Qual'è il messaggio del Vangelo? | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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venerdì 4 giugno 2010

Qual'è il messaggio del Vangelo?

vuoto

In ogni uomo vi è l'inquietante sensazione di una mancanza: egli cerca continuamente qualche cosa di importante, che "dovrebbe possedere", ma che non riesce mai a raggiungere. Spesso gli accade di osservare qualcuno che sembra aver ottenuto una posizione sociale invidiabile, o individui che hanno scalato "le vette del successo", ed in questi momenti egli pensa di essere il solo ad avvertire quel "senso di vuoto" che talvolta si materializza in tormento ed angoscia. Si illude quindi che conquistando quelle mete il problema trovi una soluzione immediata. Ma ahimè! Una volta "arrivato", magari dopo estenuanti sacrifici, rimane deluso e si rende conto che deve esserci qualcosa di più... qualcosa di inspiegabilmente superiore... e si ricomincia daccapo.


Questa condizione è comune a tutti gli uomini: ognuno vorrebbe un mondo migliore, più tranquillità e più pace. Possiamo affermare infatti che in tutte le epoche è stato così. Il consorzio umano, pur avendo raggiunto un notevole grado di sofisticazione, piena libertà politica, un tenore di vita alto, un avanzato livello tecnologico, continua ad avvertire un incolmabile vuoto interiore, al quale si addiziona la "preoccupazione" di un futuro dai contorni foschi e burrascosi.
La società attuale sembra guidata da una morale edonistica, la vita è ridotta in termini puramente materiali, e il suo unico scopo diviene la ricerca smodata del piacere. Tutto questo non fa che acuire e portare ad esasperazione l'insoddisfazione dell'uomo. E così la filosofia che prevale nel mondo è: "mangiamo e beviamo perché domani... chi sa?" Divertirsi, svagarsi, coltivare degli hobby, non basta più. Oggi si cercano emozioni forti, realtà eccitanti, cose nuove... che spezzino la noia e la monotonia. Ma il vuoto resta, anzi si esaspera, e la ricerca non finisce mai!
Un saggio affermava che il cuore dell'uomo è stato creato con una forma particolare: quella di Dio, e quindi solo Dio può riempire il vuoto del cuore. Peccato, tristezza e morte rappresentano il passato, il presente e il futuro dell'uomo. Ma è tutta qui la vita?
Tu non sai da dove vieni, perché vivi, dove stai andando. Dare una risposta a queste domande significherebbe aver trovato la chiave per cambiare tutta la tua vita. Ma chi ti darà la risposta?

bibbia

La Parola di Dio, la Bibbia, è l'unica chiave che penetra nel significato della vita, e mostra all'uomo come risolvere i suoi problemi esistenziali, etici, morali e spirituali. Soprattutto indica la soluzione al vero problema dell'uomo: il peccato. Alcuni credono che la Bibbia sia un libro storico, altri un libro di morale, altri ancora un libro sorpassato e noioso; noi vogliamo dirti che questo libro contiene il piano meraviglioso di Dio per la salvezza dell'uomo.
 
Il tema di questo libro meraviglioso è GESÙ CRISTO: Egli appare fin dal primo verso della Genesi e viene rivelato attraverso le pagine dell'Antico Testamento come il Messia che deve venire, presentato nei Vangeli come il Salvatore che è venuto a cercare e salvare i peccatori, nelle epistole del Nuovo Testamento come il Figliuolo di Dio coronato di gloria alla destra del Padre, nell'Apocalisse come colui che torna per regnare e giudicare i popoli. Vuoi conoscere Dio? Sapere chi è? Dov'è? Cosa fa? Leggi la Parola di Dio e credi in essa.

Alcuni dicono: Dio? Se Egli esiste davvero perché tanta violenza, guerre, odio, sofferenze, dolore, morte? Nazioni contro altre nazioni, razzismo, epidemie, corruzione, famiglie divise, figli abbandonati, egoismo? Perché non fa qualcosa? Perché non ferma tutto ciò?

