Il fascino del male | CONSAPEVOLI NELLA PAROLA

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    • Pregare nel nome di Gesù

      Uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, ma allo stesso tempo, uno degli aspetti più fraintesi, è la preghiera. Come è vero che la preghiera è uno degli aspetti più importanti della vita cristiana, è altrettanto vero che è estremamente facile sbagliare grandemente in questo campo. Un errore è quello di non pregare abbastanza. È molto facile credere di non avere tempo di pregare. Questo è un ragionamento sbagliato, perché alla base di questa convinzione c'è il pensiero che non abbiamo veramente bisogno di Dio. Però, dall'altro estremo, uno può anche pregare tanto, ma pregare in modo sbagliato. Vogliamo esaminare alcuni brani della Bibbia che parlano della preghiera, affinché possiamo averne un concetto più conforme alla Bibbia. Se preghiamo a modo nostro, che però non è conformato alle verità che Dio ci ha lasciato nella Bibbia, le nostre preghiere possono essere inutili, o peggio ancora, possono essere un'offesa a Dio. Perciò, prestate molta attenzione alle verità che Dio ci insegna nella sua parola sulla preghiera. La Bibbia insegna che dobbiamo pregare al PADRE. Troviamo questo insegnamento ripetutamente, come anche quello che lo Spirito Santo prega per noi. Ma la verità che vogliamo considerare molto più a fondo in questo studio riguarda il fatto che dobbiamo pregare nel nome di Gesù Cristo. Consideriamo, molto attentamente, che cosa significa pregare nel nome di Gesù. Chi può pregare? La prima verità da capire quando consideriamo la preghiera è: chi ha diritto di pregare? Ovvero, chi può pregare, avendo la certezza biblica che Dio lo ascolterà? Chiaramente, oggi, come sempre, tante persone pregano. Ma il fatto che tante persone pregano non significa che vengono ascoltate da Dio. Secondo la Bibbia, sono coloro che hanno Gesù Cristo come Signore e Salvatore, e perciò come Sacerdote e Mediatore, che possono pregare. Per esempio, in Ebrei 4:14-16, che è stato scritto per coloro che hanno Cristo come Sacerdote e Signore, leggiamo che è per mezzo di Lui che abbiamo accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, è per mezzo di Cristo che possiamo pregare. Chi è senza Cristo non ha questo libero accesso al trono di Dio. Leggiamo il brano. “14 Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” (Ebr 4:14-16) Quindi, solamente chi è un vero figlio di Dio ha diritto di pregare. A CHI si deve pregare? Quando preghiamo, a chi dobbiamo rivolgere le nostre preghiere? E' giusto pregare solo a Dio Padre, o si dovrebbe pregare anche a Gesù e allo Spirito Santo? Cosa ne dice la Bibbia? In Matt. 6:9 Gesù ci insegna a pregare, e Lui ci dichiara chiaramente di pregare a Dio Padre. “Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Mat 6:9) In Giov. 16:23 Gesù parla della preghiera al Padre. “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.” (Giov 16:23) La Bibbia ci insegna ripetutamente, sia con insegnamenti, sia con esempi, che dobbiamo pregare a Dio Padre. Allora, qual è il ruolo di Gesù e qual è quello dello Spirito Santo? Se dobbiamo pregare a Dio Padre, che ruolo hanno Gesù Cristo e lo Spirito Santo? Nel nome di Gesù Gesù ci ha insegnato di pregare nel suo nome. Fra poco esamineremo questo concetto. Lo Spirito Santo Per quanto riguarda lo Spirito Santo, non esiste alcuna preghiera nella Bibbia rivolta allo Spirito Santo, tranne una profezia in Ezechiele 37. Quindi, visto che non esiste alcuna preghiera rivolta allo Spirito Santo, è chiaro che non dobbiamo pregare a Lui. Ma qual è il suo ruolo? Lo Spirito Santo ha il ruolo di glorificare Cristo e di indicarci la giusta strada per giungere a questo fine. “Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.” (Giov 16:14) Si può anche leggere Giov. 14:14-26. Quando un grande faro illumina un palazzo di notte, se fa un buon lavoro, non lo si nota neanche, ma si nota ed ammira solamente il palazzo. Similmente lo Spirito Santo è come il faro: ci aiuta a vedere ed ammirare la persona di Gesù Cristo. Inoltre, lo Spirito Santo, prega per noi aiutandoci nel nostro debole ed incerto modo di porgere le nostre preghiere, perché, Egli conosce Dio nel suo profondo. “26 Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; 27 e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Rom 8:26-27) Che consolazione! Quindi, a chi dobbiamo pregare? Dobbiamo pregare a Dio Padre, nel nome di Gesù Cristo. per COSA si deve pregare? Per che cosa dobbiamo pregare? Possiamo pregare per qualsiasi cosa? Dio esaudisce ogni preghiera? È possibile chiedere qualsiasi cosa nel nome di Gesù, oppure, pregare nel nome di Gesù ci limita nelle nostre richieste? Chiaramente, nella carne, l'uomo prega per ottenere tutto quello che desidera. Prega per avere buona salute o per una guarigione, prega per avere successo negli affari, prega di superare gli esami a scuola, prega per avere sicurezza in viaggio, prega per un buon tempo durante le vacanze. Che cosa ne dice la Bibbia? Esaminiamo alcuni brani fondamentali sulla preghiera. Questi brani sono importanti per il loro insegnamento, ma spesso vengono presi fuori contesto ed interpretati male. Quando abbiamo un concetto sbagliato della preghiera, questo ci fa molto male spiritualmente. Giovanni 14 Consideriamo per primo il brano in Giovanni 14:12-14. Leggiamolo. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Prima di esaminare con cura questi versetti, ricordiamoci che a volte siamo tutti tentati di voler far dire alla Bibbia quello che ci è comodo. Cioè, nella carne, abbiamo la tendenza di interpretare la Bibbia non in base a quello che è realmente scritto, ma in base a quello che ci è comodo. Quindi, dobbiamo sforzarci di dividere rettamente questo brano. Alcuni credenti, e purtroppo anche delle chiese intere, interpretano erroneamente questo brano dicendo che noi possiamo chiedere qualsiasi cosa che desideriamo nel nome di Gesù, e Dio sicuramente ci esaudirà. Questo implica che la frase “nel nome di Gesù” diventa quasi una formula magica che ci fa ottenere quello che vogliamo. Questa falsa interpretazione fa diventare Dio il nostro servo celeste, soggetto ad ubbidire alla nostra volontà. Chi insegna questa falsa interpretazione cita la parte del brano che dichiara: “quello che chiederete nel mio nome, io la farò”, come se tutto l'insegnamento fosse racchiuso lì. Chi crede a questa menzogna, pensa