Ferite nascoste | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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mercoledì 29 giugno 2011

Ferite nascoste

disperazione
"ECCO il mio Servitore, io lo sosterrò; il mio Eletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta; io ho messo il mio Spirito sopra lui, egli recherà fuori giudicio alle genti. Egli non griderà, e non alzerà, nè farà udir la sua voce per le piazze. Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; egli proferirà giudicio secondo verità." (Isaia 42:1-3)
La misericordia di Dio allevia la miseria delle persone. Molto spesso la Sua misericordia viene anche chiamata compassione o benignità. Viene espressa nei confronti dei peccatori a causa della miseria prodotta dal peccato. Gesù ha paragonato colui che non crede alla canna rotta. Le canne che crescevano nelle zone paludose della terra di Palestina erano molto fragili e si rompevano facilmente. Il lucignolo fumante era fatto con le fibre del lino che bruciavano bene quando galleggiavano sull’olio delle lampade. Quando l’olio finiva, questo lucignolo continuava a fumare fino a quando l’olio veniva rimpiazzato. Il significato di queste illustrazioni è che Gesù amministrava la Sua misericordia a coloro che erano spezzati o feriti a causa del peccato (Luca 4:18),  ma Gesù era venuto per liberarli dai loro peccati e per illuminare il loro spirito con il Suo Spirito, “Egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo.” (Tito 3:5). Oggi forse ti senti come una canna rotta o come un lucignolo fumante, ma non importa quanto hai sbagliato o quale peccato hai commesso, la Sua incredibile misericordia è a tua disposizione. Questa è la vittoria che è venuto a darti Gesù.

 Canne rotte.……….. 

canne
Le canne rotte raffigurano persone nelle quali, la  vita è come una canna rotta, attaccata ad un filo, basta poco per spezzarla definitivamente. 

e…lucignoli  fumanti

Anche i lucignoli fumanti raffigurano persone la cui vita è spenta, quasi morta però c’è ancora un lucignolo fumante.

- Per sanare una malattia fisica si può eventualmente andare anche da un buon dottore, da uno specialista.
- A volte per delle malattie psicologiche si può eventualmente ricorrere ad un buon psicologo.


Però ci sono delle ferite nascoste, sotterrate nella profondità della nostra anima che nessun specialista al mondo può guarire. Ci vuole la mano potente di Dio. Isaia 42:1,7 “Ecco il mio Servo…ho messo il Mio Spirito su di Lui,….per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre”.
Forse la tua vita è come una canna rotta, come un lucignolo fumante ma  GESÙ é colui che può e vuole fasciare le tue ferite nascoste, e che nessun altro conosce se non tu e Dio.
Egli non è venuto per finire colui che è ferito e la sua vita è appesa ad un filo. Non è venuto per finire colui che è spento nella sua anima e nei suoi sentimenti. Egli venuto per raddrizzare la canna rotta che è in te; Egli è venuto per ravvivare il lucignolo che è ancora acceso in te. Forse hai tentato ogni cosa ma niente è riuscito. Dai al Signore l’opportunità di riuscire dove gli altri hanno fallito.
“Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; Io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. (Giovanni 10:10)

Vorrei darvi alcuni esempi di persone che a causa di ferite nascoste nella loro anima e nel loro cuore, erano divenute simili a: CANNE ROTTE E LUCIGNOLI FUMANTI e di come il Signore le ha salvate.


La ragazza che a causa di un overdose finì all’ospedale


dolore

Quando la mamma arrivò in ospedale disse: Non hai fatto altro che rovinarmi la vita. Non era previsto che tu nascessi. Sei stata un errore di percorso. Guarda, dopo tutto quello che ho fatto per te, mi combini una stupidaggine come questa”.
La mamma però non sapeva quello che sua figlia stava subendo dai suoi cinque anni di età. Ma Dio sapeva tutto, per questo ha mandato Suo Figlio, affinché questo lucignolo fumante non si spegnesse del tutto.

Dopo il tentato suicidio, ritornò a scuola. Un giorno mentre un Pastore stava dando un messaggio a centinaia di studenti di quella scuola, la ragazza, dopo alcuni momenti si alzò ed uscì di corsa dall’aula. Nessuno capiva perché. Quando il Pastore ebbe finito di predicare, andò da lei e le chiese di aprirsi con lui e lei rispose così: "Voi non sapete cosa si prova, all’età di cinque anni, essere stuprata dal tuo stesso papà. Tutte le notti con la paura che lui potesse arrivare. Non potevo tenermi tutto dentro così ne parlai con una delle mie amiche, dopo alcuni giorni il risultato fu che tutta la scuola mi chiamava “Puttana” e “Sgualdrina”.
Così scappai da casa e dalla scuola e incominciai a drogarmi e di conseguenza a prostituirmi. Stufa di questa vita volevo farla  finita ma non ci sono riuscita”. Il Pastore le raccontò la storia di Gesù e del Suo Amore per tutti i peccatori e tutti i sofferenti e lei finalmente comprese che Lui mai l’avrebbe più  giudicata per i suoi gesti passati,  una volta che avesse ricevuto il Suo perdono e,  per la prima volta,  si accorse di essere libera da ogni senso colpa. 

