Uno degli
aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti
più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti
più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente
facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare
abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un
ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero
che non abbiamo veramente bisogno di Dio.
Però,
dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato.
Vogliamo
esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché
possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo
nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella
Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono
essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio
ci insegna nella sua parola sulla preghiera.
La Bibbia
insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento
ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi.
Ma la verità
che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto
che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente,
che cosa significa pregare nel nome di Gesù.
Chi può pregare?
La prima
verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare?
Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà?
Chiaramente,
oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano
non significa che vengono ascoltate da Dio.
Secondo la
Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò
come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare.
Per esempio,
in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come
Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al
trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo
pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio.
Leggiamo il brano.
“14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è
passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che
professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa
simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come
noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena
fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed
essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16)
Quindi,
solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare.
A CHI si deve pregare?
Quando
preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere?
E' giusto
pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito
Santo? Cosa ne dice la Bibbia?
In Matt. 6:9
Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio
Padre.
“Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9)
In Giov.
16:23 Gesù parla della preghiera al Padre.
“In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In
verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome,
egli ve la darà.” (Giov 16:23)
La Bibbia ci
insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo
pregare a Dio Padre.
Allora, qual
è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo?
Se dobbiamo
pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo?
Nel nome di Gesù
Gesù ci ha
insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto.
Lo Spirito Santo
Per quanto
riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta
allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non
esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo
pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo?
Lo Spirito
Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per
giungere a questo fine.
“Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo
annuncerà.” (Giov 16:14)
Si può anche
leggere Giov. 14:14-26.
Quando un
grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota
neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo
è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo.
Inoltre, lo
Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di
porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo.
“26 Allo
stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non
sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri
ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello
Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom
8:26-27)
Che
consolazione!
Quindi, a
chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo.
per COSA si deve pregare?
Per che cosa
dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni
preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure,
pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste?
Chiaramente,
nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per
avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari,
prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio,
prega per un buon tempo durante le vacanze.
Che cosa ne dice la Bibbia?
Esaminiamo
alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il
loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male.
Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male
spiritualmente.
Giovanni 14
Consideriamo
per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Prima di
esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti
tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella
carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è
realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo
sforzarci di dividere rettamente questo brano.
Alcuni
credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente
questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo
nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase
“nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello
che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo
celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa
interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete
nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì.
Chi crede a
questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo
è un pensiero molto falso, e molto pericoloso.
Pensiamo a
come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse
situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività
comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha
anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo
versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente
è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta.
In un
secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore.
Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà
suo figlio.
In un altro
esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e
citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio,
visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio
nel nome di Gesù.
In un altro
esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una
che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il
proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È
convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che
desidera.
Senza andare
ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla
base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio
qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà
solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio
diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta.
Dio sarebbe soggetto alla nostra
volontà.
Se è così,
allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe
dovuto insegnarci a pregare:
“sia fatta
la nostra volontà, non la Tua”
Però, Dio
NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come
vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che
la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta!
Ci sono
tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio.
Per esempio,
leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino:
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Gesù,
nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse
la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua
richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la
sua.
In Luca 22,
Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che
sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse
evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo.
“31 «Simone,
Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io
ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai
convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32)
Gesù NON ha chiesto che Dio gli
togliesse la prova.
In
Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara
alla chiesa di Smirne.
“8
«All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e
l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la
tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di
essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere
quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi
in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci
giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha
orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà
colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11)
Egli spiegò
che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro
fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le
loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che
morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non
era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero
rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano
per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto
piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte
fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi.
Infatti, Dio
ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la
decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello
che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11
“In
lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà,” (Efe 1:11)
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile,
Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse
preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo.
Se le nostre
preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero
quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra
morte e di quella dei nostri cari.
“15 Le mie
ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle
profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e
nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando
nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16)
Se Dio ci
desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché
tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di
guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro
volontà, non quella di Dio. Se fosse
così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà
dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma
nel momento stabilito da noi.
Ma non è
così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che
stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose
secondo la decisione della Sua volontà!
Per esempio,
leggiamo in 1Samuele 2:6-8
“6 Il
SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa
risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8
Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere
con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della
terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8)
E' il
Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi!
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:
“e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)?
Per capire
bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo
contesto.
Cosa significa “nel mio nome”?
Dobbiamo
capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo
che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa
motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per
poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un
certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani.
Quindi, qual
è il senso della frase: “nel mio nome?”
Chiedere
“nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera,
costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi
saremo i sovrani. Ma non è così!
Pregare “nel
nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per
garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due
cose:
1. chiedere per i Suoi meriti
Prima di
tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti,
riconoscendo che noi non ne abbiamo.
Nessun di
noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di
Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio
nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi
venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico
del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla
(visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli
chiedo nel nome del mio amico.
Allora, chiedere nel nome di Gesù
necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per
conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria
insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver
nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste
per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente,
pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del
pregare nel nome di Gesù.
2. chiedere secondo la volontà di
Gesù
Dobbiamo però
considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di
chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere
secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo
principio. Ripeto: chiedere nel nome di
Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra.
Un soldato
semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome
del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà
del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il
nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato.
In 1Giovanni
5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio
esaudirà. Leggiamo.
“14 Questa è
la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua
volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli
chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov
5:14-15)
Avete notato
la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci
esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non
la nostra.
Quindi, se
preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la
volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per
quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo
come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare
Dio.
Quindi,
ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo
di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad
accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la
volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà.
Affinché il Padre sia glorificato
Allora, qual
è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano,
dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto.
“12 In
verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che
faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello
che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel
Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov
14:12-14)
Notiamo che
le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e
infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù
non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il
Padre.
Infatti, in
Giacomo 4:2-4 leggiamo:
“2 Voi
bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi
litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non
ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente
adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi
dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4)
Non avete perché non domandate,
ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché
domandate per spendere nei vostri piaceri.
Quando
chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde.
Torniamo
agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio.
Pensiamo
all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male,
e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta
pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di
Dio.
Nell'esempio
del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle),
quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per
la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può
essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per
prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori
hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in
fin dei conti, a se stesso.
Poi ho fatto
l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole
che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni
ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una
preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.
Poi c'era il
credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che
gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio
quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria
di Dio.
Quindi, non
dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase
“nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli
chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua
volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il
proprio comodo, ma la gloria di Dio.
Un brutto risultato
Che cosa
succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta?
Quando Dio
NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente
scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione
spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel
credente rimane deluso di Dio.
Giov. 15:5-7,16
Quindi, è
importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio
questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della
preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14.
Giovanni
15:5-7
“5 Io sono
la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro,
porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non
dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si
raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie
parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov
15:5-7)
Qui, Gesù
insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo
portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se
le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo.
Questa è una
condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una
condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà.
Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a
seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per
la sua.
Solamente se
ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo
e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di
Dio.
Un altro
versetto importante è Giovanni 15:16
“Non siete
voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché
andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che
chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16)
Gesù
risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in
eterno.
Ostacoli alle nostre preghiere
È importante
menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere.
L'orgoglio
Una cosa che
ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si
allontana da noi.
“Il SIGNORE
è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.”
(Sal 34:18)
Quando
abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella
figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo
pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non
confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi.
Mancanza di fede
Un altro
ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo
1.
“5 Se poi
qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti
generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede,
senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal
vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal
Signore,” (Giac 1:5-7)
Questo brano
ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre
verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di
Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però,
dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere
fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati.
La Preghiera fatta con egoismo
Abbiamo già
menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè,
alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria
di Dio, ma perché è il nostro desiderio.
Questo è ciò
che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei
piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio.
Come conoscere la volontà di Gesù
Visto che la
preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà,
come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio?
Dio ci ha
già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare
quando non la conosciamo.
Prima di
tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio?
Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando
non siamo sicuri della volontà di Dio?
Gesù stesso
ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36;
Luca 22:42. Leggo da Matteo.
“E, andato
un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre
mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio
io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39)
Nella sua
umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire
sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire
quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha
esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio.
Ed è così
che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà
di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi
a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo
confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà.
Conclusione
La preghiera
è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La
preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è
ascoltare Dio che ci parla.
E importante
pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose
giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per
merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non
secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante
accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi.
Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la
volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto
quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio
sia fatta!
Preghiamo
poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua
perfetta volontà.
Non
dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche
il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve
anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere
che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la
gloria di Dio.
Oh che
possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un
servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti
dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia,
quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio
glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore!
Marco deFelice
"Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15)
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"Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna".(Salmo 139:23-24)
Filosofi, psicologi, religiosi, e tutti coloro che hanno a che fare con le vicende e i problemi spirituali dell'uomo, proclamano a gran voce che la persona per vivere bene ha bisogno di essere in armonia con se stesso (chissà poi cosa vogliano intendere?), e perché questo sia possibile è necessario conoscersi bene, la scienza della mente dice: "impara a conoscerti, cerca di scoprire te stesso".
Ma l'uomo è veramente in grado di scendere nelle parti più profonde dei suoi sentimenti, è capace di farlo con sincerità, senza lasciarsi trasportare, o ingannare dai sentimenti, e quand'anche fosse in grado di investigare profondamente e con sincerità il proprio cuore, è poi capace di accettarne la realtà, cambiarlo là dove è sbagliato, e guarirne le ferite?
Io sono convinta che l'uomo da solo non potrà mai avere un giusto concetto della condizione del proprio cuore, e per cuore non intendo l'organo principale del nostro corpo, ma la sede dei sentimenti, del nostro essere, la parte più profonda di noi stessi. Solo Dio può darci la giusta conoscenza di noi stessi.
La Scrittura afferma che il cuore può essere investigato e conosciuto appieno solo da Dio, "Il cuore dell'uomo è ingannevole più d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno, chi lo conoscerà? Io l'Eterno che investigo il cuore, che metto la prova le reni…". Solo Dio, che ci ha creati ci conosce ed è imparziale nel giudicare, ma nello stesso tempo pur rivelando senza mezzi termini la nostra condizione è anche colui che dice: "Io ti amo di un amore eterno, perciò ti prolungo la mia bontà". Se l'uomo non impara a tenere seriamente in considerazione quest'avvertimento da parte di Dio, incorre in gravi pericoli.
I non credenti continueranno a vivere l'inganno dei propri "buoni sentimenti", continueranno a credere che in fondo non siamo poi così cattivi, e per tanto non riconoscendosi radicalmente peccatori perduti, non si riconosceranno neppure bisognosi della grazia immeritata che Dio offre per mezzo di Cristo Gesù, continueranno a rimanere "per natura figli d'ira".
Anche i credenti, non tenendo in considerazione ciò che Dio dice riguardo alle tendenze naturali dell'uomo, possono cadere nell'errore di ritornare o continuare a confidare nelle proprie capacità, nella bontà d'animo, in una presunta giustizia personale, ma ricordati che anche nelle migliori tendenze carnali di un credente "non vi è alcun bene" o merito, davanti a Dio, solo camminando per lo Spirito Santo, dal quale abbiamo ricevuto la vita, riconoscendo in Gesù l'unica nostra fonte di sapienza, giustizia, di santità e di bontà, possiamo essere graditi a Dio, davanti a Lui "tutta la nostra giustizia è simile ad un panno sporco".
Le vicende di un uomo sicuro di sè:"Pietro, l'uomo che confidava in se stesso"
L'epilogo dell'avventura di Pietro
"Luca 22:54. Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano".
Leggendo questo testo viene spontaneo chiederci: "ma si tratta veramente della stessa persona che per circa tre anni ha camminato fianco a fianco con Gesù?" Si! E' veramente lui, lo stesso Pietro che il giorno della pesca miracolosa si getta timoroso e spaventato ai piedi del Signore, che vide con i propri occhi sua suocera miracolosamente guarita da Gesù, e tanti alti miracoli e guarigioni. Lui che andò in missione su mandato di Gesù, a predicare l'evangelo del regno, guarendo e scacciando demoni. Lo stesso Pietro che salvato dalla tempesta, camminò poi sulle acque. Lo stesso Pietro che un giorno fece quella meravigliosa dichiarazione di fede ispirato dallo Spirito Santo: "Tu sei il Cristo, il figlio dell'Iddio vivente", che insieme con altri due discepoli era stato sul monte ed aveva visto Gesù trasfigurato risplendere come il sole, e li, su quel monte aveva visto l'apparizione di Mosè ed Elia, e aveva udito la voce del Padre dal cielo: "questo è il mio diletto figliolo nel quale mi sono compiaciuto, ascoltatelo".
La stessa persona che con tanta audacia si dichiarava pronto a seguire il Maestro in qualunque circostanza, anche fino alla morte…si! E' la stessa persona che ora davanti ad un fuoco seduto con i nemici del suo Maestro, impreca, e giura di non averlo mai conosciuto. Incredibile vero? Ma com'è potuto accadere una simile cosa, com'è possibile arrivare al punto di rinnegare Gesù, dopo essergli stati così vicino? Ricordatevi che una caduta simile a quella di Pietro non è mai frutto del caso o di circostanze improvvise, ma è sempre la conseguenza, o la somma di tante piccole disattenzioni, comportamenti sbagliati e non corretti per tempo, piccoli peccati trattati con superficialità.