Sono domande vecchie quanto il mondo, ma anche abbastanza superficiali e puerili.
È Dio il colpevole? Colui che ha fatto la terra, che ha dato all'uomo la vita, l'intelligenza, la capacità di scegliere e di volere; che cioè lo ha creato a Sua immagine e somiglianza dandogli dominio su tutto il creato, potrebbe desiderare il male o rimanere indifferente di fronte ai drammi dell'umanità?

No, Dio non può essere accusato se non dalla follia e dalla stoltezza! È l'uomo che potendo scegliere tra il bene e il male ha scelto il male. Ha scelto il PECCATO, cioè la ribellione contro Dio, per seguire le menzogne di satana. Allora tu domanderai: Ma è giusto che noi scontiamo gli errori dei nostri progenitori? Se loro hanno sbagliato, perché dobbiamo pagare anche noi? Il problema è che noi non siamo stati capaci di fare meglio. Adamo, Eva furono colpevoli, ma noi lo siamo quanto loro perché abbiamo continuato a peccare, a rifiutare le leggi di Dio, ad amare le tenebre più della luce.

Gesù Salva

Egli non è un Dio lontano e disinteressato. Lui TI AMA! Ti ama perché per salvarti, Gesù, il Figlio di Dio, venne nel mondo e portò i tuoi peccati sulla croce: ha pagato interamente la condanna che meritavi tu, morendo al tuo posto e versando il Suo sangue innocente. Rivolgiti in questo stesso momento a Gesù, liberamente, con parole tue; confidagli tutti i tuoi problemi e le tue angosce, sapendo che Egli ti ascolta e vuole darti vera vita e pace e gioia nel cuore, perché ti ama di un amore profondo.
 
La Bibbia dice: "Tutti gli uomini hanno peccato, e sono privi della gloria di Dio. Non c'è nemmeno un giusto."  La nostra natura è quella di Adamo: non dobbiamo sforzarci di peccare, lo facciamo istintivamente, oltre che volontariamente. In altri termini ciò significa che l'uomo è schiavo, cioè è dominato dal peccato.
Il peccato è la causa; la morte, l'angoscia, la sofferenza, il male ne sono le conseguenze. Ma oltre a questo, il peccato è separazione da Dio. Separazione che diverrà eterna e irrimediabile per ogni uomo che muore in questa condizione.

"Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:8)
Un evangelista stava predicando il Vangelo in una città del Canada quando entrò in quella sala un ubriaco che si mise a provocare disordine. Tentarono di farlo uscire, ma egli riuscì a svincolarsi e ferì il predicatore. Dovette intervenire la polizia e dopo un mese l'uomo si ritrovò in tribunale. Fu condannato a pagare una multa o, se non avesse potuto pagare, a qualche settimana di prigione.
Terminata la seduta, l'evangelista, che assisteva al processo, si fece avanti e chiese di pagare la multa. Il giudice esitava, ma non potè rifiutare. Allora questi fece richiamare il condannato e gli disse:
"Lei è libero: un altro ha pagato al suo posto".
"Al mio posto? Chi mai vorrebbe pagare per me?"
"È quello che lei ha picchiato".

Comosso fino alle lacrime, l'uomo si volse verso il credente e gli strinse la mano con riconoscenza.

Questo aneddoto mette in evidenza come il Vangelo concilia la giustizia con l'amore. Il predicatore non ha impedito il corso della giustizia. L'uomo riconosciuto colpevole doveva pagare la multa, ma il predicatore poteva, per pura bontà, pagare al suo posto. È così per il Vangelo. Dio non rinuncia alla sua giustizia. Deve punire ogni peccato, ma, nel suo amore, ha dato il proprio Figlio perché portasse al nostro posto il castigo delle nostre colpe. Così Gesù Cristo si è assunto a suo carico il debito che avevamo contratto verso Dio. Ha pagato al nostro posto e, se l'accettiamo, siamo liberi, e più ancora, siamo fatti figli di Dio e godremo l'eternità insieme a Lui.

PERCHÈ GESÙ MORÌ ?