che se preghiamo qualcosa con cuore, Dio la farà. Questo è un pensiero molto falso, e molto pericoloso. Pensiamo a come una persona che crede a questa falsità potrebbe pregare in diverse situazioni. Immaginate un credente che lavora in proprio. La sua attività comincia ad andare molto male, e lui rischia di perdere tutto. Non solo, ma ha anche dei grossi debiti con la banca legati all'attività. Citando questo versetto, egli chiede a Dio di salvare la sua attività. Perciò questo credente è sicuro, visto che ha pregato nel nome di Gesù, che Dio salverà la sua ditta. In un secondo esempio, un credente ha un figlio adulto ribelle, lontano dal Signore. Il credente prega, citando questo versetto, e così è convinto che Dio salverà suo figlio. In un altro esempio, un credente ha un figlio con una grave malattia. Il credente, prega, e citando questo versetto, dichiara che è sicuro che Dio guarirà suo figlio, visto che è convinto che si può ottenere qualsiasi cosa se la si chiede a Dio nel nome di Gesù. In un altro esempio, un credente sta cercando di comprare una casa, e avendone trovato una che gli piace tantissimo, prega, chiedendo a Dio di operare in modo che il proprietario abbassi il prezzo abbastanza da permettergli di comprarla. È convinto che Dio opererà per fargli ottenere quella casa al prezzo che desidera. Senza andare ad analizzare questi esempi in dettaglio, considerate il principio che sta alla base di questo modo di pensare. Se fosse vero che possiamo chiedere a Dio qualsiasi cosa che desideriamo, avendo la certezza che Lui ci esaudirà solamente perché abbiamo citato la frase “nel nome di Gesù”, allora, Dio diventerebbe il nostro servo celeste, pronto ad esaudire ogni nostra richiesta. Dio sarebbe soggetto alla nostra volontà. Se è così, allora Gesù ha sbagliato quando ha insegnato il Padre Nostro, perché avrebbe dovuto insegnarci a pregare: “sia fatta la nostra volontà, non la Tua” Però, Dio NON è il nostro servo, e NON esiste per esaudire le nostre preghiere come vogliamo noi. Non dobbiamo pregare che la nostra volontà sia fatta, ma che la volontà di DIO sia fatta! Ci sono tante verità bibliche che ci aiutano a capire questo principio. Per esempio, leggiamo Matteo 26:39, quando Gesù era nel Giardino: “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Gesù, nonostante i suoi diritti di Figlio di Dio, non chiese al Padre che cambiasse la sua volontà per esaudire la propria richiesta. Piuttosto, rese nota la sua richiesta al Padre, e poi, chiese che la volontà del Padre fosse fatta, non la sua. In Luca 22, Gesù stava preparando i discepoli per la sua morte. Egli spiegò a Pietro che sarebbe stato provato duramente. Notiamo che Gesù non chiese che Pietro potesse evitare la prova, pregò solamente per la fede di Pietro. Vi leggo. “31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli».” (Luca 22:31-32) Gesù NON ha chiesto che Dio gli togliesse la prova. In Apocalisse 2, Gesù sta parlando alle sette chiese. Notiamo quello che dichiara alla chiesa di Smirne. “8 «All’angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l’ultimo, che fu morto e tornò in vita: 9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. 10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita. 11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.” (Apo 2:8-11) Egli spiegò che vari credenti in questa chiesa sarebbero stati messi a morte per la loro fede. Possiamo presumere che questi credenti erano padri e madri, e avessero le loro famiglie. Però, è evidente che la volontà di Dio per loro era che morissero per la loro fede. Dal brano però comprendiamo che la morte fisica non era una sconfitta, perché poi Gesù dichiarò che se quei credenti fossero rimasti fedeli fino alla morte, avrebbe dato loro la corona della vita. Quindi, Dio aveva stabilito il suo piano per quei credenti, e nessuna loro preghiera avrebbe potuto cambiare il perfetto piano di Dio. Non dovevano pregare Dio affinché li salvasse dalla morte fisica, presumendo per di più che Dio li avrebbe esauditi. Infatti, Dio ha un piano perfetto, che è la SUA propria volontà, e Dio fa TUTTO secondo la decisione della Sua volontà. È importante capire questa verità basilare. Quello che Dio fa, lo fa secondo la decisione della Sua volontà. Leggiamo Efesini 1:11 “In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà,” (Efe 1:11) Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, il mondo non sarebbe stabile, Dio non sarebbe Dio, e nulla sarebbe sicuro. La volontà di Dio cambierebbe di minuto in minuto, in base alle diverse preghiere che Gli arrivano da tutto il mondo. Se le nostre preghiere potessero cambiare la volontà di Dio, per esempio, non sarebbe vero quello che è scritto nel Salmo 139:15,16 che riguarda il momento della nostra morte e di quella dei nostri cari. “15 Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora.” (Sal 139:15-16) Se Dio ci desse qualunque cosa che Gli chiediamo, questo brano non sarebbe vero, perché tante persone, vedendo arrivare la morte, pregherebbero, chiedendoGli di guarire o di superare il pericolo, e in questo modo sarebbe stata fatta la loro volontà, non quella di Dio. Se fosse così la morte non dipenderebbe più dalla volontà di Dio, ma dalla volontà dell'uomo. Non arriverebbe più al momento stabilito nel libro di Dio, ma nel momento stabilito da noi. Ma non è così! Non è l'uomo che stabilisce quando morirà, come non è l'uomo che stabilisce quando un certo problema deve risolversi come vuole lui. È il Signore che opera tutte le cose secondo la decisione della Sua volontà! Per esempio, leggiamo in 1Samuele 2:6-8 “6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire. 7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa e innalza. 