui disse, "Fratelli, io so che lo avete fatto per ignoranza". Come se lui dicesse "Adesso che avete più luce, pentitevi di ciò che avete fatto nelle tenebre." Così mi permetto anche io di dirlo ad alcuni qui presenti.
Scongiuro ogni uomo non convertito, qui presente, di porre mente a quello che lui sarà in futuro. Se lui prima non sapeva che Gesù poteva salvarlo, ora lo sa; se lui era nel buio fino a questa mattina, ora non è più nel buio. "Ora non avete nessun mantello per il vostro peccato". Pertanto, poiché il mantello è stato tirato via e voi peccate contro la luce, dico come fece Pietro: "Pentitevi e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati."
L'espressione usata nel testo, "cancellato", nell'originale può essere spiegata in modo migliore così. Molti commercianti orientali tenevano i conti su piccole tavolette di cera. Su queste tavolette, essi mettevano dei segni che servivano a registrare i debiti, e quando questi debiti erano stati pagati essi prendevano l'estremità smussata della penna e con questa appiattivano verso la cera e il debito spariva del tutto. Questo era il modo di "cancellare" a quei tempi. Ora, colui che si pente ed al quale è perdonato, è, attraverso il sangue prezioso di Cristo, in questo modo del tutto perdonato, e non vi è più alcuna traccia del suo peccato passato. Che bella immagine del perdono del peccato! E' tutto andato, neanche una traccia viene lasciata. Se noi cancelliamo un conto dai nostri libri, rimane una macchia, la registrazione è tolta, ma vi è la macchia, ma sulla tavoletta di cera non rimaneva macchia, tutto era andato e la cera era liscia. Così è per il peccato del popolo di Dio, quando è rimosso dal sangue di Gesù, è tutto sparito e andato via per sempre. Ma vi assicuro che non potrebbe essere rimosso se non ci fosse il pentimento e la conversione come risultato della fede in Gesù. Questo deve essere così perchè in questo modo è più onesto. Vi aspettereste che un grande re perdonasse un cortigiano che sbaglia a meno che l'autore del reato prima non abbia confessato la sua colpa? Dove sarebbe l'onore e la dignità del trono di Dio, se gli uomini dovessero essere perdonati mentre ancora non hanno confessato il loro peccato? Cosa, un ladro perdonato che continua a rubare! Una prostituta perdonata che rimane impura. L'ubriacone perdonato che continua a godere per i suoi boccali! In verità, così, il Vangelo sarebbe stato servitore dell'ingiustizia. Ma non è così e i peccatori impenitenti saranno dannati, lasciate che essi si vantino di ciò che volgiono circa la grazia. Mio ascoltatore tu devi odiare il peccato, o Dio odierà te! Tu devi cambiare via o bruciare. Non puoi avere i tuoi peccati e andare in cielo. Cosa vorrai? Lascerai i tuoi peccati e andrai in cielo, o terrai i tuoi peccati e andrai all'inferno? Quale sarà la tua scelta, perchè deve essere o una o l'altra, ci deve essere un divorzio tra noi e il peccato, o non ci potrà mai essere un matrimonio tra noi e Cristo! Non è la coscienza a dirci questo? Non c'è una coscienza qua che dica ad un uomo, "Puoi sperare di essere salvato e vivere ancora come prima".
Alcuni hanno detto questo, mi domando se gli avrei creduto. No, no, no, sebbene la voce della coscienza a volte sia debole non può non vedere che il mantenimento del peccato e il perdono non possono convivere e che ci deve essere un abbandono dell'iniquità se vi è un perdono di essa.
Dio dichiara che colui che si pente sarà perdonato. "A questo uomo io guarderò, anche a lui che è mediocre ma ha uno spirito contrito e trema alla mia parola"; ma per l'altero Faraone, che dice "Chi è Dio che io debba ubbidirGli?", non c'è nulla ma distruzione eterna lontano dalla presenza del Signore. Colui che va avanti nella sua iniquità e indurisce il suo collo, sarà distrutto improvvisamente e senza rimedio. Ah! Non ho perdono da predicare a voi che stabilite nelle vostre menti di continuare nel peccato, niente neppure note gentili di amore a tutti, nulla ma solo una promessa di una terribile attesa di giudizio e di ardore di fuoco. Ma ah! Se voi detestate i vostri peccati, se lo Spirito Santo di Dio ha fatto in modo che voi odiate le vostre vite passate, se siete ansiosi di essere fatti uomini nuovi in Gesù Cristo, non ho niente altro che note di amore per voi. Credete in Gesù, gettatevi su Lui, perché Egli ha detto, "Chi viene a me io non lo caccerò fuori". "Sebbene i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; sebbene siano rossi come la porpora, diventeranno come lana." La porta è chiusa e velocemente serrata per ogni uomo che manterrà il suo peccato, ma è anche spalancata per il più grande peccatore fuori dall'inferno, se lascerà il suo peccato e afferrerà Gesù ponendo la sua fiducia in Lui.
Il testo infatti dice: "Affinché i vostri peccati siano cancellati e vengano i tempi di refrigerio alla presenza del Signore".
diSono incapace di realizzare uno scopo che ho tenuto caldo nel mio cuore, andare e predicare a una congregazione più grande nella Sala dell'Agricoltura durante il prossimo mese: mi trovo trattenuto dalla mano del Maestro. Mi sono venuti dei problemi di salute e ci saranno molto probabilmente mesi di prostrazione e di dolore che mi attendono; ma ho pregato che se non posso gettare la rete in un luogo più grande, posso ottenere ancora di più di voi, qui. Noi non possiamo avere una congregazione più grande, ma posso essere contento di ottenere più conversioni.
Inoltre, il testo vuol intendere, secondo il contesto, il secondo avvento. Gesù deve venire ancora una seconda volta e il suo arrivo sarà come una doccia possente che allaga un deserto. La Sua chiesa rivivrà e sarà rinfrescata; lei ancora una volta solleverà la testa dal suo letargo e il corpo dal suo sepolcro. Ma che dolore per voi che non siete salvati, quando Cristo ritornerà, perché il giorno del Signore sarà tenebre e non luce per voi. Quando Cristo tornerà per l'inconvertito, il giorno sarà ardente come una fornace; e tutti i superbi e tutti i malfattori saranno stoppia. "Ma chi potrà sopportare il giorno del sua venuta? E chi starà in piedi quando lui apparirà? Perché egli è come il fuoco raffinatore e come un sapone che purifica: e siederà come un raffinatore e un purificatore d'argento, e lui purificherà i figli di Levi."
Il Signore abbia misericordia di voi in quel giorno; e così Lui potrà salvarvi, se la Sua grazia vi farà obbedienti alle parole del nostro santo testo:
"Pentitevi e convertitevi, affinché i vostri siano cancellati, quando i tempi di refrigerio verranno dalla presenza del Signore."
Traduzione dall'originale di Consapevoli nella Parola
"Di' loro: «Com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie.»"
(Ezechiele 33:11)
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