Perché Gesù s'è lasciato crocifiggere, quando aveva in Sé tutta la potenza per liberarsi dai nemici?
Parecchie volte Gesù sfuggì alle mani di quelli che cercavano di farlo morire. In Getsemani, quando Giuda venne per tradirlo, bastò che Gesù dicesse: "Sono io", perché tutti i soldati cadessero a terra. Nessuno avrebbe potuto mettere le mani su Gesù, se Egli non l'avesse permesso.
Perché dunque s'è lasciato condurre «come un agnello allo scannatoio, come una pecora muta dinanzi a chi la tosa»? perché non ha aperto la bocca? (Matteo 26:62; 27:12-14). Perché ha dato se stesso alla morte? (Isaia 53:12).
Perché? Per amore per Dio suo Padre, di cui stava compiendo l'opera della salvezza alla croce. Per amore per me peccatore, per voi, cari lettori, ch'Egli voleva liberare per sempre dalla condanna eterna.

«Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me»
(Giovanni 10:17).
«Io sono il buon Pastore; il buon Pastore dà la sua vita per le pecore» (Giovanni 10:11).
«Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (Giovanni 13:1).
«Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato» (Giovanni 3:17,18).
«Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi» (Efesini 5:2), «diede se stesso come prezzo di riscatto per tutti» (1 Timoteo 2:6).
 


GESÙ è la risposta a questa separazione. Egli disse: "Io sono la via, la verità, la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me."
Gesù Cristo venne nel mondo una notte di duemila anni fa, nascendo in una umile stalla di Betlemme. Egli predicò il Regno di Dio e girò la terra d'Israele facendo del bene a tutti: guarì i paralitici, liberò gli indemoniati, donò la vista ai ciechi, risuscitò i morti, insegnò l'amore vero. Accusato ingiustamente fu crocifisso come un malfattore, ma quella che apparentemente sembrava una sconfitta risultò la più straordinaria vittoria mai riportata. Gesù, il Figlio di Dio, portò su di sè i nostri peccati, subendone la condanna al nostro posto, sulla croce; e vinse la morte, risuscitando dopo tre giorni e sedendo alla destra del Padre dove anche ora intercede per coloro che credono in Lui.
Tu puoi conoscere Gesù personalmente nella tua vita! Prima di te in ogni epoca della storia e in ogni luogo della terra milioni di persone Lo hanno conosciuto come Persona vivente nella loro vita, sono state trasformate dalla Sua grazia e hanno trovato in Lui salvezza, liberazione, gioia e vita eterna. Egli è vivente, e ti ripete ancora oggi: "Venite a me voi tutti che siete aggravati e travagliati, e io darò riposo alle anime vostre" (Vangelo, Matt. 11,28).

Riconosciti peccatore davanti a Lui, e abbandona ai Suoi piedi tutti i tuoi peccati. ChiediGli di fare di te una nuova creatura e di essere da oggi in avanti il tuo Signore e il tuo Salvatore, e tu conoscerai l'amore sconfinato di Dio!
Questa è la nuova nascita di cui parlò Gesù: non sarai più solo una creatura di Dio, ma un figlio di Dio. Egli sarà tuo Padre, e tu sarai un suo figlio. Non sarai mai più solo, ma conoscerai finalmente quella gioia e pace profonda nel cuore, che il mondo non ha e non può darti.
Dio stesso veglierà su di te con amore in ogni istante della tua vita, e tu saprai che in ogni momento potrai rivolgerti a Lui, nel nome di Gesù, certo che Egli ti è accanto e non ti abbandonerà mai, e che un giorno sarai con Lui nel regno dei cieli.
Non aspettare oltre, vai a Gesù così come sei, come semplice peccatore, Lui l'ha promesso: "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori".

Gesù è vivente, e ti ama! Egli desidera salvarti ed avere un rapporto personale con te, perché anche per te Gesù ha versato il Suo sangue innocente alla croce.

"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Giovanni 3:16).
Credete in Lui e sarete salvati. Abbiate fiducia in Lui, e cercatelo con tutto il cuore; vi farà conoscere la pace di Dio e la vera gioia che il mondo non ha.



"Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" 
(Geremia 29,13)


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