8 Alza il misero dalla polvere e innalza il povero dal letame, per farli sedere con i nobili, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne della terra sono del SIGNORE e su queste ha poggiato il mondo.” (1Sam 2:6-8) E' il Signore che determina le cose, tramite le nostre preghiere, non noi! Allora, qual è il senso di Giovanni 14:13, quando Gesù dichiara:    “e quello che chiederete nel mio nome, lo farò” (Giov 14:13)? Per capire bene questa verità, dobbiamo leggere non solo questa frase, ma tutto il suo contesto. Cosa significa “nel mio nome”? Dobbiamo capire il senso della frase, “nel mio nome”. Dobbiamo anche capire il motivo che ci spinge a pregare nel nome di Gesù. Gesù stesso ci spiega questa motivazione. Infine, dobbiamo capire altre condizioni che la Bibbia ci dà per poter pregare. Molto spesso, un brano non insegna tutta la verità biblica di un certo argomento, e deve essere considerato insieme ad altri brani. Quindi, qual è il senso della frase: “nel mio nome?” Chiedere “nel nome di Gesù” non è una formula magica che, aggiunta ad una preghiera, costringe Dio ad esaudirci. A quel punto, Dio sarebbe il nostro servo, e noi saremo i sovrani. Ma non è così! Pregare “nel nome di Gesù” non è una frase che si aggiunge a qualsiasi preghiera, per garantire che Dio farà come Gli abbiamo chiesto. Invece significa almeno due cose: 1. chiedere per i Suoi meriti Prima di tutto, pregare nel nome di Gesù significa pregare per i Suoi meriti, riconoscendo che noi non ne abbiamo. Nessun di noi merita alcuna cosa buona da Dio. Quindi, dobbiamo chiedere per i meriti di Gesù. Se chiedo un favore al mio migliore amico, lo chiedo nel mio proprio nome, cioè riconoscendomi degno, visto che sono il SUO migliore amico, che mi venga fatto questo favore. Però, se devo chiedere un grande favore all'amico del mio amico, che non conosco personalmente, so di non meritare da lui nulla (visto che non mi conosce), e perciò, non gli chiedo nel mio nome, ma gli chiedo nel nome del mio amico. Allora, chiedere nel nome di Gesù necessariamente implica un cuore umile. Chi chiede nel nome di Gesù SA che, per conto suo, non merita nulla da Dio. Perciò, questa consapevolezza della propria insufficienza cambia anche la richiesta stessa. Infatti chi sa di non aver nessun merito, non pretende nulla, e non considera Dio come Colui che esiste per esaudire i nostri desideri. Sa che Dio è sovrano, e va ai piedi di Dio umilmente, pronto ad essere sottomesso alla Sua volontà. Tutti questi sono aspetti del pregare nel nome di Gesù. 2. chiedere secondo la volontà di Gesù Dobbiamo però considerare anche una seconda verità estremamente importante nel fatto di chiedere nel nome di Gesù. Chiedere nel nome di Gesù significa anche chiedere secondo la Sua volontà, non la nostra. È importantissimo capire questo principio. Ripeto: chiedere nel nome di Gesù significa chiedere secondo la SUA volontà, non la nostra. Un soldato semplice, che porta gli ordini dati dal comandante agli altri, chiede nel nome del comandante. Non chiede quello che vuole lui, chiede quello che è la volontà del comandante. Infatti, se dovesse chiedere quello che vuole lui, usando il nome del comandante per ottenerla, sarebbe colpevole di un grave reato. In 1Giovanni 5:14,15, leggiamo una chiara spiegazione di quali sono le preghiere che Dio esaudirà. Leggiamo. “14 Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. 15 Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste.” (1Giov 5:14-15) Avete notato la frase: “se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce”? Chiedere nel nome di Gesù DEVE essere secondo la SUA volontà, non la nostra. Quindi, se preghiamo per ottenere qualcosa che desideriamo tantissimo, ma se non è la volontà di Dio, non possiamo chiederla nel nome di Gesù. Se preghiamo per quello che vogliamo noi, e aggiungiamo le parole, “nel nome di Gesù”, siamo come i pagani, usando quelle parole come un talismano, cercando di controllare Dio. Quindi, ricordiamo che chiedere nel nome di Gesù significa chiedere con umiltà, sapendo di non meritare alcuna cosa buona da Dio, e questo atteggiamento ci aiuta ad accettare qualsiasi cosa che Egli ci darà. Significa anche chiedere secondo la volontà di Cristo, non seconda la nostra volontà. Affinché il Padre sia glorificato Allora, qual è il senso di Giovanni 14:12-14? Per capire correttamente questo brano, dobbiamo leggerlo tutto, e leggere anche il suo contesto. “12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; 13 e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giov 14:12-14) Notiamo che le richieste che facciamo qua sono legate al fare opere per la gloria di Dio, e infatti, il MOTIVO per cui Gesù ci esaudisce è per glorificare il Padre. Gesù non risponde ad ogni nostra richiesta. Risponde se la richiesta glorificherà il Padre. Infatti, in Giacomo 4:2-4 leggiamo: “2 Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; 3 domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. 4 O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.” (Giacomo 4:2-4) Non avete perché non domandate, ovvero, perché non pregate, e se domandate spesso non ricevete, perché domandate per spendere nei vostri piaceri. Quando chiediamo per ottenere quella che è la nostra volontà, Dio non risponde. Torniamo agli esempi che ho dato all'inizio di questo studio. Pensiamo all'uomo che lavora in proprio e la sua attività comincia ad andare molto male, e si ritrova con tanti debiti. Egli prega Dio affinché salvi la sua attività. Sta pregando affinché Dio risolva i suoi problemi. Non sta cercando la gloria di Dio. Nell'esempio del genitore che ha un figlio che spiritualmente cammina male (che è ribelle), quel credente chiaramente vuole che suo figlio sia salvato. È buono pregare per la salvezza dei nostri cari. Però, in un certo senso, quella preghiera può essere anche un frutto di egoismo, perché quel genitore non sta cercando per prima cosa la gloria di Dio. Non gli pesa il fatto che tanti altri genitori hanno figli ribelli. Egli vuole che SUO figlio sia salvato. Sta pensando, in fin dei conti, a se stesso. Poi ho fatto l'esempio del credente con il figlio con una grave malattia. Il genitore vuole che il figlio sia guarito, perché vuole il piacere di goderlo per tanti anni ancora. Però, nemmeno questa richiesta è cercare la gloria di Dio. È una preghiera per non dover subire la sofferenza della morte di una persona cara.    