A questo punto è necessario fare un'indagine nel passato di Pietro, per scoprire i punti deboli, non con lo scopo di giudicare e condannare, ma "badando bene che talora anche noi non siamo tentati".
I quattro errori di un credente carnale
Non ascoltare la Parola di Dio
Gesù cerca di avvertirlo, Luca 22:31, ma Pietro è troppo concentrato su se stesso, su quello che lui deve fare per Gesù, è incredulo, perché tiene più in considerazione i suoi sentimenti, i suoi pensieri, piuttosto che le parole di Gesù.
Molto spesso anche noi siamo superficiali nel ricevere la Parola di Dio e rasentiamo l'incredulità nei suoi confronti, specialmente quando per mezzo dei suoi avvertimenti ci vorrebbe portare in una direzione contraria ai nostri desideri, non ascoltiamo siamo pienamente convinti di fare la sua volontà, anche se la sua Parola ci mette in guardia, siamo troppo sicuri di noi stessi.
Credere più ai nostri sentimenti che alla voce di Dio ci mette in una condizione di grave pericolo.
Confidare in se stessi
Gesù lo avverte dicendogli: Pietro attenzione, il nemico vuole attaccarti, vuole provarti, Pietro, attenzione il diavolo non scherza, ma lui si sente forte e perfettamente in grado di fronteggiare ogni situazione difficile, anzi si sente così sicuro da poter affrontare la persecuzione, dare anche la vita per il suo Signore, abbiamo visto il risultato!
Facciamo attenzione a non lasciarci dominare dall'entusiasmo, da un'eccessiva sicurezza in noi stessi nelle nostre forze, la scrittura consiglia a coloro che pensano di stare in piedi, di guardarsi piuttosto dal non cadere.
Gesù gradisce dei seguaci che siano consapevoli della propria debolezza, e per tanto non confidano nella forza del cavallo o delle loro gambe, ma nella forza dell'Eterno.
Non pregare
Gesù non si arrende, e nel Getsemani, consapevole di essere vicino alla prova estrema, che avrebbe coinvolto anche i suoi discepoli, insiste, invita i discepoli tra i quali Pietro a pregare, perché nella preghiera troviamo forza e conforto per affrontare le difficoltà, e gli attacchi del nemico.
Ma coloro che si sentono forti e preparati, non sentono nemmeno il bisogno di supplicare Dio per chiedere soccorso, eppure se abbiamo compreso qualche cosa dalla scrittura dovremmo anche sapere che il combattimento nostro non è contro carne e sangue, ma contro le forze del male, e non potremo vincere con le nostre capacità.
Dio ci mette a disposizione un'armatura spirituale, e noi siamo chiamati ad indossarla completamente, ma alla conclusione del cap.6 di Efesini, Paolo dice: "pregando in ogni tempo per lo Spirito Santo". La preghiera ci mette in contatto con Dio, e nella comunione dello Spirito Santo troviamo la forza e la guida per essere vincitori sulle porte dell'ades.
Non vegliare
Non basta pregare dobbiamo anche essere vigili. A cosa ci servirebbe continuare a chiedere a Dio di darci forza, di preservarci dalla tentazione se poi ci lasciamo cogliere impreparati dal nemico, anzi proprio perché non vegliamo lasciamo che le tentazioni si avvicinino pericolosamente a noi, o noi a loro. Vegliare significa guardare bene la via che stiamo percorrendo, essere consapevoli che il diavolo è come un leon ruggente che si aggira cercando qualche credente sonnacchioso da divorare.
Ciascuno di questi punti è collegato, ed è conseguenza del precedente: non ascolto la voce dello Spirito Santo, ma ascolto i miei pensieri, grazie ai quali sento di essere un credente forte e coraggioso, pieno di spiritualità, pronto ad ogni combattimento, e così non sento una gran necessità di pregare, e quando non passiamo del tempo in preghiera, non siamo in comunione con il Signore, e saremo distratti "addormentati" in altre attività o divertimenti, o nelle nostre tristezze.
Le tragiche conseguenze
Sfodera la spada
Tre anni con Gesù e ancora non aveva imparato la mansuetudine, ancora non aveva compreso chiaramente il significato della missione di Cristo. Già precedentemente Pietro aveva dimostrato di non avere il senso delle cose di Dio, Gesù stava annunciando la propria morte sulla croce, ma Pietro non è d'accordo, e Gesù lo aveva severamente disapprovato, allontanandolo come se fosse alleato di satana, ora addirittura vuole impedire il sacrificio di Gesù sulla croce a spada tratta, buoni sentimenti, buone intenzioni veramente sincere, ma non aveva il senso delle cose di Dio, ragionava secondo l'uomo.
Gesù ha pregato, ha vegliato, è stato soccorso e confortato dagli angeli, ora è pronto ad affrontare la prova più dura sapendo di essere nella volontà del padre.
Pietro, non è pronto ad affrontare la prova, non ha pregato, non ha vigilato ed ora colto alla sprovvista pensa di affrontare il nemico con la spada, con armi carnali.
Spesso anche noi gli somigliamo, non abbiamo il senso elle cose di Dio, quando non siamo disposti a portare la croce, quando ci opponiamo alla realizzazione della sua volontà nella nostra vita, quando pensiamo di essere più giusti, più santi di altri, non abbiamo il senso delle cose di Dio, quando nei momenti difficili paventiamo brutte situazioni, avvertiamo cattivi presagi, ma al posto di gettarci nelle braccia del Signore, ci lasciamo vincere da un profondo sonno di tristezza, e quando la prova arriva siamo impreparati sfoderiamo la spada, cerchiamo di difenderci come meglio possiamo, usiamo tutte le armi possibili per liberarci, ma al pari di Pietro non sappiamo manifestare il carattere di Cristo, e forse non sono solo tre anni che camminiamo con lui.
Segue Gesù da lontano
Continuiamo a seguire Pietro e vediamo che sempre guidato dai suoi buoni sentimenti, continua a peggiorare la propria condizione senza rendersene conto.
Segue Gesù, ma lo fa tenendo una certa distanza, pochi attimi prima voleva difenderlo con la spada, ora comincia a defilarsi, forse pensava di poter essere più utile se non si comprometteva troppo! Confidare sulle nostre forze ci porterà ad essere insicuri, con Gesù, ma senza compromettersi troppo, vogliamo fare, partecipare, mostrare il nostro zelo, ma non siamo capaci di andare fino in fondo, non abbiamo il coraggio di pagare il prezzo della nostra scelta per Gesù. Va bene andare in chiesa, leggere la bibbia, ma essere vituperati o ingiuriati per il nome di Gesù non è ancora alla nostra portata, affrontare una prova continuando a seguire fedelmente Cristo ci sembra troppo, perché? Perché abbiamo continuato a confidare in noi stessi nelle nostre forze, e se continuiamo a camminare per la carne verrà anche per noi il giorno in cui le cose si faranno difficili, impegnative, e cominceremo a defilarci, seguiremo Gesù, ma da una certa distanza, ed il passo successivo potrebbe essere ancora più umiliante.
Gesù consiglia a coloro che vogliono essere suoi discepoli di valutare bene il costo dell'impresa prima di cominciare, per evitare che a metà dell'opera si trovino costretti a rinunciare, rischiando il fallimento e la derisione. Non è un invito a rinunciare, e non vuole scoraggiare alcuno, ma invita a valutare seriamente l'impegno considerando che il cammino del credente è impegnativo, e non possiamo affrontarlo confidando in noi stessi, coloro che lo capiscono saranno vincitori perché cammineranno per lo Spirito, con la Sua forza, con la Sua consolazione.
Davanti al fuoco
Vi sembra possibile che un fedele discepolo di Gesù sia ora seduto con i suoi nemici? Eppure è successo, e può succedere ancora oggi a tutti quei credenti che pensano di poter seguire Gesù da lontano senza compromettersi troppo.
Ricordati che se non ti comprometti con Gesù fino in fondo, rischierai di trovarti nel compromesso con il mondo. Pietro voleva con i suoi sentimenti essere con il Maestro, ed effettivamente gli era molto vicino, a pochi passi, ma Gesù era in quel luogo per essere condannato, Pietro era li accanto, ma non era schierato dalla sua parte.
Rinnegare Gesù.
Davanti a quel fuoco nega di conoscere Gesù, mai avrebbe creduto di arrivare a tanto, eppure ingiuriando e imprecando lo fa per ben tre volte.
Fai attenzione perché non sono solo le nostre parole che possono rinnegare la nostra identità di cristiani, ma anche le nostre azioni, facciamo attenzione ai luoghi ed alle compagnie che frequentiamo, cerchiamo di esseri vigili e previdenti per non trovarci in situazioni compromettenti, non sentiamoci così sicuri di noi stessi, "colui che si mette del fuoco in seno non si brucerà forse".
Il travaglio di Pietro
Il canto del gallo e lo sguardo di Gesù
"Ebrei 4:12-13 Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto".
Gesù non lo apostrofa con durezza, e non serve un lungo sermone per convincere Pietro del suo peccato, per Pietro è sufficiente sentire il gallo e incrociare lo sguardo di Gesù, e lo Spirito Santo gli ricorda tutto quello che Gesù gli aveva annunciato.
Sappiamo bene quante cose possiamo esprimere con uno sguardo, indifferenza, odio, tristezza, siamo in grado di fulminare una persona con un'occhiata, ma non penso sia stato il caso di Gesù. Pietro avrà incrociato lo sguardo dell'agnello mansueto che come una vittima innocente si lasciava portare allo scannatoio, ma nello stesso tempo era anche lo sguardo di Colui che ha "occhi come fiamme di fuoco". Uno sguardo che avrà messo a nudo tutta la sua vera natura debole e corrotta. Non ci sentiamo forse allo stesso modo di Pietro, quando lo Spirito Santo c'investiga nel profondo del cuore? Non è forse lo Spirito Santo lo Spirito di verità, che ci è stato mandato per rammentarci tutte le cose che Gesù ci ha annunciate, non ci ricorderà allora della nostra debolezza?
La delusione
Pensavamo di essere così buoni, così consacrati, così umili, ed ecco è bastato un semplice attacco del nemico per mettere in luce chi siamo veramente. Pensavamo di conoscerci intimamente, certo sapevamo di essere peccatori, di avere ancora delle debolezze, ci pentivamo, e a volte sentivamo un po’ di amarezza per la nostra condizione, ma in fondo ci siamo sempre impegnati, il nostro andare in chiesa, seguire le attività comunitarie, il nostro servizio cristiano, ci avevano convinti che "non eravamo poi così cattivi", ma ora questa caduta improvvisa!
Gesù ci guarda in profondità e ci dice: ecco chi sei veramente! Sotto lo sguardo di Gesù se prima ci sentivamo dei comuni peccatori arriva il giorno che ci sentiremo dei traditori, peccatori perduti, altro che bravi credenti, e crolla tutta la nostra facciata.
Terribile, ma se Gesù non avesse svelato il cuore di Pietro, lui avrebbe tranquillamente continuato a credere di essere un credente forte, mai si sarebbe convertito, mai si sarebbe sinceramente ravveduto, e allo stesso modo se non viene nella nostra vita quel giorno in cui Dio mette a nudo il nostro cuore, distruggendo la nostra presunzione il nostro amor proprio, rivelando la nostra debolezza, la nostra rovina potrebbe essere grande, se non incontreremo lo sguardo di Gesù, non ci convertiremo mai veramente.
Lo scoraggiamento
Prendere coscienza della propria condizione spirituale, ma non avere fede in Gesù significa morte. Ricordati che il Signore rialza chi è caduto, Salmo 146:8 "Il Signore rialza coloro che sono caduti", ma non ti servirà continuare a piangere sulle tue disgrazie, sulle tue debolezze, il pentimento viene dalla fede.
La riabilitazione
"Simone di Giona mi ami tu più di questi?", chiede Gesù a Pietro incontrandolo dopo la sua resurrezione.
Il Signore ci mette alla prova per vedere se veramente abbiamo compreso la lezione, se finalmente ci siamo convertiti.
Simone alla luce di quello che ti è successo, hai ancora un concetto così alto di te stesso? Simone mi ami…mi ami…mi ami…"Signore tu sai ogni cosa tu lo sai che ti amo!
Simone ha perso la sua proverbiale spavalderia, basta con i facili entusiasmi della carne, non più "con te fino alla morte", ma un'umile ammissione di debolezza "tu sai ogni cosa!". Ora Simone è pronto a seguire, ora potrà essere quella roccia, "Cefa - pietra", che Gesù desiderava, stabile non per i suoi sentimenti, per le sue forze, ma perché disposto a seguire e a confidare nel Maestro.
Troveremo poi Pietro ripieno dello Spirito Santo pronto ad annunciare pubblicamente il nome di Gesù. Per la carne un giorno lo aveva rinnegato, per la potenza dello Spirito lo annuncia senza paura e davanti al mondo intero, pronto questa volta anche a morire, non solo a parole, ma a fatti.
Il vecchio Simone è morto con Cristo, ed è resuscitato un uomo nuovo "Pietro", che non cammina più ripieno delle sue forze, credendo di essere un buon cristiano, ma nell'umiltà e nella potenza dello Spirito Santo.
Conclusione
Le prime parole di Gesù a Pietro furono: "seguimi ed io ti farò pescatore di uomini", le ultime parole: "seguimi".
Fra questi due episodi Simone - Pietro, commise errori e manifestò debolezze carnali, non sempre fu una roccia, ma Gesù non è alla ricerca di persone perfette, ma di uomini che consapevoli delle proprie debolezze sono disposte a lasciarsi trasformare dal suo amore.