Storia di un ragazzino di sette anni che non aveva soddisfatto le aspettative del padre

bambino

All’età di sette anni iniziò per questo bambino una vera e propria  battaglia di esistenza.
Quando nacque annunciarono al padre che era un maschietto, ed egli incominciò a correre per tutto il corridoio, e a  tutti quelli che incontrava  diceva “è un maschio è un maschio”.
All’età di 18 mesi riscontrarono, però, che questo bambino, a causa di una ghiandola che aveva smesso di funzionare, non poteva più crescere normalmente.
In tutta la scuola media era il ragazzo più basso e il meno coordinato della classe.
Suo padre, che aveva desiderato tanto un figlio maschio solo perché diventasse un campione ne rimase enormemente deluso. Un campione di Football Americano o di Baseball, e che avrebbe portato a casa tante medaglie e tante coppe. Adesso era così  abbattuto e non voleva accettare questa situazione. Cercava in tutti i modi di insegnare al figlio come giocare a Football, ma senza risultati. Così iniziò per il figlio una vera e propria ossessione, un vero calvario. Era davvero un bambino molto ferito e triste.
Un giorno di ritorno dal lavoro, il papà chiamò il figlio, e gli mostrò quello che aveva comprato per lui. Una divisa ufficiale della lega di football americano, una divisa normale, solo che era della taglia più piccola ed un pallone regolamentare. La divisa gli stava tre volte  grande, e le dita non riuscivano ad afferrare l’estremità del pallone. Per una buona ora il padre cercò di insegnare al figlio come  fare un passaggio, ma senza nessun risultato.
In uno scatto d’ira, il padre strappò di mano il pallone al figlio, ed uscì fuori per chiamare tutti i ragazzi del quartiere. Dopo aver formato con questi bambini due squadre, pronte per giocare, il figlio chiese al proprio padre: Con chi vuoi che io giochi papà?” Secca fu la sua risposta: “Siediti e stai zitto. Non voglio che mio figlio mi svergogni in pubblico”.
Per due ore, sia il padre che il figlio, stettero li a guardare giocare le due squadre. Il padre continuava a ripetere a voce alta al figlio: Perché non sai giocare come loro? Perché non sai prendere la palla come loro, colpirla come loro?”. E poi alla fine aggiunse: “David, a volte mi chiedo se diventerai mai un vero uomo”.
Il figlio si sentì come se qualcuno gli avesse infilato un coltello nello stomaco e l’avesse rigirato più volte dentro. Si le parole taglienti possono lacerare l’anima di un essere umano, specialmente quando queste parole sono state dette da un padre.

Dopo alcuni anni i genitori divorziarono, però il figlio si portò dentro delle ferite profonde, lui era un fallimento, per se stesso, per suo padre e per tutta la società. Una canna rotta, appesa ad un filo. Ma Dio ha mandato Gesù affinché anche lui  non fosse completamente spezzato.
Una sera stanco e depresso accese la televisione, e incominciò a girare i canali uno dopo l’altro. Improvvisamente alcune parole dette da un evangelista, attirarono la sua attenzione: (1 Corinzi 1:28) “Dio ha scelto le cose deboli del mondo e le cose disprezzate”. “Egli ama i perdenti, i falliti. Ama coloro che non sono nessuno. Ama i rifiutati. Altri ti avranno respinto, ti avranno buttato giù, ma Gesù Cristo non lo farà mai, Egli è morto per te!
Le parole di quel pastore toccarono profondamente il cuore di questo ragazzo e quando il pastore chiese se qualcuno volesse pregare, egli lo fece subito. Pregò  con tutto il suo cuore ferito il Signore, riconoscendolo quale suo Salvatore.

Ferite nascoste

Egli non spezzerà la canna rotta, e non spegnerà il lucignolo fumante………..”
Forse tu non hai subito degli stupri o non sei stato trattato come questo ragazzo. Però hai subito altre violenze, o abusi, che ti hanno ferito profondamente.
- Forse sei stato/a ferito/a da tuo marito, da tua moglie. Hai avuto delusioni sentimentali, professionali, le quali ti hanno ferito profondamente.
- Da piccolo/a sei stato/a chiuso/a in una camera scura, sei stato/a picchiato così forte che c’è sempre stata  in te la paura. Un grande senso di fallimento e di insicurezza.
- Sei stato/a violentato/a emotivamente. O magari anche fisicamente.
Rivolgiti a Lui!!
 “Gesù è lo stesso ieri Oggi e in Eterno”!!!!
Gesù è venuto per liberarti da ogni ferita che dentro di te,  ma anche dall’odio e dall’amarezza che queste ferite hanno causato.
(Salmo 147:3) “Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite”.
Sicuramente una delle cose più difficili è quella di perdonare coloro che ci hanno fatto del male; però è uno di modi per guarire più in fretta.
(Efesini 4:32) “Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo Gesù”.
Egli fascerà ogni ferita e risveglierà la tua vita. Chiunque afferra la mano del Signore Gesù scoprirà la profondità delle Sue compassioni e l’altezza della Sua giustizia, realizzando la potenza vitale che ricostruisce le canne rotte e riaccende i lucignoli fumanti.




“Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.”
(Matteo 11:28)

Liberamente adattato da internet

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6 comments:

  1. Ringraziamo in ogni momento della nostra vita il Signore che ci ha donato Gesù non per giudivare il mondo ma perchè attraverso lui avessimo la vita eterna...Dio ti benedica...In alto i cuori!!!!

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  2. Si caro wids72 e perchè con Lui e attraverso Lui potessimo trovare pace e forza nelle prove..Dio ti benedica!

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  3. abbiamo più o meno tutti delle ferite profonde che ci portiamo dietro come fossero macigni, e si ripresentano con forza e bruciano!
    Chiediamo a Gesù il suo aiuto e Lui le immergerà nel Suo sangue preziosissimo per sanarle completamente. Affidiamoci completamente a Gesù offrendogli tutto il nostro essere con fede,e Lui sarà balsamo per le nostre ferite.

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