Poi c'era il credente che chiedeva l'intervento di Dio affinché potesse comprare la casa che gli piaceva tanto. Anche qua, il credente sta cercando di ottenere da Dio quello che sarebbe il suo gradimento. Non sta cercando in primo luogo la gloria di Dio. Quindi, non dobbiamo credere la terribile menzogna che basta pregare aggiungendo la frase “nel nome di Gesù” e possiamo essere sicuri che Dio ci darà quello che Gli chiediamo. Chiedere nel nome di Gesù significa chiedere che sia fatta la Sua volontà e significa anche farlo con un cuore umile, che quindi cerca non il proprio comodo, ma la gloria di Dio. Un brutto risultato Che cosa succede, quando uno crede la menzogna che Dio esaudirà qualsiasi sua richiesta? Quando Dio NON esaudisce quella preghiera, la fede di quel credente viene fortemente scossa. Egli sta molto male, e solitamente, o cade in grave depressione spirituale, oppure, si arrabbia con Dio. Perciò credendo a quella menzogna quel credente rimane deluso di Dio. Giov. 15:5-7,16 Quindi, è importante capire il senso vero dei principi di Giovanni 14. Per capire meglio questo discorso, esaminiamo qualche altro brano in cui Gesù parla della preghiera. Questi brani fanno parte del contesto di Giovanni 14. Giovanni 15:5-7 “5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto.” (Giov 15:5-7) Qui, Gesù insegna che dobbiamo dimorare in Lui, e che lo scopo è affinché possiamo portare molto frutto. Poi, Egli dichiara che solamente se dimoriamo in Lui e se le sue parole dimorano in noi, sarà fatto quello che domandiamo. Questa è una condizione importantissima. “Dimorare in Cristo” significa essere in una condizione di umiltà, di santità di vita e di sottomissione alla sua volontà. Quando le parole di Cristo dimorano in noi, esse ci esortano a conoscere e a seguire la Parola di Dio. Quindi, non viviamo più per la nostra volontà, ma per la sua. Solamente se ci ritroviamo in questa condizione possiamo domandare a Dio quello che vogliamo e ci sarà fatto, perché significherà che domanderemo quella che è la volontà di Dio. Un altro versetto importante è Giovanni 15:16 “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.” (Giov 15:16) Gesù risponde alle nostre preghiere quando servono per portare frutto che rimane in eterno. Ostacoli alle nostre preghiere È importante menzionare alcuni ostacoli alle nostre preghiere. L'orgoglio Una cosa che ostacola sempre la preghiere è l'orgoglio. Se abbiamo orgoglio, Dio si allontana da noi. “Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto, salva gli umili di spirito.” (Sal 34:18) Quando abbiamo orgoglio non confessato, Dio resta lontano da noi. Possiamo fare bella figura davanti agli altri, possiamo apparire di essere zelanti, possiamo pregare tanto, ma sarà tutto inutile, tutto invano. Fino a quando non confessiamo il nostro orgoglio, Dio resterà lontano da noi. Mancanza di fede Un altro ostacolo alle nostre preghiere è la mancanza di fede, come leggiamo in Giacomo 1. “5 Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. 6 Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. 7 Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore,” (Giac 1:5-7) Questo brano ci insegna l'importanza della fede. Chiaramente, dobbiamo ricordare le altre verità che abbiamo visto. Se prego qualcosa che non è secondo la volontà di Dio, posso avere la fede più grande del mondo, ma Dio non mi risponderà. Però, dall'altro lato, quando preghiamo secondo la volontà di Dio, è importante avere fede in Dio. Così, Dio viene glorificato, e noi saremo edificati. La Preghiera fatta con egoismo Abbiamo già menzionato prima che Dio non risponde alle preghiere fatte con egoismo, cioè, alle preghiere attraverso le quali vogliamo ottenere qualcosa NON per la gloria di Dio, ma perché è il nostro desiderio. Questo è ciò che ci dice Giacomo 4, quando parla delle preghiere fatte per spendere nei piaceri. Dobbiamo pregare, invece, per la gloria di Dio. Come conoscere la volontà di Gesù Visto che la preghiera che Dio esaudisce è quella preghiera fatta secondo la sua volontà, come possiamo sapere qual'è la volontà di Dio? Dio ci ha già rivelato molto della sua volontà, e ci insegna anche il modo in cui pregare quando non la conosciamo. Prima di tutto, come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Sappiamo quasi sempre quello che vorremmo noi, ma come dobbiamo pregare quando non siamo sicuri della volontà di Dio? Gesù stesso ci dà un esempio di come pregare in questi casi in Matt. 26:39; Marco 14:36; Luca 22:42. Leggo da Matteo. “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi».” (Mat 26:39) Nella sua umanità, Gesù non voleva affrontare la sofferenza che sapeva di dover subire sulla croce. Però, il suo desiderio più forte rispetto al non voler subire quelle sofferenze, fu quello di voler fare la volontà del Padre. Quindi, ha esposto a Dio il suo desiderio, ma chiese che fosse fatta la volontà di Dio. Ed è così che anche noi dobbiamo pregare, quando non conosciamo con certezza la volontà di Dio in una certa situazione. Certamente possiamo portare tutti i nostri pesi a Dio, e anche dirGli quello che sarebbe il nostro desiderio, però poi dobbiamo confidare nella sua perfetta saggezza, e chiedere che sia fatta la Sua volontà. Conclusione La preghiera è una parte essenziale della vita cristiana e della nostra crescita. La preghiera è la nostra comunicazione con Dio, mentre lo studio della Bibbia è ascoltare Dio che ci parla. E importante pregare, però, è importante pregare nel modo che Dio stabilisce, per le cose giuste. L'unico vero accesso a Dio che abbiamo è quello per mezzo di Gesù, per merito di Cristo. Non solo, ma dobbiamo pregare secondo la SUA volontà, non secondo la nostra. Quando non siamo sicuri della volontà di Dio, è importante accettare la sua volontà, anche se è il contrario di quello che vorremmo noi. Infatti noi non sappiamo qual è la cosa migliore. Dobbiamo avere fede che la volontà di Dio è la cosa perfetta, anche se non siamo in grado di capire tutto quello che Dio sta facendo. Preghiamo, chiedendo che la volontà perfetta di Dio sia fatta! Preghiamo poi con fede, fede che Dio ci ascolta e ci esaudisce sempre, secondo la sua perfetta volontà. Non dimentichiamo che la preghiera non serve solo per fare richieste a Dio. Anche il ringraziamento ne è una parte molto importante. Inoltre, la preghiera serve anche per confessare i nostri peccati. E serve poi principalmente per chiedere che Dio sia glorificato. Le nostre richieste dovrebbero sempre essere per la gloria di Dio. Oh che possiamo diventare un popolo che prega sempre di più, non vedendo Dio come un servo celeste che esiste per darci quello che vogliamo noi, ma essendo spinti dal desiderio di vedere il nostro grande Dio glorificato! La nostra vera gioia, quella che ci riempirà per tutta l'eternità, consisterà nel vedere Dio glorificato. Quindi, che la gloria di Dio sia il desiderio del nostro cuore! Marco deFelice "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce. Se sappiamo che egli ci esaudisce in ciò che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo chieste" (1 Giovanni 5:14-15) «Ti è piaciuto questo articolo? Non perderti i post futuri seguendoci»