Non cerca uomini modello, ma persone che malgrado le loro debolezze sono disponibili a seguirlo: è meglio essere un seguace che sbaglia, piuttosto che fare l'errore di non seguirlo!
Sapete perché molti credenti sono così frustrati e tristi? Perché ancora non hanno accettato totalmente il giudizio di Dio sulle loro opere morte, non hanno ancora giudicato il loro cuore alla luce di Dio, si sentono forti, buoni, fedeli, consacrati, poi cadono, perché in realtà stanno ancora confidando nelle loro forze, e crolla il mondo intero.
Ricorda che tutto quello che appartiene al vecchio uomo deve passare attraverso la croce, "Non si mette il vino nuovo in otri vecchie...", i tuoi modi affabili, le tue buone azioni, il tuo impegno, le tue capacità, i tuoi talenti, se non passano sotto il giudizio di Dio saranno sempre opere della carne, e ti porteranno a confidare in te stesso.
Un giorno il tuo cuore ammantato di tutte queste belle cose, si rivelerà per quello che è veramente, allora dovrai piangere amaramente come Pietro per aver confidato su te stesso. Al Signore non servono i tuoi slanci estemporanei di amore e di bontà, il Signore Gesù vuole frutto, e vuole che sia permanente, e questo non potrà accadere fino a quando non avrai accettato che "senza di Lui non possiamo fare nulla", e che "nella nostra carne non abita alcun bene".
Il Signore Gesù è l’unico che conosce fino in fondo le debolezze, le angosce, le amarezze, le ansie e i timori che spesso noi nascondiamo anche a noi stessi.“Io, il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni” (Geremia 17:10).
“Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.”
Icarus, dove hai letto questa frase?? Qui non si parla di buoni sentimenti ma di ciò che si crede di essere in base ai nostri sentimenti umani, quando invece senza l'aiuto e l'intervento di Dio non siamo nulla...anche la persona migliore del mondo di fronte a Dio non è altro che un peccatore che si deve ravvedere..."come sta scritto: Non c'è nessun giusto, nemmeno uno, non c'è sapiente, non c'è chi cerchi Dio! Tutti hanno traviato e si son pervertiti; non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno.La loro gola è un sepolcro spalancato,tramano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro labbra, la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato. Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti;giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù."(Romani 3:10-24 )..pace
La lettura "fondamentalista" della Bibbia è pericolosa perchè snatura il suo messaggio e fa apparire Dio come un dio tiranno, brutale e razzista.La Bibbia va letta e interpretata senza estrapolare versetti dal loro contesto e soprattutto bisogna capire il significato dei termini in essa contenuta.
Il versetto da te citato non riguarda certo i buoni sentimenti, il cuore, l'amore(inteso nel senso biblico del termine, non in senso mondano e sessuale)ma le opere della legge. Le opere della legge sono tutte quelle opere buone(soprattutto le elemosine) e rituali scaturite da precetti religiosi e morali.
Nel versetto da te citato, Paolo non sta dicendo che Dio non tiene conto del nostro cuore, dei nostri buoni sentimenti, del nostro amore verso il prossimo, bensì vuole affermare il primato della Grazia del Nuovo patto rispetto alle antiche opere della legge del Vecchio Patto.
L' Amore e il Cuore sono ben altre cose, che spingono chi ce l'ha a darsi e donarsi spontaneamente al prossimo.Questi sentimenti vengono da Dio in quanto gli esseri umani sono stati creati ad "immagine e somiglianza" di Dio, mentre tutto ciò che di malvagio vi è in un essere umano(menzogna, adulterio, invidia, orgoglio) proviene da satana.
Non a caso Paolo dice che l' Amore è più importante della fede(1 Corinzi 13:1-13), e Gesù disse che "i puri di cuore" vedranno Dio, senza specificare se cristiani o meno. Stessa cosa fa quando in Matteo 25:31-46, Gesù dice che il metro di misura per stabilire il destino eterno di ognuno di noi è l'amore o no verso il prossimo, non certo la fede.
I meriti derivanti dalla morte e risurrezione di Cristo, quindi, verranno applicati anche nei confronti di quelle persone buone di cuore ma che non hanno avuto la possibilità di conoscere il vangelo senza colpa loro(o perchè sono nate e morte prima della venuta di Cristo, o perchè sono nate e vissute in contesti geografici e culturali in cui il vangelo non è penetrato, o perchè morti da bambini o da handicappati, e così via). Infatti, la Bibbia dice che Gesù: " è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo." (1 giovanni 2:2)
Visto il video.Bè,le solite cose e parole trite e ritrite. Dite sempre le stesse cose, come un disco incantato e rotto.
Questo signore che parla nel video raggiunge il massimo del delirio quando quasi alla fine del suo discorso arriva a dire che bisogna ravvedersi finanche delle nostre opere buone in quanto bisogna smetterla di affidarsi sui propri sforzi. Come se per voi, ad esempio, dare la vita al prossimo, o rendere felice una persona sola e sofferente, o avere compassione nei confronti di un detenuto o un tossicdipendente, o amare il proprio coniuge e quant'altro, fossero azioni svolte in modo interessato, cioè al fine di conseguire qualche premio o riconoscimento. E i sentimenti umani dove sono finiti? Concludo che voi "evangelici"(le virgolette sono più che necessarie) avete il cuore di cemento e privi di spontanei sentimenti, come dei robot. Non c'è altra spiegazione.
Interpretate alcuni versetti della lettera ai Romani("non c'è nessun giusto..nessuno che cerchi Dio")estrapolandoli dal contesto proiettando su di essi la vostra mancanza di cuore e amore. E non può essere altrimenti dal momento che, come visto prima, vi ostinate a non voler comprendere la differenza tra opere della legge e opere d' amore. Le prime sono opere dettate da determinate leggi religiose e morali: fare l'elemosine, circoncidersi, non mangiare cose "impure", rispettare la legge del proprio Stato, ecc Esse nulla dicono a riguardo della bontà e della purezza o meno di un uomo e quindi di per sè non possono rendere un uomo giusto dinanzi a Dio. Stessa cosa quando in quel versetto(da voi citato monostonamente e a sproposito) del libro di Isaia si dice che la nostra giustizia è un "panno sporco" davanti a Dio. E si capisce, basta vedere come opera la giustizia umana e popolare: donne adultere e assassine, infanticide,eviratrici, calunniatrici e quant'altro vengono elogiate o comunque compatite e invariabilmente prosciolte nei tribunali, mentre ladri di frutta o di polli marciscono in carcere. Ovvio che tutto ciò è abominio davanti a Dio, ecco perchè viene usata l'espressione "panno sporco".
L'Amore è ben altra cosa.L' Amore o lo si ha o non li ha(purtroppo la grande maggioranza degli esseri umani non ce l'ha). Le opere d' Amore non sono dettate da disposizioni religiose e morali, non sono azioni interessate e quindi svolte con il fine di glorificarsi davanti agli altri o di conseguire un riconoscimento, ma provengono spontaneamente dal Cuore, cioè dai buoni sentimenti e quindi sono disinteressate e, per di più, indici anche di una vita condotta all' insegna del rifiuto del peccato(il peccato è l'opposto dell' Amore). L' Amore è l'espressione stessa del Bene e il Bene è Dio, e Dio è Amore. Quindi essendo gli esseri umani creati ad immagine e somiglianza di Dio, l' eventuale Amore che vi è in essi viene da Dio. Mentre tutto ciò che vi è peccaminoso e malvagio negli esseri umani proviene dalla corruzione operata dal peccato originale di Eva e di conseguenza dalla facile tendenza ad essere tentati da satana. Quindi ciò che rende l' uomo separato da Dio è il peccato, non l' Amore. L' Amore, al contrario, è un viatico verso Dio. Ecco perchè Paolo dice che l' Amore(Agape) è più importante della fede(1 cor 13:13). Si capisce ora che Paolo non sta dicendo affatto che la bontà in se stessa dell' uomo non sia gradita a Dio, e quindi non è vero, come dite voi, che la bontà di fronte a Dio non ha senso e che pertanto deve essere solo un frutto(per di più, "optional") della fede e della "nuova nascita". (continua)
Lo fa capire anche Gesù quando dice che i "gli operatori di pace" e gli "puri di cuore"(massime conseguenze dell' Amore) saranno chiamato figli di Dio e vedranno Dio. Gesù non specifica se credenti o no (lo specifica solamente quando parla di coloro che verranno perseguitati in nome di Gesù, ma per le altre categorie proclamate "Beate", Egli si riferisce in generale) in quanto l' Amore che fa agire un essere umano secondo altruismo e bontà conduce a Dio.
Quando Gesù dice che chi non crede in Lui verrà condannato non si sta riferendo certo a coloro che non conoscono non per colpa loro il Vangelo(credere o non credere ad una cosa presuppone che la si conosca quella cosa, non ha senso dire di non credere a una cosa di cui non se ne è a conoscenza) o a coloro che non avendo la ragione non possono credere o non credere(bambini e handicappati), ma si sta riferendo a coloro che pur conoscendo il vangelo si rifiutano ostinatamente di accettarlo e anzi fanno di tutto per allontanare le persone da esso. Va da se che una persona che si rifiuta di accettare e apprezzare questo così grande Amore di Dio che diventa uomo e servo degli uomini facendosi crocifiggere per la salvezza dell' umanità peccatrice, non è nemmeno capace di amare nel vero senso della parola, altrimenti quanto meno apprezzerebbe questo gesto di Amore.
Ma una persona cui non le è stata proclamata il Vangelo(perchè nata in una parte del mondo in cui non ancora è stato diffuso il Vangelo) o che comunque non le è stato proclamato nella sua vera essenza(e qui penso a queste tante persone qui in Occidente che sono agnostiche perchè non è mai stato dato loro possibilità di "assaggiare" l' Amore del vangelo ) certamente può essere in grado di amare e vivere rifiutando il peccato, e di conseguenza ricevere la Grazia elargita attraverso la morte e Resurrezione di Cristo(in virtù di 1 Giovanni 2:2).Così come viceversa si può avere Fede in Cristo ma non vivere secondo la volontà di Cristo, e pertanto non poter usufruire di tale Grazia. Si può dire che la maggior parte dei credenti in Cristo non conduce una vita conforme alla Sua volontà e quindi non può ereditare il regno dei Cieli.
Non è affatto vero, come affermate voi, che che la bontà e la buona condotta morale siano necessariamente uno spontaneo frutto della fede in Cristo. Lo fa capire Gesù quando dice che non chiunque dice "Signore, Signore" andrà in Cielo ma solo coloro che fanno la volontà di Dio,e ancor più esplicitamente e chiaramente lo fa capire l'apostolo Paolo quando dice che la fede può essere così forte e viva da spostare anche le montagne ma se non si ha Amore non si è nessuno(1 Corinzi 13:2). Quindi non è affatto vero che Fede e opere d' Amore siano sempre imprenscindibili, in quanto possono sussistere anche separati tra loro e quindi essere indipendenti l' uno con l'altro.
Gesù è morto e risorto per tutti gli esseri umani, quindi Dio non ha nessun "piano" prestabilito per la salvezza o non salvezza degli esseri umani.Certamente essendo onnipotente e onnisciente già conosce da prima della fondazione del mondo il destino eterno di tutte le sue creature, ma non lo ha prestabilito Lui! Se fosse altrimenti significherebbe che Gesù sarebbe morto e risorto inutilmente e che Dio sarebbe un dio crudele e razzista che avrebbe creato esseri umani per il solo fine di dannarli per l'eternità senza, quindi, aver dato loro la possibilità di poter accettare o rifiutare il vangelo. A conferma di ciò, oltre al versetto di 1 Giovanni 2:2("Gesù è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo."), e tanti altri ancora, è eloquente e significativo un altro versetto, secondo cui Dio: "vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano al possesso della verità» (1 Timoteo 2:4)
Se Dio avesse predestinato alla dannazione eterna non avrebbe senso dire che Dio vuole che tutti gli esseri umani siano salvi.
Quindi, in un modo o nell'altro, direttamente o indirettamente, Dio dà a tutti la possibilità di scegliere da che parte stare,con Dio o lontano da Dio. Dalla scelta individuale di ognuno scaturirà il proprio destino eterno. (fine)
Allora, cara "Ruth", io ti ringrazio per la tua volontà di dialogo, anche se però un dialogo per essere tale deve essere improntato su uno spirito paritario tra le due parti senza quindi guardare l'altro dall' alto verso il basso credendo che non abbia capito nulla. Il dialogo è appunto un confronto tra idee diverse che può portare anche ad assottigliarle queste differenze se svolto con la volontà reciproco di capirsi.
Ho visto il link che mi hai messo. Io non ho mai detto di credere ad una "salvezza per opere" in quanto questa espressione oltre a sminuire il sacrificio di Cristo presuppone che le opere buone svolte dal cristiano non siano dettate dal Cuore ma da un ben preciso scopo(la salvezza), ma una opera è buona solo se è disinteressata(così come, specularmente, ho dei dubbi sull' espressione "sola fede" che può portare il credente a non conformare il suo modo di pensare e le sue azioni al volere di Dio..come purtroppo ho constatato in tanti appartenenti, soprattutto donne,di chiese evangeliche).
Così come non ho mai pensato che "anche senza fede si possa essere salvati". Almeno non in questi termini. Per me vale il principio che è sempre e soltanto Gesù che salva, quindi Egli può salvare chi vuole e come vuole, anche quindi chi per un motivo o un altro non per colpa sua non ha mai potuto conoscere il Vangelo senza averne colpa(persone a cui non è mai stato annunziato loro il vangelo, persona vissute e morte prive di facoltà mentali per comprendere le cose, come i bambini e disabili mentali, ecc). Chi invece è consapevole del peccato del genere umano è chiamato a credere e affidarsi necessariamente a Gesù, in caso contrario non ha scusanti.