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giovedì 11 febbraio 2010
Unknown

Il fascino del male

streghe
Invisibili ma presenti 


In questi ultimi anni una nuova ondata di spiritualità si sta diffondendo nel mondo occidentale. Sempre più frequentemente si parla di fenomeni collegati alla "realtà invisibile". Alcune domande si levano, da più parti, e non mancano trasmissioni televisive e radiofoniche, articoli su varie riviste e giornali, che provano ad approfondire la materia.
Vi sono ormai tantissimi films e cartoons, che sono saturi di temi sul paranormale che hanno un elevato indice di ascolto: "Streghe" della RAI, Harry Potter, tra quelli più famosi, e tanti altri in cui vi sono dei chiari riferimenti a riti e formule magiche.
Ovviamente tutto questo viene presentato come qualcosa che rientra nella normalità della vita e di innocuo.
Di conseguenza a questo, notiamo anche l'incremento dell'interesse verso le pratiche occulte e l'aggregamento a sette sataniche di vario genere, dove si incoraggiano atti di violenza verso i minori e uccisioni.
Malgrado tutto questo ancora ci si pongono delle domande, ed anche dalle stesse persone che acconsentono volontariamente e involontariamente l'avanzamento di tale realtà. Esiste davvero l'influenza di un regno invisibile sul mondo materiale? E' vero che le azioni degli uomini non sempre sono conseguenze di decisioni prese nella più completa autonomia e libertà, ma sono "guidate" da "manipolatori", al momento, non meglio identificabili? Per esempio, è possibile che delle persone possano commettere certe azioni, perché, si dicono ispirate o spinte da personalità o forze invisibili?
Il confrontarci con tali realtà, automaticamente ci pone davanti alla realtà dello spirito e dell'anima umana. Crediamo di avere un'anima, o per lo meno di avere la consapevolezza di avere o essere una realtà personale che va oltre il nostro corpo, quello che costatiamo fisicamente?
Nella migliore delle ipotesi, molti di quelli che riescono a percepire la realtà del male o del Maligno pensano di poter vivere tranquillamente senza dover fare necessariamente i conti con questi soggetti privi di "prova scientifica".
Ma bisogna fare delle considerazioni, perché il tema è degno di essere approfondito.
Se ne parla troppo, ed è meglio non rimanere allo oscuro. Accadono troppo cose "strane" intorno a noi che inducono ad essere prese in seria considerazione.
Certo la vita non è solo materia. Uno spirito in noi, crea movimento, sentimenti, speranze etc.. E c'è di più! Questa componente spirituale dell' uomo, le sue determinazioni e il suo futuro sono oggetto delle più impensabili attenzioni di alcune "eminenti" personalità. Dietro a tutto ciò c'è qualcosa che va al di là della comune conoscenza e comprensione! Anche il mondo dello spirito intorno a noi è reale. Lo è più di quando ognuno possa immaginare. Il mondo delle creature spirituali è vicinissimo, e spesso, a stretto contatto a noi. E' un mondo da conoscere ed inquadrare con opportuna chiarezza, per poi decidere come vivere la propria vita. E' tempo di sapere, perché la posta in gioco è molto alta.

Una strega di questi tempi

L'esperienza di Elaine tratta dal libro di Jeff Godwin "The Devil's disciples" (ed. inglese). "Sono stata per 17 anni una serva di Satana. Ho iniziato ad essere coinvolta nella stregoneria all' età 17 anni a mi sono unita a una setta di adoratori di Satana. Salii rapidamente la scala del potere e prima che avessi raggiunto i 30 anni, ero arrivata al rango di super sacerdotessa della mia circoscrizione. Ero una delle spose regionali di Satana ed ero nella leadership nazionale del gruppo. Durante quegli anni, viaggiai per il mondo quale sua rappresentante, per coordinare gli impegni con satanisti di altre nazioni e lavorai con molti individui con alte cariche governative negli Stati Uniti. Ho vissuto avendo a disposizione tanto potere e danaro quanto ne volevo. Avevo in me demoni che mi davano capacità soprannaturali.

A causa dell'alta carica che ho ricoperto per tanti anni, ero coinvolta nella pianificazione di molte tendenze che Satana ha portato in varie nazioni. Sembra strano parlare della influenza che Satana e i suoi demoni possono avere sul mondo intero, ma è così. Per esempio, come altre cose, l' intero movimento della musica rock, e non solo, è stato attentamente pianificato da lui e dai suoi servitori fin dall' inizio. Sull'onda della voglia di cambiamento degli anni '60, la musica rock non è semplicemente accaduta ma ispirata da forze spirituali con precisi scopi. Ho personalmente incontrato un gran numero di star del Rock. Tutti erano concordi nel servire Satana per avere in cambio fama e danaro. Essi sanno esattamente ciò che stanno facendo.
Realizzavamo cerimonie speciali in vari studi di registrazione negli Stati Uniti con lo scopo di evocare maledizioni sataniche sulla musica rock registrata. Facevamo incantesimi con i quali attaccavamo demoni su ogni disco o cassetta che venivano venduti. A volte evocavamo demoni particolari i quali parlavano nelle registrazioni. Inoltre in moltissime registrazioni, noi venivamo incisi in sottofondo (mascherati dietro il rumore assordante della musica) mentre cantavamo e facevamo incantesimi per evocare demoni ogni volta che i dischi e le cassette fossero ascoltati. Ogni volta che questa musica viene riprodotta i demoni sono evocati nel luogo e nel momento, per influenzare, in diversi modi, coloro che la stanno ascoltando.
Purtroppo, la maggior parte dei giovani, e meno giovani, pensano che si può ascoltare questo genere di musica (Rock satanico, Metal ed altro), vedere film Horror, carichi di sangue, violenza e perversione, senza subirne l' influenza. Sono spinti dalla voglia e dalla curiosità di scoprire cose nuove ed esaltanti."

La normale ricerca del soprannaturale

Certo, si può conoscere e sperimentare molto più di quello che il mondo fisico e la cultura tradizionale ci hanno proposto fino ad ora, ma bisogna stare attenti su quale strada ci si incammina.
E' nell'intimo dell'uomo il desiderio del soprannaturale, perché è una creatura creata da Dio a Sua immagine e somiglianza. Dio ha creato l'uomo anche come essere spirituale, per cui vi è una esigenza di vita spirituale, il desiderio della pace interna e della comunione con il Creatore. E' per la ricerca di queste esigenze che le persone, che sono ignoranti (nelle tenebre) delle cose di Dio, incappano in quelle cose che non provengono da Dio e che sono, giustamente, condannate da Dio.
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Gli effetti : l'incredibile e continuo diffondersi  delle pratiche occulte; ragazzi, anche giovanissimi, che si occupano di esoterismo, cartomanzia, spiritismo e cosi via fino alla magia nera; l'assuefazione del grande pubblico che, bombardato da una propaganda -mi dispiace usare un termine tanto forte, ma è di questo che si tratta purtroppo, di vera e propria propaganda-, che presenta il fenomeno come innocente, positivo, divertente, non trascurando la vera origine dell'occulto e quanto questo possa nuocere all'uomo.

Ci troviamo, allora, al centro di una vera e propria battaglia fra il bene ed il male; una battaglia che il nemico combatte nella maniera più sleale possibile, nascondendo la verità, seducendo ed ammaliando.