Ritornando al link di quell' articolo che mi hai consigliato, però, sono sbalzato dalla sedia quando ho letto che satana:
"Propaga il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene..".
Sono sbalordito da tanta insensatezza(e sto usando un eufemismo). Come si fa affermare che amare il prossimo sia istigato da satana??!!! Come non si fa a provare vergogna nel dire queste così stolte affermazioni??!! Dove stanno scritte queste cose nella Bibbia??!!E soprattutto uno che legge queste cose effettivamente si sente indotto a vivere una fede egoistica ed individualista, cose che come ho detto prima da sempre constato in comunità "evangeliche".
E' indubbio che i buoni sentimenti se questi vengono praticati verso il prossimo provengono da Dio anche se espressi in tal senso inconsapevolmente. E' necessario altrettanto fare attenzione al cuore dell'uomo considerata la sua intriseca caducità e in questo senso Ruth ha espresso meravigliosamente l'insegnamento che ci dona il Signore nei versetti della lettera di Paolo ai Romani al cap. 3 vers. 10-24. Vorrei aggiungere dei versetti esplicativi riguardo alla natura del cuore e alla sua spontaneità se questo non viene rigenerato dalla grazia di Dio...Prov. 4,23 "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita". Sempre in Proverbi al cap. 22 versetto 15"La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l'allontanerà da lui".Eccl. 9,3 recita testualmente"Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; così il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti".Geremia 17,9"Il cuore è ingannevole più di ogni alra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?". A queso punto non si vuole fare un'elencazione di versetti per contrastare un opinione certamente benevola e in piena sintonia con l'intenzione di costruire il bene verso il prossimo nel nome di Dio, ma nel contesto di cui si sta esprimendo la conversazione è bene considerare la natura del cuore dell'uomo e non è una dottrina umana che lo definisce è Dio stesso nella sua parola che lo definisce quello che è: INGANNEVOLE E TRAVISANTE. Bobbiamo capire che cos'è un cuore rigenerato nella grazia affinchè i nostri sentimenti siano guidati dall'insegnamento di Dio, affinchè non siamo noi ad operare, bensì Dio stesso nella nostra condizione di cooperatori. Geremia 4,4"Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non scoppi come un fuoco, e non s'infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo, a causa della malvagità delle vostre azioni!»; Geremia 14 rivolgendosi nell'immagine di Gerusalemme come la totalità degli uomini"Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?". Ezechiele 18,31"Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele?". In Romani 1,14-16 troviamo ciò che Dio ha scritto nel cuore dell'uomo che nella grazia rigeneratrice del suo sacrificio emergono magnificamente nella natura dell'uomo nuovo in Cristo"14 Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; 15 essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. 16 Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo".In Romani 7,5-6riusciamo a capire che cos'è un cuore rigenerato"5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte; 6 ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera". Dio vi benedica e in alto i cuori in Cristo
@Icarus, mi dispiacese nel mio parlare avvisi un tono di condiscendeza nei tuoi confronti, ma non è da me credermi superiore a qualcuno, però sai a scrivere in poche righe ci si possono ravvisare tante cose che magari sono quelle quelle che noi vogliamo vedere nell'altra persona con cui stiamo interloquendo, anche io magari mi sono sbagliata pensando immediatamente dalle prime cose che hai scritto che tu potessi non credere a Cristo per fede ma che volessi parlare solo un discorso di salvezza per opere...se comunque nel mio tono ravvisi questo, mi dispiace, cercherò di avere meno possibile un tono saccente. Ora veniamo al link che ti avevo messo, purtroppo anche se a te fanno saltare dalla sediaquelle parole, forse, magari, leggendo tutto di seguito il resto ti saresti accorto che scrive così:Propaga il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene, come pure ad essere gentili con tutti.Fa un forte appello alla mente carnale ed è popolare fra le masse perché ignora la solenne realtà che l'uomo è una creatura decaduta per natura, estranea alla vita di Dio, ed è morta nelle trasgressioni e nei peccati, e ovviamente ignora l'unica speranza per l'uomo risiede nella rigenerazione che solo Dio può compiere. il discorso di questo falso vangelo è proprio nel cercare che convincendo le persone di essere buoni( mentalità carnale) si possa trovare la salvezza così mentre non è vero, infatti satana spinge gli uomini a comportarsi bene affinchè si creda possibile questo, ma l'unica salvezza la si può avere, SOLO chiedendo perdono a Dio del proprio essere peccatori, stato questo con cui ogni uomo nasce, proprio perchè non più in comunione con Dio.. SOLO attraverso una richiesta VERA di perdono e una VERA Fede in Cristo e nel Suo sacrificio, si può aspirare alla salvezza e ricordiamoci poi, che quest'ultima, comunque, è sempre nelle mani di Dio, poichè il perdono è Lui che ce lo concede, non siamo noi che lo ce lo possiamo meritare in alcun modo...credo comunque, che tu abbia ben chiaro questo concetto, infatti dici bene qui Per me vale il principio che è sempre e soltanto Gesù che salva, quindi Egli può salvare chi vuole e come vuole, anche quindi chi per un motivo o un altro non per colpa sua non ha mai potuto conoscere il Vangelo senza averne colpa(persone a cui non è mai stato annunziato loro il vangelo, persona vissute e morte prive di facoltà mentali per comprendere le cose, come i bambini e disabili mentali, ecc). Chi invece è consapevole del peccato del genere umano è chiamato a credere e affidarsi necessariamente a Gesù, in caso contrario non ha scusanti.
Sai Icarus, c'è un forte senso di umanesimo new age che permea il mondo ultimamente, e quest'ultimo cerca in tutti i modi di allontanare l'uomo da Dio, per metterlo al centro di tutto, non si fa che parlare di rinascita e buoni sentimenti, ma poi tutto questo porta molti ad operare, magari anche con buoni sentimenti, ma senza cercare di conoscere e di chiedere perdono a Dio, e come Dio dice in Ecclesiaste 7:20"Non c'è infatti alcun uomo giusto sulla terra, che faccia il bene e non pecchi.", che significa tutto questo, che o ti consideri sotto la legge e quindi cerchi di avere la salvezza attraverso il tuo essere buono e giusto, ma poichè non potrai mai rispettarla del tutto e quindi in qualche cosa peccherai sempre, non puoi essere visto giusto, secondo la Giustizia Santa di Dio, quindi l'unica possibilità per l'uomo di poter essere salvo è di chiedere perdono, perchè solo se davvero pentito del proprio stato di peccatore e credendo fermamente che questa salvezza possa essere concessa attraverso Cristo potrà riceverla...mi auguro di tutto cuore che tu possa capire questo, perchè l'inganno di satana consiste proprio nel non volertelo far accettare, ti inserisco un altro link, se vorrai ancora approfondire, e ti ringrazio per il tempo che stai dedicandomi, che Dio ti benedica. La vera chiave della Grazia
Carissimo wids72, il tuo appoggio mi conforta, ma maggiormente mi conforta che tu abbia ben compreso Chi e come ci dà salvezza..e che solo un cuore rigenerato da Dio può davvero servirLo nel modo giusto...io non sono perfetta e credo che non riuscirò ad esserlo, fino a quando vivrò nel mondo, però da quando Dio mi ha riscattata dalla mia condizione di peccatrice, ogni volta che compio qualcosa che non va, mi rendo immediatamente conto di sbagliare perchè la voce dello Spirito Santo mi fa immediamente provare vergogna di me stessa, prima di averLo dentro di me, non me ne rendevo conto ma anzi credevo di essere la migliore delle persone e mi vedevo estremamente buona...solo Dio può davvero pungerci dentro nel profondo, noi non ne siamo assolutamente capaci...Dio ti benedica mio caro e in alto i nostri cuori in Cristo
Quando dici :"..perchè l'inganno di satana consiste proprio nel non volertelo far accettare" , spero tu ti stia riferendo in generale altrimenti confermerebbe quanto da me ravvisato nei tuoi commenti precedenti.
Ribadisco(anche in riferimento al nuovo link che hai messo) che io non mai parlato di "salvezza per opere" e nè tanto meno ho detto che l' Amore ci possa rendere "meritevoli" davanti a Dio(l' uomo è pur sempre una creatura e quindi non può mai rendersi meritevole davanti al Creatore), avevo semplicemente evidenziato la differenza tra "opere della legge" e "Amore". Avevo altresì evidenziato il fatto che a renderci separati da Dio non è l' Amore ma il peccato, ovvio quindi che siccome tutti gli uomini nascono peccatori, e tutti-chi più chi meno-peccano, allora solo Gesù Cristo può salvarci da questa eterna separazione da Dio. E Gesù, unica via che porta al Padre, può salvare chi vuole, quando vuole e come vuole,(proprio perchè la salvezza è per Grazia che viene soltanto da Dio) E Lui lo farà secondo giustizia. Per questo a riguardo della salvezza rifuggo da certi vecchi schemi mentali partoriti sia in ambito evangelico che cattolico i quali sminuiscono l'essenza della Grazia e sviano dal vero modo di concepire la vita cristiana.
Quando si insegna la salvezza per Grazia bisogna, però, specificare cosa s' intende veramente perchè così come la vedo espressa nei siti evangelici e in non pochi predicatori e pastori si dà l' idea che un cristiano deve solo limitarsi a credere in Gesù e non invece anche a cambiare mentalità, parametri,stile di vita ed amare il prossimo. Purtroppo è ciò che avviene nella grande maggioranza degli Evangelici e ciò ho avuto modo di constatarlo conoscendo e frequentando tanti e tanti appartenenti alle chiese evangeliche i quali vivono e pensano secondo le cose carnali e di "mondo":hanno gusti e parametri mondani, seguono e gustano immagini di sex symbol, si vestono in modo succinto e provocante(scollature eccessive, vestiti attillati, ecc), ecc,per non parlare poi del fatto che spesso in molte comunità evangeliche(e sto parlando di chiese evangeliche conservatrici e "fondamentaliste", non certo dei Valdesi che sappiamo già come sono fatti) si predicano e si fanno proprie le rivendicazioni Femministe(queste, sì, che provengono da satana), si ammette il divorzio(e a volte anche il secondo matrimonio), le "donne pastore" e altri femminismi e mondanità varie.
Anche su quelle affermazioni di quel link precedente che mi avevano lasciato alquanto perplesso, bisogna fare lo stesso discorso. Cioè ne prendo atto della spiegazione che mi hai dato a riguardo, però il modo con cui è espresso quel concetto in quell' affermazione di quell' articolo può prestarsi a fraintendimenti tali da ingenerare la convinzione che un cristiano non debba amare il prossimo. Certo, quello che conta è la sostanza, ma affinchè sia compresa correttamente bisogna trovare i modi e le forme opportune per esprimerla.
Icarus concordo pienamente con te...e come spero avrai compreso parlavo in gnerale quando dicevo che satana non vuole che tu capisca...se avrai tempo t accorgerai che questo blog è cresciuto nel tempo secondo il cammino che Dio mi ha posto davanti, e che umilmente seguo, all'inizio anche io credevo che bastasse confessare i propri peccati e recitare una formuletta come tanti pastori evangelici ti mostrano di fare e potessi essere rigenerato...ma non è così, perchè una nuova nascita significa proprio un cambio totale di direzione nel percorso di vita e questa nuova direzione tende completamente a Cristo...il vero cristiano può essere anche considerato un anticonformista, se vogliamo chiamarlo tale, perchè smette completamente di conformarsi alle regole del mondo per conformarsi solo a Cristo.. non so se dirti caro Icarus, perchè ho visto che non ti piace, ma per me tutti quelli che amano Dio mi sono cari, cari nell'amore d Dio che ci guida...spero che si possa continuare a confrontarci come hai detto e magari a farlo con calma perchè a volte è la superficialità nel leggere, anche nei commenti, che ci porta a non capirci...pace, che Dio ti benedica
Mi unisco a voi sentitamente nell'interessante conversazione che si sta tenendo da qualche giorno in merito alla conoscenza di se stessi...A tal proposito volevo condividere un brano tratto dalla lettera agli Efesini al cap. 4 vers. 17-32 il quale tratta di come è impostata una vita trasformata dalla grazia in cui si manifesta l'uomo nuovo avendo spogliato l'uomo vecchio. Gli insegnamenti del maestro nelle scritture sono il metro di valutazione nel quale basarci e rispondere a una vita rigenerata nell'accettazione in fede della sua salvezza operata da se stesso irripetibilmente per ciascuno di noi...tant'è che vi lascio direttamente al brano pocanzi enunciato: Ef.4;17-32"Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile. 20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità. 25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira 27 e non fate posto al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno. 29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l'ascolta. 30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. 31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! 32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo".
Dio vi benedica e vi renda ripieni dello Spirito Santo!!!!
Ruth", ti assicuro che i tuoi commenti non solo non li leggo superficialmente ma li leggo con estrema attenzione perchè l'argomento cui attengono, cioè la salvezza e la perdizione eterne, è di estrema importanza. Se mi dici che non sempre ho capito qualche tua affermazione è allora perchè un pò dovuto al fatto che su internet non sempre ci si capisce alla perfezione un pò perchè scrivendo velocemente i commenti non sempre escono chiari(ovviamente anche io non sempre riesco ad essere chiaro). Ad esempio questa tua espressione non mi è molto chiara: non so se dirti caro Icarus, perchè ho visto che non ti piace, ma per me tutti quelli che amano Dio mi sono cari.. Non ho capito cosa "non mi piace". Se ti riferisci al fatto che ti sono care tutte quelle persone che amano Dio, io aggiungo che che una persona che ama veramente Dio non si conforma al mondo e purtroppo la maggior parte di coloro che si definiscono credenti vive secondo i beceri canoni di questo mondo.Quindi non posso stimare chi si comporta in questo modo.
Quanto al tuo blog lo sto leggendo un pò alla volta e sicuramente ci potranno essere non poche convergenze con il mio modo di pensare(eccetto, forse, sul discorso sull' "Idolatria" dove ho una posizione un pò diversa, per me i veri idoli di oggi sono quelli mondani) e mi farebbe piacere riscontare anche elementi di antifemminismo cristiano, da credente ci tengo molto affinchè il femminismo sia bandito dalla Chiesa di Cristo..
Quando ho un pò di tempo magari vedrò di fare qualche osservazione sull' Inferno, dove vedo hai scritto un lungo e articolato articolo. Ciao Raffaele
caro wids72, come al solito il tuo modo di presentare i versetti giusti in ogni riflessione, mi porta a dover dire sempre che è vero :)... senza seguire queste esortazioni di Paolo, infatti, non potremo mai dirci cambiati e senza essere davvero cambiati non potremo dirci rigenerati, che poi non è che un altro modo di dirci "nati di nuovo". La rigenerazione dei nostri sentimenti e del nostro modo di vivere è, infatti, quella nuova nascita di cui Gesù parla a Nicodemo. Molti cristiani parlano tanto e si dicono rinati, è così facile affermare questo, ma di fronte e Dio l'unica vera attestazione di questa rinascita è che il Suo Spirito abiti in noi e, questo accade solo quando noi ci lasciamo trasformare dalla Sua guida. Sai mio caro, proprio ieri sera parlavo ad un fratello carissimo dell'importanza dei Salmi e di che grande guida siano le loro parole, e vorrei riportarti il Salmo 19 a testimonianza di come, sia un non rigenerato che un nato di nuovo possano essere giudicati il primo dalla Creazione di Dio, come Sua testimonianza, il secondo dalla Sua Parola....pace, in alto sempre i nostri cuori in Cristo..Salmo 19 "1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'opera delle sue mani. 2 Un giorno proferisce parole all'altro, e una notte rivela conoscenza all'altra. 3 Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode; 4 ma la loro armonia si diffonde per tutta la terra e il loro messaggio giunge fino all'estremità del mondo; nei cieli Dio ha posto una tenda per il sole; 5 ed esso è come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze; esulta come un prode che percorre la sua via. 6 Esso sorge da una estremità dei cieli, e il suo giro giunge fino all'altra estremità; niente è nascosto al suo calore. 7 La legge dell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice. 8 I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore; il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi. 9 Il timore dell'Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell'Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti; 10 essi sono più desiderabili dell'oro, sì, più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, di quello che stilla dai favi. 11 Anche il tuo servo è da essi istruito; vi è grande ricompensa ad osservarli. 12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. 13 Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non signoreggino su di me; allora io sarò integro e sarò puro da grandi trasgressioni. 14 Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore."
Ecco mio caro Icarus, questo è l'esempio di quanto affermavo, io all'inizio te lo avevo scritto che troppo spesso, una lettura dei commenti veloci porta a vedere le cose solo in superficie e parlavo per me stessa, infatti, ma anche scrivere affrettatamente può dare lo stesso problema, e se tu rivedi il tuo primo commento forse qualche dubbio su cosa credessi davvero poteva sorgere..anche il fatto del caro, è qualcosa che io ci ho visto, poichè vedendo le virgolette intorno al mio nick dopo il tuo cara, avevo creduto che fosse perchè ti aveva dato fastidio che ti chiamassi caro...è davvero difficile in poche parole scritte, comunicare con qualcuno che non conosciamo e che non ci conosce senza essere fraintesi, perchè la mente di chi legge è troppo spesso condizionata da se stesso...( parlo per me :). Ora fatte le dovute premesse posso dirti finalmente che sono davvero felice che da quell'inizio siamo giunti al punto che per la seconda volta non posso che dirmi daccordo con te in pieno, specialmente quando affermi così Se ti riferisci al fatto che ti sono care tutte quelle persone che amano Dio, io aggiungo che che una persona che ama veramente Dio non si conforma al mondo e purtroppo la maggior parte di coloro che si definiscono credenti vive secondo i beceri canoni di questo mondo. Quindi non posso stimare chi si comporta in questo modo... Ora ti dirò una cosa, io dalla chiesa cattolica sono passata direttamente a Dio, evidentemente nei Suoi piani per me, non c'era che passassi, per il momento, attraverso una chiesa "evangelica", e da quanto troppo spesso vedo e leggo qua su internet, non posso che ringraziarlo per questo...non c'è volontà vera di seguire Dio, sai spesso mi chiedo che avrei fatto se Dio mi avesse fatto vivere in un paese orientale, invece che qua in occidente, e cosa avrei fatto se mi avessero posto la scelta vera davanti...beh si fa presto a dire sono cristiano e rinato, quando si vive comodamente...ma le cose stanno cambiando e Dio, come dice Davide, nel Salmo 73, dà benessere a chi vuole sia messo alla prova perchè proprio nel suo benessere cade e viene giudicato..l'uomo non ringrazia per ciò che ha ma se ne fa una forza, e su questo cade...chi per vivere ha solo quel poco che Dio gli concede, è molto più portato a ringraziarlo e a vedere Lui come fonte di tutto..(continua)
La fine della effimera prosperità dei malvagi "Certamente DIO è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore. Ma quanto a me, quasi inciampavano i miei piedi, e poco mancò che i miei passi sdrucciolassero. Poiché portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperità dei malvagi. Perché non vi sono dolori nella loro morte, e il loro corpo è pingue. Essi non sono tribolati come gli altri mortali, né sono colpiti come gli altri uomini. Perciò la superbia li cinge come una collana e la violenza li avvolge come una veste. I loro occhi escono fuori per il grasso e le immaginazioni perverse del loro cuore traboccano. Essi scherniscono e tramano perfidamente di opprimere, e parlano con arroganza. Dirigono la loro bocca contro il cielo, e la loro lingua percorre la terra. Perciò la loro gente si volge da quella parte e beve copiosamente alle loro acque, e dice: «Come è possibile che DIO sappia ogni cosa e che vi sia conoscenza nell'Altissimo?». Ecco, costoro sono empi, eppure essi sono sempre tranquilli ed accrescono le loro ricchezze. Invano dunque ho purificato il mio cuore e ho lavato le mie mani nell'innocenza. Poiché sono colpito tutto il giorno e castigato ogni mattina. Se avessi detto: «Parlerò anch'io così», ecco, avrei rinnegato la generazione dei tuoi figli. Allora ho cercato di comprendere questo, ma la cosa mi è parsa molto difficile. Finché sono entrato nel santuario di DIO e ho considerato la fine di costoro. Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli e così li fai cadere in rovina. Come sono distrutti in un momento, spazzati via consumati con improvvisi terrori! Come un sogno al risveglio, così tu, o Signore, quando ti risveglierai, disprezzerai la loro vana apparenza. Quando il mio cuore era inacerbito e mi sentivo trafitto internamente, io ero insensato e senza intendimento; davanti a te ero come una bestia. Ma pure io sono sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra. Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi porterai nella gloria. Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno. Poiché ecco, quelli che si allontanano da te periranno; tu distruggi tutti quelli che, fornicando, si allontanano da te. Ma quanto a me, il mio bene è di accostarmi a DIO; io ho fatto del Signore, dell'Eterno, il mio rifugio, per raccontare tutte le opere tue....qui dici (eccetto, forse, sul discorso sull' "Idolatria" dove ho una posizione un pò diversa, per me i veri idoli di oggi sono quelli mondani) e mi farebbe piacere riscontare anche elementi di antifemminismo cristiano, da credente ci tengo molto affinchè il femminismo sia bandito dalla Chiesa di Cristo.. ma nel post sugli Idoli credo ci sia proprio ciò che tu affermi, cioè che i veri idoli sono quelli mondani...per quanto riguarda il femminismo ti posso solo dire, che nella mia gioventù sono stata una sostenitrice del femminismo, perchè, come in tutto ciò che credevo fosse giusto,sbagliando nella mia mente carnale, era che fosse un diritto giusto avere parità nei confronti degli uomini, e quello che veramente cercavo era la giustizia in tutto cercandola solo carnalmente. Ora, però, posso dirti che il femminismo è stato un altro degli inganni perpretati da satana, affinchè con esso le famiglie e la società si disfacesse, purtroppo la donna si è sempre lasciata facilmente ingannare dai suoi sentimenti, e il diavolo lo sa bene, in quanto l'ha ingannata dall'inizio e lei si è ben facilmente lasciata ingannare...se tu vedi il nick che avevo scelto, ti dico che nelle parole di Ruth vedo ciò che penso e credo fermamente Ruth 3:9 "«Chi sei?» le chiese. E lei rispose: «Sono Ruth, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto»."..pace, che Dio ti benedica
Pace a voi fratelli nel Signore, la conversazione in comunione di spirito continua nella strada dell'edificazione reciproca nel comprendere e meditare gli onsegnamenti dell'unico maestro e guida Cristo Gesù. Volevo condividere con voi questi passi tratti dal Salmo 119 ver. 1-8 che identificano le varie caratteristiche della Parola di Dio e di colui che le osserva..."1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge del SIGNORE. 2 Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti, che lo cercano con tutto il cuore 3 e non commettono il male, ma camminano nelle sue vie. 4 Tu hai dato i tuoi precetti perché siano osservati con cura. 5 Sia ferma la mia condotta nell'osservanza dei tuoi statuti! 6 Non dovrò vergognarmi quando considererò tutti i tuoi comandamenti. 7 Ti celebrerò con cuore retto, imparando i tuoi giusti decreti. 8 Osserverò i tuoi statuti, non abbandonarmi mai".
In ultimo sempre del Salmo 119 ritengo che siaa meraviglioso il versetto 20 che recita testualmente"l'anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi giudizi in ogni tempo" Ciò identifica la compenetrazione del vero credente nella Parola di Dio cercandone con tutto se stesso di metterne in pratica la sostanza facendone ogni giorno guida e dirittura di vita. Un abbraccio nella benedizione di Dio!!!
Caro wids72, come sempre i tuoi commenti vengono ad arricchire ogni riflessione e poi i Salmi sono davvero una parte della Parola di Dio che amo moltissimo, perchè ci insegnano tantissime cose...la vita di ogni vero credente è davvero ricca se segue in tutto il Suo Dio...pace, che Dio ti benedica!
Rita, confesso che ho impiegato un pò di tempo per capire questi tuoi dubbi a riguardo di "virgolette", "caro" e "cara", quasi sono caduto dalle nuvole. Ho messo le virgolette perchè il nick che usi è il nome di un personaggio noto(in questo caso, biblico), ovvio.
Ugualmente non capisco perchè tu abbia pensato che me la sia preso per avermi chiamato "caro", che io sappia è una formalità usata da sempre in tutto il mondo esordire con un " dear" quando ci si rivolge attraverso la parola scritta ad un interlocutore, quindi non capisco dove sia il problema, ma da come mi dici pare che tu stessa ora hai capito.Per quanto riguarda il mio primo commento riconosco che era suscettibile di equivoci ma comunque mi ero ben guardato dall' usare espressioni come "salvezza per opere" e "opere meritorie" in quanto non ho mai pensato che la salvezza avvenga per meriti umani e ben mi guardo dal pensarlo, semplicemente avevo voluto enfatizzare il fatto che a separarci da Dio non è l'amore(in quanto viene da Dio) ma il peccato(che viene da satana, e siccome tutti nasciamo peccatori abbiamo necessariamente bisogno di Cristo per salvarci), ma su questo abbiamo già chiarito.
Ne prendo atto apprezzando vivamente che anche tu sei contraria al femminismo, purtroppo questo virus satanico non sta infettando e distruggendo solo la società e la famiglia ma si sta insinuando pericolosamente anche nella Chiesa. Siccome non voglio uscire fuori tema con l'argomento di questo post non mi dilungo qui, qualche parola in più l' ho detta nel post sull' aborto che mi hai consigliato. Saluti. raffaele
Grazie Raffaele di aver compreso, spero che il nostro incontro non si fermi qua, ma sia solo un inizio...per quanto riguarda i tuoi commenti sull'altro post, ti ho risposto lì...pace che Dio ti benedica!
Ok ,Rita, certamente. Sto poco su internet(infatti aggiorno raramente il mio blog), ma certamente troverò utile, quando posso, continuare a confrontarmi amichevolmente e pacatamente con te e con altri frequentatori di questo blog su argomenti biblici, sono cose molte importanti su cui vale sempre la pena discutere. Nel frattempo sto leggendo un pò alla volta il blog. Ciao.
Posso sapere dova starebbe scritto che i buoni sentimenti non ci possono portare a Dio? Nei vangeli, per fortuna, c'è scritto ben altro.
RispondiEliminaIcarus, dove hai letto questa frase?? Qui non si parla di buoni sentimenti ma di ciò che si crede di essere in base ai nostri sentimenti umani, quando invece senza l'aiuto e l'intervento di Dio non siamo nulla...anche la persona migliore del mondo di fronte a Dio non è altro che un peccatore che si deve ravvedere..."come sta scritto:
RispondiEliminaNon c'è nessun giusto, nemmeno uno,
non c'è sapiente, non c'è chi cerchi Dio!