E' una battaglia che riguarda tutti i cristiani e tutte le confessioni cristiane, fra le quali, sulla questione, esiste il piu totale consenso.
Visto che, però, a molti cattolici l'avversità degli evangelici verso certe pratiche occulte sembra persino immotivata e, comunque, qualcosa di nuovo; a dimostrazione del consenso di cui parlavo, riporto quanto ha da dire in merito il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica:
"Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti, o altre pratiche che a torto si ritiene che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la divinazione, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà…di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendere proprie le potenze nascoste, sono in contraddizione con l'onore e il rispetto congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo.
Tutte le pratiche di magia e stregoneria...sono gravemente contrarie ala virtù della religione.
...Anche portare gli amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa (cattolica romana) mette in guardia i fedeli".
Alla luce d'una presa di posizione tanto netta e positiva, in perfetta armonia con la morale e la dottrina cristiane, non si può non rimanere almeno delusi dal silenzio -troppo insistente e persistente, vista l'estensione del fenomeno, in particolare proprio fra i cattolici- dei religiosi della nostra terra, forse più impegnati a non perdere fedeli, piuttosto che a parlare con franchezza.
L'evidente relazione fra il mondo dell'occulto e Satana, principe dell'inganno, è causa determinante della condanna del mondo cristiano.
Se ciò sfugge a chi non conosce la materia, appare chiaro per chi l'ha appena approfondita: è il "principe della menzogna" a nascondersi dietro l'occulto, anche dietro le sue espressioni, apparentemente piu innocenti, come l'astrologia -che parte dai medesimi presupposti da cui poi originano le altre pratiche divinatorie ed occulte in genere, la magia bianca e nera, la stregoneria, ecc., presupposti che rinnegano in blocco tutti i capisaldi della fede cristiana.
Merita di essere evidenziato, per i più digiuni o ingenui, che non può esistere una distinzione vera tra magia bianca e magia nera; dietro entrambe si cela l'opera del Diavolo.
Ma una ragione ancora più importante per i cristiani, è l'aperto divieto della Parola di Dio, la Bibbia, quindi di Dio stesso, che ci parla attraverso la Sua Parola,  a partecipare a certe pratiche.
Levitico 19:31: "Non vi rivolgete agli spiriti, nè agli indovini; non li ascoltate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro".
Deuteronomio 18:10-12: "Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco (un'antica pratica occulta orientale), né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante, poiché chiunque fa queste cose è in abominio all'Eterno".
Tutte le pratiche divinatorie, occulte, sono interdette da Dio stesso. "Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro" è un monito di Dio al suo popolo: non andate ad altri, non vi rivolgete ad altri per i vostri problemi, le vostre ansie, le vostre incertezze, Io sono il vostro Dio, è a me che dovete rivolgervi!
Molti "cristiani" (?) oggi, però, non senza un contributo d'un clero troppo uso a compromessi, trascura il comandamento di Dio -se sa che esiste- e, meravigliata dai prodigi diabolici di maghi, cartomanti ed astrologi, preferisce rivolgersi a loro regolarmente.
Non è vero che i riti di divinazione sono dei falsi, non è vero che non funzionano. Il monito della Bibbia non è razionalistico! E' perchè sono pratiche di demoni -sono loro gli spiriti- che i maghi predicono il futuro con esattezza. Ed è perchè i cristiani non possono avere nulla a che spartire col diavolo che non possono rivolgersi a lui.
Forse che Dio è vincolato da quello che gli uomini chiamano destino? Satana vuole farlo credere. Dio però contrappone alla sua menzogna una certezza: "Io sono l'Eterno", non c'è nulla che non stia nelle mani di Dio, e non solo sono Dio, io sono "l'Iddio vostro", cioè il Dio che si prende cura di voi. Chi è nelle mani di Dio, nelle mani di chi tutto sa e tutto decide senza vincolo con niente e nessuno, non può avere dubbi e paure sul suo futuro!
Ma non solo le pratiche divinatorie sono contro la morale cristiana, esse sono ancora un atto di sottomissione e culto a Satana.
Anche l'oroscopo.
Ecco perchè le divinazioni fatte anche in privato si avverano; ecco perchè usando una tavoletta i morti parlano; ecco perchè le carte dicono la verità sul nostro passato, presente e futuro; ecco perchè un amuleto funziona: perchè si sta dando spazio, la fede necessaria, perchè Satana possa agire nelle nostre vite, per guidarle secondo quelle predizioni che lui stesso ci ha dato. La nostra incredulità, la nostra ribellione al comandamento di Dio, ci hanno allontanato da Lui che non può operare contro il nostro volere, lasciandoci in balia di colui che abbiamo scelto al suo posto.
Atti 16:16-18: ""Ed avvenne, come andavamo al luogo d'orazione, che incontrammo una certa serva, che aveva uno spirito indovino e con l'indovinare procacciava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguir Paolo e noi gridava: questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quell'istante.”
Molti maghi affermano di avere un loro "spirito guida". Da uno di questi spiriti dovette liberare Paolo la ragazza dell'incidente appena descritto.
Come possono dei cristiani, dei veri cristiani, ricorrere a degli uomini posseduti da Satana?
Molti maghi però si spacciano per cristiani. Ancora menzogne, nella migliore tradizione del bugiardo per eccellenza.
Si, è vero, alcuni maghi fanno del "bene" attraverso la pranoterapia,  amuleti o altro; i loro rimedi possono davvero funzionare.
Forse che il Diavolo abbia imparato a far del bene?
Purtroppo alcuni possono testimoniare sulla loro pelle che il bene fatto dal Diavolo ha come unico fine l'impadronirsi delle vite di chi ricorre a lui.
E' molto saggio quel detto popolare delle nostre parti che dice: quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima!  
Atti 19:19: "Ed un buon numero di quelli che avevano  esercitato le arti magiche, portarono i loro libri assieme, e li arsero in presenza di tutti. E calcolatone il prezzo, trovarono che ascendeva a cinquantamila dramme d'argento".
Nonostante molti maghi si spaccino per cristiani, la Sacra Scrittura ci insegna che è impossibile che lo siano realmente. Un vero cristiano non puo avere alcuna parte con le opere del diavolo.
Galati 5:19-21: "Or le opere della carne sono manifeste e sono: fornicazione, impurita, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, ed altre simili cose; circa le quali io vi prevengo, come gia vi ho prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di Dio".
Apocalisse 21:8: "Ma quanto ai codardi, agl'increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi la loro parte sara nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda".
Apocalisse 22:14-15: "Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della citta! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna".
Alcuni chiamano in causa persino la Bibbia per sostenere le teorie esoteriche, magiche, medianiche. Ma la Parola di Dio, l’abbiamo visto, condanna queste pratiche, che sono antichissime, tanto da essere conosciute già ai tempi di Mosè, senza appello.
Leggiamo ad esempio ancora nel libro del profeta Isaia:
“Se vi si dice:’Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl’indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano’ rispondete: un popolo non deve egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà ai morti a pro dei vivi? Alla rivelazione! alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui alcuna aurora!”, Isaia 8:19-20.
Il profeta scriveva agli ebrei di 2700 anni fa, ma le sue parole, ispirate dallo Spirito Santo, sono vere anche oggi.
Anche nel nostro tempo non prospererà chi invece di andare alla Parola di Dio sceglie gli inganni di maghi e indovini!
Scrive ancora lo stesso Isaia:
“Stattene or là co’ tuoi incantesimi e con la moltitudine de’ tuoi sortilegi, ne’ quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza! forse potrai trarne profitto, forse riuscirai ad incutere terrore.
Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si levino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici ad ogni novilunio, e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso!”, Isaia 47:12-13.
Anche allora esisteva l’astrologia e la condanna della Bibbia era completa. Di questa parla ancora il profeta Geremia come una pratica pagana.
“Ascoltate la Parola che l’Eterno vi rivolge, o casa di Israele! Così parla l’Eterno: Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura dei segni del cielo, perchè sono le nazioni quelle che ne hanno paura”, Geremia 10:1-2.
La paura del futuro è infatti indegna della vera fede in Dio ed incompatibile con essa.
“Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?”, scrive l’apostolo Paolo, Romani 8:31.
Se ci riteniamo cristiani, facciamo (se ce n'è bisogno) un esame di coscienza, proviamo ad essere coerenti.
"Se mi amate", diceva Gesù ai suoi discepoli, "osservate i miei comandamenti"  Giovanni 14:15.
Se vogliamo essere ciò che diciamo di essere, obbediamo alla Parola di Dio ("e siate facitori della Parola, e non soltanto uditori, ingannando voi stessi", dice la Bibbia); potrà risultare a nostro favore soltanto: Dio non ci dà dei comandamenti per soddisfare qualche suo sadico bisogno di imporsi all'uomo, piuttosto per il nostro stesso bene!
Ci dice infatti la Scrittura: “...Egli lo fa per il nostro bene, affinchè siamo partecipi della sua santità”, Ebrei 12:10.
Se non siamo cristiani, se abbiamo paura del nostro futuro, non ricorriamo ad altri. Andiamo a Dio.
Non ci affidiamo ad un pò di sale, non ci aggrappiamo ad un corno; non facciamoci predire il futuro, non spaventiamoci se cade dell'olio per terra.
Anche la superstizione non può avere alcun posto nella vita del cristiano, anche questa viene dal diavolo, che prova ogni mezzo per impaurire gli uomini e spingerli a ricorrere a tutto fuorché a Dio.
Nessuna forma di superstizione può riguardare la vita del cristiano.
Come può un gatto nero o un corno essere più potente di Dio?
Se ci si affida a Dio, se veramente si crede in lui, come può pensare che esista qualcuno o qualcosa più potente di lui, che ci possa fare del male nonostante la sua protezione?
Il vero cristiano ricerca ciò che è bene, che è utile per la sua vita spirituale, la presenza di Dio, il Suo amore e la Sua protezione. Nella certezza che le Sue promesse non verranno mai meno.
"Ma quant'è a voi, perfino i capelli del Vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque...", Matteo 10:30-31. Sono parole di Gesù.
Può un cristiano vero non credere alle parole di Gesù?
Egli disse ancora: "Le mie pecore ascoltano la mia voce. Io le conosco ed esse mi seguono; ed io dò loro la vita eterna, e non periranno mai e nessuno le rapira dalla mia mano" Giovanni 10:27-28.
Questo il meraviglioso futuro che attende i veri cristiani: "...Egli (Dio) abiterà con loro (gli uomini) ed essi saranno suoi popoli e asciugherà ogni lacrima dagli occhi loro e la morte non sarà più; non ci saran piu cordiglio, né grido, né dolore perché le cose di prima sono passate" Apocalisse 21:3-4.
Non rendiamo vane queste meravigliose promesse per la nostra incredulità: é l'unica cosa che puo fermare Dio dall'operare nella nostra vita.
Dio infatti non agirà mai contro il nostro volere.
Un episodio molto significativo della Scrittura narra che Gesù, tornato a Nazaret, "non fece qui molte potenti opere per motivo della loro incredulità", Matteo 13:58.
Se vogliamo che il Signore operi nella nostra vita, dobbiamo permettergli di farlo, riponendo la nostra fede in lui soltanto.
Insicurezza, incertezza, persino la paura possono tornare a nostro favore. Se ci fanno comprendere i nostri limiti, possono farci avvicinare a Dio. Sono anche un buon sintomo: significa che riflettiamo sulla nostra condizione, sulla nostra vita, che non siamo solo delle macchine per far soldi, che abbiamo una vita spirituale.
Stiamo attenti, però,  che la nostra debolezza non ci faccia cadere in mani sbagliate, che non ci conduca, dopo magari un illusorio miglioramento iniziale, ad una condizione peggiore.
Non ricorriamo a maghi o ad astrologi: non possiamo lasciarci irretire da loro senza essere complici della rovina in cui cadremo, non quando Dio ci mette in guardia in modo tanto chiaro. Poco importano le apparenze: dietro quella facciata di benefattori, dietro la parvenza di bene, si cela il piu tremendo nemico dell'uomo: "Anche Satana si traveste da angelo di luce", ci insegna la Bibbia, "Non è dunque gran che se i suoi ministri -servitori- si travestono da ministri di giustizia", II Corinzi 11:14.
Non lasciamoci perciò sedurre da quelli che la Sacra Scrittura ci autorizza a definire "prodigi di satana".
Se quanto dice un mago si avvera, se un pranoterapeuta ottiene dei risultati, se un amuleto sembra avere un effetto positivo, e così via; sappiamo ora da dove viene tutto ciò e che sono solo dei mezzi usati da Satana per sedurre gli uomini e allontanarli da Dio.
L'anticristo stesso, l'inviato di Satana sulla terra, verrà accompagnato da miracoli, "La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, e con ogni sorta di inganno e iniquità a danno di quelli che periscono perchè non hanno aperto il cuore all'amor della verità per essere salvati", II Tessalonicesi 2:9-10. 
 