Tutti hanno traviato e si son pervertiti;
non c'è chi compia il bene, non ce n'è neppure uno.La loro gola è un sepolcro spalancato,tramano inganni con la loro lingua, veleno di serpenti è sotto le loro labbra, la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.Infatti in virtù delle opere della legge nessun uomo sarà giustificato davanti a lui, perché per mezzo della legge si ha solo la conoscenza del peccato.
Ora invece, indipendentemente dalla legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla legge e dai profeti;giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù."(Romani 3:10-24 )..pace
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RispondiEliminaLa lettura "fondamentalista" della Bibbia è pericolosa perchè snatura il suo messaggio e fa apparire Dio come un dio tiranno, brutale e razzista.La Bibbia va letta e interpretata senza estrapolare versetti dal loro contesto e soprattutto bisogna capire il significato dei termini in essa contenuta.
RispondiEliminaIl versetto da te citato non riguarda certo i buoni sentimenti, il cuore, l'amore(inteso nel senso biblico del termine, non in senso mondano e sessuale)ma le opere della legge. Le opere della legge sono tutte quelle opere buone(soprattutto le elemosine) e rituali scaturite da precetti religiosi e morali.
Nel versetto da te citato, Paolo non sta dicendo che Dio non tiene conto del nostro cuore, dei nostri buoni sentimenti, del nostro amore verso il prossimo, bensì vuole affermare il primato della Grazia del Nuovo patto rispetto alle antiche opere della legge del Vecchio Patto.
L' Amore e il Cuore sono ben altre cose, che spingono chi ce l'ha a darsi e donarsi spontaneamente al prossimo.Questi sentimenti vengono da Dio in quanto gli esseri umani sono stati creati ad "immagine e somiglianza" di Dio, mentre tutto ciò che di malvagio vi è in un essere umano(menzogna, adulterio, invidia, orgoglio) proviene da satana.
Non a caso Paolo dice che l' Amore è più importante della fede(1 Corinzi 13:1-13), e Gesù disse che "i puri di cuore" vedranno Dio, senza specificare se cristiani o meno. Stessa cosa fa quando in Matteo 25:31-46, Gesù dice che il metro di misura per stabilire il destino eterno di ognuno di noi è l'amore o no verso il prossimo, non certo la fede.
I meriti derivanti dalla morte e risurrezione di Cristo, quindi, verranno applicati anche nei confronti di quelle persone buone di cuore ma che non hanno avuto la possibilità di conoscere il vangelo senza colpa loro(o perchè sono nate e morte prima della venuta di Cristo, o perchè sono nate e vissute in contesti geografici e culturali in cui il vangelo non è penetrato, o perchè morti da bambini o da handicappati, e così via). Infatti, la Bibbia dice che Gesù:
" è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo." (1 giovanni 2:2)
Più chiaro di così, non si può.
saluti
Bene Icarus ti consiglio la visione di questo video...che Dio ti illumini..Signore, Signore... Non vi ho mai conosciuto!
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RispondiEliminaVisto il video.Bè,le solite cose e parole trite e ritrite. Dite sempre le stesse cose, come un disco incantato e rotto.
RispondiEliminaQuesto signore che parla nel video raggiunge il massimo del delirio quando quasi alla fine del suo discorso arriva a dire che bisogna ravvedersi finanche delle nostre opere buone in quanto bisogna smetterla di affidarsi sui propri sforzi. Come se per voi, ad esempio, dare la vita al prossimo, o rendere felice una persona sola e sofferente, o avere compassione nei confronti di un detenuto o un tossicdipendente, o amare il proprio coniuge e quant'altro, fossero azioni svolte in modo interessato, cioè al fine di conseguire qualche premio o riconoscimento. E i sentimenti umani dove sono finiti? Concludo che voi "evangelici"(le virgolette sono più che necessarie) avete il cuore di cemento e privi di spontanei sentimenti, come dei robot. Non c'è altra spiegazione.
Interpretate alcuni versetti della lettera ai Romani("non c'è nessun giusto..nessuno che cerchi Dio")estrapolandoli dal contesto proiettando su di essi la vostra mancanza di cuore e amore. E non può essere altrimenti dal momento che, come visto prima, vi ostinate a non voler comprendere la differenza tra opere della legge e opere d' amore. Le prime sono opere dettate da determinate leggi religiose e morali: fare l'elemosine, circoncidersi, non mangiare cose "impure", rispettare la legge del proprio Stato, ecc Esse nulla dicono a riguardo della bontà e della purezza o meno di un uomo e quindi di per sè non possono rendere un uomo giusto dinanzi a Dio. Stessa cosa quando in quel versetto(da voi citato monostonamente e a sproposito) del libro di Isaia si dice che la nostra giustizia è un "panno sporco" davanti a Dio. E si capisce, basta vedere come opera la giustizia umana e popolare: donne adultere e assassine, infanticide,eviratrici, calunniatrici e quant'altro vengono elogiate o comunque compatite e invariabilmente prosciolte nei tribunali, mentre ladri di frutta o di polli marciscono in carcere. Ovvio che tutto ciò è abominio davanti a Dio, ecco perchè viene usata l'espressione "panno sporco".
L'Amore è ben altra cosa.L' Amore o lo si ha o non li ha(purtroppo la grande maggioranza degli esseri umani non ce l'ha). Le opere d' Amore non sono dettate da disposizioni religiose e morali, non sono azioni interessate e quindi svolte con il fine di glorificarsi davanti agli altri o di conseguire un riconoscimento, ma provengono spontaneamente dal Cuore, cioè dai buoni sentimenti e quindi sono disinteressate e, per di più, indici anche di una vita condotta all' insegna del rifiuto del peccato(il peccato è l'opposto dell' Amore). L' Amore è l'espressione stessa del Bene e il Bene è Dio, e Dio è Amore. Quindi essendo gli esseri umani creati ad immagine e somiglianza di Dio, l' eventuale Amore che vi è in essi viene da Dio. Mentre tutto ciò che vi è peccaminoso e malvagio negli esseri umani proviene dalla corruzione operata dal peccato originale di Eva e di conseguenza dalla facile tendenza ad essere tentati da satana. Quindi ciò che rende l' uomo separato da Dio è il peccato, non l' Amore. L' Amore, al contrario, è un viatico verso Dio. Ecco perchè Paolo dice che l' Amore(Agape) è più importante della fede(1 cor 13:13). Si capisce ora che Paolo non sta dicendo affatto che la bontà in se stessa dell' uomo non sia gradita a Dio, e quindi non è vero, come dite voi, che la bontà di fronte a Dio non ha senso e che pertanto deve essere solo un frutto(per di più, "optional") della fede e della "nuova nascita".
(continua)
Lo fa capire anche Gesù quando dice che i "gli operatori di pace" e gli "puri di cuore"(massime conseguenze dell' Amore) saranno chiamato figli di Dio e vedranno Dio. Gesù non specifica se credenti o no (lo specifica solamente quando parla di coloro che verranno perseguitati in nome di Gesù, ma per le altre categorie proclamate "Beate", Egli si riferisce in generale) in quanto l' Amore che fa agire un essere umano secondo altruismo e bontà conduce a Dio.
RispondiEliminaQuando Gesù dice che chi non crede in Lui verrà condannato non si sta riferendo certo a coloro che non conoscono non per colpa loro il Vangelo(credere o non credere ad una cosa presuppone che la si conosca quella cosa, non ha senso dire di non credere a una cosa di cui non se ne è a conoscenza) o a coloro che non avendo la ragione non possono credere o non credere(bambini e handicappati), ma si sta riferendo a coloro che pur conoscendo il vangelo si rifiutano ostinatamente di accettarlo e anzi fanno di tutto per allontanare le persone da esso. Va da se che una persona che si rifiuta di accettare e apprezzare questo così grande Amore di Dio che diventa uomo e servo degli uomini facendosi crocifiggere per la salvezza dell' umanità peccatrice, non è nemmeno capace di amare nel vero senso della parola, altrimenti quanto meno apprezzerebbe questo gesto di Amore.
Ma una persona cui non le è stata proclamata il Vangelo(perchè nata in una parte del mondo in cui non ancora è stato diffuso il Vangelo) o che comunque non le è stato proclamato nella sua vera essenza(e qui penso a queste tante persone qui in Occidente che sono agnostiche perchè non è mai stato dato loro possibilità di "assaggiare" l' Amore del vangelo ) certamente può essere in grado di amare e vivere rifiutando il peccato, e di conseguenza ricevere la Grazia elargita attraverso la morte e Resurrezione di Cristo(in virtù di 1 Giovanni 2:2).Così come viceversa si può avere Fede in Cristo ma non vivere secondo la volontà di Cristo, e pertanto non poter usufruire di tale Grazia. Si può dire che la maggior parte dei credenti in Cristo non conduce una vita conforme alla Sua volontà e quindi non può ereditare il regno dei Cieli.
Non è affatto vero, come affermate voi, che che la bontà e la buona condotta morale siano necessariamente uno spontaneo frutto della fede in Cristo. Lo fa capire Gesù quando dice che non chiunque dice "Signore, Signore" andrà in Cielo ma solo coloro che fanno la volontà di Dio,e ancor più esplicitamente e chiaramente lo fa capire l'apostolo Paolo quando dice che la fede può essere così forte e viva da spostare anche le montagne ma se non si ha Amore non si è nessuno(1 Corinzi 13:2). Quindi non è affatto vero che Fede e opere d' Amore siano sempre imprenscindibili, in quanto possono sussistere anche separati tra loro e quindi essere indipendenti l' uno con l'altro.
(continua)
Gesù è morto e risorto per tutti gli esseri umani, quindi Dio non ha nessun "piano" prestabilito per la salvezza o non salvezza degli esseri umani.Certamente essendo onnipotente e onnisciente già conosce da prima della fondazione del mondo il destino eterno di tutte le sue creature, ma non lo ha prestabilito Lui! Se fosse altrimenti significherebbe che Gesù sarebbe morto e risorto inutilmente e che Dio sarebbe un dio crudele e razzista che avrebbe creato esseri umani per il solo fine di dannarli per l'eternità senza, quindi, aver dato loro la possibilità di poter accettare o rifiutare il vangelo.
RispondiEliminaA conferma di ciò, oltre al versetto di 1 Giovanni 2:2("Gesù è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo."), e tanti altri ancora, è eloquente e significativo un altro versetto, secondo cui Dio:
"vuole che tutti gli uomini siano salvi e giungano al possesso della verità» (1 Timoteo 2:4)
Se Dio avesse predestinato alla dannazione eterna non avrebbe senso dire che Dio vuole che tutti gli esseri umani siano salvi.
Quindi, in un modo o nell'altro, direttamente o indirettamente, Dio dà a tutti la possibilità di scegliere da che parte stare,con Dio o lontano da Dio. Dalla scelta individuale di ognuno scaturirà il proprio destino eterno.
(fine)
Allora, cara "Ruth", io ti ringrazio per la tua volontà di dialogo, anche se però un dialogo per essere tale deve essere improntato su uno spirito paritario tra le due parti senza quindi guardare l'altro dall' alto verso il basso credendo che non abbia capito nulla. Il dialogo è appunto un confronto tra idee diverse che può portare anche ad assottigliarle queste differenze se svolto con la volontà reciproco di capirsi.
RispondiEliminaHo visto il link che mi hai messo. Io non ho mai detto di credere ad una "salvezza per opere" in quanto questa espressione oltre a sminuire il sacrificio di Cristo presuppone che le opere buone svolte dal cristiano non siano dettate dal Cuore ma da un ben preciso scopo(la salvezza), ma una opera è buona solo se è disinteressata(così come, specularmente, ho dei dubbi sull' espressione "sola fede" che può portare il credente a non conformare il suo modo di pensare e le sue azioni al volere di Dio..come purtroppo ho constatato in tanti appartenenti, soprattutto donne,di chiese evangeliche).
Così come non ho mai pensato che "anche senza fede si possa essere salvati". Almeno non in questi termini. Per me vale il principio che è sempre e soltanto Gesù che salva, quindi Egli può salvare chi vuole e come vuole, anche quindi chi per un motivo o un altro non per colpa sua non ha mai potuto conoscere il Vangelo senza averne colpa(persone a cui non è mai stato annunziato loro il vangelo, persona vissute e morte prive di facoltà mentali per comprendere le cose, come i bambini e disabili mentali, ecc). Chi invece è consapevole del peccato del genere umano è chiamato a credere e affidarsi necessariamente a Gesù, in caso contrario non ha scusanti.
Ritornando al link di quell' articolo che mi hai consigliato, però, sono sbalzato dalla sedia quando ho letto che satana:
"Propaga il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene..".
Sono sbalordito da tanta insensatezza(e sto usando un eufemismo). Come si fa affermare che amare il prossimo sia istigato da satana??!!! Come non si fa a provare vergogna nel dire queste così stolte affermazioni??!! Dove stanno scritte queste cose nella Bibbia??!!E soprattutto uno che legge queste cose effettivamente si sente indotto a vivere una fede egoistica ed individualista, cose che come ho detto prima da sempre constato in comunità "evangeliche".
E' indubbio che i buoni sentimenti se questi vengono praticati verso il prossimo provengono da Dio anche se espressi in tal senso inconsapevolmente. E' necessario altrettanto fare attenzione al cuore dell'uomo considerata la sua intriseca caducità e in questo senso Ruth ha espresso meravigliosamente l'insegnamento che ci dona il Signore nei versetti della lettera di Paolo ai Romani al cap. 3 vers. 10-24.