Neanche la leggerezza è consigliabile

 Capisco che la propaganda che si fa all'occulto  ce lo descrive come un innocuo divertimento, ma tale non è. Quante persone hanno cominciato per gioco a scherzare con una tavoletta per chiamare i morti e si sono davvero sentiti rispondere da qualcuno? Hanno aperto una porta e qualcuno vi è entrato -ma riusciranno a farlo andare via?
Quante persone hanno imbastito per scherzo una seduta spiritica e poi qualcuno ha finito per diventare posseduto da demoni?
Quanti si sono sentiti perseguitati da strane presenze dopo essere ricorsi a dei maghi?
Lasciamoci convincere dal bene, piuttosto, da ciò che è giusto e vero, dall'amore di Dio, dalla Verità che è nelle Sacre Scritture, dal Figliuolo di Dio, che ci ha amato ed ha dato la sua vita per noi sulla croce, che,  giusto, ha pagato per il nostro peccato, dandoci accesso alla presenza di Dio e alla vita eterna.
Ci dice la Parola di Dio: "...tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui vi è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri", Filippesi 4:8. "Fate tutto alla gloria di Dio", I Corinzi 10:31.
Vivere secondo queste parole deve essere il sentimento di ogni autentico cristiano.
Giovanni l'apostolo, ormai al tramonto della sua esistenza terrena, dopo una vita trascorsa al servizio di Dio e dell'Evangelo con una così forte nella certezza dell'amore di Dio e della sorte futura nell' eternità da comunicare questa sua sicurezza ai suoi fratelli che servono Dio, dice: "Il mondo passa via con la sua concupiscenza, ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno" 1 Giovanni 2:17.
Fare nostra questa meravigliosa speranza, dipende soltanto da noi.
Elaine, e molti altri, hanno sperimentato quanto possa essere grave una scelta sbagliata. Non si parla di scegliere tra un vestito o un altro, ma si tratta della vita stessa. "In quei anni", ha scritto, "ero tremendamente infelice, insoddisfatta e oppressa. Adesso sono una nuova creatura, grazie all'intervento di Dio. Vivo una meravigliosa esperienza spirituale, ma al seguito di un Signore che mi ama e vuole il mio bene. Niente più incubi, catene o altro, ma una vita nella pace vera che solo in Cristo si può avere. In Colui che è venuto per salvare ciò che era perduto, e per dare vita esuberante a tutti coloro che pongono la loro fiducia in Lui e lo seguono."
Sicuramente non tutti si trovano nella condizione in cui si trovava Elaine, ma c'è lo stesso bisogno di cambiare vita. Bisogna aprire gli occhi e ricercare un incontro che veramente può dare quello che lo spirito dell'uomo ha di bisogno. Bisogna ricercare l'incontro con Colui che ci ama e si prende cura di noi. Cristo è in grado di offrirci una esistenza completamente nuova. Con Lui si può ricominciare tutto da capo.
La curiosità e la sete nell'anima, che vanno saziate ad ogni costo portano a incontri pericolosi che solo con l'aiuto di Dio se ne può uscire.
Per questo, notiamo l'urgenza di portare a conoscenza di una opportunità di cambiamento e di vita felice.
Esiste una Via che porta veramente ad una dimensione di pace vera e duratura, e non solo sensazioni temporanee.
Si tratta, però, di un fenomeno tanto grande, sotto gli occhi di tutti, che sono certo lo stesso lettore potrà, a conferma, unire alla mia la sua personale esperienza, lo possiamo trovare in Gesù, Lui riempie il vuoto che c'è dentro al cuore, quello che non fa vivere serenamente.


Approfondisci l'argomento con il libro "La lieve Danza delle Tenebre".



"Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio."
(LEVITICO 19:31)

Liberamente adattato da internet

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