RispondiEliminaVorrei aggiungere dei versetti esplicativi riguardo alla natura del cuore e alla sua spontaneità se questo non viene rigenerato dalla grazia di Dio...Prov. 4,23 "Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa,
poiché da esso provengono le sorgenti della vita". Sempre in Proverbi al cap. 22 versetto 15"La follia è legata al cuore del bambino,
ma la verga della correzione l'allontanerà da lui".Eccl. 9,3 recita testualmente"Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; così il cuore dei figli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti".Geremia 17,9"Il cuore è ingannevole più di ogni alra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?". A queso punto non si vuole fare un'elencazione di versetti per contrastare un opinione certamente benevola e in piena sintonia con l'intenzione di costruire il bene verso il prossimo nel nome di Dio, ma nel contesto di cui si sta esprimendo la conversazione è bene considerare la natura del cuore dell'uomo e non è una dottrina umana che lo definisce è Dio stesso nella sua parola che lo definisce quello che è: INGANNEVOLE E TRAVISANTE. Bobbiamo capire che cos'è un cuore rigenerato nella grazia affinchè i nostri sentimenti siano guidati dall'insegnamento di Dio, affinchè non siamo noi ad operare, bensì Dio stesso nella nostra condizione di cooperatori. Geremia 4,4"Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
affinché il mio furore non scoppi come un fuoco,
e non s'infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo,
a causa della malvagità delle vostre azioni!»; Geremia 14 rivolgendosi nell'immagine di Gerusalemme come la totalità degli uomini"Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità,
affinché tu sia salvata.
Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?". Ezechiele 18,31"Gettate via da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato; fatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo; perché dovreste morire, casa d'Israele?". In Romani 1,14-16 troviamo ciò che Dio ha scritto nel cuore dell'uomo che nella grazia rigeneratrice del suo sacrificio emergono magnificamente nella natura dell'uomo nuovo in Cristo"14 Infatti quando degli stranieri, che non hanno legge, adempiono per natura le cose richieste dalla legge, essi, che non hanno legge, sono legge a se stessi; 15 essi dimostrano che quanto la legge comanda è scritto nei loro cuori, perché la loro coscienza ne rende testimonianza e i loro pensieri si accusano o anche si scusano a vicenda. 16 Tutto ciò si vedrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo".In Romani 7,5-6riusciamo a capire che cos'è un cuore rigenerato"5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, risvegliate dalla legge, agivano nelle nostre membra allo scopo di portare frutto per la morte; 6 ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera".
Dio vi benedica e in alto i cuori in Cristo
@Icarus, mi dispiacese nel mio parlare avvisi un tono di condiscendeza nei tuoi confronti, ma non è da me credermi superiore a qualcuno, però sai a scrivere in poche righe ci si possono ravvisare tante cose che magari sono quelle quelle che noi vogliamo vedere nell'altra persona con cui stiamo interloquendo, anche io magari mi sono sbagliata pensando immediatamente dalle prime cose che hai scritto che tu potessi non credere a Cristo per fede ma che volessi parlare solo un discorso di salvezza per opere...se comunque nel mio tono ravvisi questo, mi dispiace, cercherò di avere meno possibile un tono saccente. Ora veniamo al link che ti avevo messo, purtroppo anche se a te fanno saltare dalla sediaquelle parole, forse, magari, leggendo tutto di seguito il resto ti saresti accorto che scrive così:Propaga il principio del sacrifizio di sé stessi, della carità e della benevolenza, e ci insegna a vivere per l'altrui bene, come pure ad essere gentili con tutti.Fa un forte appello alla mente carnale ed è popolare fra le masse perché ignora la solenne realtà che l'uomo è una creatura decaduta per natura, estranea alla vita di Dio, ed è morta nelle trasgressioni e nei peccati, e ovviamente ignora l'unica speranza per l'uomo risiede nella rigenerazione che solo Dio può compiere. il discorso di questo falso vangelo è proprio nel cercare che convincendo le persone di essere buoni( mentalità carnale) si possa trovare la salvezza così mentre non è vero, infatti satana spinge gli uomini a comportarsi bene affinchè si creda possibile questo, ma l'unica salvezza la si può avere, SOLO chiedendo perdono a Dio del proprio essere peccatori, stato questo con cui ogni uomo nasce, proprio perchè non più in comunione con Dio.. SOLO attraverso una richiesta VERA di perdono e una VERA Fede in Cristo e nel Suo sacrificio, si può aspirare alla salvezza e ricordiamoci poi, che quest'ultima, comunque, è sempre nelle mani di Dio, poichè il perdono è Lui che ce lo concede, non siamo noi che lo ce lo possiamo meritare in alcun modo...credo comunque, che tu abbia ben chiaro questo concetto, infatti dici bene qui Per me vale il principio che è sempre e soltanto Gesù che salva, quindi Egli può salvare chi vuole e come vuole, anche quindi chi per un motivo o un altro non per colpa sua non ha mai potuto conoscere il Vangelo senza averne colpa(persone a cui non è mai stato annunziato loro il vangelo, persona vissute e morte prive di facoltà mentali per comprendere le cose, come i bambini e disabili mentali, ecc). Chi invece è consapevole del peccato del genere umano è chiamato a credere e affidarsi necessariamente a Gesù, in caso contrario non ha scusanti.
RispondiEliminaSai Icarus, c'è un forte senso di umanesimo new age che permea il mondo ultimamente, e quest'ultimo cerca in tutti i modi di allontanare l'uomo da Dio, per metterlo al centro di tutto, non si fa che parlare di rinascita e buoni sentimenti, ma poi tutto questo porta molti ad operare, magari anche con buoni sentimenti, ma senza cercare di conoscere e di chiedere perdono a Dio, e come Dio dice in Ecclesiaste 7:20"Non c'è infatti alcun uomo giusto sulla terra, che faccia il bene e non pecchi.", che significa tutto questo, che o ti consideri sotto la legge e quindi cerchi di avere la salvezza attraverso il tuo essere buono e giusto, ma poichè non potrai mai rispettarla del tutto e quindi in qualche cosa peccherai sempre, non puoi essere visto giusto, secondo la Giustizia Santa di Dio, quindi l'unica possibilità per l'uomo di poter essere salvo è di chiedere perdono, perchè solo se davvero pentito del proprio stato di peccatore e credendo fermamente che questa salvezza possa essere concessa attraverso Cristo potrà riceverla...mi auguro di tutto cuore che tu possa capire questo, perchè l'inganno di satana consiste proprio nel non volertelo far accettare, ti inserisco un altro link, se vorrai ancora approfondire, e ti ringrazio per il tempo che stai dedicandomi, che Dio ti benedica. La vera chiave della Grazia
RispondiEliminaCarissimo wids72, il tuo appoggio mi conforta, ma maggiormente mi conforta che tu abbia ben compreso Chi e come ci dà salvezza..e che solo un cuore rigenerato da Dio può davvero servirLo nel modo giusto...io non sono perfetta e credo che non riuscirò ad esserlo, fino a quando vivrò nel mondo, però da quando Dio mi ha riscattata dalla mia condizione di peccatrice, ogni volta che compio qualcosa che non va, mi rendo immediatamente conto di sbagliare perchè la voce dello Spirito Santo mi fa immediamente provare vergogna di me stessa, prima di averLo dentro di me, non me ne rendevo conto ma anzi credevo di essere la migliore delle persone e mi vedevo estremamente buona...solo Dio può davvero pungerci dentro nel profondo, noi non ne siamo assolutamente capaci...Dio ti benedica mio caro e in alto i nostri cuori in Cristo
RispondiEliminaQuando dici :"..perchè l'inganno di satana consiste proprio nel non volertelo far accettare" , spero tu ti stia riferendo in generale altrimenti confermerebbe quanto da me ravvisato nei tuoi commenti precedenti.
RispondiEliminaRibadisco(anche in riferimento al nuovo link che hai messo) che io non mai parlato di "salvezza per opere" e nè tanto meno ho detto che l' Amore ci possa rendere "meritevoli" davanti a Dio(l' uomo è pur sempre una creatura e quindi non può mai rendersi meritevole davanti al Creatore), avevo semplicemente evidenziato la differenza tra "opere della legge" e "Amore". Avevo altresì evidenziato il fatto che a renderci separati da Dio non è l' Amore ma il peccato, ovvio quindi che siccome tutti gli uomini nascono peccatori, e tutti-chi più chi meno-peccano, allora solo Gesù Cristo può salvarci da questa eterna separazione da Dio. E Gesù, unica via che porta al Padre, può salvare chi vuole, quando vuole e come vuole,(proprio perchè la salvezza è per Grazia che viene soltanto da Dio) E Lui lo farà secondo giustizia. Per questo a riguardo della salvezza rifuggo da certi vecchi schemi mentali partoriti sia in ambito evangelico che cattolico i quali sminuiscono l'essenza della Grazia e sviano dal vero modo di concepire la vita cristiana.
Quando si insegna la salvezza per Grazia bisogna, però, specificare cosa s' intende veramente perchè così come la vedo espressa nei siti evangelici e in non pochi predicatori e pastori si dà l' idea che un cristiano deve solo limitarsi a credere in Gesù e non invece anche a cambiare mentalità, parametri,stile di vita ed amare il prossimo. Purtroppo è ciò che avviene nella grande maggioranza degli Evangelici e ciò ho avuto modo di constatarlo conoscendo e frequentando tanti e tanti appartenenti alle chiese evangeliche i quali vivono e pensano secondo le cose carnali e di "mondo":hanno gusti e parametri mondani, seguono e gustano immagini di sex symbol, si vestono in modo succinto e provocante(scollature eccessive, vestiti attillati, ecc), ecc,per non parlare poi del fatto che spesso in molte comunità evangeliche(e sto parlando di chiese evangeliche conservatrici e "fondamentaliste", non certo dei Valdesi che sappiamo già come sono fatti) si predicano e si fanno proprie le rivendicazioni Femministe(queste, sì, che provengono da satana), si ammette il divorzio(e a volte anche il secondo matrimonio), le "donne pastore" e altri femminismi e mondanità varie.
Anche su quelle affermazioni di quel link precedente che mi avevano lasciato alquanto perplesso, bisogna fare lo stesso discorso. Cioè ne prendo atto della spiegazione che mi hai dato a riguardo, però il modo con cui è espresso quel concetto in quell' affermazione di quell' articolo può prestarsi a fraintendimenti tali da ingenerare la convinzione che un cristiano non debba amare il prossimo. Certo, quello che conta è la sostanza, ma affinchè sia compresa correttamente bisogna trovare i modi e le forme opportune per esprimerla.
Icarus concordo pienamente con te...e come spero avrai compreso parlavo in gnerale quando dicevo che satana non vuole che tu capisca...se avrai tempo t accorgerai che questo blog è cresciuto nel tempo secondo il cammino che Dio mi ha posto davanti, e che umilmente seguo, all'inizio anche io credevo che bastasse confessare i propri peccati e recitare una formuletta come tanti pastori evangelici ti mostrano di fare e potessi essere rigenerato...ma non è così, perchè una nuova nascita significa proprio un cambio totale di direzione nel percorso di vita e questa nuova direzione tende completamente a Cristo...il vero cristiano può essere anche considerato un anticonformista, se vogliamo chiamarlo tale, perchè smette completamente di conformarsi alle regole del mondo per conformarsi solo a Cristo.. non so se dirti caro Icarus, perchè ho visto che non ti piace, ma per me tutti quelli che amano Dio mi sono cari, cari nell'amore d Dio che ci guida...spero che si possa continuare a confrontarci come hai detto e magari a farlo con calma perchè a volte è la superficialità nel leggere, anche nei commenti, che ci porta a non capirci...pace, che Dio ti benedica
RispondiEliminaMi unisco a voi sentitamente nell'interessante conversazione che si sta tenendo da qualche giorno in merito alla conoscenza di se stessi...A tal proposito volevo condividere un brano tratto dalla lettera agli Efesini al cap. 4 vers. 17-32 il quale tratta di come è impostata una vita trasformata dalla grazia in cui si manifesta l'uomo nuovo avendo spogliato l'uomo vecchio. Gli insegnamenti del maestro nelle scritture sono il metro di valutazione nel quale basarci e rispondere a una vita rigenerata nell'accettazione in fede della sua salvezza operata da se stesso irripetibilmente per ciascuno di noi...tant'è che vi lascio direttamente al brano pocanzi enunciato: Ef.4;17-32"Questo dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, 18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell'ignoranza che è in loro, a motivo dell'indurimento del loro cuore. 19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni specie di impurità con avidità insaziabile. 20 Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo. 21 Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, 22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
RispondiElimina25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira 27 e non fate posto al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma si affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a colui che è nel bisogno. 29 Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l'ascolta. 30 Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.
31 Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! 32 Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo".
Dio vi benedica e vi renda ripieni dello Spirito Santo!!!!
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RispondiEliminaRuth", ti assicuro che i tuoi commenti non solo non li leggo superficialmente ma li leggo con estrema attenzione perchè l'argomento cui attengono, cioè la salvezza e la perdizione eterne, è di estrema importanza. Se mi dici che non sempre ho capito qualche tua affermazione è allora perchè un pò dovuto al fatto che su internet non sempre ci si capisce alla perfezione un pò perchè scrivendo velocemente i commenti non sempre escono chiari(ovviamente anche io non sempre riesco ad essere chiaro). Ad esempio questa tua espressione non mi è molto chiara: non so se dirti caro Icarus, perchè ho visto che non ti piace, ma per me tutti quelli che amano Dio mi sono cari.. Non ho capito cosa "non mi piace". Se ti riferisci al fatto che ti sono care tutte quelle persone che amano Dio, io aggiungo che che una persona che ama veramente Dio non si conforma al mondo e purtroppo la maggior parte di coloro che si definiscono credenti vive secondo i beceri canoni di questo mondo.Quindi non posso stimare chi si comporta in questo modo.
RispondiEliminaQuanto al tuo blog lo sto leggendo un pò alla volta e sicuramente ci potranno essere non poche convergenze con il mio modo di pensare(eccetto, forse, sul discorso sull' "Idolatria" dove ho una posizione un pò diversa, per me i veri idoli di oggi sono quelli mondani) e mi farebbe piacere riscontare anche elementi di antifemminismo cristiano, da credente ci tengo molto affinchè il femminismo sia bandito dalla Chiesa di Cristo..
Quando ho un pò di tempo magari vedrò di fare qualche osservazione sull' Inferno, dove vedo hai scritto un lungo e articolato articolo. Ciao
Raffaele
p.S: Ciao Wids.
caro wids72, come al solito il tuo modo di presentare i versetti giusti in ogni riflessione, mi porta a dover dire sempre che è vero :)... senza seguire queste esortazioni di Paolo, infatti, non potremo mai dirci cambiati e senza essere davvero cambiati non potremo dirci rigenerati, che poi non è che un altro modo di dirci "nati di nuovo". La rigenerazione dei nostri sentimenti e del nostro modo di vivere è, infatti, quella nuova nascita di cui Gesù parla a Nicodemo. Molti cristiani parlano tanto e si dicono rinati, è così facile affermare questo, ma di fronte e Dio l'unica vera attestazione di questa rinascita è che il Suo Spirito abiti in noi e, questo accade solo quando noi ci lasciamo trasformare dalla Sua guida. Sai mio caro, proprio ieri sera parlavo ad un fratello carissimo dell'importanza dei Salmi e di che grande guida siano le loro parole, e vorrei riportarti il Salmo 19 a testimonianza di come, sia un non rigenerato che un nato di nuovo possano essere giudicati il primo dalla Creazione di Dio, come Sua testimonianza, il secondo dalla Sua Parola....pace, in alto sempre i nostri cuori in Cristo..Salmo 19 "1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'opera delle sue mani. 2 Un giorno proferisce parole all'altro, e una notte rivela conoscenza all'altra. 3 Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode; 4 ma la loro armonia si diffonde per tutta la terra e il loro messaggio giunge fino all'estremità del mondo; nei cieli Dio ha posto una tenda per il sole; 5 ed esso è come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze; esulta come un prode che percorre la sua via. 6 Esso sorge da una estremità dei cieli, e il suo giro giunge fino all'altra estremità; niente è nascosto al suo calore. 7 La legge dell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice. 8 I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore; il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi. 9 Il timore dell'Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell'Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti; 10 essi sono più desiderabili dell'oro, sì, più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, di quello che stilla dai favi. 11 Anche il tuo servo è da essi istruito; vi è grande ricompensa ad osservarli. 12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. 13 Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non signoreggino su di me; allora io sarò integro e sarò puro da grandi trasgressioni. 14 Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore."
RispondiEliminaEcco mio caro Icarus, questo è l'esempio di quanto affermavo, io all'inizio te lo avevo scritto che troppo spesso, una lettura dei commenti veloci porta a vedere le cose solo in superficie e parlavo per me stessa, infatti, ma anche scrivere affrettatamente può dare lo stesso problema, e se tu rivedi il tuo primo commento forse qualche dubbio su cosa credessi davvero poteva sorgere..anche il fatto del caro, è qualcosa che io ci ho visto, poichè vedendo le virgolette intorno al mio nick dopo il tuo cara, avevo creduto che fosse perchè ti aveva dato fastidio che ti chiamassi caro...è davvero difficile in poche parole scritte, comunicare con qualcuno che non conosciamo e che non ci conosce senza essere fraintesi, perchè la mente di chi legge è troppo spesso condizionata da se stesso...( parlo per me :). Ora fatte le dovute premesse posso dirti finalmente che sono davvero felice che da quell'inizio siamo giunti al punto che per la seconda volta non posso che dirmi daccordo con te in pieno, specialmente quando affermi così Se ti riferisci al fatto che ti sono care tutte quelle persone che amano Dio, io aggiungo che che una persona che ama veramente Dio non si conforma al mondo e purtroppo la maggior parte di coloro che si definiscono credenti vive secondo i beceri canoni di questo mondo. Quindi non posso stimare chi si comporta in questo modo... Ora ti dirò una cosa, io dalla chiesa cattolica sono passata direttamente a Dio, evidentemente nei Suoi piani per me, non c'era che passassi, per il momento, attraverso una chiesa "evangelica", e da quanto troppo spesso vedo e leggo qua su internet, non posso che ringraziarlo per questo...non c'è volontà vera di seguire Dio, sai spesso mi chiedo che avrei fatto se Dio mi avesse fatto vivere in un paese orientale, invece che qua in occidente, e cosa avrei fatto se mi avessero posto la scelta vera davanti...beh si fa presto a dire sono cristiano e rinato, quando si vive comodamente...ma le cose stanno cambiando e Dio, come dice Davide, nel Salmo 73, dà benessere a chi vuole sia messo alla prova perchè proprio nel suo benessere cade e viene giudicato..l'uomo non ringrazia per ciò che ha ma se ne fa una forza, e su questo cade...chi per vivere ha solo quel poco che Dio gli concede, è molto più portato a ringraziarlo e a vedere Lui come fonte di tutto..(continua)
RispondiEliminaLa fine della effimera prosperità dei malvagi
RispondiElimina"Certamente DIO è buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore. Ma quanto a me, quasi inciampavano i miei piedi, e poco mancò che i miei passi sdrucciolassero. Poiché portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperità dei malvagi. Perché non vi sono dolori nella loro morte, e il loro corpo è pingue. Essi non sono tribolati come gli altri mortali, né sono colpiti come gli altri uomini. Perciò la superbia li cinge come una collana e la violenza li avvolge come una veste. I loro occhi escono fuori per il grasso e le immaginazioni perverse del loro cuore traboccano. Essi scherniscono e tramano perfidamente di opprimere, e parlano con arroganza. Dirigono la loro bocca contro il cielo, e la loro lingua percorre la terra. Perciò la loro gente si volge da quella parte e beve copiosamente alle loro acque, e dice: «Come è possibile che DIO sappia ogni cosa e che vi sia conoscenza nell'Altissimo?». Ecco, costoro sono empi, eppure essi sono sempre tranquilli ed accrescono le loro ricchezze. Invano dunque ho purificato il mio cuore e ho lavato le mie mani nell'innocenza. Poiché sono colpito tutto il giorno e castigato ogni mattina. Se avessi detto: «Parlerò anch'io così», ecco, avrei rinnegato la generazione dei tuoi figli. Allora ho cercato di comprendere questo, ma la cosa mi è parsa molto difficile. Finché sono entrato nel santuario di DIO e ho considerato la fine di costoro. Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli e così li fai cadere in rovina. Come sono distrutti in un momento, spazzati via consumati con improvvisi terrori! Come un sogno al risveglio, così tu, o Signore, quando ti risveglierai, disprezzerai la loro vana apparenza. Quando il mio cuore era inacerbito e mi sentivo trafitto internamente, io ero insensato e senza intendimento; davanti a te ero come una bestia. Ma pure io sono sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra. Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi porterai nella gloria. Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno. Poiché ecco, quelli che si allontanano da te periranno; tu distruggi tutti quelli che, fornicando, si allontanano da te. Ma quanto a me, il mio bene è di accostarmi a DIO; io ho fatto del Signore, dell'Eterno, il mio rifugio, per raccontare tutte le opere tue....qui dici (eccetto, forse, sul discorso sull' "Idolatria" dove ho una posizione un pò diversa, per me i veri idoli di oggi sono quelli mondani) e mi farebbe piacere riscontare anche elementi di antifemminismo cristiano, da credente ci tengo molto affinchè il femminismo sia bandito dalla Chiesa di Cristo.. ma nel post sugli Idoli credo ci sia proprio ciò che tu affermi, cioè che i veri idoli sono quelli mondani...per quanto riguarda il femminismo ti posso solo dire, che nella mia gioventù sono stata una sostenitrice del femminismo, perchè, come in tutto ciò che credevo fosse giusto,sbagliando nella mia mente carnale, era che fosse un diritto giusto avere parità nei confronti degli uomini, e quello che veramente cercavo era la giustizia in tutto cercandola solo carnalmente. Ora, però, posso dirti che il femminismo è stato un altro degli inganni perpretati da satana, affinchè con esso le famiglie e la società si disfacesse, purtroppo la donna si è sempre lasciata facilmente ingannare dai suoi sentimenti, e il diavolo lo sa bene, in quanto l'ha ingannata dall'inizio e lei si è ben facilmente lasciata ingannare...se tu vedi il nick che avevo scelto, ti dico che nelle parole di Ruth vedo ciò che penso e credo fermamente Ruth 3:9 "«Chi sei?» le chiese. E lei rispose: «Sono Ruth, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto»."..pace, che Dio ti benedica
ah proposito caro Raffaele, io sono Rita, ora ho finalmente compreso le virgolette :)
RispondiEliminaPace a voi fratelli nel Signore, la conversazione in comunione di spirito continua nella strada dell'edificazione reciproca nel comprendere e meditare gli onsegnamenti dell'unico maestro e guida Cristo Gesù. Volevo condividere con voi questi passi tratti dal Salmo 119 ver. 1-8 che identificano le varie caratteristiche della Parola di Dio e di colui che le osserva..."1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie,
RispondiEliminache camminano secondo la legge del SIGNORE.
2 Beati quelli che osservano i suoi insegnamenti,
che lo cercano con tutto il cuore
3 e non commettono il male,
ma camminano nelle sue vie.
4 Tu hai dato i tuoi precetti
perché siano osservati con cura.
5 Sia ferma la mia condotta
nell'osservanza dei tuoi statuti!
6 Non dovrò vergognarmi
quando considererò tutti i tuoi comandamenti.
7 Ti celebrerò con cuore retto,
imparando i tuoi giusti decreti.
8 Osserverò i tuoi statuti,
non abbandonarmi mai".
In ultimo sempre del Salmo 119 ritengo che siaa meraviglioso il versetto 20 che recita testualmente"l'anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi giudizi in ogni tempo" Ciò identifica la compenetrazione del vero credente nella Parola di Dio cercandone con tutto se stesso di metterne in pratica la sostanza facendone ogni giorno guida e dirittura di vita.
Un abbraccio nella benedizione di Dio!!!
Caro wids72, come sempre i tuoi commenti vengono ad arricchire ogni riflessione e poi i Salmi sono davvero una parte della Parola di Dio che amo moltissimo, perchè ci insegnano tantissime cose...la vita di ogni vero credente è davvero ricca se segue in tutto il Suo Dio...pace, che Dio ti benedica!
RispondiEliminacaro Icarus, a proposito del femminismo, non è che ne abbia specificatamente, però di certo viene condannato in questo post...Aborto: il più Grande Crimine contro l'Umanità e contro Dio
RispondiEliminaRita, confesso che ho impiegato un pò di tempo per capire questi tuoi dubbi a riguardo di "virgolette", "caro" e "cara", quasi sono caduto dalle nuvole. Ho messo le virgolette perchè il nick che usi è il nome di un personaggio noto(in questo caso, biblico), ovvio.
RispondiEliminaUgualmente non capisco perchè tu abbia pensato che me la sia preso per avermi chiamato "caro", che io sappia è una formalità usata da sempre in tutto il mondo esordire con un " dear" quando ci si rivolge attraverso la parola scritta ad un interlocutore, quindi non capisco dove sia il problema, ma da come mi dici pare che tu stessa ora hai capito.Per quanto riguarda il mio primo commento riconosco che era suscettibile di equivoci ma comunque mi ero ben guardato dall' usare espressioni come "salvezza per opere" e "opere meritorie" in quanto non ho mai pensato che la salvezza avvenga per meriti umani e ben mi guardo dal pensarlo, semplicemente avevo voluto enfatizzare il fatto che a separarci da Dio non è l'amore(in quanto viene da Dio) ma il peccato(che viene da satana, e siccome tutti nasciamo peccatori abbiamo necessariamente bisogno di Cristo per salvarci), ma su questo abbiamo già chiarito.
Ne prendo atto apprezzando vivamente che anche tu sei contraria al femminismo, purtroppo questo virus satanico non sta infettando e distruggendo solo la società e la famiglia ma si sta insinuando pericolosamente anche nella Chiesa. Siccome non voglio uscire fuori tema con l'argomento di questo post non mi dilungo qui, qualche parola in più l' ho detta nel post sull' aborto che mi hai consigliato.
Saluti.
raffaele
Grazie Raffaele di aver compreso, spero che il nostro incontro non si fermi qua, ma sia solo un inizio...per quanto riguarda i tuoi commenti sull'altro post, ti ho risposto lì...pace che Dio ti benedica!
RispondiEliminaOk ,Rita, certamente. Sto poco su internet(infatti aggiorno raramente il mio blog), ma certamente troverò utile, quando posso, continuare a confrontarmi amichevolmente e pacatamente con te e con altri frequentatori di questo blog su argomenti biblici, sono cose molte importanti su cui vale sempre la pena discutere. Nel frattempo sto leggendo un pò alla volta il blog. Ciao.
RispondiEliminaCiao Raffaele, pace a te...Dio ti benedica
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